Non una formalità. Quasi. Il matrimonio tra Loris Capirossi e la Suzuki è destinato a proseguire anche per la prossima stagione, offrendo così nuovi scenari per la casa di Hamamatsu e per l'imolese, destinato a battere molti dei record di permanenza in attività al top nel motociclismo. Il rapporto è ottimo. I risultati, per il momento, stentano ad arrivare (eccezion fatta per il 5° posto di Jerez), ma sono state poste le basi per il futuro. Un futuro insieme, con le prime positive dichiarazioni in merito da parte dei diretti interessati.

Paul Denning si dice "Fiducioso di proseguire l'avventura con Loris Capirossi anche per il 2009". D'altronde c'è già un contratto scritto, con un'opzione legata ai risultati raggiunti. Una postilla che potrebbe esser comunque tralasciata, perchè dalle due parti c'è la volontà di proseguire insieme: Suzuki è soddisfatta, ovviamente, del lavoro di Capirossi. Loris, dal canto suo, è intenzionato a restare ancora in attività, per un 2009 che dovrebbe portare i frutti di quanto seminato in questa stagione.

Le discussioni in merito al rinnovo contrattuale inizieranno a breve, e c'è già una prima data per annunciare un possibile ed auspicato accordo: Assen. Giusto appunto, la gara di casa per il main sponsor Suzuki, Rizla...

Parlando invece di Chris Vermeulen, il suo contratto, siglato lo scorso mese di luglio proprio in occasione del Gran Premio di Laguna Seca (dove chiuse in seconda posizione), è in scadenza. Non si parla ancora di rinnovo (sarebbe per il quarto anno consecutivo), anche perchè l'australiano vuole stare "alla finestra" per cercare nuove sfide per il futuro. In primis, cercare di dimostrare il proprio valore in MotoGP, non solo in sella alla Suzuki.

Alessio Piana

motograndprix

Ieri in Spagna era la 'Giornata del Libro'. Ma anche 'San Jorge'. Non poteva esserci un giorno migliore per Jorge Lorenzo, che ha speso l'intero pomeriggio a Barcellona spedito in cinque differenti librerie e/o centri commerciali per incontrare/autografare ai propri tifosi l'autobiografia "Jorge Lorenzo, Xfuera desde dentro", realizzata grazie all'apporto di Ernest Riveras, commentatore del Motomondiale su TVE. In questi impegni promozional-mediatici, il capoclassifica di campionato ha speso anche qualche minuto per incontrare i giornalisti presenti, ai quali ha confidato il proprio stato di forma in seguito alla recente operazione agli avambracci.

"Quel che posso dire è che non sono al 100 %, ma a Shanghai ci sarò", afferma il pilota maiorchino. "Mi sono operato solo ad un braccio per averne almeno uno "buono" per Shanghai. Mi dicono che dovrei recuperare già per la Cina, ma credo che non sarò comunque al massimo della forma. Andrò lì a cercare di fare il mio meglio: il braccio mi fa male, sarà difficile ma darò il meglio di me stesso".

Jorge Lorenzo ha poi confermato che si opererà all'avambraccio sinistro al termine di questa intensa stagione subito dopo il round di Valencia, così da poter scendere in pista per gli ultimi test del 2008 a Jerez de la Frontera, sul finire del mese di novembre. Parlando del campionato in corso, ha ribadito il proprio pensiero in merito..

"Io guardo gara per gara e non penso al titolo. Sarebbe presuntuoso da parte mia pensare, da debuttante, di vincere il campionato". Giusto così. E Pedrosa? "Ho già detto di tutto e di più su di lui ed il nostro rapporto. Siamo diversi, non siamo grandi amici, punto, la questione finisce lì. Io non voglio far polemica, e mi pare che anche lui ed il suo entourage la pensino allo stesso modo. Guardiamo solo alla pista". Finalmente!...

motogandprix

Ruben Xaus sfiora il podio ad Assen. Il pilota catalano è stato autore di una gara 2 da incorniciare nella quale ha combattuto sino all'ultima tornata con il connazionale Checa, che solo nelle ultime curve è riuscito a sopravanzarlo. Partito dalla prima fila Xaus, scattava alla grande, transitando al termine del primo giro in seconda piazza alle spalle di Bayliss.

