Il secondo giorno di test post gara si è concluso nella mattinata, in quanto i tecnici di Ducati Corse hanno analizzato i dati in loro possesso e hanno individuato il componente che ha creato la rottura del motore della moto di Stoner in gara.

Si è pertanto preferito non proseguire i test nel pomeriggio per evitare di danneggiare altri motori, non essendo possibile risolvere in pista il problema individuato. I tecnici di Borgo Panigale sostituiranno il componente in questione per la gara del Mugello fra due settimane.

Il sole presente ieri ed oggi ha permesso di effettuare in ogni caso la maggior parte del lavoro previsto per questi test per Casey Stoner, che ha girato fin da subito anche questa mattina in tempi di assoluto rilievo con gomme da gara.

Marco Melandri ha effettuato solo pochi giri (la temperatura di aria e asfalto era molto bassa questa mattina all'apertura della pista e si è iniziato a girare dopo le 10:30) prima della pausa pranzo delle 12:00 poi a sua volta ha dovuto interrompere le prove anticipatamente.

eurosport

"Può solo andar meglio", aveva detto Jorge Lorenzo a Le Mans. Non potrebbe esser altrimenti. Il maiorchino, secondo in campionato a soli tre punti da Valentino Rossi, si è recato ieri a Barcellona per l'ultima, in ordine di tempo, visita di controllo alla Clinica Universitaria Dexeus del Dottor Xavier Mir, colui che lo ha recentemente seguito nell'operazione agli avambracci e nel recupero dopo la brutta botta di Shanghai. La visita, come comunicato dal classico "bollettino medico", ha dato segnali incoraggianti: nonostante le due scivolate di Le Mans, Jorge non ha peggiorato lo stato delle proprie caviglie.

Anzi, il recupero procede bene, tanto che la partecipazione al Gran Premio d'Italia del Mugello non è mai stata messa in discussione. Lorenzo può così guardare con serenità e ottimismo verso il suo futuro a breve termine nella top class, cercando al Mugello di far suo quantomeno un piazzamento a podio, puntando al pronto riscatto dopo lo zero subito lo scorso anno in 250cc (complice un contatto rivedibile con Alvaro Bautista).

Jorge in questi giorni sarà obbligato al riposo più assoluto, girando i pollici in attesa di tornare in pista a condurre la propria Yamaha M1. Per assurdo, l'unica attività a lui consentita per il momento...

Alessio Piana

La Honda ha fatto chiarezza sulle tempistiche di debutto del proprio motore a valvole pneumatiche. La Kawasaki, non ancora. Il nuovo 4 cilindri "screamer", da mesi in pista nei test collettivi e privati sul tracciato giapponese di Autopolis (di proprietà proprio del marchio di Akashi), non debutterà a breve, tanto che si parla di un utilizzo solo a partire dal 2009. Il motore "screamer" si è.. sentito nuovamente lunedì nel corso della prima giornata di prove post-GP a Le Mans, testato a lungo da Olivier Jacque, ma sembra ancora lontano da un ottimale equilibrio tra prestazione e affidabilità.

Per il momento dunque la Kawasaki si riserva di far debuttare in gara il nuovo gioiellino motoristico, affidando ai propri piloti titolari, John Hopkins e Anthony West, solo novità a livello di ciclistica.

Lunedì a Le Mans hanno infatti potuto provare un nuovo telaio, che sembra aver dato positivi riscontri agli uomini del "Team Green". In questo caso sì, l'utilizzo in gara sembra imminente.

Alessio Piana

Si avvicina il primo giugno, data del Gran Premio d`Italia che al Mugello vedra` protagonisti i piloti nostrani. Non solo Valentino Rossi: anche Loris Capirossi punta a far bene sul circuito di casa, che per la prima volta affronta in MotoGP in sella alla Suzuki. `Non vedo l`ora, per me e per i miei tifosi sara` un grande appuntamento. La moto sta migliorando di continuo, ma dobbiamo crescere ancora` , ammette l`emiliano, a segno nel 2000 sul tracciato toscano, che gli ha regalato nove podi in carriera. `Amo il Mugello, speriamo di fare un altro passo in avanti in quest`occasione, in modo da regalare ai tifosi italiani e della Suzuki qualcosa per cui gioire - conclude Capirossi - Sono molto determinato, voglio fare bene nella mia gara di casa. Faremo di tutto per far si` che questo accada` .

eurosport

Alla caccia del settimo sigillo, di fila. Quando Valentino Rossi sente l'odore della pista del Mugello si trasforma, diventa un pilota quasi imbattibile. Anzi, ci sarebbe da togliere la parola quasi se si considerano le ultime sei stagioni. Il Dottore, infatti, è riuscito nell'impresa di salire sul gradino più alto del Gp d'Italia negli ultimi 6 anni (tutte in MotoGp), senza considerare i trionfi in 125cc (1997) e in 250cc (1999) e, dunque, punta al settimo successo per continuare nell'ottimo periodo che lo ha rilanciato in vetta alla classifica del Mondiale dopo i successi di Shanghai e Le Mans.

