Non fossero Test invernali, parleremo di "Qualifiche". A Sepang oggi si è vissuto un mercoledì in formato sabato pomeriggio, con un antipasto di quanto vedremo quest'anno nelle qualifiche ufficiali della top class. Primo pomeriggio, Nicky Hayden monta una Michelin da tempo e scende in pista: 2'00"900 il suo riferimento. Non bene quanto negli ultimi test di gennaio, ma neanche tanto male. Primato che porta certezze in casa HRC per quanto concerne la prestazione-pura, non prima di veder scendere in pista a fine giornata Valentino Rossi: Bridgestone da giro o-tutto-o-niente, guida sopraffina, 2'00"472, solo 172 millesimi di ritardo rispetto al tempo "monstre" registrato ieri. Spettacolo per un mercoledì che sincera l'importanza dei test invernali, dove si lavora tra la costanza e la prestazione assoluta, cercando quelle conferme indispensabili per presentarsi a Losail al pieno delle proprie convinzioni. Valentino Rossi è sicuramente il pilota ad aver fatto i più grandi progressi nell'arco di due settimane: oggi il feeling con le Bridgestone è stato trovato ("Mai così a mio agio" il commento di ieri pomeriggio del Dottore), sia sul giro singolo che sulla costanza di rendimento. Le Bridgestone da qualifica sono una realtà, ed il gap almeno ad alti livelli (Rossi e Stoner) con le Michelin è stato ampiamente recuperato.

Resta da lavorare ancora sul passo, con Valentino che deve cercare di sfruttare appieno le coperture giapponesi. La Yamaha lo sta seguendo adattando la M1 alle specifiche Bridgestone, in controtendenza rispetto alla filosofia generale dello sviluppo di una motocicletta, l'esatto opposto rispetto alle dichiarazioni di circostanza dei vertici Yamaha alla Presentazione di Torino, secondo cui le gomme sono un fattore importante ma non fondamentale per lo sviluppo di una 800cc. Una situazione "discutibile" nei confronti di Lorenzo, Edwards e Toseland, tenendo conto che il "test team" prova con gomme Bridgestone? Solo il tempo darà eventualmente ragione a questa tesi, anche se i dubbi, leciti, restano.

Jorge Lorenzo ed il suo team, tuttavia, stanno seguendo la medesima strada nella definizione del bilanciamento ideale: ieri si cercava il feeling con l'anteriore in ingresso e percorrenza curva, oggi sono stati fatti piccoli passi in avanti, rivedendo i settaggi e geometrie della ciclistica. Il maiorchino resta sopra il 2'02, ovviamente senza testare le Michelin da qualifica. Discorso diverso per Nicky Hayden, secondo a poco più di 4 decimi da Rossi, al lavoro sulla ciclistica della RC212V edizione 2008. Parlare di motore al box HRC sta diventando quasi un tabù: decisioni in merito saranno prese a Jerez, per il momento ci si concentra sul telaio scegliendo la veste definitiva per competere da Losail in avanti. Il nuovo chassis, portato a Phillip Island, sembra dare i risultati sperati: vedremo.

Non si pensa, al contrario di quanto annunciato dagli stessi vertici di Akashi in precedenza, al propulsore "screamer" in Kawasaki. A Sepang i tester Jacque e Serizawa stanno lavorando sul 4-in-linea con gli scoppi irregolari ("big bang"), con la nuova specifica che sarà a disposizione dei piloti titolari ai Test IRTA di Jerez. Dovrebbe, a questo punto... Parlando del team Gresini, tanto lavoro per Nakano e De Angelis, nonostante non ci sia nessuna novità tecnica all'interno del box: il via libera della HRC ha consentito alla squadra romagnola di lavorare con i freni Nissin, con la possibilità per tutti i team clienti di scegliere il pacchetto ritenuto più affidabile. Anche perchè le loro RC212V, motore nuovo a parte (arriverà a Jerez), non cambierà nel corso della stagione.