Veniva poi superato da Neukirchner e Haga ed a quel punto adottava una tattica attendista, rimanendo alle spalle del trio di testa sino alla diciassettesima tornata, quando rompeva gli indugi attaccando il tedesco e portandosi in terza piazza. All'ultimo giro però rinveniva Checa al quale Xaus, senza più gomme, non riusciva ad opporre resistenza.

Resta invece il rammarico per quello che avrebbe potuto essere gara 1, ma al secondo giro una manovra azzardata di Haga faceva finire il pilota catalano a terra. Rialzatosi rientrava in pista senza una pedana finendo la corsa in sedicesima piazza.

E' stato invece un week-end poco felice per Max Biaggi, che ha chiuso le due manche in decima e dodicesima posizione. Piazzamenti che non sono certo espressione del suo reale valore. Sin dalle prove il pilota ha lamentato mancanza di feeling con il mezzo, un problema al quale la squadra cercherà una soluzione analizzando a casa i dati relativi a questa tre giorni di gara.

Ancora una buona gara per Alex Polita, che come a Valencia termina appena alle spalle del podio. Il pilota di Jesi ha pagato la non felice posizione di partenza, portandosi sino al termine della corsa il distacco accumulato durante la prima tornata. Grazie a questo risultato il suo distacco dalla vetta della classifica di categoria occupata da Berger è di soli otto punti.

RUBEN XAUS | Ducati 1098 RS | 16° e 4° classificato: "E' un vero peccato. Sono in forma ed avrei potuto disputare anche una buona gara 1, ma Haga mi ha fatto finire a terra. Ho provato a rientrare per cercare di prendere un punto o due, ma avrei avuto bisogno di ancora un paio di giri per completare la rimonta. In gara 2 ho cercato di gestire al meglio la corsa, attaccando nel finale, quando pensavo che i miei avversari potessero essere più vulnerabili. Purtroppo però paghiamo un gap di potenza rispetto alle 4 cilindri che non mi ha consentito una volta passato Neukirchner a 5 giri dalla fine di allungare. Ho dovuto così subire il ritorno di Checa, perdendo il podio a poche curve dalla fine".

MAX BIAGGI | Ducati 1098 RS | 10° e 12° classificato: "In questo week-end non siamo mai riusciti a far funzionare la moto in modo soddisfacente. Sia in prova che in gara ho navigato in posizioni di centroclassifica, ma ne io ne la squadra riusciamo ancora a darci una spiegazione. E' certo che per Monza dovremo subito invertire la tendenza".

ALEX POLITA | Ducati 1098R | 4° classificato: "Devo lavorare molto di più sul sabato. Come a Valencia anche oggi avrei potuto lottare per il successo, ma in un campionato così combattuto non riuscire a stare con i primi sin dalla partenza significa perdere la possibilità di lottare per la vittoria. Mi sono comunque divertito, sono partito bene, mantenendo la posizione. Durante il primo giro ho recuperato un paio di posizioni, poi pian piano sono risalito. Purtroppo non sono riuscito a completare la rimonta sino al mio obiettivo: la terza piazza di Simeon".

eurosport

Shanghai, 28 apr. - (Adnkronos) - Casey Stoner e la Ducati alla riscossa. L'australiano sbarca in Cina per interrompere la serie negativa. Dopo il trionfo in Qatar, nella prima gara dell'anno, il campione del mondo della classe MotoGp ha sofferto a Jerez e all'Estoril, ottenendo solo un undicesimo e un sesto posto nelle prime due gare europee. ''Dopo l'ottimo inizio in Qatar, le due gare in Spagna ed in Portogallo sono state obiettivamente difficili, e ad essere onesti anche un po' sfortunate, ma nei test in Portogallo abbiamo individuato delle modifiche per il set up che dovrebbero aiutarci in Cina'', dice Stoner pensando alla gara di domenica. ''A Shanghai poi dovrebbero essere disponibili anche dei nuovi pneumatici Bridgestone che avevamo provato nei test. L'anno scorso il nostro pacchetto ha funzionato benissimo ma e' inutile guardare al passato, dobbiamo concentrarci per ottimizzare quello che abbiamo adesso'', aggiunge l'australiano.

eurosport

Andrea Dovizioso e` molto ottimista per il prossimo appuntamento del motomondiale a Shanghai. Dovizioso ha confermato di essere un pilota veloce e coriaceo e alla vigilia dell`appuntamento con il GP della Cina, sente di poter confermare quanto fatto vedere in questo inizio di stagione.