"Tutti sanno che il Mugello è uno dei miei circuiti preferiti. Ora voglio la vittoria numero sette. Il circuito è veloce e tecnico e sappiamo che si addice alla nostra moto, perciò punteremo a partire subito forte, sin dal venerdì mattina. Spero che il tempo sia bello, per noi piloti e per il pubblico, cosicché domenica si possa assistere ad una grande festa italiana" - spiega il pilota di Tavullia.

Vincere anche in Italia sarebbe la conferma che, dopo due difficili stagioni, Rossi è finalmente tornato e tutti dovranno fare nuovamente i conti con lui per la corsa al titolo iridato. "Le Mans è stato fantastico, quando ci ripenso mi sento ancora felice. Dopo la gara abbiamo effettuato dei buoni test lavorando duramente assieme alla Bridgestone e, in generale, sull'assetto della moto. Per questo credo che sarà possibile migliorare ulteriormente il nostro pacchetto" -aggiunge il sette volte campione del mondo.

Sette, appunto. Un numero che, evidentemente, porta fortuna al Dottore.

Alessandro Brunetti / Eurosport

Piove, e nel bosco spuntano i funghi. Piove, e al Mugello spunta Chris Vermeulen. L'australiano della Suzuki si dimostra re del bagnato anche sul circuito italiano del Mugello: Vermeulen-pioggia, un binomio inscindibile, quasi una "maledizione", che lo stesso pilota ha provato a scrollarsi di dosso nello scroso GP affermando di essere migliorato e più competitivo anche sull'asciutto.

Vermeulen timbra un giro record da 2'01.500, mettendosi alle spalle Nicky Hayden (mezzo secondo di ritardo) e Casey Stoner (a otto decimi). Quarta piazza, invece, per Valentino Rossi, che con la sua Yamaha accusa un ritardo di 827 millesimi. Sesto tempo per Jorge Lorenzo e decimo per Dani Pedrosa, a oltre due secondi.

Fra gli italiani, settimo Dovizioso, undicesimo De Angelis, tredicesimo Capirossi, diciannovesimo Melandri. John Hopkins, che aveva staccato il miglior tempo nelle libere della mattina (1'54.053) si è invece trovato in difficoltà sotto la pioggia, finendo 12° a quasi due secondi e mezzo da Vermeulen.

Nella classe 250, invece, Mattia Pasini ha conquistato la pole provvisoria nella prima sessione di qualifiche, girando in 2'05.711: il pilota della Polaris World ha preceduto Marco Simoncelli (Metis Gilera) e lo spagnolo Hector Barbera (Team Toth Aprilia). Alvaro Bautista, il più veloce nelle prove libere della mattina, ha chiuso con il quinto tempo, davanti a Manuel Poggiali e al leader della classifica, il finlandese Mika Kallio, su Red Bull KTM 250.

Nella classe 125, infine, è stato Pol Espargaro, su Derbi, il dominatore del venerdì del Mugello. Dopo aver chiuso con il miglior tempo nella sessione d prove libere della mattina, lo spagnolo si è ripetuto anche nel pomeriggio, strappando la pole provvisoria nella prima sessione di qualifiche. Seguono Scott Redding, su Aprilia, e il leader della classifica Mike di Meglio, su Derbi.

Daniele Fantini / Eurosport

ANSA) - FIRENZE, 30 MAG - Pole provvisoria per lo spagnolo Pol Espargaro (Aprilia) nelle qualifiche per il Gran Premio d'Italia, classe 125. Espargaro ha girato in 2'18''932, precedendo il britannico Scott Redding (Aprilia) 2'19''037 e il leader del Mondiale, il francese Mike Di Meglio (Derbi) che ha fermato il cronometro dopo 2'19''238. Quarto tempo per Raffaele De Rosa, su Ktm, poi Cortese, Smith e Talmacsi, tutti su Aprilia.
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I tempi della prima sessione di qualifiche del Gran Premio d`Italia. Nella 250cc primo Pasini davanti a Simoncelli.