MotoGP Test Sepang - Mercoledì 6 febbraio - I tempi

01- Valentino Rossi - Yamaha YZR M1 - 2'00.472
02- Nicky Hayden - Honda RC212V - 2'00.900
03- Shinya Nakano - Honda RC212V - 2'02.049
04- Jorge Lorenzo - Yamaha YZR M1 - 2'02.396
05- Alex De Angelis - Honda RC212V - 2'02.646
06- Olivier Jacque - Kawasaki ZX-RR - 2'03.513
07- Tamaki Serizawa - Kawasaki ZX-RR - 2'06.027

Alessio Piana

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Ha battuto Nicky Hayden in un bellissimo testa-a-testa con le coperture da qualifica, lanciando anche segnali minacciosi nei confronti di Casey Stoner. Valentino Rossi oggi a Sepang ha dato il meglio di sè, restando velocissimo sul passo di gara (sempre sul 2'01"), arrivando vicino al proprio riferimento cronometrico sul giro da qualifica in 2'00"472. Una giornata particolarmente produttiva, con il pensiero domani rivolto alla prova del nove, ovvero la simulazione di gara. Queste le impressioni di Valentino Rossi in merito...

"Oggi è stata un'altra giornata positiva, dove sono riuscito a tenere un buon ritmo per tutto il tempo che siamo stati impegnati in pista", ha dichiarato Valentino Rossi. "Abbiamo provato diverse specifiche di pneumatici Bridgestone, ma alla fine siamo tornati alla soluzione che avevamo già scelto come la migliore per noi. Abbiamo svolto anche tante prove di ciclistica, cambiando i settaggi delle sospensioni più volte, e a livello di elettronica, con diverse mappature e numerose prove di partenza. Su questo campo dobbiamo migliorare ancora un pò... In ogni caso con questo pacchetto e con le gomme che avevamo già scelto domani faremo una simulazione di gara, mentre oggi abbiamo nuovamente provato le Bridgestone da qualifica. Il tempo è abbastanza buono, anche se ho fatto un piccolo errore, pertanto possiamo far meglio...".

Più del 2'00"300, nuovo record della pista? Sì, sotto il muro dei 2 minuti, ma ormai arriviamo a tempi da Formula 1...

Motograndprix

Per sua stessa ammissione, queste prove non stanno andando secondo i piani. Jorge Lorenzo a "Sepang II" non è riuscito finora a ripetere i tempi delle prove dello scorso gennaio, scontrandosi con la propria Yamaha YZR M1 gommata Michelin. Il maiorchino, 2'02"396 il suo miglior riferimento cronometrico, ha sempre lo stesso problema, ovvero la confidenza con l'anteriore in ingresso e percorrenza di curva. Se non si riesce a trovare una soluzione, Jorge non riuscirà mai a guidare secondo il proprio volere: per questo, insieme all'entourage capeggiato dalla coppia Romagnoli-Forcada, si stanno cercando diverse soluzioni a livello di set-up, al fine di aiutare Lorenzo in queste prove malesi.

"E' stata una giornata davvero difficile", afferma Jorge Lorenzo. "Non siamo abbastanza veloci, non riusciamo a ripetere i tempi delle ultime prove anche se abbiamo praticamente lo stesso set-up. E' ovvio, dobbiamo migliorarci. Il mio problema alla fine è sempre quello, ovvero il feeling con l'anteriore. Con la squadra lavoreremo su questo: ci prospetta un lungo briefing, speriamo di scegliere la strada giusto".

Guardando il bicchiere mezzo pieno, rispetto a "Sepang I" Jorge non parla più di problemi al freno-motore. Almeno un aspetto è stato risolto, ora si punta tutto... sull'anteriore.