`Parto per la Cina con la consapevolezza delle mie potenzialita`. - dice molto sinceramente Dovizioso - Anche se l’ultima gara e` terminata anticipatamente, ho avuto la conferma che questa stagione e` iniziata con molti segnali positivi. Le mie prestazioni sono in continuo progresso e il lunedi` successivo all’appuntamento di Estoril, con il Team abbiamo svolto una giornata di test proficua, che ci ha fornito dati importanti. Quello di Shanghai e` un circuito particolare, complesso, che presenta molti punti tecnici. Ci sono due lunghi rettilinei, ma anche tratti misti lenti e veloci che lo rendono completo e su cui potrei esprimermi bene, come gia` fatto in passato. Chiaramente con una moto nuova ci sono da considerare anche le relative incognite ma affronto questo appuntamento con ottimismo” .
eurosport

Dall'Europa alla Cina. Il quarto appuntamento del Campionato 2008 si svolgerà sul circuito di Shanghai, caratterizzato dalla completezza tecnica del tracciato, come dalla magnificenza dell'impianto, nato per stupire. Entrambi i piloti del JiR Team Scot, dopo solo tre gare, partono con la giusta carica per consolidare e migliorare quanto fatto finora.

Andrea Dovizioso, con la Honda RC212V, ha confermato le sue qualità di pilota veloce e coriaceo, è quanto mai motivato per ripetere le buone performance del passato. Yuki Takahashi in sella alla Honda RS250RW vuole migliorare il buon trend di avvio di stagione e puntare al vertice della classifica per riscattare lo sfortunato campionato 2007. Il circus iridato tornerà poi in Europa per una serie di sei gare.

Gianluca Montiron – Direttore JiR Team Scot

"Conclusi i primi Gran Premi che hanno messo in evidenza i valori delle forze in campo, sotto il profilo tecnico e dei piloti, il nostro bilancio, ad oggi, mette in mostra un buon potenziale che ancora non ha concretizzato i risultati raggiungibili. Nella MotoGP si nota, più che nelle stagioni passate, un'ampia “rosa” di pretendenti al Titolo, e questo tende ad elevare il livello della competizione e dello spettacolo. Il JiR Team Scot è di fatto un'outsider che sta dimostrando di essersi inserito nel gruppo che conta".

Cirano Mularoni – Team Manager JiR Team Scot

"L'impegno che ci attende a Shanghai lo affrontiamo sostenuti da un positivismo che viene da quanto i nostri piloti hanno saputo esprimere. L'aspetto tecnico del circuito porta a dire che non siamo favoriti, per via dei lunghi rettilinei ma, come sempre, dobbiamo far rendere al meglio e sapere sfruttare il pacchetto tecnico a disposizione che sino ad oggi ci ha soddisfatto. Andrea e Yuki dovranno lavorare con il consueto impegno, assieme al Team, per mettere a punto le moto ciclisticamente e confido nelle capacità di tutti per finalizzare un risultato che a fine gara soddisfi le aspettative".

Andrea Dovizioso – Pilota JiR Team Scot MotoGP - HONDA RC212V

"Parto per la Cina con la consapevolezza delle mie potenzialità. Anche se l'ultima gara è terminata anticipatamente, ho avuto la conferma che questa stagione è iniziata con molti segnali positivi. Le mie prestazioni sono in continuo progresso e il lunedì successivo all'appuntamento di Estoril, con il Team abbiamo svolto una giornata di test proficua, che ci ha fornito dati importanti. Quello di Shanghai è un circuito particolare, complesso, che presenta molti punti tecnici. Ci sono due lunghi rettilinei, ma anche tratti misti lenti e veloci che lo rendono completo e su cui potrei esprimermi bene, come già fatto in passato. Chiaramente con una moto nuova ci sono da considerare anche le relative incognite ma affronto questo appuntamento con ottimismo".

