17-01-2008

Dopo quello che è stato un vero e proprio "shakedown" a Daytona nel corso dei Dunlop Tyre Test, il team American Honda ha provato in questi giorni a Laguna Seca una versione pressochè definitiva della CBR 1000RR 2008, pronta a dare l'assalto all'AMA Superbike. In queste ultime settimane i tecnici diretti da Al Ludington (crew chief moto #17) e Dave McGrath (capo tecnico CBR #100) hanno potuto mettere le mani sulla nuova Fireblade, usufruendo dall'HRC l'ultima versione (step-3) del Kit approntato per rendere la nuova nata di Tokyo una vera e propria Superbike. Sul tracciato californiano hanno così girato il neo-acquisto Neil Hodgson (nella foto durante i test di Daytona con la CBR 600RR versione "Formula Xtreme) ed il rientrante Miguel Duhamel, ripresosi dopo il brutto crash nel corso di una sessione di prove private a Road Atlanta. Non sono stati divulgati i riferimenti cronometrici di questa due-giorni di test, ma soltanto i commenti dei due piloti, a cominciare dal britannico ex-iridato Superbike.

"Questi test per noi sono fondamentali", ha dichiarato Neil Hodgson, "visto che a Laguna Seca correremo due volte quest'anno è indispensabile andar forte qui. Ci sono stati degli sviluppi e la moto va decisamente meglio rispetto a Daytona. C'è ancora del lavoro da fare, ma ci stiamo impegnando affinchè la nuova CBR funzioni". Hodgson ha corso a Laguna Seca nel recente passato, vincendo nel 2005 con la Ducati e chiudendo al quinto posto (sfiorando il podio) nel 2007, unica gara alla quale aveva preso parte con la Honda del team Corona Extra.

Passando a Miguel Duhamel, lui è un vero specialista di Monterey, tanto che l'anno passato fu chiamato dal team Gresini a sostituire l'infortunato Toni Elias con la Honda RC212V MotoGP. Per il canadese le prove in California hanno rappresentato la prima presa di contatto con la CBR 2008.

"E' bello tornare in pista dopo questa lunga pausa. Ho provato per la prima volta la nuova CBR, non è male, ma ci sono ancora degli aspetti da sistemare. L'anno scorso siamo andati bene qui (podio dietro le missilistiche Suzuki Yoshimura, ndr), ma se vogliamo vincere c'è ancora molto da lavorare".

Alessio Piana

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17-01-2008

Non è un momento particolarmente felice per Troy Bayliss. Sì, d'accordo, la nuova Ducati 1098 vola, ma una brutta caduta (tamponamento alla Kawasaki di Regis Laconi) nell'ultimo giorno di prove a Phillip Island ha costretto il due volte iridato ad arrendersi: piccola frattura alla clavicola destra, 20 giorni di stop. Lo vedremo sicuramente al via della prima prova del Mondiale Superbike 2008 a Losail, ma nel frattempo la "bandiera Ducati" ha tempo a disposizione per rilasciare interessanti interviste. Una tra queste è firmata Sun Herald, noto quotidiano "aussie" dove Bayliss ha parlato delle sue ambizioni per il 2008 (vincere, ovviamente), del suo passato (con qualche riferimento alle splendide lotte con Edwards) e di alcuni suoi colleghi, Casey Stoner in primis. Del Campione del Mondo MotoGP in carica Bayliss ha speso belle parole: i due sono vicini di casa a Montecarlo, si conoscono e si allenano diverse volte insieme. Non è però solo questione di "amicizia" o di buoni rapporti da compagni di marca: Troy crede fortemente della forza di Stoner, tanto da averlo in un certo senso "consigliato" ai vertici di Borgo Panigale...

"Quando la Ducati stava per ingaggiare Casey, io avevo detto ai responsabili del progetto MotoGP 'Prendetelo, non c'è nessuno che apre il gas come lui', e ho avuto ragione!", afferma Troy Bayliss. "Casey nel 2007 ha dato dimostrazione delle propri doti e del suo talento: non ci sono dubbi, al momento è lui il pilota più forte al mondo".

Troy Bayliss ha parlato poi della gara (vinta) disputata in MotoGP a Valencia nel 2006, assicurando che "Non tornerò mai più a correre in GP. Quella vittoria mi è servita a cancellare i tre anni trascorsi in MotoGP e dimostrare al mondo che in Superbike ci sono piloti in grado di vincere dappertutto".