Motograndprix

Pace fatta col fisco", così titoleranno i giornali. Valentino Rossi dovrà venti milioni di euro (a fronte dei 60 evasi nel 2000-2004 e dei 112 chiesti dall'erario), ma non è la vera notizia del giorno. Parlando di Sport, ed è l'aspetto che noi consideriamo, oggi il sette volte iridato ha svolto una positiva simulazione di gara nella terza e conclusiva giornata di prove a Sepang. Prima di volare verso Jerez, il fenomeno di Tavullia ha trovato quelle certezze che cercava anche sulla costanza: 22 tornate ad altissimi livello sul 2'01" con solo pochi giri sul 2'02" basso. Riscontri positivi per un salto di qualità incredibile rispetto a due settimane or sono: oggi Valentino è forte, sia sul piano fisico (a gennaio non era al 100 % tanto da non chiudere la simulazione di gara per un morale), che mentale. Rossi ritrova le certezze, si fronteggia a distanza con Casey Stoner aspettando il rendiconto del pre-campionato a Jerez, pista pro-Michelin stando al 2007. Con una Yamaha YZR M1 che sembra andare, con delle Bridgestone che sono più di una semplice scelta... azzeccata. Prendendo spunto dal dizionario guidomedano, Rossi c'è sul passo e c'è sul giro singolo, come conferma il "monstre" 2'00"3 di martedì (ribadito ieri con il 2'00"472).

Bene così per il box-in-blue, oggi al top anche grazie alla performance di Jorge Lorenzo, che al quarto tentativo con le Michelin da qualifica ha fermato il cronometro sul 2'00"705, prestazione da prima fila. Il maiorchino è alla ricerca ancora di un feeling con l'anteriore (anche se sono stati fatti notevoli progressi in sole 24 ore) che gli consenta di fidarsi del proprio pacchetto, riuscendo a spingere quanto basta sulla costanza: Lorenzo oggi è rimasto sul 2'02 alto-2'03"basso, non ancora a livello della top-5.

Meglio, con le dovute proporzioni, va ai portacolori Honda Gresini, Alex De Angelis e Shinya Nakano, in pista con le Bridgestone da tempo, impegnati nuovamente in prove alla ricerca di una soluzione al "morbo" del chattering, soprattutto per quanto concerne il pilota sammarinese. Altro lavoro in Kawasaki, con Jacque e Serizawa che hanno raccolto dati che torneranno utili ai piloti titolari a Jerez. Non hanno girato oggi Nicky Hayden ed il team HRC: le prove sono state chiuse anzitempo concedendo al Kentucky Kid qualche giorno di riposo a Owensboro, mentre ai tecnici giapponesi 24 ore in più per "metter le mani" sulla RC212V 2008. E per preparare il nuovo V4 per Jerez...

MotoGP Test Sepang - Giovedì 7 febbraio - I tempi

01- Jorge Lorenzo - Yamaha YZR M1 - 2'00.705 (73 giri)
02- Valentino Rossi - Yamaha YZR M1 - 2'01.190 (48 giri)
03- Shinya Nakano - Honda RC212V - 2'02.135 (23 giri)
04- Alex De Angelis - Honda RC212V - 2'02.193 (20 giri)
05- Olivier Jacque - Kawasaki ZX-RR - 2'03.021 (50 giri)
06- Tamaki Serizawa - Kawasaki ZX-RR - 2'03.623 (32 giri)

Alessio Piana

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Nuovo intervento chirurgico per il nostro amatissimo Roberto Locatelli. Il centauro bergamasco in forza al Team Metis Gilera, è stato operato alla caviglia sinistra presso l’USP.

L’intervento in artroscopia effettuato dai dottori Jimeno Torres Eugenio e Monllau, è durato due ore circa.

“L’operazione e’ andata bene – ha detto il Dott. Torres - abbiamo rimosso le parti che bloccavano il movimento e fatto una pulizia generale delle calcificazioni, e tolto le 2 viti dell’astragalo.

E’ stato molto difficile perche’ aveva molte fibrosi da trauma e cicatrici che ostacolavano il movimento. Avra’ bisogno di un’accurata riabilitazione per almeno due mesi.”