Yuki Takahashi – Pilota JiR Team Scot 250GP - HONDA RS250RW

"Le prime tre gare mi fanno trarre un bilancio positivo che mi stimola a continuare cosi e a migliorare. La gara in Cina potrebbe essere un'altra occasione per fare un buon risultato e farò in modo di sfruttare al meglio questa opportunità. Valutando la tipologia di circuito dovrò sfruttare le scia sui lunghi rettilinei che rappresentano la fase critica per noi, mentre nel resto del circuito siamo in grado di combattere ad armi pari. Terminare bene questa gara è molto importante per presentarsi al meglio per la serie di gare europee. Credo che, insieme al Team, potremmo ancora fare una buona figura".

eurosport

Primo maggio 2005. E' la data del primo Gran Premio della classe MotoGp in Cina. Si corre sotto la pioggia e quello di Valentino Rossi è un assolo che lascia gli avversari a bocca asciutta. In sella alla Yamaha M1 990 il pesarese conquista una vittoria memorabile, la prima sul bagnato in sella al marchio dei tre diapason, dominando dall'inizio alla fine della gara, conclusa davanti alla wild card Olivier Jacque. E al termine della stagione arriverà il titolo mondiale.

Tre anni dopo le cose sono un po' cambiate. Rossi non ha ancora vinto quest'anno, mentre il suo compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo (alla prima stagione in MotoGp), entusiasma e guida la classifica (anche se in coabitazione con il connazionale della Honda Dani Pedrosa). Il 'Dottore' non va però mai sottovaluto: ha già dimostrato di essere temibile con il podio in Portogallo e ora il suo pacchetto gomme-moto sembra 'caldo' per recitare un ruolo da protagonista a Shanghai.

"Lo scorso anno in Cina non eravamo pronti per vincere, ma quest'anno la moto va molto bene e con le Bridgestone possiamo lottare per la vittoria" ha dichiarato Rossi al sito della MotoGp. Un anno fa la pole non bastò per giungere primo. Sul gradino più alto salì Casey Stoner con la Ducati: "La gara del 2007 fu davvero emozionante, una grande sfida con Stoner. Quest'anno spero di farne una simile, con un finale diverso".

La decisione di passare al marchio di pneumatici giapponese deve ancora dare i suoi frutti. Ma Rossi resta convinto che sia stata la scelta giusta e confida di essersi lasciato alle spalle i problemi all'anteriore: "Dopo Estoril abbiamo fatto dei test concentrandoci in particolare sulle gomme, lavorando sul materiale per Shanghai. Abbiamo trovato alcune buone modifiche e spero riusciremo a fare bene. Stiamo facendo progressi. Non siamo messi male in classifica, però c'é ancora molta strada da fare. I nostri rivali sono davvero forti e non ci si possono permettere errori".

Eurosport

Il circuito di Shanghai è una delle più recenti acquisizioni del calendario della MotoGP dato che ha ospitato il suo primo Gran Premio solo nel 2005. L'intero complesso con le sue infrastrutture imponenti e modernissime è probabilmente il più spettacolare del circus iridato.

Il layout della pista simboleggia il carattere cinese "shang", derivato dal nome della città di Shanghai che significa "sull'oceano". E' caratterizzato da due lunghi rettilinei che richiedono una grande potenza, ma anche da un mix di curve lente e di bruschi punti di frenata che richiedono un buon compromesso specialmente per quanto riguarda le sospensioni.

