A pochi giorni dai test Pirelli di Valencia, il team Hannspree Honda Althea è ritornato in Spagna sul circuito Ricardo Tormo, questa volta per disputare le prime gare Europee della stagione.

Gianluca Nannelli – Supersport: "I miei test di pochi giorni fa qui a Valencia sono andati davvero molto bene e quindi partiamo da un buon set up della mia moto. Sia in prova che in gara dovrò dare il massimo perché abbiamo la possibilità e i mezzi per lottare per la vittoria. Valencia non è uno dei miei circuiti preferiti, ma qui ho sempre ottenuto buoni risultati, come il podio dello scorso anno, e farò di tutto per fare bene anche quest’anno."

Roberto Rolfo – Superbike: "Valencia è una pista molto bella e tecnica dove però in passato non sono mai riuscito a raccogliere grandi risultati. I test che abbiamo fatto qui pochi giorni fa sono stati ottimi ed il mio team ha continuato a lavorare per lo sviluppo della mia Honda. Darò il massimo in gara, ma anche nelle prove perché qui a Valencia sarà determinante partire da una buona posizione in griglia. Voglio fare bene ed arrivare nelle primi cinque posizioni in gara."


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Arriva in Europa il Mondiale Superbike e come da tradizione, sarà il circuito Ricardo Tormo di Valencia ad aprire le danze nel vecchio continente dopo la parentesi Qatar, Australia. Si dice che il vero e proprio mondiale si inizi a correre nel vecchio continente, in quanto la preparazione di moto, team e piloti è completa, mentre nelle prime due gare le sorprese sono all’ordine de l giorno.

Vedremo quindi se questa chiacchiera comune verrà smentita o confermata in questo wek end di gara. Per quanto concerne il team RG, Valencia rappresenterà la prima vera gara al termine di due gare servite come test, per prendere affiatamento con moto e team. Lanzi avrà a disposizione una 1098 più veloce e più a punto dopo gli ottimi test svolti due settimane fa proprio sul toboga valenciano dove ha ottenuto il terzo miglior crono e ottenuto positive indicazioni dalle modifiche apportate a motore e set up.

Da non dimenticare che a Valencia, il portacolori del team RG è sempre andato forte ottenendo due anni fa due terzi posti che fanno ben sperare in vista del terzo appuntamento stagionale per dare così una vigorosa mossa alla classifica dopo l’ottimo debutto del Qatar e la conseguente sfortuna trasferta australiana.

Valencia sarà importante anche per l’esordio della Superstock 1000, categoria che si preannuncia più spettacolare che mai e gara da non perdere vista la competitività che regna nella classe dedicata ai giovani. Il team RG avrà in Robert Gianfardoni il suo portacolori, galvanizzato da due giorni di test positivi durante i quali, il ventenne di Spezia ha ottenuto incoraggianti tempi sul giro e buone indicazioni sulla messa a punto della sua Ducati 1098.

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Dopo un mese ritorna in scena il mondiale Superbike con il terzo appuntamento stagionale sul circuito spagnolo di Valencia, intitolato a Ricardo Tormo: il leit-motiv del week end sarà la ricerca di uno sfidante ufficiale per l'australiano Troy Bayliss e la sua Ducati 1098, coppia dominatrice dell'avvio di stagione.

Le quattro settimane di pausa sono però passate molto rapidamente e sono state altrettanto ricche di avvenimenti: i dubbi sul recupero di Max Biaggi, i test svolti da alcune squadre sulla pista valenciana, la rinuncia a questi test da parte di alcuni team ufficiali e la modifica regolamentare che potrebbe attivarsi proprio dopo le gare spagnole.

Affrontiamo questa vigilia dividendo in due parti la nostra analisi, partendo proprio dalla situazione dei piloti che scenderanno in pista. Come detto il favorito d'obbligo è Bayliss, che peraltro, oltre a godere di un ottimo momento di forma suo e della moto, correrà su una pista che lo ha sempre visto protagonista: quattro vittorie in Superbike, la mitica cavalcata del 2006 con la MotoGP e l'incredibile podio del 2007 nonostante i postumi della caduta di Donington.