“Sono stato operato per la prima volta con anestesia epidurale cosi da sveglio ho assistito all’operazione dal video – ha spiegato il Locatelli - è stata una esperienza interessante! Mi hanno tolto le viti dall’astragalo e le ho qui con me sul comodino…Adesso appena tornerò andrò dal Dott. Costa che con i suoi fisioterapisti mi rimetterà presto in moto”.

Speriamo che quelle maledette prove ufficiali di Jerez 2007 restino solo un brutto sogno per il nostro pilota. Tanti, tantissimi auguri ad un combattente con la ‘C’ maiuscola. Forza Loca!

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A pochi giorni dalla presentazione ufficiale del Campionato Mondiale Superbike 2008 gli alfieri del Team Yamaha Motor Italia sono pronti a scendere in pista più agguerriti che mai in una stagione che si preannuncia spettacolare.
Presentate le nuove livree delle Yamaha YZF-R1 2008 di Noriyuki Haga e Troy Corser.







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Una scelta inusuale: correre con il #2, specie nella top class del motociclismo, è un caso più unico che raro di questi tempi. Non la pensa così Daniel Pedrosa, che a meno di un mese dall'inizio del campionato ha deciso di passare dal "fortunato" #26 al #2, tabella assegnata dalla Federazione in seguito al secondo posto in campionato conquistato lo scorso anno. Pedrosa sarà così l'unico a seguire la tradizione originaria dell'assegnazione dei numeri di gara, riprendendo una filosofia già adottata in 125, dove corse con il #3 dopo il terzo posto del 2002 vincendo successivamente il campionato. Pedrosa, per la cronaca, corse anche con il #1 nel 2005 in seguito al titolo conquistato al suo debutto nella 250cc, lasciando da parte per una stagione il proprio #26 che, va detto, era stato "assegnato d'ufficio" da Alberto Puig nel Telefonica Movistar Junior Team (così come il 24 ad Elias, 25 a Olive ed il 27 a... Casey Stoner!).

Gli ultimi piloti della top class a correre con il #2 sono stati Max Biaggi (nel 1999) e Kenny Roberts Jr, il quale vinse proprio con questa tabella il suo primo ed unico titolo iridato. Daniel Pedrosa mostrerà il suo nuovo numero a Jerez de la Frontera, ma per il momento l'ufficio stampa Repsol ha pensato bene di realizzare un fotomontaggio che vi mostriamo in alto a sinistra.

Parlando sempre dei prossimi test IRTA in Andalusia, le ultime notizie sono confortanti: il catalano è vicino al rientro in pista. A rivelarlo è MotoGP.com, che conferma quanto anticipato da noi in precedenza: la visita di controllo nella Clinica del Dottor Xavier Mir ha dato positive sensazioni, tanto che Alberto Puig ha fatto sapere che il suo pupillo a Jerez ci sarà. Bene così, per lui, per il campionato, per la Honda, che deve ancora scegliere il motore con il quale affrontare questa stagione...

Alessio Piana

Motograndprix

In Yamaha regna l'ottimismo, e non potrebbe essere altrimenti considerando i risultati delle ultime prove a Sepang. Valentino Rossi con la Yamaha YZR M1 2008 vola, regge a distanza il duello con Casey Stoner e sembra tutto un altro vivere rispetto alla scorsa stagione. Merito del nuovo telaio, delle Bridgestone, di un nuovo pacchetto aerodinamico, della voglia di riscatto. Merito, è inevitabile non parlarne, del 4-in-linea riveduto e corretto dotato delle valvole pneumatiche, che ha consentito regimi di rotazione più elevati e, di conseguenza, più cavalli e velocità di punta. Se Ducati ha trovato per ammissione stessa di Claudio Domenicali 6 cavalli nel corso dell'inverno, anche la Yamaha ha fatto altrettanto, tanto da lasciare agli uomini-in-blue ottime sensazioni su questo aspetto. A confermare questo ottimismo al box Fiat Yamaha, divisione #46, ci ha pensato Davide Brivio, che ai microfoni di Motor Cycle News ha sincerato i progressi motoristici di Iwata, senza però lasciarsi andare in previsioni avventate nel confronto velocistico con Ducati.

