11-01-2008

John Hopkins continua a far notizia. Il quarto posto di campionato, l'addio a Suzuki ed il conseguente passaggio a Kawasaki, gli ottimi test tra Valencia e Sepang e, in conclusione di 2007, il matrimonio con la bella Ashleigh all'Hard Rock Hotel di Las Vegas. Il californiano, prossimo alla sua settima stagione nella top class, parte verso Sepang, meta dei primi test del nuovo anno, con la convinzione di poter lottare per la vittoria. In un'intervista rilasciata al "Tuesday Conversation" di RoadRacerX, Hopkins sincera le sue ambizioni per il 2008, con la convinzione che il passaggio tra una Suzuki in ascesa ad una Kawasaki ancora da scoprire sia stata la scelta giusta. Qui sotto riportiamo alcuni passaggi significativi dell'intervista, dove John parla del suo matrimonio, dei primi test con la Ninja ZX-RR, della sua scelta-Kawasaki e dei favoriti per la conquista del titolo iridato.

Il matrimonio: "E' stato un mese parecchio frenetico: la gara ed i test a Valencia e per concludere le prove a Jerez, i preparativi per il matrimonio ed il matrimonio stesso. Ne è valsa la pena però, la mia vita va come dovrebbe andare e sono felice. Il matrimonio a Las Vegas è stata una grande festa, c'erano tutti i componenti della mia famiglia, di Ashleigh, in più Colin Edwards ed il mio team manager, Michael Bartholemy. E' stato sicuramente il giorno che ricorderò con più piacere".

I primi test con la Kawasaki: "In un solo mese, da Valencia a Jerez, abbiamo fatto grandi passi in avanti con la ZX-RR. Al Cheste ho dovuto usare la moto che è stata di De Puniet con praticamente il suo stesso set-up. Io ho uno stile di guida diverso sia rispetto a De Puniet che ad Anthony (West), pertanto con la squadra ho cercato di sistemare la moto per le prove successive. A Jerez siamo stati parecchio competitivi, anche perchè la moto me la sentivo più "mia". E' comunque un buon inizio, e sono convinto che a Sepang saremo competitivi".

La scelta Kawasaki: "Non avrei mai cambiato casacca se non fossi stato convinto di migliorare le mie possibilità di vittoria. Con la Kawasaki è stato così, pertanto sono felice della scelta fatta. Quest'anno punterò dritto alla vittoria: non sono un pilota che dice "Faccio un anno per sistemarmi la moto, ed il secondo per vincere". Parto subito per vincere, d'altronde sono sette anni che sono in MotoGP ed è sicuramente il momento giusto".

I favoriti al titolo: "Penso che quest'anno non sarà un discorso a senso unico con Stoner dominatore. Penso sia lui ancora il favorito, ma ci sarà sicuramente Rossi a lottare. In più penso che la Honda con Pedrosa e Hayden abbia delle chance. Il mio obiettivo? Fare podi, vincere la mia prima gara ed in futuro anche il campionato. Riuscissi a chiudere nella top-3 sarebbe il massimo".

Alessio Piana

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11-01-2008

A margine dell'intervista rilasciata da John Hopkins a Road Racer X (della quale ne abbiamo parlato in precedenza), c'è un'interessante notizia in merito ad un nuovo sponsor personale del californiano. Hopkins esporrà nella propria tuta e sulla ZX-RR #21 l'adesivo dell'Hard Rock Hotel di Las Vegas in tre gare, le due americane (Laguna Seca e Indianapolis) ed una europea. Una partnership nata in seguito al matrimonio dello stesso John con la fidanzata Ashleigh proprio all'Hard Rock Hotel della città dei divertimenti.

"Porterò l'adesivo Hard Rock in tre gare nel 2008", ha sincerato il neo-acquisto Kawasaki, "penso le due americane ed una europea. A mio avviso è una vera figata questo accordo...".

Lo sponsor principale di John Hopkins resterà, per il secondo anno consecutivo, Monster Energy, noto marchio di bevande energetiche. Conseguenza di questo accordo di sponsorizzazione, John è stato presente lo scorso weekend ad Anaheim, dove si è corsa la prima gara dell'AMA Supercross, campionato dove Monster è title sponsor.

Alessio Piana

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11-01-2008

Adesso per il team KR è davvero dura. Esserci nella MotoGP 2008 è diventata una missione impossibile: senza più la fornitura dei propulsori Honda, senza uno sponsor in grado di coprire le spese. Senza, soprattutto, l'accordo con Ducati, atteso, cercato in queste settimane per la fornitura di quattro Desmosedici GP7 per competere in pista. Il Team KR ha ricevuto in questi giorni il no della Ducati: i tempi sono scaduti, se ne riparlerà per il 2009, questo nonostante le parole ottimistiche spese da Chuck Asland in precedenza. L'accordo, senza uno sponsor in grado di finanziare il progetto, non è andato in porto, come confermato da Claudio Domenicali, amministratore delegato Ducati Corse, nel corso della conferenza stampa a Madonna di Campiglio in occasione del "Wrooom 2008".