LIVIO SUPPO, Direttore del Progetto MotoGP

"La Cina sulla carta dovrebbe essere una pista sulla quale si può far bene con il nostro "pacchetto", quindi sicuramente ci arriviamo carichi. Inoltre Vittoriano ha provato tre giorni al Mugello diverse novità, soprattutto di elettronica e siamo soddisfatti di come la GP8 stia continuando a crescere. Anche Bridgestone sta lavorando molto. Casey ha fatto degli ottimi test lunedì dopo la gara di Estoril e penso proprio che inizieremo a vedere segnali positivi anche per Marco".

eurosport

Il circus del motomondiale sbarca per il quarto e ultimo anno a Shanghai, che ospita la quarta prova del Mondiale 2008. Dal 2009 infatti il tracciato cinese non sarà più inserito nel calendario ufficiale della Dorna. Tra i piloti c'è tanta voglia di lasciare il segno e non solo perché è l'ultima occasione di comparire nell'albo d'oro. Motivazioni particolari soprattutto per Valentino Rossi e Casey Stoner: il Dottore è ancora all'asciutto di vittorie dopo tre gare e in due occasioni è stato battuto dal proprio compagno di squadra Jorge Lorenzo, leader del mondiale con 61 punti appaiato al connazionale Daniel Pedrosa.

Il podio numero 100 conquistato all'Estoril ha ridato grandi speranze a Valentino, consapevole di poter finalmente disporre di una moto competitiva per tutto il weekend. Da queste certezze vuole ripartire in Cina dove cercherà di portare la sua Yahama sul gradino più alto del podio. E' chiamato al riscatto anche Casey Stoner, che dopo la grande partenza in Qatar si è un po' perso per strada mettendo insieme solo 15 punti tra Spagna e in Portogallo. Il campione del mondo in carica non è per nulla scoraggiato e conta di ripartire proprio dalla pista che lo ha visto cogliere nel 2007 uno dei suoi 10 successi. "Le cose non sono andate al meglio nelle ultime due gare, ma ho iniziato bene in Qatar, e i test prestagionali erano ottimi, quindi mi aspetto miglioramenti già da questo GP" ha detto l'australiano in conferenza stampa.

Sarà regolarmente al via uno dei due leader del mondiale, lo spagnolo Jorge Lorenzo, che dopo aver vinto la sua prima gara in MotoGP all'Estoril si è operato agli avambracci e, sfruttando la pausa di tre settimane, riuscirà a recuperare in tempo per non perdersi l'appuntamento di Shanghai, anche se non potrà essere al 100%. L'uomo da battere potrebbe dunque diventare Daniel Pedrosa, anche lui sempre salito sul podio nei primi tre appuntamenti della stagione ma in condizioni sicuramente migliori. Dopo un discreto avvio di stagione, Loris Capirossi cerca risposte sull'affidabilità della Suzuki mentre per Marco Melandri, in evidente crisi, può essere l'occasione giusta per risalire la china. I miseri 12 punti racimolati finora non possono accontentare il ravennate, abituato negli anni scorsi a lottare coi migliori.

Per quanto riguarda le altre due classi, nella 250 Mattia Pasini vuole riprendere la corsa a Mika Kallio, che in Portogallo è balzato al comando del Mondiale sfruttando lo 'zero' nella casella del riminese. In 235 il leader Simone Corsi cerca il terzo successo consecutivo. A provare a impedire la fuga al pilota romano saranno gli spagnoli Terol, Olive e Gadea.

Fabio Casati / Eurosport

Non sai se quella cappa grigia e densa sia umidità o semplicemente smog. Nella caotica Shangai, la Parigi d'Oriente, dove il traffico è perennemente impazzito, la risposta più naturale è la seconda. Non serve domandarlo: tanto, come i tassisti, tutti dicono sempre di sì anche se non hanno compreso un acca e ti portano inutilmente a zonzo per le campagne. Senza aver idea di dove sono diretti.

Un'idea molto chiara sul Gp che verrà non l'ha neppure Valentino Rossi. "Sono andato a fare un giro della pista in motorino - dice - e devo dire che è molto bella, con diversi saliscendi, un lungo rettilineo ma anche parti più lente e guidate". "Sono curioso - aggiunge Rossi - di vedere cosa succederà. Sarà di sicuro una bella battaglia". Con la Ducati dell'iridato Casey Stoner apparsa in chiara difficoltà dopo l'esordio vincente del Qatar che ora ritrova lunghi dritti e un asfalto amico. "In Qatar non eravamo a posto e la Ducati ha vinto alla grande - prosegue Rossi - poi ci sono stati momenti difficili per noi e per loro. Adesso troviamo un asfalto dove le gomme Bridgestone, qui Stoner vinse lo scorso anno, sanno di andar bene però mi aspetto anche una Michelin competitiva. Quella della MotoGp, comunque, sarà un campionato combattuto fino alla fine e livellato dal problema della sempre più sofisticata elettronica: negli ultimi anni le MotoGp sono diventate sempre più facili da guidare, annullando i vantaggi che un buon pilota poteva avere nel finale. Lo sviluppo dell'elettronica è stato vertiginoso, così corriamo il rischio di scimmiottare le corse di F.1, con gare simili a quelle, con pochi sorpassi...".