Alessio Piana

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17-01-2008

Lo ha sempre ammesso: Colin Edwards per il buon James Toseland è stato un esempio. Un maestro dieci anni fa, maestro oggi. Storie e carriere diverse che si incrociano per la seconda volta: all'epoca l'inglesino era la promessa lanciata, quasi senza esperienza, nel Mondiale Supersport dalla Honda con il team ufficiale Castrol HRC, al fianco di Colin Edwards campionissimo tra le Superbike e futuro bi-campione. Oggi i due si ritrovano nuovamente fianco-a-fianco nella top class del motociclismo, insieme al team Yamaha Tech 3, entrambi con due titoli in Superbike alle spalle. Edwards l'esperto, Toseland il "debuttante di lusso" della squadra transalpina. Una situazione, con le dovute proporzioni, che sembra ricordare quella del biennio '98/99: una convivenza in squadra unica in MotoGP, con i due uniti da una fraterna amicizia e stima reciproca. James Toseland è tornato a parlare del "Texas Tornado", rilasciando all'agenzia di stampa britannica "The Press Association" dichiarazioni che confermano l'unicità del box Tech 3 2008...

"Nelle corse il rapporto con il compagno di squadra può essere difficile, si corre contro tutti ed il tuo team-mate diventa inevitabilmente il primo avversario: basti pensare a cosa è accaduto quest'anno tra Hamilton e Alonso in Formula 1", ha affermato James Toseland. "Con Colin invece il rapporto è diverso. Lui mi aveva aiutato quando ero al debutto in Supersport, lo ha fatto anche negli ultimi test con la MotoGP, dandomi delle indicazioni per sfruttare al meglio la mia M1. Di questo gliene sono grato: averlo come compagno di squadra nel mio primo anno in MotoGP è una grande fortuna".

Il campione in carica della Superbike ha inoltre sincerato che il suo metro di paragone non sarà lo stesso Edwards...

"Il mio obiettivo è vincere in MotoGP, non di battere il mio compagno di squadra. Penso che nel 2008 in griglia ci saranno almeno 10 piloti la cui quotidianità è quella di vincere: mi voglio confrontare con tutti loro, nessuno escluso".

Alessio Piana

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La quiete prima della tempesta, che tanto quiete non è stata tra presentazioni, interviste e dichiarazioni di guerra più o meno da parte di tutti i team e piloti - è destinata a finrie del tutto tra pochi giorni quando a Sepang - per i test dal 22 al 24 di Gennaio - scenderanno in pista praticamente tutte le squadre della MotoGP per provare i prototipi in vista del sì definitivo delle prime guide.

Insomma la stagione 2008 scatterà fra pochi giorni, e andrà avanti con i test previsti dal 30 gennaio al 1° febbraio dove i team (con l’eccezione della Yamaha) si sposteranno in Australia per proseguire il loro lavoro sulla bellissima pista di Phillip Island. Un programma che ormai è un rito che si ripete ogni stagione e che catalizza l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori ormai quanto le gare vere e proprie.

L’attesa questa volta però è già spasmodica, visto che molta della attenzione è centrata sul debutto della nuova Yamaha di Valentino Rossi che sarà presentata tra pochi minuti all’Auditorium Giovanni Agnelli nel Centro Congressi Lingotto di Torino. Occhi puntati ovviamente anche sul giovane Jorge Lorenzo, che sarà presentato ufficialmente al fianco di Vale oggi e che ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere considerato un avversario scomodo.
Ma oltre a Yamaha ci sono ovviamente anche gli altri, con Ducati come al solito a fare la parte del leone - attesi i progressi della Ducati e della spalla di Casey Stoner - ma anche i vari piloti Kawasaki e Suzuki che con John Hopkins, Chris Vermeulen e Loris Capirossi promettono scintille.

Occhio di riguardo ovviamente anche per i nostri debuttanti, Andrea Dovizioso - sul quale il suo team punta al 100% - e Alex De Angelis e, ovviamente, per la coppia HRC Hayden-Pedrosa chiamata a tenere alta la bandiera della Michelin.

Il tutto con una grande, sola, certezza: che sarà una stagione da seguire con il fiato sospeso fino all’ultimo! Ed intanto vediamo di scoprire nel dettaglio il programma dei test invernali dei prossimi mesi:

MotoGP
22-24 gennaio: Sepang

250cc e 125cc
24-26 gennaio: Jerez

250cc e 125cc
29-31 gennaio: Valencia

MotoGP
30 gennaio - 01 febbraio: Phillip Island

MotoGP
05-07 febbraio: Sepang

Test IRTA MotoGP, 250cc, 125cc
16-21 febbraio: Jerez

Test IRTA MotoGP
26-28 febbraio: Losail

Test IRTA 250cc e 125cc
01-03 marzo: Losail

Motoblog

Mentre in questi minuti il Team Fiat Yamaha MotoGP dal Lingotto di Torino - in onore allo sponsor - leva il sipario sulla stagione 2008, Davide Brivio ha rilasciato alcune dichiarazioni decisamente forti sul futuro del team dei tre diapason e del suo pupillo Valentino Rossi. Il 2008 per la Yamaha sarà infatti decisivo soprattutto per tenersi stretto il sette volte campione del mondo, che ha il contratto in scadenza e comincia a guardare ad un futuro lontano dalle moto, specie se dovesse ripetersi una stagione frustrante come quella passata.