"Dal punto di vista teorico noi siamo in grado di fornire motori e siamo in grado di fornire moto, è uno dei temi su cui Ducati Corse lavora", spiega Domenicali. "Chiaramente in questo momento, per questa stagione, siamo fuori tempo massimo, nel senso che sono cose che vanno organizzate, pianificate. Il tempo di ordine-montaggio materiale è ampiamente scaduto, quindi è un tema aperto che può essere sul tavolo, ma dobbiamo parlarne per la stagione prossima, ovvero il 2009".

Senza la fornitura di moto (o motori) Ducati per Kenny Roberts Sr l'unica prospettiva all'orizzonte è di star fermi un anno per ripresentarsi nel 2009. D'altronde in precedenza sono state accantonate strade alternative, vedi una possibile comunione di intenti con la Ilmor. Oggi il team KR è ormai certo di non essere al via della MotoGP 2008, nonostante Carmelo Ezpeleta abbia lasciato aperto uno spiraglio di speranza...

"Con Kenny Roberts ho parlato in queste settimane", ha dichiarato il #1 Dorna. "Mi ha spiegato la sua situazione, ed io ho dato la massima disponibilità. Possiamo aspettarli fino a metà stagione, altrimenti li rivedremo in pista nel 2009".

Prossima stagione dove il team KR avrà tutto il tempo per pianificare i propri programmi sportivi, reperire il budget sufficiente per non dover rivivere le difficoltà del 2007 e la mancata partecipazione al campionato 2008. Sempre che, da parte di Kenny Roberts Sr, ci sia la reale volontà di scontrarsi con le case ufficiali in una MotoGP non più propensa a dare chance alcuna per i "piccoli artigiani" delle due ruote.

Alessio Piana

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12-01-2008

Vittoriano Guareschi e' uno dei tanti segreti che hanno consentito alla Ducati di dominare la stagione 2007. Dal 2001 questo 36enne parmigiano, collauda e sviluppa tutte le Desmosedici in gara nella MotoGp dal 2003 in poi. "La mia vittoria e' sentire i piloti soddisfatti delle moto che preparo" spiega Guareschi in una pausa di Wrooom, la settimana bianca Ferrari-Ducati organizzata da Ferrari e Ducati a Madonna di Campiglio. "Seguo molto il mio istinto, lo faccio tutti i giorni, in pista e fuori - prosegue il collaudatore -. Adesso posso sommarci l'esperienza ed i risultati si vedono". Dodici vittorie in 18 gare l'anno scorso, ora si deve sviluppare la GP08. "I primi test li abbiamo fatti a marzo scorso, direi che rispetto alla GP07 cambia in molte sfumature, vedremo se bastera', soprattutto quando sapremo a che punto e' al concorrenza".

Sposato con Laura e padre della piccola Laura di 4 anni, Guareschi prevede grandi cose per la nuova coppia Stoner-Melandri. "Sono ben assortiti, Marco ha scelto una propria strada nello sviluppo e fa bene. Casey era stanco a fine stagione, qui a Campiglio l'ho rivisto carico. Sono due piloti forti, lo dimostra che hanno battuto piu' di una volta Valentino Rossi, che per me resta il migliore nonostante la difficile stagione dello scorso anno. Stoner il nuovo Valentino? Se rimarra' integro di certo sara' protagonista a lungo".

Intanto crescono altri nuovi baby fenomeni, come il 19enne Niccolo' Canepa, vincitore della Superstock 2007 ed ora anche collaudatore delle gomme per le Ducati: "Teniamocelo stretto - consiglia Guareschi - il mio istinto sbaglia raramente"

AGI/Italpress

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12-01-2008

Dovevano essere gli uomini dediti a mantenere l'ordine in pista, Casey Stoner e Melandri (nella foto al volante dell'Alfa Spider). In realtà sono stati i primi a rendere la gara dei Ferraristi con delle Fiat 500 preparate sul laghetto ghiacciato di Madonna di Campiglio una "Mad Race". La corsa più pazza del mondo dove Michael Schumacher, poleman ed in crisi nella gara da 30 giri per diversi contatti, si ritrova doppiato e decide di buttar fuori chiunque si trovi nel raggio di 10 centimetri, leader di corsa (e vincitore) Felipe Massa compreso. E' la corsa dove nessuna 500 è rimasta integra per la gioia del carrozziere di fiducia. La corsa dove Casey Stoner e Marco Melandri hanno condotto l'Alfa Spider "Pace Car" di traverso sulla neve, rischiando (nel caso dell'australiano) di volar fuori pista tenendo dietro Schumi e co.

La "corsa più pazza del mondo" è stato l'epilogo dell'edizione 2008 del Wrooom, F1 e MotoGP Press Ski Meeting: una gara destinata a ripetersi anche nel 2009, quando, lo ha promesso, ci sarà anche Casey Stoner tra gli iscritti. E a vedere come guidava l'Alfa Spider, sarà senza dubbio tra i protagonisti, quantomeno sotto il profilo spettacolare...

