Nicky Hayden è stato il più veloce nel terzo ed ultimo giorno di test IRTA a Jerez de la Frontera. Lo statunitense del Team Honda Repsol sfruttando gli pneumatici da qualifica ha fatto segnare il crono di 1'38.848 precedendo i rookie Jorge Lorenzo su Yamaha M1 staccato di 404 millesimi e Andrea Dovizioso su Honda RC212V del Team Jir Scot di 465 millesimi e il francese del Team Honda LCR Randy De Puniet. Quattro gommati Michelin quindi al comando, tutti con pneumatici da qualifica; a spezzare questo dominio ci ha pensato Valentino Rossi che pur staccato di 720 millesimi ha comunque ottenuto il quinto miglior tempo.

Tutti i piloti hanno aspettato molto prima di entrare in pista viste le non perfette condizioni atmosferiche e alla fine è stato come assistere ad un turno di qualifiche ufficiali. Dietro a Rossi troviamo l'ex campione SBK James Toseland che è scivolato procurandosi una "botta" alla caviglia. Dietro al pilota del Team Tech3 c'è il campione in carica nonchè vincitore ieri della BMW Z4 in palio per il più veloce del "Time attack" Casey Stoner. L'australiano della Ducati (che è anche scivolato senza conseguenze fisiche) precede il duo del Team San carlo Gresini Alex De Angelis e Shinya Nakano.

Decimo tempo per Loris Capirossi, il pilota della Suzuki ha lavorato molto mettendosi alle spalle il compagno di squadra Chris Vermeulen e la Kawasaki dell'australiano Anthony West. Ancora in difficoltà Marco Melandri, il ravennate della Ducati è solo quattordicesimo e non ha ancora trovato il giusto feeling con la GP8 ufficiale. Sedicesimo tempo per Pedrosa, il pilota di Sabadel che rientrava dall'infortunio non è riuscito a spingere al massimo visto il dolore alla mano. Anche l'altro infortunato John Hopkins ha girato poco, per lui 18 giri e un ritardo da Hayden di 4.122.

MotoGP Test IRTA Jerez - Lunedi 18 febbraio - I tempi

01. Nicky Hayden (USA) Repsol Honda Team 1'38.848
02. Jorge Lorenzo (SPA) Fiat Yamaha +0.404
03. Andrea Dovizioso (ITA) JIR Team Scott +0.465
04. Randy De Puniet (FRA) Honda LCR +0.503
05. Valentino Rossi (46) Fiat Yamaha +0.720
06. James Toseland (GBR) Yamaha Tech 3 +0.879
07. Casey Stoner (AUS) Ducati Marlboro Team +0.997
08. Alex De Angelis (RSM) Honda Gresini +1.084
09. Shinya Nakano (JPN) Honda Gresini +1.485
10. Loris Capirossi (ITA) Rizla Suzuki MotoGP +1.594
11. Chris Vermeulen (AUS) Rizla Suzuki MotoGP +1.728
12. Anthony West (AUS) Kawasaki Racing Team +2.178
18. John Hopkins (USA) Kawasaki Racing Team +4.122

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Terza e ultima giornata di test, in parte disturbata da scrosci di pioggia nella mattinata. Solo nel primo pomeriggio il sole ha asciugato il tracciato andaluso, e il JiR Team Scot ha potuto svolgere i test finalizzati alla ricerca della messa a punto della Honda RC212V. Anche se per poche ore, in condizioni di asfalto buone ma disturbato dal vento, Andrea Dovizioso ha focalizzato la sua attenzione sulle gomme da qualifica segnando un ottimo 3° tempo finale.

Gianluca Montiron – Direttore JiR Team Scot

"Il bilancio dei tre giorni è positivo; il riscontro cronometrico, sia sull'asciutto che sul bagnato, ci soddisfa e le performance generali sono cresciute in entrambe le circostanze. Dobbiamo continuare su questa strada e verificare che le sensazioni del pilota nei prossimi test in Qatar. Si deve ancora migliorare ma siamo consapevoli che la base di partenza è competitiva e ci fà ben sperare per il futuro".

Cirano Mularoni – Team manager JiR Team Scot

"Sono particolarmente contento di questi tre giorni di prova. Il gruppo ha fatto un lavoro costruttivo fin dal primo giorno e se consideriamo come sono state mutevoli le condizioni climatiche, possiamo concludere che abbiamo lavorato su tutti i fronti. Se guardiamo la classifica possiamo dire che siamo “la davanti” sia sul bagnato che sull'asciutto. Sono soddisfatto del rapporto che si è creato tra pilota e tecnici della squadra, ma anche con quelli dell'HRC, della Michelin e delle sospensioni. Le indicazioni molto precise che Andrea ha fornito hanno contribuito a creare spirito di gruppo in condizioni ottimali. La motivazione è, ovviamente, ad altissimo livello".