GP Italia: 250cc, i tempi delle prime qualifiche



Pos. Pilota Nazione Tempo
1 PASINI Mattia (ITA) in 02`05``711
2 SIMONCELLI Marco (ITA) + 00.00.00.927
3 BARBERA Hector (SPA) + 00.00.00.996
4 AOYAMA Hiroshi (GIA) + 00.00.02.127
5 BAUTISTA Alvaro (SPA) + 00.00.02.165
6 POGGIALI Manuel (RSM) + 00.00.02.200
7 KALLIO Mika (FIN) + 00.00.02.218
8 LUTHI Thomas (SVI) + 00.00.02.751
9 ABRAHAM Karel (CZE) + 00.00.02.810
10 TOTH Irme (UNG) + 00.00.03.578

(ANSA)-MUGELLO (FIRENZE),30 MAG-Dopo una giornata di prove libere praticamente sprecata a causa della pioggia, al Mugello a l'unico a sorridere e' Andrea Dovizioso. 'Abbiamo fatto un buon lavoro e sono soddisfatto del risultato' dice il forlivese della Honda, 6/o di giornata. Meno contento Capirossi: 'Questa giornata non e' servita a niente. Abbiamo solo consumato benzina e gomme'. Sul muro del pianto un imbarazzante Marco Melandri, con ritardi tra 12'' e 30'' a giro: ''E' stata ancora piu' difficile del solito'.
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E' ufficiale: il Mugello è definitivamente il regno di Valentino Rossi (Yamaha). Il Dottore, infatti, non ha rivali sul circuito toscano. Terza vittoria consecutiva in questa stagione per il campione di Tavullia, e settimo (si, avete capito bene) trionfo di fila nel Gp d'Italia. Se poi aggiungiamo anche i sigilli in 125cc (1997) e 250cc (1999), si capisce ancora meglio come sia quasi impossibile sbalzare il Dottore dal gradino più alto del podio nel Gp italiano.

Rossi, che partiva in pole, scatta malissimo al via (e anche questa non è una novità) e viene passato dai vari Stoner, Pedrosa e Capirossi. Immediata, però, la risposta del Dottore che impiega poche curve per passare Capirex e a incollarsi ai tubi di scarico della Honda di Pedrosa, che però resiste alla furia di Rossi per soli altri due giri. Il Dottore prescrive la stessa cura a Stoner (Ducati) con un sorpasso da manuale alla 'S' in discesa. Prima posizione che il pilota della Yamaha non mollerà più fino alla bandiera a scacchi, aumentando sul duo inseguitore a ogni giro, guadagnando più di un decimo a ogni settore della pista. Gara ai limiti della perfezione per Rossi che ottiene così la 91esima vittoria in carriera, eguagliando così un altro mito dei motori, anche se a quattro ruote: un certo Michael Schumacher .

Stoner e Pedrosa si devono accontentare di completare il gradino del podio: punti preziosi per lo spagnolo della Honda che stacca in classifica generale Lorenzo (out per aver osato troppo in un tentativo di sorpasso a Dovizioso, ndr) e resta solo al secondo posto con 110 punti. Primo del Mondiale, ovviamente, Valentino Rossi, che grazie a questi 25 punti, sale a quota 122; Stoner, invece, rifiata leggermente risalendo a quota 76.

Gli altri italiani: Alex de Angelis (Honda Gresini) chiude quarto, nonostante una partenza sciagurata ma compensata da una gara da campione del pilota di San Marino. Capirossi (Suzuki), nonostante il terzo posto nelle qualifiche, finisce settimo, davanti a Dovizioso (Honda Team Scot). Ennesima domenica da dimenticare per Marco Melandri (Ducati), out dopo pochi giri (quando comunque era in lotta nelle retrovie).

Alessandro Brunetti / Eurosport

Prima vittoria stagionale, e prima assoluta in 250cc, per Marco Simoncelli (Gilera) che si aggiudica il Gp d'Italia in una gara decisa all'ultimo giro dopo un contatto dubbio con Hector Barbera (Aprilia).

Prima parte della corsa con tre piloti che fanno letteralmente il vuoto dietro di loro: Bautista, Simoncelli e Barbera. Al quinto giro, però, finisce la gara di Bautista che sbaglia l'ingresso in curva e termina nella ghiaia: ennesimo errore di questo pilota che vanifica l'ottima gara con un banale errore. Comincia così la sfida tra Simoncelli e Barbera, con il pilota spagnolo che sembra comunque nettamente più veloce in rettilineo: la sua Aprilia, infatti, è decisamente più potente della Gilera del centauro di Cattolica.