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12-01-2008

Una visibilità planetaria, da campioni del mondo. Ferrari e Ducati hanno proiettato Madonna di Campiglio, la Val Rendena e il Trentino a livello planetario per tutta la settimana grazie a “Wrooom F1 & MotoGP Press ski meeting”, la manifestazione che ha riunito nella regina delle Dolomiti oltre duecentocinquanta inviati delle maggiori testate internazionali, oltrechè di radio e televisioni. Il bilancio lo hanno fatto questa sera l’assessore provinciale Tiziano Mellarini, la presidente dell’Apt Jalla Detassis e il direttore Delio Picciani, il sindaco di Pinzolo William Bonomi e la vicesindaco Patrizia Ballardini, l’assessore al turismo di Ragoli Cristian Armani (con competenza su Campiglio), Maurizio Rossini di Trentino Spa, Giovanni Perosino (responsabile comunicazione Gruppo Fiat) e Maurizio Arrivabene (responsabile dell’organizzazione di Wrooom).

Ne è uscito un quadro esaltante. Dopo quattro giorni sono stati pubblicati 359 articoli sulle testate nazionali italiane, 54 in campo regionale e oltre centomila sono state le pagine Web realizzate in Italia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Si aggiungono poi centinaia di servizi radiofonici e televisivi in campo non solo italiano, ma europeo ed internazionale A conclusione dell’incontro con i giornalisti l’assessore Mellarini ha consegnato una targa a Maurizio Arrivabene, visibilmente commosso. Importanti sono state le parole di Giovanni Perosino (comunicazione Fiat). “Campiglio ha la capacità di attirare e coccolare i suoi ospiti – ha detto – e anche se noi abbiamo una base piemontese, siamo felici di essere tra le Dolomiti di Brenta. Qui abbiamo trovato un esempio di eccellenza e di grande stile italiano dell’accoglienza”. Mellarini ha esaltato il ruolo di Madonna di Campiglio “quale portabandiera del prodotto turistico del Trentino”. Come Ferrari e Ducati fanno degli investimenti tecnologici la loro bandiera per continuare ad ottenere risultati prestigiosi – ha proseguito l’assessore - il Trentino turistico e Madonna di Campiglio non si fermano e continuano ad investire per rimanere competitivi in un mercato sempre più globalizzato. Di qui la necessità da un lato di diversificare l’offerta di vacanza e contemporaneamente di salvaguardare i valori e l’identità trentina, quale valore aggiunto della nostra proposta”.

Di “un Tris d’assi “ ha parlato Jalla Detassis, presidente dell’Apt. “Sono Ferrari, Ducati e Juventus – ha aggiunto -. Un prezioso tris che cui garantisce una comunicazione mirata e importante per consolidare le nostre posizioni turistiche”. Ha poi rimarcato il fattore “fortuna”. “Campiglio porta fortuna ai suoi interlocutori – ha chiarito – e lo confermano gli stessi protagonisti. L’ultimo esempio e il pilota Stoner, felice di essere giunto in Val Rendena dopo l’esordio dello scorso anno”. E’ stato poi l’assessore Armani a dare il giusto valore a Campiglio. “E’ una campionessa turistica a livello mondiale – ha detto - ed è quindi naturale l’abbinamento con Ferrari e Ducati”.

William Bonomi ha sottolineato la grande apertura di quest’anno di Wrooom al pubblico, che ha trasformato l’evento da esclusivo per i media a manifestazione aperta ai tifosi. Patrizia Ballardini ha elogiato il lavoro dei numerosi volontari perchè “garanzia per il futuro”. In serata la festa – bianca e rossa – capace di animare il Centro delle Dolomiti di Brenta grazie ad una serie di incontri con i campioni ma anche ad appuntamenti musicali ed enogastronomici e l'apertura gratuita al pubblico del Canalone Miramonti, sede della 3Tre. Le Funivie di Madonna di Campiglio hanno ospitato gratuitamente chi ha voluto provare in notturna il brivido di sciare sulla “Pista dei Campioni” dalle 20 alle 22, all'insegna dello sci inteso come divertimento allo stato puro. Alle 17.15 è iniziato il confronto sul ghiaccio del laghetto tra piloti Ferrari e Ducati. Alle 18.15 il momento clou con i due momenti dedicati al pubblico: con domande (e autografi) ai piloti Ducati in Piazza Palù e ai piloti Ferrari in Piazza Dolomiti di Brenta. Dopo l’esibizione dei piloti e dei team via alla magica notte bianca destinata a tingersi di rosso con spettacoli destinati al grande popolo Ferrari e Ducati. E in una stagione da primato non poteva mancare un appuntamento altrettanto strepitoso: è la strepitosa polenta carbonera, inserita nel Guinness dei primati come la più grande al mondo, che verrà offerta al pubblico e annaffiata, com’è d’obbligo, da buon vino Trentino.

In totale oltre 3.000 porzioni preparate con 420 litri d’acqua e 160 chili di farina. Dalle 20 alle 22 il Canalone Miramonti sarà a disposizione gratuitamente per sciate libere sulla “pista dei Campioni” e i negozi aperti sino a tardi. Per tifosi e appassionati di Formula 1 e MotoGP, è stato il modo migliore per festeggiare una stagione da record e pensare alle prossime vittorie del 2008.

Press Service Mediaplan

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Colpo a sorpresa del team Pedercini, che presenterà al via della coppa del mondo Stock 1000 Yoann Tiberio. Il pilota transalpino, lo scorso anno in Superbike su una Honda del team Alto Evolution, ha accettato di buon grado la proposta della neo compagine Kawasaki, seriamente intenzionata a lottare per il titolo di categoria. Per questo a fine mese Tiberio ed il suo compagno Aldrovandi saranno in sella per una prima presa di contatto con i mezzi che cercheranno di portare in alto nel campionato 2008.