Andrea Dovizioso – Pilota JiR Team Scot MotoGP

HONDA RC212V

3° tempo: 1'39”313

"Nonostante la mattina siamo stati penalizzati dal brutto tempo, nel pomeriggio abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle gomme da qualifica che la Michelin ci ha fornito in quantità e in diverse tipologie. Dopo avere individuato il setting migliore, abbiamo inanellato una serie di run in successione che ha confermato le ottime prestazioni delle gomme e della moto, ma anche la crescita della mia confidenza con la MotoGP. Mi sono trovato molto bene con le gomme che avevo potuto provare solo superficialmente. Il Team ha lavorato benissimo e siamo nella condizione di migliorare ulteriormente".

Pietro Caprara – Capo tecnico JiR Team Scot MotoGP

"Il programma di lavoro previsto per i tre giorni è stato rivisto a causa del tempo e abbiamo voluto provare le gomme da qualifica in un intenso pomeriggio. Questo ha permesso ad Andrea e al Team di crescere molto più velocemente. Lasciamo Jerez estremamente soddisfatti; il “pacchetto” tecnico è estremamente valido, il metodo di lavoro si è rivelato efficace e il gruppo è sempre più in sintonia anche nei momenti più concitati. Ora ci aspettano due giornate in Qatar per affinare le soluzioni tecniche individuate e prepararci alla prima gara".

Eurosport

Con il titolo Superbike in tasca, James Toseland si appresta a cominciare la sua prima stagione nella MotoGP. Il pilota britannico correra` al debutto nella classe regina in sella a una Yamaha M1 fornitagli dal team Tech 3. Finora l`approccio dell`inglese con la nuova categoria ha dato buoni risultati, nonostante una caduta nell`ultimo dei tre giorni a Jerez gli abbia causato un problema a una caviglia. `E` stato un incidente sciocco, accaduto in fretta - racconta Toseland - Per fortuna mi sono solo distorto la caviglia. Poi sono tornato in pista, non volevo chiudere i test in modo negativo. Alla fine sono riuscito a restare nei primi sei` .

Tra poco scatta il Mondiale. Non c`e` piu` molto tempo per trovare il giusto feeling con una moto che Toseland sembra comunque aver gia` `digerito`. `E` bello vedere che posso fare tempi competitivi anche con questo problema alla caviglia. A Jerez sono stato veloce sul bagnato e sull`asciutto, un fatto incoraggiante - sottolinea Toseland - Continuando a lavorare in questa direzione possiamo stupire qualcuno. Siamo una grande squadra e grazie all`esperienza dei miei colleghi siamo riusciti a progredire in fretta. Ora mi riposo, per essere pronto per il Qatar` .

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Chiusura alla grande dei test di Jerez per Jorge Lorenzo. Il giovane pilota del Team Fiat Yamaha ha infatti concluso la tre giorni spagnola facendo segnare il terzo tempo assoluto con gomme da qualifica in una giornata caratterizzata dal forte vento.

E' stato un test molto insidioso per il più giovane pilota della MotoGP, che ha ammesso di fare ancora fatica a guidare la moto in condizioni mutevoli della pista e a trovare il giusto passo con le gomme da gara. Lorenzo si è invece trovato subito a suo agio con le gomme da qualifica Michelin, con le quali ha fermato i cronometri sull'1'39”252.

Jorge Lorenzo - Posizione: 2° - Tempo:1'39”252 - Giri: 60

"E' andata bene con le gomme da qualifica mentre abbiamo ancora del lavoro da fare con quelle da gara. Ho bisogno di essere più veloce ma per farlo la moto deve avere più grip e io trovare più confidenza. E' necessario parlare con la Michelin per provare a risolvere il problema ma sono fiducioso che il team, i tecnici e la Casa francese troveranno la soluzione. La gara è vicina e non è rimasto molto tempo, ma stiamo lavorando sodo per farci trovare pronti".

Daniele Romagnoli - Team Manager

"Oggi è stata una giornata difficile soprattutto nel primo pomeriggio quando le condizioni della pista non erano buone. Stiamo lavorando bene ma ci manca ancora un po' di grip dietro, con la moto che pattina in accelerazione, ed è questo il problema che dobbiamo principalmente risolvere. Alla fine siamo andati molto bene con le qualifiche e tutta la squadra si è caricata vedendo Jorge girare così forte".