Il gruppo degli sfidanti parte con l'handicap, poichè il più accreditato ad inizio stagione, il nostro Max Biaggi, non sarà al 100% fisicamente, ancora in convalescenza dopo la frattura al polso sinistro rimediata a Phillip Island. Di sicuro il romano farà di tutto per portare a casa punti importanti, ma sarà costretto a giocare in difesa e a richiedere il prezioso aiuto dei medici della Clinica Mobile. Alcuni addetti ai lavori danno ancora in forse la sua presenza in gara, ma conoscendo la determinazione di Max, dimostrata più volte in carriera siamo certi che stringerà i denti.

La pattuglia spagnola gioca in casa e cala un tris d'assi per contrastare il fuoriclasse australiano: Fonsi Nieto, Ruben Xaus e Carlos Checa. Ognuno di loro ha stupito nei primi due round, Nieto ha ottenuto la prima vittoria, Xaus ha dimostrato una costanza finora a lui non abituale, mentre Checa ha saputo metterci del suo pur essendo alle prese con una moto molto giovane, ora dopo gli ottimi test durante la pausa punta decisamente in alto. Nessuno di questi tre è originario della regione valenciana, ma daranno tutto per conquistare il gradino più alto del podio.

Non va dimenticato però il duo Yamaha, Haga e Corser non hanno partecipato alle prove private di Valencia, ma il team capitanato da Meregalli si è concentrato su un lavoro di sviluppo dell'elettronica, affidato al tester ufficiale Claudio Corti, volto a risolvere i problemi di consumo degli pneumatici che ancora attanagliano la R1. Sia il giapponese che l'australiano hanno già vinto qui, venderanno cara la pelle.

Il gruppo degli outsider comprende i soliti Neukirchner e Kagayama (Suzuki), Fabrizio (Ducati), Kiyonari e Sofuoglu (Honda), ai quali ci sentiamo di aggiungere per questo appuntamento il pilota di casa Lavilla sulla Honda del team di Paul Bird, il nostro Lanzi che ama molto questa pista e l'australiano Muggeridge che con la Honda DFX ha colto il miglior tempo nelle prove del mese scorso.

Il secondo aspetto da affrontare riguarda l'eventuale modifica regolamentare. Alla fine del weekend ci sarà la prima verifica sulle potenzialità del bicilindrico aumentato di 200 cc., come prevede il regolamento 2008. Tale regolamento lo abbiamo già definito più volte cervellotico, infatti saranno determinate le medie punti per ogni gara dei due migliori piloti con moto bicilindriche e dei due migliori con moto quattro cilindri: se la differenza sarà maggiore di 5 a favore delle due cilindri, tali moto saranno penalizzate con una zavorra di tre chilogrammi. Il discorso, a nostro avviso, avrebbe senso se le moto fossero teleguidate, ma dato che la Ducati quest'anno ha fior di piloti, forse un po' del merito dell'ipotetico vantaggio andrebbe attribuito a loro.

Ma non fasciamoci la testa prima del tempo, i conti li faremo domenica sera, per ora godiamoci il solito emozionante spettacolo del mondiale delle derivate di serie.


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Messa alle spalle, con risultati alterni, la doppia trasferta extraeuropea in Qatar e Australia, il team Yamaha Motor Italia riprende il suo cammino nel Campionato Mondiale SBK in Spagna, sul circuito Ricardo Tormo di Valencia.

Una pista amica per i due piloti Troy Corser e Noriyuki Haga, visto che vi hanno già vinto rispettivamente cinque e due volte, e che dunque li vede tra i grandi protagonisti di un week-end che si annuncia molto combattuto.