Ed è lo stesso Brivio ad ammetterlo con parole che non lasciano spazio a dubbi: “Vale deve decidere cosa fare nel 2009, e se faremo come nel 2007 potrebbe smettere o fare altro. Dobbiamo prenderci tutti insieme una rivincita, per questo il 2008 sarà per noi un anno fondamentale”. Parole che pesano come macigni, ma che in fondo non stupiscono più di tanto visto che lo stesso Rossi non ha mai nascosto di pensare a nuove esperienze, magari sempre nel mondo dei motori.

Vale, seppure come passatempo, si è già cimentato con buoni risultati nei rally, e l’accordo commerciale con la Fiat potrebbe aprirgli diverse strade in questo senso. Al momento ha in testa solo l’idea di tornare iridato con la Yamaha, ma un’altra stagione in tono minore potrebbe davvero essere l’occasione per dare l’addio a quel mondo che lo ha visto dominare per oltre un decennio.
Ipotesi che ovviamente gli uonmini Yamaha vorrebbero evitare, e non a caso il team di quest’anno è una squadra decisamente particolare, con il suo assetto che la divide in due: da una parte c’è Valentino Rossi, che ha preteso le gomme Bridgestone per la sua moto, mentre dall’altra c’è il debuttante Jorge Lorenzo che manterrà le Michelin.

Una scelta che ha richiesto numerosi sforzi per essere messa in atto, visto che i gommisti giapponesi e francesi - per evitare spiacevoli episodi di spionaggio - hanno preteso che la Yamaha abbia due gruppi di lavoro ben distinti nonchè, dove possibile, box separati per quanto contigui.

Sarà dunque una situazione inedita, col team Yamaha che si presenta formalmente come un unica squadra all’interno della quale opereranno però due gruppi di lavoro autonomi e separati. Davide Brivio sarà a capo degli uomini che seguono Valentino, mentre la squadra di Lorenzo sarà diretta da Daniele Romagnoli, ex capotecnico di Colin Edwards.


moto blog

Al lingotto, nel corso del Team Fiat Yamaha day, in molti attendevano il momento della presentazione al pubblico della nuova M1 (qui il link alla galleria). Smesso il “lenzuolo”, la 800cc 2008 è apparsa all’occhio molto simile al prototipo dell’anno passato con qualche differenza evidenziata nel codone e nel cupolino leggermente più avvolgente.

Estetica a parte, si spera che il passo in avanti sia netto e che a cambiare siano soprattutto i risultati della casa di Iwata. Praticamente identiche le livree di Valentino Rossi ed Jorge Lorenzo.

Il primo avrà il numero 46 color oro stampato su uno sfondo nero, mentre il secondo sfoggerà un 48 oro bordato. A differenziare ulteriormente le due moto il logo del fornitore di pneumatici, Bridgestone per il pesarese, Michelin per lo spagnolo.

Già da martedì 22 gennaio sarà tempo di scendere in pista a Sepang e lavorare sulla M1 in vista dei primi impegni della stagione. Valentino si presenterà al meglio della condizione fisica dopo l’incidente alla mano occorsogli in quel di Valencia.

“Mi sento molto meglio!” - ha dichiarato il sette volte iridato - “Dopo il campionato ho dovuto rinunciare Sepang, ma sono riuscito a provare a Jerez alla fine di novembre. La situazione non era ancora perfetta e sentivo ancora dolore. Ho fatto altri trattamenti nel periodo di Natale e penso di poter tornare al 100% per il primo test del 2008″.

Alla fine di una stagione a dir poco travagliata, staccare la spina a volte aiuta a trovare la giusta carica per affrontare al meglio un nuovo importante impegno agonistico: “Sì, ho preferito prendermi un po’ di tempo per lasciarmi alle spalle il brutto risultato del 2007 in MotoGP e naturalmente ho pensato molto alla scorsa stagione.

Ma dopo aver trascorso l’inverno a riposo e a ricaricare le batterie, non ci rimugino più sopra e non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione. Quest’anno avrò le Bridgestone. È stato davvero emozionante provare le nuove gomme per la prima volta.

Ero davvero impaziente di provarle e di incontrare le nuove persone con cui lavorerò nel 2008. Nel primo test abbiamo solo cercato di adattare la moto alle nuove gomme, ma sin dall’inizio sono stato contento della nostra decisione. È un grande cambiamento, ma sono ottimista per la sfida”.

Le prime opinioni sulla M1 2008, già provata in pista da Vale: “A Jerez ho guidato con le ultime specifiche, compresa la nuova mappatura elettronica e le mie prime impressioni sono state abbastanza positive, anche se naturalmente abbiamo ancora molta strada da fare.

Sono riuscito a dare a Yamaha il mio feedback e nel corso dell’inverno avranno utilizzato i miei dati, e i dati raccolti dagli altri piloti Yamaha per sviluppare maggiormente la moto. Sin dal primo test in gennaio cominceremo a lavorare esclusivamente con la versione più recente della nuova moto.