"Il nostro motore ha sicuramente fatto passi in avanti, ma non sappiamo se a sufficienza per poter pareggiare i conti con Ducati", ha affermato Davide Brivio. "Di sicuro ci siamo avvicinati, abbiamo migliorato la nostra velocità massima rispetto all'anno passato. Sarebbe un sogno avere la stessa velocità di punta di Ducati... Come Yamaha abbiamo lavorato per non rivedere episodi come Losail e Shanghai, quando in rettilineo venivamo superati con estrema semplicità. Penso che adesso siamo a buon punto, i prossimi test saranno importanti proprio per confermare queste nostre positive impressioni".

Stando alle prime indiscrezioni, a Sepang la Yamaha in rettilineo ha spiccato una velocità massima di 6 km/h superiore rispetto al Gran Premio 2007, quando, va detto, la Yamaha aveva già fatto discreti passi in avanti sotto questo aspetto. Per avere i primi riferimenti ufficiali bisognerà comunque attendere i Test IRTA di Jerez in programma da sabato 16 febbraio sul tracciato andaluso, quando ci sarà il cronometraggio ufficiale Dorna-Tissot.

Alessio Piana

Motograndprix

Sono partite ieri le prove sul circuito romano di Vallelunga su cui alcuni team delle derivate di serie, delle tre categorie SBK,STK ed SS stanno affrontando dei test in vista dell’imminente partenza della stagione 2008. Una due giorni che anticipa di poco l’ultimo dei test in programma a Losail.

Squadra non ancora al completo per il Team HANNspree Althea Honda, che schiera Roberto Rolfo con la nuovissima Honda CBR1000RR, sulla 600 un Gianluca Nannelli molto in forma, mentre Tommy Hill si sta ancora riprendendo dall’infortunio.

Anche se non ci sono stati tempi ufficiali, abbiamo notato come la nuova Fireblade abbia un ottimo potenziale ed un grosso margine di miglioramente, confermato anche dallo stesso Roby Rolfo, e che il “Nanna” ha una gran voglia di far bene in questa stagione.
Ecco le dichirazioni dei piloti pubblicate da RacerGP:

Gianluca Nannelli (Team Althea Supersport): “E’ stata una buona giornata di tests. Ho fatto 66 giri ed il mio miglior tempo è stato 1.40.7. Un ottimo tempo perché ottenuto con gomme medio dure e con una temperatura dell’asfalto di soli 18 gradi . Ho effettuato una simulazione di gara di 18 giri dopo aver lavorato sulle sospensioni ed aver trovato un buon assetto. Domani però voglio fare due long runs di almeno 25 giri ciascuno. Voglio capire come si comporta la moto con le gomme usurate, in previsione della gara di Losail. Mi sono allenato molto in questo periodo e fisicamente sto molto bene. Sono pronto per iniziare al meglio il campionato“.

E quelle di Roberto Rolfo (Team Althea Superbike): “Oggi ho girato sempre con la nuova CBR 1000 RR 2008 e devo dire che è stato un esordio positivo. Dobbiamo lavorare ancora sull’anteriore, ma sono soddisfatto di come stanno andando le cose. La nuova moto ha davvero un buon potenziale, è sensibile, piccola, maneggevole e con un gran motore, con tanti cavalli. Ho fatto 55 giri con un miglior tempo di 1.40.8, ma non ho mai forzato perché ho preferito lavorare molto sulla ciclistica. Domani voglio continuare il lavoro che abbiamo iniziato oggi e sono sicuro che con l’aiuto dei miei meccanici riusciremo a trovare un buon assetto per provare a sfruttare tutto il potenziale del motore“.