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Troy Corser e` stato il piu` veloce nelle prime prove ufficiali del GP del Qatar prima gara del Mondiale Superbike. L`australiano della Yamaha ha girato in 1`59``627, precedendo di 226 millesimi la Ducati ufficiale del connazionale Troy Bayliss. Terzo tempo per lo spagnolo Fonsi Nieto su Suzuki (2`00``307), che ha preceduto Noriuki Haga (Yamaha, 2`00``476) e la Suzuki di Kagayama. Primo degli italiani Lorenzo Lanzi, settimo con la 1098 del team RG in 2`00``724. Alle sue spalle l`altra Ducati di Max Biaggi (team Sterilgarda), che ha accusato un ritardo di oltre un secondo dal battistrada Corser. Infine da segnalare che Carlos Checa, al debutto in Superbike, ha chiuso al tredicesimo posto con la Honda (2`01``409). Domani sono in programma la seconda sessione di qualifiche e la Superpole, che decidera` l`ordine di partenza del GP, previsto per sabato.

I tempi della prima sessione:

1. Corser (Yamaha) in 1`59``627

2. Bayliss (Ducati) a 0``226

3. Nieto (Suzuki) a 0``680

4. Haga (Yamaha) a 0``849

5. Kagayama (Suzuki) a 0``972;

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(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Svolta storica per il motociclismo: domani e venerdi' tutto il circus della MotoGp girera' in notturna sul circuito di Losail in Qatar. Nei giorni successivi e fino al 3 marzo tocchera' poi alle classi minori provare alla luce dei riflettori la pista sulla quale il 9 marzo si aprira' il mondiale. Ai test del Qatar, vero assaggio del primo gp della stagione, parteciperanno tutti i team. Ci saranno anche Dani Pedrosa e John Hopkins che nei test di Jerez erano stati rallentati da infortuni.

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Il secondo round del 2008 del Mondiale Superbike si svolgera` questo weekend sul circuito di Phillip Island. Troy Bayliss (Ducati Xerox) si e` aggiudicato la prima vittoria dell’anno e il primo successo per la Ducati 1098 dopo una lotta fino all’ultima curva con Max Biaggi anche lui su una 1098 del Team Sterilgarda Go Eleven, mentre Fonsi Nieto ha ottenuto il suo primo trionfo in Superbike in sella alla Suzuki GSX-R1000 del Team Alstare. In Supersport Fabien Foret ha consegnato la vittoria al suo compagno di squadra nel Team Yamaha World Supersport, Broc Parkes, dopo essere rimasto senza benzina all’ultimo giro. Grazie alla presenza di molti piloti australiani, soprattutto da Bayliss e Corser in Superbike, anche il weekend di Phillip Island promette scintille.

Le prime due gare sono state vinte da Troy Bayliss (Ducati) e Fonsi Nieto (Suzuki). I responsabili delle due squadre Davide Tardozzi e Giacomo Guidotti danno il loro giudizio prima della gara di Phillip Island: ` Siamo molto contenti dell’esito della prima gara, non ci aspettavamo di essere cosi competitivi perche`, come ha dimostrato la Suzuki in gara 2, riteniamo che i quattro cilindri siano ancora favoriti, quantomeno sulla pista di Losail` ha dichiarato Tardozzi. ` Per quanto riguarda Phillip Island, credo il discorso sia diverso perche` siamo sicuri che la nostra moto, sia storicamente ma anche a vedere gli ultimi test di questo inverno, si presta molto a questa pista, e poi Troy fa la differenza` .

Guidotti ha aggiunto: ` Dopo Losail siamo chiaramente ancora su di giri, pero` iniziamo a concentrarci sulla gara di Phillip Island - ha detto il dirigente della Suzuki - . Ci aspettavamo solo di essere nel primo gruppo, di essere molto vicini si, ma vincere sinceramente no. Siamo rimasti molto soddisfatti sia della prestazione del pilota che della moto, le gomme hanno funzionato perfettamente. Abbiamo fatto sei giorni di test durante l’inverno a Phillip Island, tre con la nuova moto, che ha poi ha vinto in Qatar. Il motore e` molto potente, controllato e ha la possibilita` di essere scaricato a terra e questo e` il nostro pacchetto attuale.`

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Il circuito di Phillip Island è forse il più famoso del mondo, famoso soprattutto per le classiche immagini della curva Doohan che al termine del rettilineo regala foto ed inquadrature da sogno con il mare a fare da sfondo ai piloti.

Ma il circuito di Phillip Island è anche il circuito del rampino, è il circuito delle lunghissime pieghe a sinistra che mettono alla prova come in nessun'altra pista la spalle degli pneumatici posteriori, è soprattutto la seconda gara oltreoceano, che vede il paddock arrivare direttamente dal Qatar. Il mercoledì è la giornata di apertura delle casse, di allestimento dei box, di movimentazione degli pneumatici.