Yoann Tiberio, pilota: "La proposta del team Pedercini è quella che ho ritenuto più adatta alle mie esigenze. Sono un pilota giovane, con tanta voglia di poter lottare per vincere. Così non vedo il passaggio in Superstock come una retrocessione, ma bensì come un'opportunità. Sono convinto che la squadra mi metterà a disposizione tutto ciò che sarà necessario per lottare per il successo. Negli ultimi anni chi ha fatto bene nella Superstock 1000 è entrato al mondiale dalla porta principale, spero di seguire anch'io quella strada".

Donato Pedercini, team owner: "L'arrivo di Tiberio in squadra conferma la mia assoluta volontà di lottare per dei risultati di prestigio. Va a formare con Alessio Aldrovandi una coppia sulla carta fortissima. Cercheremo di preparare al meglio la stagione, per fornire ad entrambi i piloti la possibilità di esprimere il proprio potenziale. Sono sempre più convinto che il 2008 sarà una stagione che mi regalerà parecchie soddisfazioni".

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13-01-2008

Shell ha rinnovato l’accordo di collaborazione tecnica con Ducati, sia con Ducati Corse per il MotoGP e il mondiale SBK, sia con la divisione road bike dell'azienda. Il rinnovo estende il contratto già esistente fino alla fine del 2011. Il nuovo contratto, inoltre, prevede una collaborazione tecnica Shell a livello corporate che include ora il marchio di carburante V-Power di Shell oltre ai tradizionali oli per motocicletta Shell Advance. Intervenendo alla firma del contratto a Madonna di Campiglio, in occasione dell'annuale evento MotoGP per pubbliche relazioni e stampa di Ducati, Juan Carlos Perez, Direttore Generale delle sponsorizzazioni mondiali di Shell Brands International, ha dichiarato: "Siamo lieti di aver firmato oggi il contratto con Ducati. Si tratta di una collaborazione tecnica estremamente importante per Shell e per i programmi di sviluppo in cui siamo impegnati. Siamo davvero orgogliosi dei risultati tecnici ottenuti con questa collaborazione, e anche degli splendidi piazzamenti in pista, culminati nella prima vittoria della Ducati nel titolo mondiale MotoGP nel 2007. Da questa fantastica collaborazione ci aspettiamo molti altri successi in futuro, oltre a una maggiore innovazione tecnica".

Nella località delle Dolomiti Ducati era rappresentata da Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding S.p.A., e da Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Corse e Direttore Generale Prodotto Ducati Motor Holding, che hanno firmato con Perez una stampa commemorativa.

Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Corse e Direttore Generale Prodotto Ducati Motor Holding: "Siamo felici di aver firmato il rinnovo del contratto con Shell. Nell’ambito di un regolamento in cui i consumi sono una parte così incisiva, poter contare su partner come Shell, che sviluppano oli e carburanti per Formula Uno e MotoGP è estremamente importante per Ducati. Questi prodotti sono stati studiati anche per la strada, quindi il lavoro di sviluppo effettuato congiuntamente è di fondamentale importanza. La collaborazione con Shell è rinnovata fino al 2011".

Ducati Press

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13-01-2008

Non è stato un debuttante allo sbaraglio nel 2007, considerando la sua grande esperienza come tester del team Tech 3. Tuttavia Sylvain Guintoli ha mostrato buone cose, con performance al di sopra di ogni aspettativa ed un quarto posto a Motegi che resta il miglior risultato delle coperture Dunlop in MotoGP, al di là del podio al debutto della nuova categoria a Suzuka nel 2002 (con Akira Ryo e la Suzuki GSV-R ufficiale). Il pilota transalpino con buoni risultati (tenendo conto del pacchetto a disposizione) si è guadagnato una Ducati Desmosedici per il 2008, schierata dal team Pramac d'Antin conosciuto oggi, per esigenze di sponsor, come "Team Alice". Guintoli dopo l'assaggio sulla Ducati ex-Davies a Valencia è impaziente di scendere in pista il prossimo 22 gennaio a Sepang, quando al box si ritroverà la Desmosedici GP8 in versione "Sat", moto con la quale sa bene di puntare in alto.

"Ho tanta voglia di tornare in azione", ha sincerato l'ex protagonista tra i privati della 250cc. "Non vedo l'ora di provare la Ducati GP8: sono convinto che sarà un passo in avanti rispetto alla GP7 che ho provato a Valencia, moto con la quale mi sono trovato subito a mio agio. La Ducati ha proprio tutto, sembra non ci siano quasi difetti: motore, telaio, gomme, è un pacchetto decisamente competitivo. Rispetto alla Yamaha M1 ho trovato tanti punti a favore: sono convinto che a Sepang posso sin dal primo giorno migliorare i miei riferimenti sul giro".

Dodici mesi or sono Sylvain Guintoli era un pò la "pecora nera" delle prove in Malesia, con tempi lontanissimi dai migliori. Con un pò di apprendistato il francese è adesso una realtà della MotoGP, con la chance di correre quest'anno con una moto vicina a quella campione del mondo nella scorsa stagione.