In queste ultime settimane, Cina non è solo sinonimo del prossimo Gran premio, ma anche e soprattutto di Olimpiadi e di tutte le questioni ad esse collegate. Traduzione: Tibet. Nel paddock di Shanghai nessuno ne parla o, comunque, lo fa sottovoce. Sottovoce corre anche il tam-tam dell'allerta generale, con gli organizzatori del Mondiale che spargono la voce di evitare domandi imbarazzanti nelle conferenze stampa pubbliche. Si teme il rigido controllo, e qualche reazione da parte cinese.

Secondo fonti interne alla Dorna, ci sono state difficoltà nell'ottenere il visto per la Cina per cinque giornalisti, di cui tre italiani che avevano trattato l'argomento Tibet all'Estoril. L'invito, rivolto col passaparola, mai ufficializzato, è quello di evitare battute, più che mai le polemiche.

E i piloti? Nessuno può prevederlo, come la austriaca Ktm non può cambiare il suo colore aziendale, da sempre l'arancione. E quel colore qui in Cina è già una provocazione non gradita.

Eurosport

Comincia nel peggiore dei modi il weekend di Jorge Lorenzo. Il pilota spagnolo della Yamaha, operatosi subito dopo il GP del Portogallo a causa di una sindrome comportamentale che aveva colpito il suo braccio, è già costretto a un nuovo stop.

Durante la prima sessione di libere in vista del GP della Cina, Lorenzo è uscito male da una "esse" e ha visto la sua moto prendere il volo. L'ingenuità del ragazzo gli fa tenere le mani saldamente attaccate al manubrio quando invece sarebbe stato il caso di mollare immediatamente la presa.

La moto, dicevamo, spicca il volo e con lei anche il rookie della Yamaha che sbatte rovinosamente a terra. Prontamente soccorso dall'ambulanza, Lorenzo è stato immediatamente trasportato al centro medico del circuito per accertamenti.

Secondo la diagnosi del dottor Claudio Costa, il centauro di Maiorca ha riportato la "rifrattura dell'apice mediale tibio-tarsica sinistra, una ferita al ginocchio sinistro e un edema da impatto a calcagno, astragalo e tibia della caviglia destra senza segni di frattura". Il medico dei piloti ha poi riferito che "Lorenzo, al momento, non è in grado di camminare, ma vuole comunque provare a correre".

Quanto alla cronaca delle prime prove libere, davanti a tutti c'è Valentino Rossi (Yamaha), unico a essere sceso sotto il muro dei due minuti, che con il tempo di 1'59"906 fatto stabilire nella prima tornata precede il campione del mondo, Casey Stoner (Ducati), il più veloce nei test successivi.

Andrea Tabacco / Eurosport

Il migliore nelle seconde libere del GP di Cina e` Casey Stoner. L`australiano e` stato piu` veloce nella sessione, chiudendo davanti a Valentino Rossi. Ma il tempo del campione iridato non e` stato comunque migliore di quello registrato dal `Dottore` nelle prime libere. Stoner, infatti, ha fermato il cronometro sul 2`00``163, mentre Rossi era riuscito ad abbattere il muro dei due minuti nella sessione d`apertura (1`59``906).

Nelle seconde libere, cosi` come nelle prime, chiude al terzo posto lo spagnolo Daniel Pedrosa (Honda). Benissimo Alex De Angelis, capace di issarsi al settimo posto, appena davanti a Loris Capirossi e Andrea Dovizioso. Marco Melandri, in ripresa, sale sino al quattordicesimo posto. Non era ovviamente presente Jorge Lorenzo, che probabilmente tornera` in pista per le qualifiche.

eurosport

I tempi delle prime qualifiche della 125cc al Gran Premio di Cina. Quarto tempo per l`azzurro Simone Corsi.