La gara si decide all'ultimo giro, nel rettilineo dei box. Simoncelli al comando, con Barbera immediatamente incollato. Il pilota italiano cambia improvvisamente traiettoria per non concede la scia all'avversario: le due moto si toccano con la Gilera di Simoncelli che va a sbattere sulla manopola del freno dello spagnolo. Caduta spaventosa per Barbera che saluta la gara, e forse anche la vittoria. Simoncelli vince, dunque, in solitaria davanti a Debon e Luthi, mentre Kallio, giunto quarto, mantiene la leadership del Mondiale con 106 punti. Secondo Mattia Pasini (86), che chiude la gara quinto.

A fine corsa Simoncelli prova a giustificarsi con Barbera: "Sono felicissimo per la vittoria, mi viene quasi da piangere. La sua moto era decisamente più veloce, io ho provato a cambiare traiettoria per non concedergli la scia e ci siamo toccati. Non l'ho fatto di proposito, mi spiace veramente per Barbera".

Alessandro Brunetti / Eurosport

Terza vittoria stagionale per Simone Corsi, che cala il tris proprio nel Gp di casa, sul bellissimo circuito del Mugello. Una gara bellissima sin dai primi giri con diversi piloti in testa a darsi battaglia a colpi di sorpassi mozzafiato soprattutto nella staccatona finale del rettilineo dei box. Raffaele De Rosa, partito in pole, scatta malissimo ed esce di scena praticamente subito.

La prima parte della gara è condizionata, come dicevamo, da spettacolari sorpassi e continui ribaltoni in testa. Protagonista della prima parte di gara è Andrea Iannone che regala al pubblico del Mugello dei sorpassi al limite del possibile. Il pilota abruzzese, però, non riesce a tenere il ritmo indiavolato fino alla bandiera a scacchi: alla fine chiuderà addirittura in 12esima posizione.

La seconda parte della gara vede il leader del Mondiale, Di Meglio, sembra poter bissare la vittoria di Le Mans ma proprio al penultimo giro arriva la zampata vincente di Simone Corsi che piazza una staccata al limite del possibile e passa addirittura 4 piloti portandosi in testa. L'ultimo giro è intensissimo, con Talmacsi ed Espargaro che si ostacolano e non riescono a impensierire Corsi che comunque taglia il traguardo con qualche metro di vantaggio sul pilota ungherese, campione del mondo in carica; terzo Espargaro, quarto Di Meglio.

Vittoria che proietta in testa della classifica, a pari punti (87) con Di Meglio, il nostro Simone Corsi che sul gradino più alto del podio può sventolare con orgoglio la bandiera tricolore davanti a un pubblico in visibilio.

Alessandro Brunetti / Eurosport

tutti e tre le gare vinte da italiani....... grandi ragazzi.....

Sono molti i possibili motivi per cui la Yamaha, specie quella di Valentino Rossi, quest'anno pare così forte. La M1, da moto in piena difficoltà nell'anno della bruciante sconfitta subita dalla Ducati, è divenuta una moto affidabile, veloce, a tratti imprendibile. Diversi fattori, che presi singolarmente hanno subito un notevole sviluppo, uniti tra loro stanno creando un'alchimia che forse neppure i vertici di Iwata ad inizio stagione, potevano immaginare così forte.

A differenza di quanto si poteva immaginare, le gomme hanno un ruolo marginale in questa trasformazione, poiché solo la moto di Rossi è passata con le Bridgestone, mentre le altre sono rimaste con Michelin. Valentino fa la differenza, le coperture nipponiche hanno spesso contribuito alla maggior aderenza specie verso fine gara, ma le gomme transalpine hanno mostrato notevoli sviluppi e mai come quest'anno si può parlare di equilibrio tra i due colossi di pneumatici.

Una delle caratteristiche che hanno evidenziato la crescita della Yamaha è il motore: dopo un primo anno difficile che i nuovi propulsori da 800cc, la M1 ha individuato step dopo step il giusto sviluppo per un motore incredibilmente veloce anche ad alti regimi, tanto che in pieno rettilineo la Yamaha non paga quasi più alcun km orario nei confronti della concorrenza.

La ciclistica, che è sempre stato uno dei punti di forza della moto dei tre diapason, garantendole una agilità impeccabile, è stata se possibile migliorata, grazie anche ad una centralina elettronica, che ben si sposa con la coppia esercitata dal propulsore. Il risultato è che fino a questo momento Rossi nelle sezioni miste non ha quasi mai commesso errori, nessuna derapata, nessuna perdita di tempo in uscita di curva.