Alessio Piana

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13-01-2008

Gli addetti ai lavori del Motomondiale sono combattuti nell'assegnare la nomea di "favorito" della 250cc. La maggior parte propende per Alvaro Bautista, ma c'è chi, ed è una buona fetta, cita la coppia KTM, Mika Kallio e Hiroshi Aoyama. Tutti potenzialmente in lizza per succedere a Jorge Lorenzo nell'albo d'oro, tutti con un pacchetto competitivo per conquistare la tabella #1 ed un futuro assicurato in MotoGP. Tra questi Hiroshi Aoyama è il più esperto: prodotto del vivaio Honda, dal 2004 è stabilmente al via del mondiale 250cc, tra Honda (due stagioni, team di Alberto Puig, una vittoria) e KTM, casa con la quale ha conquistato quattro affermazioni in due anni in sella alla FRR 250. Il 26enne di Chiba sa che il 2008 deve essere il suo anno, e non si fa scrupoli nel chiarire a viva voce quale sia il suo obiettivo: vincere, ovviamente, il campionato. Aoyama ha rifiutato diverse offerte in MotoGP (Kawasaki e Ducati d'Antin) per raggiungere questo traguardo, ed è determinato a conquistare un titolo che in Giappone manca dalla stagione 2001, quando vinse l'indimenticato Daijiro Kato.

"Sono al terzo anno in KTM, al quinto nel Mondiale: ho una sufficiente esperienza per puntare al titolo. Sì, per il 2008 punto alla vittoria di campionato", ha commentato l'unico degli Aoyama ancora in griglia nel Motomondiale: suo fratello Shuhei correrà in Superbike con una Honda. "La KTM porterà in pista delle novità nei test di Jerez, degli sviluppi di quanto già provato lo scorso mese di novembre. La nuova moto è decisamente competitiva, lo dimostrano i tempi miei e di Kallio. Penso possiamo lottare per la vittoria per ogni singola gara in calendario. Non sarà facile: ci sono sei Aprilia Factory, Bautista e Luthi sono degli avversari decisamente veloci. Io ci proverò, anzi, non ci sono giri di parole: punto al titolo iridato".

I primi test per Hiroshi Aoyama, il team Red Bull KTM e tutte le squadre della quarto di litro sono in agenda dal prossimo 24 gennaio a Jerez de la Frontera: al termine due giorni di sosta e poi tutti nuovamente in azione al Ricardo Tormo di Valencia.

Alessio Piana

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13-01-2008

Da 30 anni a questa parte i sudditi della Regina cercano un nuovo campione. Un pilota in grado di riportare l'Union Jack al primo posto nella top class del Motomondiale. Tentativi ce ne sono stati: successi in 500/MotoGP pochi, tanti in Superbike, con Carl Fogarty e Neil Hodgson prima e James Toseland poi. Toseland, ecco, è lui adesso ad avere la grande chance, quantomeno sul piano teorico, di lottare per il titolo della MotoGP, a 30 anni dalla doppietta 76-77 siglata dall'indimenticato Barry Sheene. All'epoca "Giacomino" non era ancora nato: oggi è un due volte iridato Superbike, uno dei piloti più corteggiati la scorsa estate, strappato dalla Yamaha alla Honda che lo ha piazzato al team Tech 3, compagine di Hervè Poncharal che gli offrirà tutto il supporto possibile per ben figurare in questo 2008 con una M1 gommata Michelin. Toseland è consapevole di rappresentare il Regno Unito nelle due ruote, così come di ricevere la pesante eredità di Barry Sheene: per lui è un onore, come sincerato in un'intervista rilasciata al magazine Daily Star nel corso della presentazione della sua nuova tuta BKS per la MotoGP 2008...

"Correre nella MotoGP è una grandissima opportunità per me", sincera James Toseland. "Pensare anche solo di ripercorrere i successi di Barry Sheene, non solo un pilota, ma un ambasciatore per il nostro sport, mi da una grandissima motivazione. Corro in MotoGP per vincere: sono qui per questo obiettivo e cercherò di riportare nella mia nazione il titolo iridato".

Il due volte iridato della Superbike si è successivamente soffermato sui prossimi test a Sepang, dove usufruirà della Yamaha YZR M1 in versione 2008.

"Negli ultimi test non ho provato novità, a questo ci hanno pensato Rossi e Colin (Edwards), e a quanto pare sono stati degli sviluppi che hanno migliorato la competitività del nostro pacchetto. Io mi sono concentrato solo nel conoscere la moto, ed è su questo che lavorerò particolarmente questo inverno. Il mio desiderio è vincere, ma è doveroso conoscere tutti gli aspetti della propria moto per puntare a questo risultato".

Alessio Piana

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Prima di partire destinazione Sepang, meta dei primi test della MotoGP 2008 dal prossimo 22 gennaio, Loris Capirossi è stato la guest star ad Albignasego (provincia di Padova), dove è intervenuto per l'inaugurazione di una nuova concessionaria Seat, marchio del quale Loris è testimonial da diversi anni a questa parte. Il tre volte iridato tra 125 e 250 ha parlato delle sue aspettative per il campionato 2008, a suo modo di vedere sulla carta decisamente più equilibrato e aperto ad ogni tipo di pronostici rispetto al monologo-stoneriano del 2007...