Mentre i tecnici Pirelli iniziano a spiegare le diverse soluzioni ai team e ad impostare il lavoro da fare nel weekend, gli addetti al servizio svuotano i container e sistemano gli pneumatici secondo lo schema definito, raggruppando le diverse specifiche e preparando contemporaneamente il posto per le gomme usurate a fine sessioni.

Il totale di coperture a disposizione dei piloti è di oltre 4500 pezzi, con 2 specifiche front e 3 rear per la Supersport, 3 front e 4 rear per la SBK.

Come sempre si aggiungono le gomme da bagnato e da pioggia, e per i 16 piloti della SBK la gomma da qualifica. In SBK tra le soluzioni slick troviamo il “gommone” da 200, ovvero più largo e dunque adatto soprattutto per i curvoni dove è necessario un buon appoggio e una superficie di contatto che assicuri la massima trazione in accelerazione a moto ancora piegata. Per l'anteriore è invece presente una soluzione in 125 anzichè 120, di nuovo per offrire maggiore appoggio e stabilità in piega.

Come sempre i piloti favoriti sono soprattutto gli australiani, in testa i due Troy che hanno dato spettacolo anche la scorsa stagione. Dopo la gara del Qatar nel gruppo dei pretendenti alla vittoria di diritto anche le Ducati del team Sterilgarda con Biaggi e Xaus, e naturalmente Haga che sul circuito di Losail ha raccolto poco e si vorrà rifare. A questi si aggiungono le Suzuki di Nieto, vincitore di Gara2 a Doha, e di Neukirchner che su questa pista ha dimostrato anche in passato di trovarsi a proprio agio. Più in ritardo a Doha i tre piloti di Ten Kate, ancora alle prese con il lavoro di affinamento delle nuove moto.

In Supersport la situazione è ancora più avvincente, con i piloti di Honda Ten Kate in cerca di riscossa, Foret che ha finito la benzina all'ultimo giro dopo avere passato l'intera gara in testa che vorrà togliersi la meritata soddisfazione, Parkes in cerca di una doppietta sulla pista di casa, ma anche Fujiwara, Walker, Nannelli e Roccoli in cerca di un buon risultato.

Grande incognita è il tempo: non quello del cronometro ma quello atmosferico, con le previsioni che danno un quadro confuso e sembrano voler presagire ad un'altra gara in cui condizioni in continuo cambiamento rendono difficile la scelta dell'assetto e degli pneumatici migliori per la gara.

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In casa Ducati e` tutto pronto per la gara di Phillip Island. Troy Bayliss, gia` vittorioso in gara 1 in Qatar nella prima uscita del Mondiale Superbike 2008 (quarto posto in gara-2), vuole ripetersi anche in Australia, nella sua terra. ’Quest`anno, essendo l`ultimo (ha annunciato il ritiro a fine stagione), ho l`intenzione di divertirmi e, ovviamente, di vincere. L`obiettivo mio e del team e` quello di conquistare il campionato e dunque prendero` qualsiasi opportunita` che c`e` per farcela’. Bayliss parla della prossima gara: ’Questo dovrebbe essere un weekend fantastico, ci sono la mia famiglia e tanti amici che vengono qui a tifare, spero quindi di ottenere dei buoni risultati anche per loro. Phillip Island e` un circuito molto speciale per me, ho avuto esperienze sia buone sia brutte qui durante gli anni e diciamo che vorrei chiudere la storia nel modo giusto quest`anno’. Un pensiero va anche alla vittoria in Qatar: ’Sono stato soddisfatto delle mie prestazioni lo scorso weekend e in piu` mi sento a mio agio sulla nuova 1098 F08 e dell`atmosfera che c`e` nel team. Mi aspetto quindi un weekend e un anno molto positivi e competitivi’.
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Pole provvisoria per Troy Corser (Yamaha Motor Italia WSB) nel primo turno di prove ufficiali sulla pista australiana di Phillip Island, secondo round del mondiale SBK. Il 36enne pilota australiano, che batterà il record di presenze in Superbike questo weekend con le due gare di domenica, superando Pierfrancesco Chili (278 gare), ha girato in 1'32.336 sulla Yamaha YZF-R1. Al secondo posto, con un tempo leggermente superiore, Troy Bayliss (Ducati Xerox) sulla Ducati 1098, mentre il compagno di squadra Michel Fabrizio ha ottenuto il terzo posto, a un decimo di Bayliss.