Dobbiamo dedicare molto tempo a capire il più possibile le Bridgestone, per fare in modo che la nostra moto funzioni al massimo con le nuove gomme. Dobbiamo dedicare molto tempo anche allo sviluppo del nuovo motore e migliorare la velocità di punta. Credo che i quattro test prima dell’inizio della stagione ci torneranno davvero utili.”

Motoblog.

Eccovi una galleria fotografica con le immagini della presentazione del Team Fiat Yamaha 2008 che si è tenuta questa mattina al Auditorium Giovanni Agnelli nel Centro Congressi Lingotto di Torino.

E' questo il dubbio che attanaglia i tecnici dei team che sono legati alla Honda per il mondiale delle derivate di serie 2008. Come noto le moto sono arrivate da Tokyo alle sedi dei vari team in ritardo rispetto a quanto previsto alla fine della scorsa stagione, pertanto i tempi di preparazione delle stesse sono completamente saltati, tanto da costringere il team di punta della casa dell'ala dorata in questa categoria, l'olandese Ten Kate Racing, a rinunciare ai test Pirelli di Phillip Island.

Mentre negli Stati Uniti il team americano ha testato l'ultimo step evolutivo della nuova CBR con Neil Hodgson e Miguel Duhamel sul tracciato californiano di Laguna Seca, in Europa la situazione è assai più critica, le officine delle scuderie stanno lavorando a ritmo serrato per riuscire a completare le moto e permettere così ai piloti di effettuare i primi shakedown in pista.

Come apprendiamo da motograndprix.it, i tracciati spagnoli saranno letteralmente presi d'assalto a partire dalla prossima settimana: ad Almeria girerà il team Ten Kate, dal 23 al 25 gennaio, con i tre piloti Checa, Kiyonari e Sofuoglu, tutti con necessità di provare il più possibile rispettivamente per adattarsi al nuovo campionato, alle nuove gomme e alla nuova categoria, anche se ad oggi l'obiettivo dei cugini olandesi è di portare almeno una moto 2008. La squadra campione in carica dividerà la pista col team italiano Alto Evolution, che, nonostante schieri il giovane giapponese Shuhei Aoyama seguito con occhio di riguardo da HRC, non si trova certo in una situazione migliore con le nuove moto.

Non è difficile immaginare che le due squadre possano decidere di partire per Losail anche con le moto 2007, per ovviare a qualsiasi problema che potrebbe verificarsi all'ultimo momento in Qatar. I mezzi della scorsa stagione, invece, saranno sicuramente utilizzati dal team DFX, che si dividerà tra Cartagena e Valencia per far percorrere più chilometri possibile ai suoi due piloti Muggeridge e Holland.

Scelta differente invece per il team italiano Althea, che farà percorrere i primi chilometri a Roberto Rolfo sulla nuova moto soltanto l'8 febbraio sulla pista di casa di Vallelunga, pochi giorni prima di imbarcare tutto il materiale per la prima tappa del mondiale. Insomma tutte le squadre Honda stanno facendo gli straordinari per rimediare alle discutibili scelte giapponesi, paradossalmente gli unici a dormire sonni tranquilli sono gli inglesi del team Stobart che avevano deciso da tempo di affrontare le prime prove del campionato affidando a Lavilla una moto 2007.

Alla prima sessione di prove del primo appuntamento stagionale mancano solo 34 giorni, difficilmente vedremo tutte le nuove CBR in pista.

www.racingworld.it/superbike/notizia.php?idtitolo=18734&url=sbk-sara-pronta-la-nuova-honda-per-...

19-01-2008

Per una nuova sfida si torna al passato, almeno sotto il piano estetico. Valentino Rossi alla sua prima uscita pubblica del nuovo anno si presenta con una pettinatura dei tempi che furono, 2003 per la precisione, quando vinceva gare, campionati, faceva divertire e si divertiva. Tutto, all'epoca, con estrema semplicità. Bei tempi che oggi sembrano più lontani dei 5 effettivi anni di distanza. Rossi oggi vive una nuova quotidianità, dal non risultare il favorito #1 al dover, nuovamente, dimostrare qualcosa: per tutti, tranne che per i suoi storici tifosi, sette titoli iridati sono già stati dimenticati. Per un Valentino che resta con il proprio atteggiamento e la forza d'animo il solito Valentino, c'è una nuova sfida da vincere. Tanto per cambiare. Non è il passaggio da una moto all'altra, ma un cambio di scarpe, quelle Bridgestone che tanto ha voluto e che hanno costretto gli uomini dei Tre Diapason a rivedere piani, strategie, organizzazione interna. Valentino Rossi alla Presentazione del Fiat Yamaha Team è parso carico, sereno e pronto a tornare in azione. Sarà un anno difficile, ma ha già trovato le motivazioni, la voglia di tornare, anche in pista, Valentino Rossi...