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Il miglior tempo nel terzo giorno di test a Sepang non illude in alcun modo Jorge Lorenzo, ma è pur sempre una piccola soddisfazione che alza il morale. Ma la realtà è che il giovane “por fuera” lascia Sepang non ancora soddisfatto del feeling con la sua M1, specie in quanto a passo di gara.

Il giovane spagnolo al debutto nella MotoGP del resto è conscio di aver faticato e non poco: il talento c’è e si vede, ma il problema numero 1 per Lorenzo è ora il feeling con l’anteriore della sua Yamaha. Un problema al quale lui e la squadra non sono ancora riusciti a venire a capo nel corso di questi test.

Tanto che dopo aver tentato una simulazione di gara, ha preferito abbandonarla non ritenendo soddisfacente il passo. E’ lui stesso a raccontarlo: “Questo test è stato duro, ma non completamente negativo. Il problema principale è stato sempre il feeling con l’anteriore in entrata di curva: la moto non è stabile e abbiamo qualche vibrazione di troppo“.
“Abbiamo provato diversi assetti, ma non ne abbiamo trovato nessuno che ci facesse migliorare quanto speravamo e questo significa che dovrò adattare il mio stile di guida“.

La musica è però cambiata con le gomme da tempo, con le quali Jorge è riuscito a battere il tempo che aveva realizzato nei test del mese scorso: pian piano il pilota iberico sa che riuscirà a trovare i tasselli mancanti perchè ha la certezza che la squadra riuscirà a risolvere i suoi problemi:

“Oggi avevo iniziato una simulazione di gara, ma poi ho deciso di abortirla perchè il passo non era abbastanza buona. Alla fine della giornata poi ho provato diverse gomme da tempo e, almeno con quelle, ho migliorato i miei tempi dello scorso test: questo è sicuramente positivo”.

Comunque non sono preoccupato per quanto è successo qui, perchè sono certo che troveremo la strada giusta. Ora non vedo l’ora di andare su un altro tracciato per vedere cosa succede“.

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Può definirsi come la presentazione "spagnola" del team Fiat Yamaha. Ieri alle porte di Barcellona Jorge Lorenzo ed il responsabili del suo box sono stati protagonisti di una giornata promozional-mediatica, dividendosi tra la fabbrica Yamaha di Palau-Solità i Plegamans ed una conferenza stampa predisposta dalla Fiat, che ha colto l'occasione per consegnare al due volte iridato della quarto di litro una 500 "Lounge" per uso personale. Seguito da un gran numero di giornalisti del settore e addetti ai lavori, Jorge Lorenzo ha condiviso questo impegno con il suo manager, Daniel Amatriain, nonchè due personalità di spicco Yamaha: il project leader Masahiko Nakajima e Daniele Romagnoli, team manager della squadra a lui dedicata con gomme Michelin. Attraverso una conferenza stampa, Jorge Lorenzo ha chiarito le proprie aspettative per questa stagione, traendo un bilancio dei recenti test a Sepang.

"In Malesia abbiamo incontrato qualche problema, ma sappiamo dove lavorare già a Jerez per trovare una soluzione", ha sincerato Jorge. "La mia più grande difficoltà è in inserimento di curva e la percorrenza, dove non ho ancora la giusta confidenza con l'anteriore. In compenso non ho particolari problemi con il freno motore, cosa che ha un pò condizionato le prove di novembre".

Jorge Lorenzo ha parlato anche di Valentino Rossi, senza cadere nella consueta "banalità" che contraddistingue molti piloti della top class.

"Valentino è un pilota straordinario", afferma Lorenzo. "E' andato forte con qualunque moto, prima con Aprilia e Honda, oggi con Yamaha. E' sicuramente uno dei più forti di tutti i tempi, ed il mio obiettivo è di avvicinarlo quanto prima. Adesso non sono al suo livello, è chiaro, ma penso che in un futuro possiamo lottare insieme per la vittoria. Rossi d'altronde è un pilota "bestiale", frena tardissimo, apre presto il gas e così ti guadagna parecchi metri. Lui ha una confidenza incredibile con la propria moto: io devo ancora arrivarci".