"Penso che sarà un mondiale incerto, equilibrato con possibili sorprese", ha affermato l'imolese. "Dopo due/tre gare si potrà fare un quadro della situazione e si conosceranno i pretendenti al titolo. Penso che ci possano essere diverse sorprese: tutti avranno una moto nuova, ci sono stati dei cambiamenti importanti, ed è per questo che ritengo azzardato fare un pronostico adesso".

Tra le sorprese potrebbe esserci proprio Capirossi, reduce da una stagione difficile con l'unica reale soddisfazione a Motegi, con la (seppur fortunosa) vittoria nel gran giorno di Casey Stoner. Loris è convinto delle sue chance di ben figurare nel 2008, con una Suzuki trasformatasi nel 2007 in una solida certezza della MotoGP.

"Sono convinto che la Suzuki sarà protagonista", ha proseguito l'italiano. "A Sepang avremo degli sviluppi che ci aiuteranno nella rincorsa ai primi. Già negli ultimi test eravamo parecchio competitivi: sono fiducioso".


motograndprix

L’inverno, per il motociclista sportivo, è brutto forte. A meno di non avere finanze da nababbo, che permettano di caricare la moto su un aereo e andare a girare dall’altra parte del mondo, i casi sono due: o ci si dà al fuoristrada, o ci si mette sul divano ad aspettare con ansia i test invernali, per avere qualcosa di cui parlare con gli amici
Mai come quest’anno, i test di Sepang (ormai, da tradizione consolidata, quelli che “aprono” l’anno) sono importantissimi. Non temo di esagerare se dico che l’importanza del loro responso si avvicina molto a quello che, nel 2004, aveva l’esito del primo test di Rossi con la Yamaha M1. Rossi, non a caso, anche qui è il protagonista di molte delle attese, ma l’interesse è perlomeno per altri quattro fattori. Andiamo con ordine…

Valentino, dicevamo, prova per la prima volta in condizioni fisiche ottimali la sua M1 gommata Bridgestone in versione 2008. Ora, il sottoscritto ha espresso più volte qualche perplessità in merito al peso delle gomme nella débacle della scorsa stagione – a mio parere, c’è stato un “responsabile” tecnico ben più pesante, ovvero un motore fiacco ad inizio stagione ed inaffidabile nella seconda metà. Valentino, pur non risparmiando i commenti sulle prestazioni velocistiche della concorrenza rispetto a quelli della propria moto, ha invece sempre identificato nei pneumatici il fattore che maggiormente gli ha impedito di esprimersi. Con caparbietà, usando tutto il suo “peso” politico, Rossi ha ottenuto la gommatura giapponese per la sua M1, scatenando anche però nel contempo una reazione fortissima da Michelin, che mai, a memoria del sottoscritto, era stata sfiduciata tanto platealmente nella massima categoria. Men che meno da un protagonista del peso di Rossi, ammesso che ce ne sia stato uno negli ultimi vent’anni.

Quest’anno, a partire dal 22 Gennaio, Valentino dovrà dimostrare di aver avuto ragione nel diagnosticare i mali della propria moto: dovrà andare subito fortissimo con le Bridgestone (quanto pagheremmo per avere in mano i cronologici delle sessioni di prova, e non i soli tempi comunicati dalle squadre…) e, soprattutto, staccare in maniera netta i compagni di marca. Magari dimostrando che, anche con un motore non brillantissimo – non ci si aspetta una rivoluzione dei valori in campo, da questo punto di vista – lui è ancora in grado di fare la differenza.

Veniamo quindi all’altro, grande interrogativo che speriamo di vedere sciolto in questa sessione di test. Stoner, che ha chiuso il 2007 con qualche caduta di troppo, è ancora l’unico a saper portare al limite la Ducati? La Desmosedici è rimasta una moto vincente solo nelle sue mani, o lo è diventata anche in quelle di Melandri, che pur avendo sempre brillato per velocità stenta ad adattarsi alle caratteristiche di guida della Ducatona? O magari, invece, la micidiale efficacia della Ducati è stata un po’ ridimensionata dalla riscossa della concorrenza, non potendo più contare sul micidiale effetto sorpresa del 2007? Non chiedete a me: sono più curioso di voi. Ma se il passato insegna qualcosa, a Borgo Panigale sanno bene come si fa a restare al top.

Il che ci porta difilato a Honda. L’esperienza del passato insegna che il colosso di Tokyo difficilmente sbaglia due volte di fila: anche quando, in passato, le sconfitte si sono accumulate per più di una stagione, non ci sono stati dubbi in merito al peso del fattore pilota rispetto a quello tecnico. A parte qualche stagione a cui ai tecnici è scappata un po’ la mano, le moto con l’ala dorata sul serbatoio sono infatti sempre state le migliori in pista.

Oggi, la faccenda è più complicata. Se è praticamente certo che l’anno scorso la moto avesse qualcosa di sbagliato – nemmeno i privati ci combinavano nulla, a differenza di quanto succedeva con la 990 – anche i piloti sono chiamati a sciogliere i dubbi che gravano sulla loro competitività. Hayden è stato bollato fin troppo spesso come onesto mestierante o poco più, Pedrosa non ha ancora convinto molti di essersi lasciato alle spalle tutte le sue “abitudini” da duecentocinquantista. Questa è la stagione della verità: dovranno lottare in primis fra di loro, per guadagnarsi lo status di prima guida. Status che non si limita a questione formale o economica: è ormai chiaro come i due abbiano esigenze diverse in termini di guida, e la “vittoria” a Sepang potrebbe far pendere definitivamente la bilancia dello sviluppo dalla parte dell’uno o dell’altro.