La pista spagnola, lunga 4.005 metri, ha un tracciato molto impegnativo, fatto di curve e contro curve che mettono a dura prova la concentrazione dei piloti, visto che basta il minimo errore per trovarsi per terra. Un circuito che tutti i team conoscono molto bene ma che presenta un asfalto decisamente sensibile alle variazioni atmosferiche, tanto che spesso nel passato i test su questa pista si sono rivelati poco utili. Anche per questa ragione il team Yamaha Motor Italia ha preferito non prendere parte alle ultime prove di fine marzo, preferendo portare avanti lo sviluppo della moto nel reparto corse.

Lo scorso anno Haga conquistò due eccellenti podi, secondo e terzo, mentre Corser si piazzò quarto e nono nelle due gare. Per Noriyuki, l’inizio del campionato 2008 non è stato fortunato, tanto che si ritrova solo in nona posizione in classifica, ma mancano ancora 12 round e il pilota giapponese è deciso ad iniziare la rimonta proprio da Valencia. Quanto a Corser, il via della stagione è stato più che positivo e nella sua seconda annata in Yamaha è deciso a ritagliarsi un ruolo di primo piano, come dimostrano i due podi conquistati nei primi due round del campionato.

Noriyuki Haga: "Ho come la sensazione che le prime due gare del mondiale siano state solo un esercizio per me. Non siamo stati in grado di essere competitivi e quindi mi sento come se la nostra stagione parta con le gare europee. L’intervallo tra l’Australia e Valencia è stato sfruttato bene, mi ha permesso di recuperare una buona condizione fisica dopo le ammaccature rimediate in questo inizio di campionato. Forse sarebbe stato una buona cosa venire qui a provare, ma ritengo che ci presenteremo comunque al meglio per il week-end di gara. Tutti nel team sanno bene che la Yamaha è competitiva a Valencia: lo scorso anno ho portato a casa due ottimi podi, in questo sono convinto di poter ottenere, quantomeno, risultati altrettanto importanti”.

Troy Corser: “Mi sono trovato molto bene con il set up utilizzato in gara 2 a Phillip Island per cui partiremo con lo stesso assetto a Valencia. Anche se non sono mancati i problemi, queste due gare sono servite anche per capire diverse cose della moto che ci serviranno d’ora in poi. Valencia è un tracciato dove la Yamaha va forte, anche se quest’anno non ci siamo mai andati a provare. Sono molto fiducioso, penso proprio che siamo sulla strada giusta per riuscire a sfruttare il grande potenziale della R1 nel migliore dei modi”.


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Il team Triumph Italia BE1 Racing è pronto a tornare in pista per il terzo round del WSS che prenderà il via venerdì sul tracciato di Valencia. La compagine lombarda è rimasta ferma per un mese, ha optato per la rinuncia ai test FG Sport di quindici giorni fa, utilizzando la pausa di campionato per lavorare sul perfezionamento di alcuni aspetti tecnici e di messa a punto dell'elettronica.

Un lavoro che permetterà ai piloti di presentarsi al via della terza prova stagionale con rinnovate ambizioni, su un tracciato dove, grazie ai test invernali, la squadra ha immagazzinato informazioni che verranno utili per la gara.

Lucio Nicastro Direttore Tecnico: "Durante quest'ultimo mese abbiamo lavorato utilizzando i dati accumulati nelle prime due uscite stagionali. I risultati fatti segnare dalle simulazioni al banco sono confortanti, tali da consentirci di guardare alla gara con fiducia. L'obiettivo sarà quello di centrare un piazzamento nella top 10, possibilmente con entrambi i piloti".

Giuliano Rovelli, Team Manager: "Correremo su una pista favorevole per caratteristiche alle nostre moto, mi auguro che il nostro Team risulti protagonista sin dalle prove per guadagnare una buona posizione di partenza. Questo perchè la pista di Valencia non offre molti punti in cui poter sorpassare, partire a centrogruppo non ci consentirebbe di esprimere la miglior caratteristica del nostro mezzo: la prontezza del tre cilindri in uscita dalle curve strette. Dalla gara di Valencia mi aspetto che i nostri piloti, Aitchison e Clementi, esprimano pienamente le loro potenzialità".