Jorge non ha parlato molto di Daniel Pedrosa, aggirando le domande dei giornalisti con professionalità, senza cercare futili polemiche.

"Pedrosa è un pilota molto forte, è evidente. Sarà a Jerez non al 100 %, ma penso che per tutti sarà un avversario ostico. Lotterà per il campionato, ne son convinto. La nostra rivalità? Per la MotoGP è ancora presto, se ne potrà parlare dopo le prime gare, se ci ritroveremo a lottare testa-a-testa".

"Chiuso" il microfono a Jorge Lorenzo, protagonista è stato Masahiko Nakajima, che ha sincerato l'armonia del box Fiat Yamaha nonchè l'eguale trattamento tecnico offerto ai propri piloti.

"Valentino Rossi e Jorge Lorenzo avranno lo stesso materiale, e la Yamaha seguirà entrambi nello sviluppo della moto. Hanno gomme differenti, ma questo nei primi test non è stato un problema. All'interno dei due box si prendono strade differenti, ed è una soluzione doverosa per accontentare entrambi".

Alessio Piana

Il team Triumph Italia BE1 Racing si prepara all'ultima uscita di preparazione prima dell'esordio mondiale del 23 febbraio. La compagine capitanata da Giuliano Rovelli scenderà in pista sul tracciato di Doha, dove avrà la possibilità di incrociare le armi con tutte le maggiori realtà del campionato mondiale Supersport.

Ivan Clementi e Mark Aitchinson sono scesi in pista per una due giorni (domenica 10 e lunedì 11) in cui sono state svolte due tipologie di lavoro distinte. In primis, stante l'assenza di dati storici sulla tre cilindri britannica, è stata posta attenzione sulla scelta del tipo di pneumatico adatto ad affrontare i 18 giri di gara, poi i due si concentreranno sull'affinamento del setting di base dal quale ripartiranno nella prima sessione di prove del 22 febbraio, quella che segnerà il ritorno di Triumph al campionato mondiale.

Giuliano Rovelli, team manager: "Il test in Qatar vuole essere un po' la ciliegina sulla torta del nostro winter training. Durante quest'inverno abbiamo lavorato molto per preparare il debutto mondiale, raccogliendo ottimi tempi su molte piste europee. Abbiamo terminato la verifica della bontà degli sviluppi nella scorsa uscita di Almeria, dove il distacco da un top rider come Craig Jones è stato contenuto entro i tre decimi di secondo."

"In questo test l'attenzione verrà posta nella preparazione della nostra prima gara mondiale, andremo a verificare la durata e le performance dei vari tipi di mescola che la Pirelli ci proporrà. Una volta chiarita la tipologia di gomma adatta a noi, ogni pilota si concentrerà sull'affinamento del proprio set up. Un lavoro che ci dovrebbe consentire di presentarci competitivi sin dalla prima uscita dove vorremmo terminare la gara con un piazzamento in zona punti".

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L`australiano Troy Bayliss su Ducati e` stato il piu` veloce nell`ultima giornata di test a Losail in Qatar . Per i piloti ultime possibilita` di mettere a punto le proprie moto in vista del via del Mondiale, in programma sabato 23 proprio su questo circuito. In pista in questa ultima giornata solo i team Ducati Xerox e Yamaha con Motor Italia, rispettivamente con Troy Bayliss e Michel Fabrizio, e Noriyuki Haga e Troy Corser. Il piu` veloce e` stato il campione australiano della Ducati che ha fatto registrare il miglior tempo assoluto in questa quattro giorni di prove (1`58``8). Secondo tempo per il connazionale Troy Corser su Yamaha (1`59``0). Terzi a pari merito Michel Fabrizio su Ducati e Noriyuki Haga su Yamaha (1`59``6).

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Michael Schumacher, sette volte campione del mondo di Formula Uno ma grande amante anche delle moto, potrebbe partecipare a un gran premio della classe MotoGp dell'ormai imminente Mondiale, in sella a una Ducati.