GP Cina: 125cc, i tempi delle prime qualifiche



Pos. Pilota Nazione Tempo
1 BRADL Stefan (GER) in 02`13``218
2 SMITH Bradley (GBR) + 00.00.00.057
3 TEROL Nicolas (SPA) + 00.00.00.061
4 CORSI Simone (ITA) + 00.00.00.186
5 TALMACSI Gabor (UNG) + 00.00.00.227
6 GADEA Sergio (SPA) + 00.00.00.356
7 DE ROSA Raffaele (ITA) + 00.00.00.582
8 DI MEGLIO Mike (FRA) + 00.00.00.590
9 WEBB Daniel (GBR) + 00.00.00.645
10 ESPARGARO Pol (SPA) + 00.00.00.909
eurosport

tempi delle prime qulifiche del Gran Premio di Cina, classe 250cc. Miglior tempo per Alvaro Bautista, secondo Mika Kallio.

GP Cina: 250cc, i tempi delle prime qualifiche



Pos. Pilota Nazione Tempo
1 BAUTISTA Alvaro (SPA) in 02`05``035
2 KALLIO Mika (FIN) + 00.00.00.367
3 BARBERA Hector (SPA) + 00.00.00.496
4 LUTHI Thomas (SVI) + 00.00.00.818
5 PASINI Mattia (ITA) + 00.00.01.084
6 SIMON Julian (SPA) + 00.00.01.203
7 SIMONCELLI Marco (ITA) + 00.00.01.302
8 FAUBEL Hector (SPA) + 00.00.01.640
9 AOYAMA Hiroshi (GIA) + 00.00.01.649
10 TAKAHASHI Yuki (GIA) + 00.00.01.923
eurosport

Il più atteso dei successi è arrivato: dopo sette gare senza vittoria, l'ultima era stata nel Gran Premio del Portogallo dell'anno scorso, Valentino Rossi trionfa nel Gran Premio della Cina sul circuito di Shanghai. Il Dottore della Yamaha ha provato ad andare in fuga fin dai primissimi giri ma Daniel Pedrosa non lo ha mollato di un millimetro. Pur non sorpassandosi mai i due hanno dato vita a una battaglia senza esclusione di colpi, con giri veloci che si succedevano ai giri veloci, alla fine Valentino è riuscito ad allungare quando mancavano quattro giri alla fine e Pedrosa, con le gomme finite e un problemino al motore, ha mollato accontentandosi, si fa per dire, della piazza d'onore e della riconquistata leadership solitaria del Mondiale. Per Rossi è la 63a vittoria tra 500 e MotoGP, l'89a in assoluto ed è una delle più importanti, non fosse altro perché è stata la prima con le gomme Bridgestone: al traguardo era quasi commosso, un Rossi così contento forse non si era mai visto.

Gli altri sono arrivati staccatissimi dalla coppia di testa. Il campione del mondo della Ducati Casey Stoner si è piazzato terzo, il suo sarebbe un buon risultato se non fosse per il fatto che ha preso ben 16 secondi di distacco da Rossi. Alle spalle dell'australiano per tutta la gara c'è stata una lotta pazzesca per il quarto posto, alla fine l'ha spuntata un incredibile Jorge Lorenzo che, avendo corso con la caviglia rotta, può considerarsi il secondo vincitore di giornata. Quinto un rotrovato Marco Melandri che ha lottato a lungo con Andrea Dovizioso, quest'ultimo ha però ceduto nel finale arrivando undicesimo. Sesto Nicky Hayden davanti al poleman Colin Edwards e a Toni Elias, nono un Loris Capirossi che senza due errori avrebbe lottato anche lui per il quarto posto. In classifica mondiale Pedrosa comanda con 7 punti su Lorenzo, 9 su Rossi e 25 su Stoner: questi sono i quattro che hanno vinto le prime quattro gare stagionali ed è presumibile che si giocheranno il titolo fino alla fine, a cominciare dal prossimo Gran Premio, quello di Francia, che si disputerà il prossimo 18 maggio a Le Mans.

Max Valle / Eurosport