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Con il ritorno in Europa del mondiale delle derivate di serie organizzato dalla FG Sport, partono anche i due campionati riservati ai giovani: la Superstock 1000 e la Superstock 600.

Soprattutto la prima sta diventando una vera e propria rampa di lancio verso la Superbike o addirittura verso la MotoGP, come dimostra il campione 2007 Canepa su Ducati, che si è visto proiettato nelle strutture ufficiali della casa di Borgo Panigale come tester sia della GP che della SBK e che disputerà delle gare come wild card in entrambe le categorie.

Nella STK 1000 troviamo ormai molti junior team allestiti dalle squadre principali per allevare i futuri campioni: Corti, uno dei favoriti per il titolo, con la Yamaha Motor Italia; Pirro nuovamente al via con il team Lorenzini; Roberts e Colucci nello junior team Ducati; Simeon con la Suzuki Alstare e Maxime Berger con la Honda Ten Kate. Senza dimenticare il ritorno del campione 2006 Polita con la Ducati Sterilgarda, il rilancio di Tiberio tentato dal team Pedercini ed il protagonista dello scorso campionato, Matteo Baiocco, passato alla Kawasaki.

Sarà da verificare il vantaggio tecnico di Ducati con la moto 1200. Nella categoria 600 invece l'equilibrio sembra più accentuato, con possibili nuovi protagonisti ad ogni gara. Suscita però attenzione il nome di Sembera, per il quale si è mosso addirittura il team Ten Kate.

Questi i partecipanti ai due campionati.

Superstock 1000 world championship
5 - De Boer Danny - MQP Racing Team - Suzuki GSX-R1000 K8
7 - Mähr René - Team KTM Maehr Superstock - KTM 1190 RC8
12 - Aldrovandi Alessio - Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R
14 - Backlund Filip - MTM Racing Team - Suzuki GSX-R1000 K8
15 - Baiocco Matteo - O SIX Kawasaki Supported - Kawasaki ZX-10R
16 - Schouten Raymond - Vd Heyden Motors Yamaha Team - Yamaha YZF-R1
18 - Bond Matt - MIST Suzuki Racing SA - Suzuki GSX-R1000 K8
19 - Simeon Xavier - Team Alstare Suzuki - Suzuki GSX-R1000 K8
20 - Barrier Sylvain - YZF Yamaha Junior Team - Yamaha YZF-R1
21 - Berger Maxime - Hannspree IDS Ten Kate Honda - Honda CBR1000RR
23 - Seaton Chris - Celani Team - Suzuki GSX-R1000 K8
24 - Jerman Marko - MD Team Jerman - Honda CBR1000RR
29 - Bastianelli Davide - Celani Team - Suzuki GSX-R1000 K8
30 - Savary Michaël - Coutelle Junior Team Suzuki - Suzuki GSX-R1000 K8
33 - Rohtlaan Marko - Azione Corse - Honda CBR1000RR
34 - Giugliano Davide - Team Cruciani Moto Suzuki Italia - Suzuki GSX-R1000 K8
41 - Junod Gregory - PCP Peko Racing Team - Yamaha YZF-R1
51 - Pirro Michele - Yamaha Lorenzini By Leoni - Yamaha YZF-R1
53 - Polita Alessandro - Sterilgarda Go Eleven - Ducati 1098R
57 - Stronach Cameron - O SIX Kawasaki Supported - Kawasaki ZX-10R
58 - Gianfardoni Robert - R.G.Team - Ducati 1098R
66 - Srdanov Branko - Zone Rouge - Yamaha YZF-R1
71 - Corti Claudio - Yamaha Motor Italia Jun.Team - Yamaha YZF-R1
77 - Burrell Barry Liam - MS Racing - Honda CBR1000RR
78 - Foray Freddy - Coutelle Junior Team Suzuki - Suzuki GSX-R1000 K8
88 - Foray Kenny - Zone Rouge - Yamaha YZF-R1
89 - Colucci Domenico - Ducati Xerox Junior Team - Ducati 1098R
90 - Drobný Michal - Intermoto Czech - Honda CBR1000RR
92 - Stibilj Jure - MD Team Jerman - Honda CBR1000RR
96 - Smrz Matej - MS Racing - Honda CBR1000RR
99 - Ten Napel Roy - MQP Racing Team - Suzuki GSX-R1000 K8
111 - Perotti Fabrizio - Team Cruciani Moto Suzuki Italia - Suzuki GSX-R1000 K8
117 - Sacchetti Denis - Guandalini Racing by Grifo's - Ducati 1098R
119 - Magnoni Michele - Yamaha Lorenzini By Leoni - Yamaha YZF-R1
132 - Tiberio Yoann - Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R
155 - Roberts Brendan - Ducati Xerox Junior Team - Ducati 1098R
996 - Gallina Jonathan - Orelac Racing by Galvin Team - Kawasaki ZX-10R