"Ogni volta che usciamo, la pista mi sembra più ruvida, anche rispetto ai test che abbiamo fatto in inverno" ha commentato Corser. "Non ho avuto grossi problemi ma dobbiamo ancora lavorare per trovare un buon assetto per la gara. E' soltanto venerdì ma sono piuttosto soddisfatto della prestazione del primo giorno".

"Forse a causa delle pioggia di ieri, la pista non aveva molto ‘grip' ma abbiamo provato una serie di soluzioni. Solo qualche piccolo cambiamento tra le prove libere della mattina e il turno di qualifica del pomeriggio. Le cose vanno già abbastanza bene ma domani sarà importante arrivare a posto per la Superpole", ha detto Bayliss.

"Sono molto contento, non abbiamo cambiato molto fra la mattina e il pomeriggio perché l'assetto della moto è già buono. Abbiamo lavorato molto sulle gomme ma per il momento va tutto bene. Domenica tutto dipenderà delle condizioni meteo, che qui possono variare molto" ha dichiarato Fabrizio.

A metà turno, la classifica aveva un aspetto insolito: Jakub Smrz (Guandalini Ducati) davanti a Max Neukirchner (Alstare Suzuki), ma il pilota ceco è caduto verso la fine della sessione e il tedesco è stato scavalcato dai primi tre. Sesto posto per Max Biaggi con la Ducati 1098 del team privato Sterilgarda, davanti al compagno di squadra Ruben Xaus, autore di una scivolata senza conseguenze, mentre Regis Laconi, con l'ottavo crono, ha mostrato qualche progresso con la Kawasaki del team PSG-1 Corse.

Nono e decimo posto rispettivamente per i piloti spagnoli Fonsi Nieto (Alstare Suzuki), vincitore di gara 2 in Qatar, e Carlos Checa (HANNspree Ten Kate Honda). Un po' in difficoltà Noriyuki Haga (Yamaha), solo tredicesimo nella graduatoria tempi.

Campionato Mondiale Supersport. Con il miglior tempo nel primo turno di prove ufficiali Supersport, Andrew Pitt (HANNspree Ten Kate Honda) mette alle spalle la caduta del Qatar e si prenota la pole position per domani con un tempo di 1'35.426. Il pilota australiano, 32 anni, si trova davanti al connazionale Broc Parkes, vincitore del round d'apertura per il team Yamaha World Supersport. Terzo Fabien Foret, su Yamaha, davanti a Joshua Brookes (HANNspree Stiggy Motors Honda). Quinto e sesto posto rispettivamente per gli italiani Gianluca Vizziello (Berry Racing Honda) ed Ivan Clementi (BE1 Racing Triumph).

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Andrea Dovizioso e` stato il migliore degli italiani nel primo dei due giorni di test notturni a Losail. Non Valentino Rossi ne` Marco Melandri ne` Loris Capirossi: il pilota tricolore piu` vicino all`inavvicinabile Ducati di Stoner e` stato il 21enne forlivese, al debutto quest`anno in MotoGP con i colori del JiR Team Scot. Dovizioso e` stato capace di piazzare ancora una volta la sua Honda abbondantemente davanti alle due RC212V ufficiali di Pedrosa e Hayden. Un risultato di pregio per il `rookie` italiano, che si dice `estremamente soddisfatto` della sua `prima volta` in notturna. `Ho girato da subito veloce e mi sono mantenuto per tutto il turno nella parte alta della classifica. Il buon risultato e` da imputare al grande lavoro che il team ha svolto e alla Michelin` , commenta `Dovi`. `Sono riuscito a compiere anche una simulazione di gara, mantenendo il passo costante` , aggiunge, `siamo consapevoli dei margini di miglioramento. La moto e` competitiva: ci concentreremo sulla riduzione delle vibrazioni all’anteriore che mi disturbano, ma che evidentemente non mi impediscono di andare forte` .

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Come può ritirarsi. Come può esser stata la sua ultima Superpole a Phillip Island. Se lo chiede il paddock della Superbike, se lo domandano gli appassionati australiani e di mezzo mondo, che hanno seguito una performance al di fuori di ogni realistica previsione. Troy Bayliss porta sul 2-1 il computo delle battaglie della "Guerra dei Troy", conquista la 19° Superpole della carriera, la prima con la Ducati 1098. Un giro speciale nella sua normalità: 1'31"493, semplicemente esemplare, stupendo, nient'altro da aggiungere. Nella sua perfezione il due volte iridato, caduto stamattina, ha staccato Corser di oltre mezzo secondo, partendo con i favori del pronostico per le due manche di domani con un ruolino di marcia, mostrato ieri nelle prime qualifiche, impressionante: 17 tornate consecutive sull'1'33 con solo un minimo decadimento nel finale (1'34 basso), in un tracciato storicamente probante per le coperture Pirelli. Tutto gioca a favore della leggenda di Taree, con gli avversari rimasti piegati da un giro senza possibilità di replica. Corser cercava la 42° pole, si ritrova con un secondo tempo che lo rende felice a metà, tenendosi alle spalle un Michel Fabrizio che, finalmente, dimostra di aver compreso la filosofia della Superpole, dopo quattro stagioni di prestazioni deludenti nello "shootout".