Ritiro o futuro a lungo termine in Yamaha

"Ho intenzione di correre fino a quando riuscirò a divertirmi ed esser competitivo. Non ho assolutamente intenzione di ritirarmi... Qualcuno lo ha scritto interpretando male le parole di Davide (Brivio), ma da quella persona ce lo aspettavamo, è sempre così... La mia intenzione è di chiudere la carriera in Yamaha, mi trovo bene, è una famiglia ed è la squadra con la quale preferirei stare a lungo. Dipenderà molto dai risultati, ma il mio sogno è di restare uniti fino a quando deciderò di ritirarmi. Discutere del rinnovo? E' appena iniziato il 2008, è presto, davvero troppo presto...".

Il 2008

"Sarà un anno difficile, ma è sempre stato così. Sono motivato, le motivazioni non mi sono mai mancate. Sono anche sereno, davvero".

Casey Stoner

"Non mi ha messo tra i favoriti per la vittoria? Si sarà scordato... Non so nemmeno perchè ha fatto recentemente alcune dichiarazioni su di me... Quest'anno dovrà dimostrare di saper reggere la pressione. L'anno scorso non siamo stati in grado di lottare con lui, partiva in testa e vinceva le gare senza problemi. Sono convinto che sarà un campionato più equilibrato, pertanto vedremo se nella bagarre saprà reggere la pressione... Tra i principali rivali metto lui e Pedrosa, con possibili inserimenti di Lorenzo e Dovizioso".

Jorge Lorenzo

"Lo ritengo un rivale, sebbene siamo nella stessa squadra. Lui è velocissimo, lo ha dimostrato in questi anni, sarà sicuramente veloce in MotoGP. Spero che mi aiuterà a sviluppare la M1...".

Il fisco

"Discutendo sempre di questo sto diventando un commercialista... Adesso stiamo parlando, il nostro obiettivo è di sistemare questa vicenda il più in fretta possibile.".

Il divorzio con lo storico manager, Badioli

"Il mio manager? Adesso non ce l'ho... Sto cercando adesso di costruire una squadra composta da persone di mia fiducia, che mi sono state vicine e lo saranno anche nel futuro".

Il passaggio a Bridgestone

"In queste settimane ho cercato di non pensare: durante le vacanze stacco la spina e cerco di rilassarmi. Il primo test a Jerez è andato bene, le sensazioni in sella hanno risposto alle nostre aspettative: sono delle gomme costanti in qualsiasi condizione. Abbiam scelto Bridgestone perchè con Michelin avevamo avuto dei problemi sin dal 2006: i divorzi non sono mai belli, ma già nel 2006 abbiamo avuto grandi problemi. E' stata una scelta della quale siamo stati tutti d'accordo: siamo convinti che sia quella giusta. La Michelin? Il loro orgoglio francese li riporterà a vincere. Faranno grandi sforzi per tornare al top, ma noi non guardiamo e guarderemo a quello che faranno loro".

Le novità Yamaha

"A Sepang nel secondo test (a febbraio, ndr) avremo qualcosa di nuovo. Il motore, innanzitutto. Da martedì in Malesia ci concentreremo sulle Michelin: a Jerez ero infortunato pertanto abbiam pensato soltanto di farci una prima idea sul loro metodo di lavoro e sulle loro esigenze. Adesso possiamo concentrarci sullo sviluppo e adattare le gomme alla nostra moto, anche se non è semplice visto che la M1 è una moto difficile da sistemare".

L'elettronica

"Abbiamo già discusso in queste settimane su di una possibile eliminazione. In questi ultimi mesi ha preso sempre più importanza: sta diventando un problema. Penso che la strada presa dalla Formula 1 sia quella da seguire".

Alessio Piana

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19-01-2008

Applauditissimo da addetti ai lavori e non, Davide Brivio alla Presentazione del Fiat Yamaha Team ha risposto alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa a margine dell'evento. Il direttore della compagine dedicata a Valentino Rossi ha voluto commentare quanto detto dai responsabili Ducati la scorsa settimana a Madonna di Campiglio, secondo cui il vero avversario per la conquista del titolo sarà il binomio Pedrosa-Honda e non Valentino Rossi con la Yamaha.

"La Ducati non ci ha indicato come favoriti? Meglio così, ci fa piacere che non ci tengano d'occhio, vorrà dire che lavoreremo più serenamente", ha affermato Davide Brivio, il quale ha anche indicato la HRC e Pedrosa come potenziali favoriti. "La previsione di una Honda competitiva è veritiera: saranno sicuramente protagonisti".

In conclusione il team manager del team di Valentino Rossi ha scongiurato possibili scenari da "spy-story" modalità Formula 1 per il Fiat Yamaha Team.