I due, inoltre, sono la cartina di tornasole più affidabile in merito alla riscossa Michelin di cui parlavamo sopra. La casa di Clermont Ferrand ha mostrato determinazione non solo a parole, e dopo la prima offensiva di fine anno scorso, in cui ha portato in pista coperture da qualifica che hanno letteralmente sbriciolato i riferimenti precedenti, ora è chiamata a dimostrare la stessa efficacia con i pneumatici da gara.

Infine, e scusate se è poco, abbiamo una stagione ricchissima di esordienti di lusso da tenere d’occhio. Lorenzo, Dovizioso e De Angelis, oltre al campione Superbike uscente Toseland, esordiscono in MotoGP, e hanno già dimostrato di saper andare fortissimo. Ora sono chiamati alla conferma: svanita l’atmosfera da ultimo giorno di scuola – e da boutade giornalistica, con tempone secco ottenuto in condizioni ottimali – degli ultimi test 2007, si fa sul serio. E’ il momento di capire chi potrà essere protagonista fin da subito, e magari riflettere, con un po’ di amarezza nostalgica, su quanto il progresso tecnologico abbia reso facili e sicure le regine delle due ruote. Progresso che accetteremmo più che volentieri, se solo si trovasse il modo di ridarci gare decise da duelli all’ultimo giro, e non dalla regolarità dei cronologici…

motocorse.com

14-01-2008

In questi giorni, se non nelle prossime ore, la FIM (Federation Internationale de Motocyclisme) divulgherà l'entry list ufficiale dei campionati sotto egidia FG Sport, ovvero Mondiale Superbike, Supersport, Superstock 1000 e 600. Nell'attesa noi di MotoGrandPrix.it siamo riusciti ad avere in anteprima l'entry list di tutte le categorie, a cominciare dal Mondiale Superbike, dove tutto era già definito da un mese a questa parte. Come si può vedere nell'elenco che sotto riportiamo, non si discosta molto da quanto pubblicato in precedenza. Solo tre piloti hanno cambiato il loro numero di gara: Makoto Tamada, Shuhei Aoyama e Loic Napoleone. L'ex protagonista della MotoGP è passato dal 6 al 100, mentre il connazionale proveniente dal Mondiale 250cc ha scelto l'88 in luogo del 73: per entrambi è un ritorno al passato, visto e considerato che sono i numeri con i quali hanno conquistato i primi successi nei campionati nazionali nella terra del Sol Levante (Superbike per Tamada, All-Japan 125 e 250 per Aoyama). Per il resto nessuna novità: 28 iscritti permanenti, superiorità numerica italiana con 7 piloti, ben 9 Honda in pista (il marchio più rappresentativo). Ecco a voi l'entry list ufficiale del Mondiale Superbike 2008...

HANNspree Superbike World Championship 2008 - Entry List ufficiale

3- Max Biaggi - Sterilgarda Go Eleven - Ducati 1098 RS
7- Carlos Checa - HANNspree Ten Kate Honda - Honda CBR 1000RR
10- Fonsi Nieto - Alstare Suzuki - Suzuki GSX-R 1000 K8
11- Troy Corser - Yamaha Motor Italia - Yamaha YZF-R1
13- Vittorio Iannuzzo - Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R
21- Troy Bayliss - Ducati Xerox - Ducati 1098 F08
22- Luca Morelli - Alto Evolution Honda - Honda CBR 1000RR
23- Ryuichi Kiyonari - HANNspree Ten Kate Honda - Honda CBR 1000RR
31- Karl Muggeridge - D.F. Racing - Honda CBR 1000RR
36- Gregorio Lavilla - Paul Bird Motorsport - Honda CBR 1000RR
38- Shinichi Nakatomi - Yamaha Motor France - Yamaha YZF-R1
41- Noriyuki Haga - Yamaha Motor Italia - Yamaha YZF-R1
44- Roberto Rolfo - HANNspree Honda Altea - Honda CBR 1000RR
54- Kenan Sofuoglu - HANNspree Ten Kate Honda - Honda CBR1000RR
55- Regis Laconi - Kawasaki PSG-1 Corse - Kawasaki ZX-10R
57- Lorenzo Lanzi - R.G. Team - Ducati 1098 RS
71- Yukio Kagayama - Alstare Suzuki - Suzuki GSX-R 1000 K8
76- Max Neukirchner - Alstare Suzuki - Suzuki GSX-R 1000 K8
77- Loic Napoleone - Grillini Racing Team - Yamaha YZF-R1
83- Russell Holland - D.F. Racing - Honda CBR 1000RR
84- Michel Fabrizio - Ducati Xerox - Ducati 1098 F08
86- Ayrton Badovini - Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R
88- Shuhei Aoyama - Alto Evolution Honda - Honda CBR 1000RR
94- David Checa - Yamaha GMT 94 - Yamaha YZF-R1
96- Jakub Smrz - Guandalini Racing by Grifo's - Ducati 1098 RS
100- Makoto Tamada - Kawasaki PSG-1 Corse - Kawasaki ZX-10R
111- Ruben Xaus - Sterilgarda Go Eleven - Ducati 1098 RS
194- Sébastien Gimbert - Yamaha GMT 94 - Yamaha YZF-R1