Lo scrive il quotidiano sportivo francese 'L'Equipe', precisando che da mesi Schumi svolge regolarmente sedute di prove sul circuito francese di Bresse, dove arriva in elicottero proveniente dalla sua residenza svizzera. Perfezionista come sempre, Schumi intende prepararsi a dovere perché non vuole fare brutte figure. Il tedesco aveva provato il 5 novembre scorso a Valencia utilizzando la Ducati con cui Stoner ha vinto il titolo iridato e ottenendo tempi superiori di circa cinque secondi a quello con cui era stata aggiudicata la pole-position nel gp svoltosi sullo stesso circuito nel 2007.

Ora, sempre secondo l'Equipe, non rimane che vedere se la Dorna abbia intenzione di concedere a Schumacher una 'wild card' per correre almeno un gran premio che il quotidiano sportivo francese individua in quello del Mugello. Oltretutto, ricorda il giornale, Ferrari e Ducati hanno lo stesso sponsor, la Philip Morris, e lo stesso fornitore di pneumatici, la Bridgestone. Poi non ci sono dubbi che il 'patron' della Dorna, Carmelo Ezpeleta, veda di buon occhio un eventuale arrivo in MotoGp di Schumi, deciso a ripetere al contrario ciò che fece l'altro ex ferrarista John Surtees, prima campione del mondo in moto e poi in Formula Uno. A Schumacher però basterebbe cimentarsi contro Valentino Rossi, sulle due ruote, almeno una volta.

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Valentino Rossi ha portato la sua Fiat Yamaha YZR-M1 al secondo posto assoluto nelle prove ufficiali disputate sul circuito di Jerez, nonostante le cattive condizioni meteo che hanno caratterizzato questa seconda giornata di test. Dopo il sole di ieri, oggi si è abbattuta infatti una forte pioggia che, sebbene si sia poi gradualmente ridotta, ha lasciato la pista molto umida quando si è disputata la sessione cronometrata di 40 minuti dopo pranzo.

Ciò nonostante è stata una giornata molto importante per Rossi perché è stata la prima occasione per guidare sul bagnato con le gomme Bridgestone, offrendo a lui e al suo team la possibilità di raccogliere importanti informazioni sul set-up in queste condizioni meteo. Nonostante abbia avuto a disposizione solo la mattina per usare queste gomme, Valentino ha chiuso la “sessione di qualifica” al secondo posto con il tempo di 1'50”580, dietro a Casey Stoner.

Valentino Rossi – Posizione: 2° - Tempo: 1'50”580 – Giri: 17

"Oggi le condizioni meteo hanno reso le cose piuttosto difficili. Comunque sono abbastanza felice delle nostre performance con questo tempo; è la prima volta per me con le Bridgestone sul bagnato e, sebbene abbiamo ancora da lavorare sul set-up, non siamo stati così lenti. Certamente sappiamo che possiamo essere più veloci con più tempo a disposizione e sarebbe importante avere un'altra occasione con pista bagnata domani. Il problema principale è che ci manca un po' di grip davanti e la moto non è bilanciata al 100%, così non posso entrare nelle curve come vorrei, ma miglioreremo. Il primo test sull'asciutto con le Bridgestone è stato abbastanza duro ma ora, dopo tre test, la situazione è buona; lo stesso, sono sicuro, succederà anche sul bagnato".

Davide Brivio – Team Manager

"Il brutto tempo è stato il benvenuto perché non avevamo avuto ancora la possibilità di provare le Bridgestone sotto la pioggia. Per essere la prima volta è andata abbastanza bene, anche se ci manca un po' di esperienza con le nuove gomme in queste condizioni. Avremmo avuto bisogno di più tempo per essere pronti per la sessione del pomeriggio, ma abbiamo imparato parecchio lo stesso: finire secondi dopo una sola mattina di prove è stato positivo. Speriamo che piova anche domani così potremo fare altri miglioramenti a livello di set-up".

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