"Ci avevamo pensato, e per questo abbiamo dovuto modificare la nostra organizzazione interna. Non ci sarà alcun trasferimento dati tra noi e la squadra di Lorenzo. E' una struttura un pò "anomala", ma funzionerà sicuramente".

Alessio Piana

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19-01-2008

E' stato, ed è stata una grande sorpresa, il vero "mattatore" della Presentazione Fiat Yamaha al Lingotto in Torino. Jorge Lorenzo debutta in grande stile come uomo di Iwata, concedendo al pubblico presente all'Auditorium battute, argomenti di discussione e, cosa più unica che rara nei piloti dei giorni nostri, qualcosa da scrivere.

Qualche esempio? Alla domanda "Preferiresti battere Pedrosa o Valentino", il due volte iridato della 250cc ha risposto convinto "Lui", indicando il suo nuovo compagno di squadra. Jorge ha poi proseguito parlando del confronto con il sette volte iridato: "Con lui sarà diverso rispetto a quanto accaduto tra Alonso ed Hamilton. Partirò come secondo pilota della squadra, è normale, sono nuovo qui, non posso impormi. Con Valentino è impossibile arrivare e prendersi i gradi di capitano. Lui è sempre stato il numero 1. Per me è una situazione nuova, ma stiamo lavorando perchè in futuro io diventi il #1".

Lorenzo ha ammesso che da Rossi può imparare molto. "Come pilota posso imparare molto, ma non solo da Valentino. Da tutti si può prendere degli insegnamenti per migliorare". Visti, con le dovute proporzioni, i festeggiamenti post-gara dei due in questi anni, è in programma uno "show" congiunto in caso di ottimi risultati raggiunti? "Siamo due persone diverse, ognuno farà il proprio spettacolo", ha sincerato il maiorchino. "A me piace far divertire la gente e fare uno "show" in caso di vittoria. Penso sia quello che vuole il pubblico. Non mi piacciono i piloti seri che arrivano alla gara tesi, parlano poco e non regalano niente di più agli appassionati".

Il profilo di Daniel Pedrosa. Ma Jorge pensa di battere Valentino...

Alessio Piana

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Se ci fermiamo un attimo a ripensare alla stagione 2003 del campionato mondiale Superbike, leggendo subito dopo la lista iscritti di quest'anno, non sembrano passati soltanto 48 mesi, ma 4 anni luce. Durante quel campionato, dominato dal team factory Ducati con il britannico Neil Hodgson, a fare notizia era stata la decisa rottura tra gli organizzatori e le case giapponesi, con queste ultime che non volevano accettare le decisioni regolamentari e decidevano di non partecipare più in veste ufficiale al campionato delle derivate di serie.

L'ambiente pullalava di cassandre che già annunciavano la morte del campionato, definendolo in sostanza un monomarca Ducati che non avrebbe potuto reggere il confronto con la nuova MotoGP, che aveva tolto alla Superbike l'esclusiva sui motori quattro tempi. Ma la FG Sport, sapientemente guidata dai fratelli Flammini, ha saputo operare scelte coraggiose, guardando molto avanti, per far tornare all'antico splendore il campionato delle moto derivate dalla produzione di serie.

In breve tempo i giapponesi hanno dovuto ricredersi, la Superbike era troppo trainante per le vendite, certo lo hanno fatto con i loro metodi, senza ammettere direttamente le proprie colpe, ma fornendo alle filiali europee i mezzi per partecipare in maniera competitiva al campionato, riconoscendo in sostanza l'errore commesso, così abbiamo avuto la Suzuki campione nel 2005 e la Honda campione nel 2007.

Il calendario era divenuto pressochè solo europeo, con lo storico appuntamento di Laguna Seca fagocitato dalla Dorna, il mancato accordo con gli organizzatori del Giappone voluto dalle case nipponiche e la sola Australia come baluardo oltre oceano, grazie ai molti campioni che arrivano da quella terra. L'organizzazione non è rimasta con le mani in mano, è stato inserito tra le gare il Qatar, le derivate di serie sono tornate a Donington, quest'anno ci sarà il rientro in grande stile negli States, sono stati riallacciati i rapporti con l'Indonesia, altro grande mercato asiatico, e per il 2009 è previsto il ritorno nella terra del Sol Levante.

Il comunicato ufficiale di FGSport parla di 28 iscritti - che leggete in seguito, con un trend positivo e previsioni su un campionato avvincente e combattuto, nonostante il passaggio del campione in carica al mondiale prototipi.

Se volete un consiglio stampatevi il calendario e tenetevi liberi nelle domeniche che vedranno in pista il campionato delle derivate di serie, lo spettacolo non mancherà di certo ed anche La7 pare intenzionata a dare sempre più spazio a prove e gare.