Il giovane pilota capitolino ha sognato la Superpole, pur rendendosi conto dell'impossibilità di lottare nel giro singolo con i "nonni" australiani. Fabrizio sarà un osso duro per domani, per una prima fila che vede la felice partecipazione di Carlos Checa, abile nel sfruttare al massimo (forse di più) una Honda Fireblade work-in-progress. L'esperienza del catalano e la professionalità del team Ten Kate ci hanno messo una pezza per conseguire un risultato insperato alla vigilia, con la possibilità di ottenere punti importanti prima del ritorno in Europa, quando inizierà la vera stagione degli Hondisti. La prima fila ha accolto così l'ex protagonista della MotoGP, non Max Biaggi, fermato nel giro di lancio da un problema tecnico (leveraggi del cambio) alla propria 1098. Il Corsaro non ha voluto commentare l'accaduto, per una delusione fin troppo comprensibile: sul passo gara è uno dei più veloci, e partire dalla quarta fila è un rischio, un imprevisto capace di cambiare le prospettive di un intero weekend. Sarà dura per Biaggi domani rimontare dalla 16° posizione, tenendo conto del livello dei primi: Nieto ha spiccato un quinto tempo niente male, precedendo di pochi millesimi un Jakub Smrz "stellare" con la 1098 Guandalini e Noriyuki Haga, settimo ed in recupero dopo un difficile inizio complici le non ottimali condizioni fisiche.

La seconda fila offre anche un posto di rilievo per Max Neukirchner, ottavo davanti all'eccellente Russell Holland, autore di un giro da evidenziare con la Fireblade 2008 preparata dal DFX Bertocchi. Guida spettacolare, sensazionale affiatamento con il tracciato di Phillip Island, che lo vide protagonista due stagioni or sono nel campionato australiano, a podio con la CBR preparata in casa. Un plauso al lungagnone di Sydney, capace di piazzarsi davanti alla personale seconda gara iridata protagonisti come Laconi, Xaus, il proprio team-mate Muggeridge e Roberto Rolfo, 13° con la Honda HANNspree Althea. A chiudere la Superpole Lavilla e David Checa, con quest'ultimo autore di un errore nel giro di lancio, quando è arrivato oltre il cordolo di contenimento della Swan Corner. Di seguito i tempi, domani alle 2:00 e 5:30 italiane il via alle due manche.

Superbike Phillip Island - Superpole - I tempi

01- Troy Bayliss - Ducati 1098 F08 - 1'31.493
02- Troy Corser - Yamaha YZF-R1 - + 0.518
03- Michel Fabrizio - Ducati 1098 F08 - + 0.671
04- Carlos Checa - Honda CBR 1000RR - + 0.880
05- Fonsi Nieto - Suzuki GSX-R 1000 - + 1.218
06- Jakub Smrz - Ducati 1098 RS - + 1.221
07- Noriyuki Haga - Yamaha YZF-R1 - + 1.235
08- Max Neukirchner - Suzuki GSX-R 1000 - + 1.274
09- Russell Holland - Honda CBR 1000RR - + 1.410
10- Regis Laconi - Kawasaki ZX-10R - + 1.469
11- Ruben Xaus - Ducati 1098 RS - + 1.490
12- Karl Muggeridge - Honda CBR 1000RR - + 1.535
13- Roberto Rolfo - Honda CBR 1000RR - + 1.611
14- Gregorio Lavilla - Honda CBR 1000RR - + 2.567
15- David Checa - Yamaha YZF-R1 - + 2.673
16- Max Biaggi - Ducati 1098 RS - senza tempo