Superstock 600 world championship
3 - Gregorini Giuliano - Team Lorini - Honda CBR600RR
5 - Bussolotti Marco - Yamaha Motor Italia Jun.Team - Yamaha YZF-R6
6 - Boscoscuro Andrea - O SIX Kawasaki Supported - Kawasaki ZX-6R
7 - Costantini Renato - Team Trasimeno - Yamaha YZF-R6
10 - Perez Ignacio Calero - Orelac Racing by Galvin Team - Yamaha YZF-R6
11 - Guarnoni Jeremy - Team ASPI - Yamaha YZF-R6
12 - Lowes Sam - Azione Corse - Honda CBR600RR
14 - Pirot Nicolas - Zone Rouge - Yamaha YZF-R6
17 - Stewart Robbie - Triumph SC - Triumph 675
18 - Pouhair Nicolas - Team Falcone Competition -Yamaha YZF-R6
21 - Lowes Alexander Thomas - O SIX Kawasaki Supported - Kawasaki ZX-6R
23 - Von Gunten Christian - TKR Suzuki Switzerland - Suzuki GSX-R600
24 - Beretta Daniele - Team Cruciani Moto Suzuki Italia - Suzuki GSX-R600
42 - Biliotti Leonardo - Team Lorini - Honda CBR600RR
44 - Rea Gino - Beowulf Racing - Yamaha YZF-R6
45 - Linfoot Dan - Beowulf Racing - Yamaha YZF-R6
47 - La Marra Eddi - Team Cruciani Moto Suzuki Italia - Suzuki GSX-R600
55 - Lonbois Vincent - MTM Racing Team - Suzuki GSX-R600
56 - Paton David - Racedays Superbike Academy - Honda CBR600RR
57 - Tirsgaard Kenny - TKR Suzuki Switzerland - Suzuki GSX-R600
65 - Baz Loris - YZF Yamaha Junior Team - Yamaha YZF-R6
70 - Grant Thomas - Triumph SC - Triumph 675
72 - Karlsen Fredrik - Vd Heyden Motors Yamaha Team - Yamaha YZF-R6
77 - Vostárek Patrick - Intermoto Czech - Honda CBR600RR
88 - Guerra Yannick - Yamaha Spain - Yamaha YZF-R6
91 - Johansson Hampus - PBR Grillini Racing Team - Yamaha YZF-R6
93 - Lussiana Matthieu - Team ASPI - Yamaha YZF-R6
96 - Brill Daniel - Racedays Superbike Academy - Honda CBR600RR
99 - Black Greg - PCP Peko Racing Team - Yamaha YZF-R6
111 - Sembera Michal - Hannspree IDS Ten Kate Honda - Honda CBR600RR
119 - Petrucci Danilo - Team Trasimeno - Yamaha YZF-R6


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La Spagna è insieme all'Italia una delle nazioni con maggior numero di campionati minori di motociclismo, pertanto in occasione delle gare del mondiale Superbike è sempre altissima la richiesta di piloti che chiedono di partecipare come wild card.