Gli iscritti alla World Superbike 2008:
3 - Max Biaggi (ITA) - Ducati 1098R - Sterilgarda Go Eleven
7 - Carlos Checa (ESP) - Honda CBR1000RR - Hannspree Ten Kate Honda
10 - Fonsi Nieto (ESP) - Suzuki GSX-R1000 K8 - Team Suzuki Alstare
11 - Troy Corser (AUS) - Yamaha YZF R1 - Yamaha Motor Italia WSB Team
13 - Vittorio Iannuzzo (ITA) - Kawasaki ZX 10R - Team Pedercini
21 - Troy Bayliss (AUS) - Ducati 1098R - Ducati Xerox Team
22 - Luca Morelli (ITA) - Honda CBR1000RR - Alto Evolution Honda
23 - Ryuichi Kiyonari (JPN) - Honda CBR1000RR - Hannspree Ten Kate Honda
31 - Karl Muggeridge (AUS) - Honda CBR1000RR - D.F Racing
34 - Yukio Kagayama (JPN) - Suzuki GSX-R1000 K8 - Team Suzuki Alstare
36 - Gregorio Lavilla (ESP) - Honda CBR1000RR - Paul Bird Motorsport
38 - Shinichi Nakatomi (JPN) - Yamaha YZF R1 - YZF Yamaha
41 - Noriyuki Haga (JPN) - Yamaha YZF R1 - Yamaha Motor Italia WSB Team
44 - Roberto Rolfo (ITA) - Honda CBR1000RR - Hannspree Honda Althea
54 - Kenan Sofuoglu (TUR) - Honda CBR1000RR - Hannspree Ten Kate Honda Jr.
55 - Régis Laconi (FRA) - Kawasaki ZX 10R - Kawasaki PSG-1 Corse
57 - Lorenzo Lanzi (ITA) - Ducati 1098R - R.G.Team
76 - Max Neukirchner (GER) - Suzuki GSX-R1000 K8 - Team Alstare Suzuki
77 - Loic Napoleone (FRA) - Yamaha YZF R1 - Grillini Racing Team
83 - Russel Holland (AUS) - Honda CBR1000RR - D.F Racing
84 - Michel Fabrizio (ITA) - Ducati 1098R - Ducati Xerox Team
86 - Ayrton Badovini (ITA) - Kawasaki ZX 10R - Team Pedercini
88 - Shuhei Aoyama (JPN) - Honda CBR1000RR - Alto Evolution Honda
94 - David Checa (ESP) - Yamaha YZF R1 - Yamaha France - GMT 94
96 - Jakub Smrz (CZE) - Ducati 1098R - Guandalini Racing by Grifo's
100 - Makoto Tamada (JPN) - Kawasaki ZX 10R - Kawasaki PSG-1 Corse
111 - Ruben Xaus (ESP) - Ducati 1098R - Sterilgarda Go Eleven
194 - Sébastien Gimbert (FRA) - Yamaha YZF R1 - Yamaha France - GMT 94

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20-01-2008

Per l'AMA Superbike è tempo di cambiare. Nuovi regolamenti studiati per il futuro, ma anche la necessità di avvicinarsi all'attualità "europea" della Superbike. In quest'ottica l'AMA Pro Racing ha annunciato, mediante un comunicato stampa, il via libera alle bicilindriche 1200, seguendo l'esempio del Mondiale e del campionato britannico. Saranno dunque ammesse le nuove 2 cilindri di Ducati e, in un futuro non troppo lontano, KTM, le quali seguiranno un regolamento restrittivo e soggetto ad eventuali cambiamenti.

La novità più importante riguarda senza dubbio la possibilità di adottare pistoni "racing" (omologati dalle case costruttrici attraverso il proprio kit) e non, come ipotizzato in precedenza, di serie, diatriba accesissima in Gran Bretagna. In compenso le bicilindriche saranno decisamente... pesanti, specie considerando il regolamento FIM. Senza benzina il peso minimo sarà di 385 pound, circa 175 kg, superiore anche alle eventuali penalizzazioni in corsa stabilite dalla FIM per le bicilindriche in caso di evidente superiorità rispetto alle 4 cilindri, ovvero 171 kg (peso di partenza 168 kilogrammi).

Con questa ammissione in corsa delle 1200cc l'AMA Pro Racing spera di avvicinare Ducati e KTM al proprio campionato Superbike, che può già contare sulla partecipazione diretta di Suzuki, Yamaha, Honda e Kawasaki. Sul fronte KTM si sta lavorando sulla RC8 ed il team HMC sta pensando ad un debutto per gli ultimi round in calendario. Parlando invece di Ducati, difficile al momento pensare ad un ritorno nella serie che ha visto le 999 Factory al via sino al 2006 con il team Austin.

Quel che è certo, ed è una notizia di questi giorni, la Ducati seguirà l'avventura di Larry Pegram, il quale porterà in gara con la propria struttura una 848 nella Formula Xtreme, 200 miglia di Daytona compresa.