Superbike Phillip Island - La griglia di partenza

01- Troy Bayliss - Ducati 1098 F08
02- Troy Corser - Yamaha YZF-R1
03- Michel Fabrizio - Ducati 1098 F08
04- Carlos Checa - Honda CBR 1000RR
05- Fonsi Nieto - Suzuki GSX-R 1000
06- Jakub Smrz - Ducati 1098 RS
07- Noriyuki Haga - Yamaha YZF-R1
08- Max Neukirchner - Suzuki GSX-R 1000
09- Russell Holland - Honda CBR 1000RR
10- Regis Laconi - Kawasaki ZX-10R
11- Ruben Xaus - Ducati 1098 RS
12- Karl Muggeridge - Honda CBR 1000RR
13- Roberto Rolfo - Honda CBR 1000RR
14- Gregorio Lavilla - Honda CBR 1000RR
15- David Checa - Yamaha YZF-R1
16- Max Biaggi - Ducati 1098 RS
17- Lorenzo Lanzi - Ducati 1098 RS
18- Makoto Tamada - Kawasaki ZX-10R
19- Ryuichi Kiyonari - Honda CBR 1000RR
20- Sebastien Gimbert - Yamaha YZF-R1
21- Kenan Sofuoglu - Honda CBR 1000RR
22- Shinichi Nakatomi - Yamaha YZF-R1
23- Vittorio Iannuzzo - Kawasaki ZX-10R
24- Shuhei Aoyama - Honda CBR 1000RR
25- Ayrton Badovini - Kawasaki ZX-10R
26- Luca Morelli - Honda CBR 1000RR
27- Loic Napoleone - Yamaha YZF-R1

Alessio Piana

Jorge Lorenzo ha chiuso con il miglior tempo la seconda ed ultima giornata di test notturni sul circuito di Losail, dove tra dieci giorni prenderà il via il motomondiale 2008. Il pilota spagnolo del Team Fiat Yamaha ha fatto segnare il miglior tempo con la M1 gommata Michelin fermando il cronometro sul 1'54"552 dopo aver portato a termine 73 giri. Il pilota maiorchino ha preceduto il compagno di marca James Toseland che ha girato in 1'54"592 e il francese della Honda Randy De Puniet, quest'ultimo seguito da un altro gommato Michelin, Colin Edwards su Yamaha del Team Tech3.

Dominio Michelin che viene interrotto dal quinto tempo del campione in carica Casey Stoner che con la sua GP8 ha fatto segnare il crono di 1'55"485. Il pilota australiano è messo molto bene sul passo di gara, per lui anche una scivolata senza conseguenze. Bene Dovizioso che con la Honda del Team Jir Scot precede il compagno di marca Nicky Hayden e la Suzuki di Chris Vermeulen.

Dietro all'australiano troviamo il sammarinese Alex de Angelis su Honda del Team Gresini e Valentino Rossi. Il pesarese non è andato oltre il decimo tempo, per lui 1'56"256, tempo molto lontano da quello fatto segnare dal compagno di squadra Jorge Lorenzo. Seguono Loris Capirossi su Suzuki, John Hopkins su Kawasaki e Dani Pedrosa su Honda del Team Repsol (questi ultimi due reduci da un infortunio). Ancora indietro Marco Melandri, per lui solamente la quindicesima miglior prestazione. Da sottolineare che anche la giornata di oggi è stata caratterizzata dalle basse temperature.

MotoGP Test IRTA Losail - Venerdì 29 febbraio - I tempi

01- Jorge Lorenzo - Yamaha YZR M1 - 1'54.552
02- James Toseland - Yamaha YZR M1 - 1'54.592
03- Randy De Puniet - Honda RC212V - 1'54.973
04- Colin Edwards - Yamaha YZR M1 - 1'55.464
05- Casey Stoner - Ducati Desmosedici GP8 - 1'55.485
06- Andrea Dovizioso - Honda RC212V - 1'55.550
07- Nicky Hayden - Honda RC212V - 1'55.674
08- Chris Vermeulen - Suzuki GSV-R XRG1 - 1'56.119
09- Alex De Angelis - Honda RC212V - 1'56.249
10- Valentino Rossi - Yamaha YZR M1 - 1'56.256
11- Loris Capirossi - Suzuki GSV-R XRG1 - 1'56.450
12- John Hopkins - Kawasaki ZX-RR - 1'56.612
13- Dani Pedrosa - Honda RC212V - 1'56.704
14- Shinya Nakano - Honda RC212V - 1'56.792
15- Marco Melandri - Ducati Desmosedici GP8 - 1'56.902
16- Toni Elias - Ducati Desmosedici GP8 Sat - 1'56.986
17- Sylvain Guintoli - Ducati Desmosedici GP8 Sat - 1'57.055
18- Anthony West - Kawasaki ZX-RR - 1'57.459

motograndprix

Sul tracciato di Philli Island è Troy Bayliss che si aggiudica una doppietta memorabile. Il pilota di casa Ducati, partito dalla Superpole e con otto punti di sutura sul gomito, non si risparmia tra i cordoli della pista di casa, andando ad agguantare due vittorie meritate e fortemente volute.