Alessio Piana

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14-01-2008

E' la classe che in tre anni ha lanciato, tra gli altri, Niccolò Canepa, Claudio Corti, Yoann Tiberio, Maxime Berger, Xavier Simeon. La Superstock 600, riservata ai giovani talenti del motociclismo dai 14 ai 19 anni, si appresta a celebrare il proprio quarto anno di vita con uno schieramento competitivo e con la ferma intenzione di portare alla ribalta nuove promesse delle due ruote. Nell'entry list che qui sotto sveliamo in anteprima (nei prossimi giorni sarà la Federazione Internazionale a divulgarla agli organi di informazione), si contano ben 32 iscritti, con una superiorità numerica dei piloti britannici: ben 9 in griglia, 2 in più rispetto all'Italia. Tra i possibili pretendenti al titolo, pronti a succedere nell'albo d'oro a Maxime Berger (passato tra le Stock 1000 con il team Ten Kate), spunta sicuramente Marco Bussolotti, giovanissima promessa schierata dalla Yamaha Italia, a podio nelle due gare alle quali ha preso parte come wild-card l'anno passato, ovvero Monza e Misano Adriatico. Oltre a Bussolotti da tenere d'occhio altri protagonisti tricolori, dalla coppia Suzuki-Cruciani Eddi La Marra e Daniele Beretta (al quarto anno in 600) ai piloti del Team Trasimeno (compagine che ha lanciato Corti e Berger), Costantini e Petrucci. Ambiziosi piani anche per Andrea Boscoscuro (insieme ad Alexander Lowes portacolori del team O-Six), Giuliano Gregorini e Leonardo Biliotti, quest'ultimi schierati dal Team Lorini di Frosinone.

Fuori dai confini italiani da tenere sotto osservazione il ceko Michal Sembera, talento portato in pista dal team Ten Kate con Sebastien Charpentier "consulente" d'eccezione. Interessante anche la partecipazione del Beowulf Racing, che porterà in pista Gino Rea e Danny Linfoot, quest'ultimo reduce da una non esaltante stagione nel Motomondiale classe 250cc. Per chiudere segnaliamo la partecipazione del team di Stefano Caracchi con una Triumph 675 Daytona, approntata per la giovane promessa Thomas Grant, classe 1988.

Superstock 600 European Championship 2008 - Entry List ufficiale

3- Giuliano Gregorini - Team Lorini - Honda CBR 600RR
5- Marco Bussolotti - Yamaha Italia Junior Team - Yamaha YZF-R6
6- Andrea Boscoscuro - O Six Kawasaki Supported - Kawasaki ZX-6R
7- Renato Costantini - Team Trasimeno - Yamaha YZF-R6
10- Ignacio Calero Perez - Alapont By Galvin Team - Yamaha YZF-R6
11- Jeremy Guarnoni - Team ASPI - Yamaha YZF-R6
12- Sam Lowes - Azione Corse - Honda CBR 600RR
14- Nicolas Pirrot - Zone Rouge - Yamaha YZF-R6
18- Nicolas Pouhair - Team Falcone Competition - Yamaha YZF-R6
21- Alexander Lowes - O Six Kawasaki Supported - Kawasaki ZX-6R
23- Christian Von Gunten - TKR Suzuki Switzerland - Suzuki GSX-R 600
24- Daniele Beretta - Cruciani Moto Suzuki Italia - Suzuki GSX-R 600
31- Kyle Smith - HP Racing Team - Honda CBR 600RR
42- Leonardo Biliotti - Team Lorini - Honda CBR 600RR
44- Gino Rea - Beowulf Racing - Suzuki GSX-R 600
45- Dan Linfoot - Beowulf Racing - Suzuki GSX-R 600
47- Eddi La Marra - Cruciani Moto Suzuki Italia - Suzuki GSX-R 600
55- Vincent Lonbois - MTM Racing Team - Suzuki GSX-R 600
56- David Paton - Racedays Superbike Academy - Honda CBR 600RR
57- Kenny Tirsgaard - TKR Suzuki Switzerland - Suzuki GSX-R 600
65- Loris Baz - Yamaha France Junior Team - Yamaha YZF-R6
69- Ondrej Jezek - Gold Fren Team Erinac - Kawasaki ZX-6R
70- Thomas Grant - Triumph SC - Triumph Daytona 675
72- Fredrik Karlsen - Vd Heyden Motors - Yamaha YZF-R6
77- Patrick Vostárek - Intermoto Czech - Honda CBR 600RR
91- Hampus Johansson - Umbria Bike - Yamaha YZF-R6
93- Matthieu Lussiana - Team ASPI - Yamaha YZF-R6
96- Daniel Brill - Racedays Superbike Academy - Honda CBR 600RR
99- Greg Black - PCP Peko Racing Team - Yamaha YZF-R6
100- Leon Hunt - Q Motorsport - Yamaha YZF-R6
111- Michal Sembera - HANNspree IDS Ten Kate Honda - Honda CBR 600RR
119- Danilo Petrucci - Team Trasimeno - Yamaha YZF-R6

Alessio Piana

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