Alessio Piana

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20-01-2008

Un argomento fino a poco tempo fa "top secret". Parlarne con i diretti interessati? Quasi un tabù. Adesso però in Yamaha non c'è più la necessità di nascondersi dietro giri di parole, mezze frasi e repentini cambiamenti di discorso. Adesso, e possiamo svelarlo in anteprima, è ufficiale: la Yamaha ha scelto per il proprio 4 cilindri in linea della YZR-M1 la distribuzione a valvole pneumatiche. Il sentiero per tornare al vertice, per recuperare il gap con i propri competitors e cercare quei cavalli in più è già stato tracciato. Un anno di sviluppo, cocenti delusioni, rotture al debutto del nuovo propulsore in gara (Misano, ricordate?), successivi mesi di lavoro giorno-e-notte per trovare quell'affidabilità necessaria per consentire di non disperdere risorse ed energie. A Sepang, tra i test in programma martedì e quelli (praticamente in esclusiva) dal 5 al 7 febbraio prossimi, la Yamaha porterà due differenti specifiche di motore. Il tradizionale 4-in-linea con il richiamo a molla ed il nuovo, rivisto sistema a valvole pneumatiche. Due specifiche portate per le necessarie comparazioni, ma per la prima gara a Losail, a meno di evidenti problemi di affidabilità nel prossimo mese, le M1 di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo monteranno il nuovo propulsore, già collaudato e "svezzato" in Giappone con i tester Yoshikawa e Fujiwara negli ultimi mesi.

A rivelarlo per MotoGrandPrix.it ci hanno pensato i due responsabili di Yamaha, Masahiko Nakajima e Lin Jarvis. Il manager giapponese, punto di contatto tra la squadra europea ed il reparto corse di Iwata, ci ha confidato nell'intervista registrata venerdì che "Il sistema delle valvole pneumatiche è pronto, lo useremo per la prima gara. Lo metteremo in pista per la prima volta a Sepang settimana prossima". Un'anticipazione confermata anche da Lin Jarvis, managing director Yamaha Racing: "Ci aspettiamo che il motore sia a valvole pneumatiche: stiamo sviluppando l’ultima evoluzione del motore e sono sicuro che useremo proprio questo tipo di specifica".

Insomma, a Sepang i primi riscontri "pubblici" in pista, a Losail a meno di cataclismi il "debutto" in gara. Questa la scelta Yamaha, con la ferma decisione di puntare anche per i prossimi anni su di un 4 cilindri in linea, nonostante per molti tecnici sia una soluzione ormai obsoleta e al limite dello sviluppo se raffrontato alle potenzialità del V4. "Abbiamo deciso di puntare anche per il futuro sul 4 in linea", ha rivelato Mr.Nakajima. "Questa è la nostra scelta e la nostra filosofia". Più possibilista invece Lin Jarvis, il quale ci ha confidato che in Yamaha "Si pensa al futuro, ma sono pensieri rivolti a ciò che potrà avvenire tra 2 o 3 anni. Si è pensato a un V4 come un V5, ma si tratta ancora solamente di progetti, quindi nulla di serio in questa direzione". Staremo a vedere. Nel frattempo a Sepang non ci saranno dubbi: sotto le carene vestite Fiat, il motore è "pneumatico"...

Alessio Piana

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20-01-2008

Cosa convinse James Toseland, di ritorno dalla sfortunata 8 ore di Suzuka corsa con la Honda ufficiale, a firmare per il team Yamaha Tech 3? Un trattamento da ufficiale. O meglio, la possibilità di usufruire del medesimo pacchetto tecnico a disposizione della coppia Fiat Yamaha, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Una promessa da parte di Lin Jarvis, managing director Yamaha Racing, con la quale è riuscito a strappare il due volte iridato Superbike alla Honda, intenzionata a riconfermarlo o in Superbike con una CBR ufficiale oppure schierandolo in GP con il team Gresini. Nel corso della Presentazione Fiat Yamaha abbiamo chiesto al manager inglese se davvero quest'anno i quattro piloti di Iwata disporranno dello stesso pacchetto tecnico, come annunciato in precedenza. Come ci ha risposto Mr.Jarvis?

"A inizio stagione, tutti e 4 i piloti avranno la stessa moto: le specifiche del mezzo saranno identiche per tutti e 4, poi diamo la priorità al team ufficiale. Una volta che Jorge e Valentino avranno provato le nuove parti e andranno bene, le faremo avere al team Tech 3. James comprende la situazione, e in ogni caso avrà anche lui tutti gli aggiornamenti disponibili".

Pensiero comune anche per Masahiko Nakajima, Team Director e Project leader Yamaha MotoGP: "Daremo lo stesso pacchetto ai 4 piloti, ma abbiamo limiti di produzione quindi pensiamo prima al team ufficiale. Dopo 2 o 3 gare forniamo il team Tech 3 delle stesse evoluzioni. In conclusione sì, i piloti del team Tech 3 disporranno certamente di un pacchetto ufficiale". Staremo a vedere...

Alessio Piana

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