La tappa australiana del Mondiale Superbike ha regalato così due manche di grande spettacolo, ricche di sorpassi e lotte serrate carena contro carena, ma solo dal secondo posto in giù, dato che Bayliss e la sua 1098 hanno saputo imporre un ritmo insostenibile per gli avversari. "E' un sogno che si realizza quello di vincere tutte e due le gare qui a Phillip Island, visto che potrebbe essere l'ultima volta che gareggio su questo circuito - ha detto Troy - "Ho una squadra fantastica che ha lavorato molto bene durante tutto il fine settimana".

Un week end in cui la fortuna ha voltato le spalle a Max Biaggi, che partiva dalla sedicesima posizione, a causa di un problema alla leva del cambio durante la Superpole. In gara non è andata meglio al pilota romano: caduto nella prima manche, Max si ripete anche nella seconda, finendo a terra al sesto giro durante la lotta per il terzo posto con il pilota della Suzuki, Fonsi Nieto. Un volo in cui il romano rischia di vedersi cadere la moto addosso, rimediando alla fine "solo" la frattura del polso destro.

Peccato perchè Biaggi aveva condotto due gare d'attacco, fatte di grandi rimonte. Ma probabilmente proprio la guida al limite e la "fretta" di voler recuperare subito posizioni lo hanno tradito. Dovrebbe comunque rientrare per la gara di Valencia del 6 aprile.


World Superbike Race 1 - Phillip Island
1. 21 Bayliss T. (Ducati) 34'22.933
2. 11 Corser T. (Yamaha) +4.221
3. 84 Fabrizio M. (Ducati) +4.738
4. 111 Xaus R. (Ducati) +5.171
5. 10 Nieto F. (Suzuki) +5.543
6. 7 Checa C. (Honda) +5.895
7. 76 Neukirchner M. (Suzuki) +5.964
8. 41 Haga N. (Yamaha) +14.826
9. 23 Kiyonari R. (Honda) +18.899
10. 44 Rolfo R. (Honda) +20.633
11. 36 Lavilla G. (Honda) +21.601
12. 31 Muggeridge K. (Honda) +29.281
13. 57 Lanzi L. (Ducati) +29.500
14. 54 Sofuoglu K. (Honda) +30.030
15. 38 Nakatomi S. (Yamaha) +30.223
16. 194 Gimbert S. (Yamaha) +30.800
17. 83 Holland R. (Honda) +50.107
18. 88 Aoyama S. (Honda) +1'07.385


World Superbike Race 2 - Phillip Island
1. Bayliss T. (Ducati) 22 laps;
2. Checa C. (Honda) at 1.127;
3. Nieto F. (Suzuki) at 4.395;
4. Xaus R. (Ducati) at 6.621;
5. Neukirchner M. (Suzuki) at 11.550;
6. Kiyonari R. (Honda) at 11.620;
7. Haga N. (Yamaha) at 12.049;
8. Lavilla G. (Honda) at 12.134;
9. Holland R. (Honda) at 13.462;
10. Muggeridge K. (Honda) at 15.519.

Doppio zero per Max Biaggi nel round australiano, secondo del Mondiale Superbike. La sfortuna del romano inizia il sabato pomeriggio nella Superpole con la rottura della leva del cambio… e non lo molla al sesto giro di gara2 e gli causa una doppia frattura al polso destro.

In gara1 Biaggi aveva compiuto una rimonta strepitosa, dalla 16a posizione era riuscito a rimontare una posizione dopo l’altra e già al nono giro conquistava la seconda posizione all’inseguimento del leader Troy Bayliss. Una gara praticamente perfetta, alla Biaggi, che gli aveva consentito di rosicchiare decimi su decimi fino ad arrivare a circa una secondo e mezzo dal pilota più veloce nella Superpole. Purtroppo a sei giri dalla fine gli si chiude l’anteriore al tornantino ed il romano scivola vanificando la rimonta.

In gara2 la rimonta è addirittura più efficace tanto che al sesto giro mentre tentava il sorpasso a Fonsi Nieto, secondo alle spelle di Troy Bayliss, tirava una staccata talmente energica che probabilmente gli si incollavano le pastiglie anteriori e cade rovinosamente. Caduta nella quale il romano si è procurato la frattura del radio del polso destro. Marino Laghi ha confermato in diretta che Max rientrerà a Montecarlo subito.

Se fosse stato un pochino più fortunato nella Superpole… oggi staremo qui a parlare di un’altra gara, gli sarebbe bastato partire un pochino più avanti per non essere costretto a correre con così tanta foga. Ad ogni modo Max, perfettamente a suo agio sulla Ducati 1098, ha dimostrato ancora una volta di avere ancora voglia di correre e essere ancora uno dei piloti più forti del mondo, per nulla sulla via del tramonto com’è stato più volte definito da una parte dei media.

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