Questo ha permesso dunque anche a Lorenzo, Edwards e Toseland di chiudere costantemente nelle prime posizioni, rendendo anche il team satellite Tech 3 assolutamente competitivo. Se poi si aggiunge la presenza di Valentino, che da quest'anno ha triplicato il suo lavoro, fisico con sedute extra per poter competere con i più giovani e anche tecnico. Rossi è presenza fissa nei paddock dal mercoledì, mai successo prima d'ora, a dimostrazione della volontà del dottore nel voler perfezionare al meglio il proprio mezzo circuito dopo circuito.

Con questa moto e con questo avversario dovranno competere Stoner e Pedrosa, bravi a chiudere a podio al Mugello, ma decisamente lontani sul passo di gara. Sul tracciato toscano Rossi ha ottenuto il suo settimo successo consecutivo, il nono della carriera. Al Mugello più volte abbiamo assistito a gare spettacolari, ma in questo 2008, Valentino ha subito fatto il passo chiudendo con ampio anticipo il discorso sulla vittoria.

Ora arriverà Barcellona, quel Montmelò che ci regalò la gara più bella del 2007 e che proiettò Stoner nell'olimpo dei grandi. L'australiano si dice soddisfatto per il ritrovato feeling con la sua Ducati. Crede nel successo catalano, proprio come Pedrosa, nato a pochi km dal circuito. Se al Mugello insomma non si poteva contrastare la furia del dottore, in Spagna sarà tutta un'altra storia. Forse.

Eurosport

Concluso il Gran Premio d'Italia al Mugello, il Circus della MotoGP è già in viaggio verso la Spagna per affrontare, domenica 8 giugno, il Gran Premio di Catalogna sul circuito di Barcellona. Il JiR Team Scot è pronto a confermare i segnali positivi messi in luce da Andrea Dovizioso nella MotoGP, e a riscattare la caduta di Yuki Takahashi in 250 avvenuta mentre si contendeva la terza posizione in gara.

Il tracciato spagnolo è caratterizzato da un lungo rettilineo di poco superiore a un chilometro e da curve “lunghe” che richiedono una delicata messa a punto della ciclistica. Andrea Dovizioso, si presenta motivato a migliorare la posizione in classifica, sostenuto anche dalla confidenza che ha con il circuito di Barcellona, che nelle ultime tre stagioni lo ha visto sempre sul podio, con una vittoria e due terzi posti.

Yuki Takahashi anche se non ha mai raccolto risultati di prestigio, si sente pronto per fare un buon risultato e confermare il trend positivo recuperando punti preziosi per la classifica.

Cirano Mularoni – Team Manager JiR Team Scot

"Credo che per il Gran Premio di Catalogna i nostri piloti siano molto carichi. Dopo il Mugello ho visto entrambi motivati a fare bene, per motivi diversi ma con un unico scopo: migliorare le performance per guardare verso il vertice della classifica. Dall'inizio del campionato i piloti e i Team, stanno crescendo insieme acquisendo sempre più confidenza, e questo aiuta a lavorare meglio per individuare prima le soluzioni da adottare. Andrea deve acquisire la giusta confidenza con le gomme da qualifica, ma in gara ha dimostrato di essere all'altezza dei leader della classifica. Yuki ha avuto uno stop ma stava lottando per le prime posizioni. Nel complesso, è un quadro positivo che ci spinge a impegnarci al massimo".

Andrea Dovizioso – Pilota JiR Team Scot MotoGP - HONDA RC212V

"Vado a Barcellona per fare una buon risultato e migliorare la prestazione del Mugello, su cui mi sento di avere fatto un buona gara. Il circuito mi piace, ho sempre raccolto molti punti; questa potrebbe essere l'ennesima occasione, e magari guadagnare un'altra posizione in classifica di campionato. Tecnicamente si tratta di un circuito che richiede una attenta messa a punto dell'assetto, per affrontare i curvoni veloci che mettono sotto stress anche le gomme. Dovremo lavorare con impegno, come sempre, ma vedo che stiamo migliorando di gara in gara, e Barcellona potrebbe essere un buon punto di partenza per la nostra ripresa".

Yuki Takahashi – Pilota JiR Team Scot 250GP - HONDA RS250RW

"Il Gran Premio di Catalogna non è mai stato tra i miei favoriti, ma penso che questa volta potremmo fare una buona gara, perchè con il Team stiamo lavorando molto bene, io mi sento in forma e motivato. Al Mugello sono caduto ma stavo andando forte e in gara avevo una buona posizione. Inoltre ho cambiato il mio stile di guida che anche questo mi sta aiutando a migliorare e a Barcellona potrebbe essere una buona occasione per risalire la classifica".

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