Per la prova di Valencia la federazione ne ha concesse sei, che andiamo di seguito ad elencare:

Superbike
16 - Sergio Fuertes - Team Suzuki Motorrad - Suzuki GSX-R 1000
37 - Diego Lozano - Honda Joe Darcey - Honda CBR 1000RR
131 - Carmelo Morales - L'Oréal Men Expert Laglisse - Yamaha YZF R1

Supersport
82 - Adrian Bonastre - Team Honda Merson - Honda CBR 600RR
147 - Angel Hidalgo Rodriguez - L'Oréal Men Expert Laglisse - Yamaha YZF R6

Superstock 1000
41 - Jordi Torres - Team Honda Merson - Honda CBR 1000RR

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MILANO, 7 aprile 2008 - Un quinto posto non brillantissimo in Qatar, al via del Mondiale. Un secondo molto più incoraggiante a Jerez. E adesso arriva il GP del Portogallo a Estoril, il suo ultimo successo in MotoGP. Valentino Rossi ci arriva carico al punto giusto.
RICORDI - "Quella dell'anno scorso a Estoril fu una grande corsa - spiega il sette volte iridato -, una battaglia ravvicinata con Pedrosa e uno dei momenti migliori della nostra stagione. E' stata anche l'ultima volta in cui ho vinto e spero di potermi ripetere anche stavolta". Certo il Gp di Spagna è stato incoraggiante. "Jerez è stata una gara importante, visto il secondo posto alla seconda gara con le gomme Bridgestone - conferma il pilota Yamaha -. Dopo il difficile esordio in Qatar ha dato fiducia a tutti sul fatto che la nostra combinazione di moto e pneumatici stia iniziando a funzionare".
PROGRESSI - Perché pare che i progressi non siano finito con la bandiera a scacchi. "In gara la nostra Yamaha andava bene e le gomme hanno lavorato con costanza fino alla fine. Poi il lunedì abbiamo affrontato un test in cui abbiamo fatto importanti passi avanti con le Bridgestone. Proseguiamo passo dopo passo, ma tutti sono concentrati e motivati. Speriamo adesso di essere pronti a lottare per vincere. Quello portoghese è un circuito di solito favorevole e con la Yamaha lì abbiamo fatto un sacco di belle gare. Un anno fa ci abbiamo corso in settembre, adesso è un altro peridoo dell'anno, ma credo che saremo pronti".
g.gas.

Al terzo tentativo, Valentino Rossi ci riprova. Il campione della Yamaha, dopo il deludente quinto posto all'esordio in Qatar e il secondo posto di Jerez, proverà a centrare la prima vittoria del 2008 sul circuito di Estoril, per la terza prova del Motomondiale in programma domenica prossima. Il Dottore è in astinenza di vittorie dallo scorso settembre quando si impose proprio nel Gp del Portogallo. Ovvio, dunque, che il campione di Tavullia punti con decisione, e ottimismo, a salire sul gradino più alto del podio proprio domenica. "Quella dell'anno scorso a Estoril fu una grande corsa - spiega il sette volte campione del mondo - una battaglia ravvicinata con Pedrosa e uno dei momenti migliori della nostra stagione. E' stata anche l'ultima volta in cui ho vinto e spero di potermi ripetere anche stavolta".

Ottimismo rafforzato dall'ottima prova di Jerez, dove il pacchetto Yamaha-Bridgestone è sembrato finalmente competitivo, come conferma lo stesso Rossi: "Jerez è stata una gara importante, visto il secondo posto alla seconda gara con le gomme Bridgestone. Dopo il difficile esordio in Qatar ha dato fiducia a tutti sul fatto che la nostra combinazione di moto e pneumatici stia iniziando a funzionare".

Progressi confermati anche dai test effettuati proprio il giorno dopo il Gp di Spagna dove il centauro italiano ha potuto constatare la ritrovata competitività della sua M1. "In gara la nostra Yamaha andava bene e le gomme hanno lavorato con costanza fino alla fine. Poi il lunedì abbiamo affrontato un test in cui abbiamo fatto importanti passi avanti con le Bridgestone. Proseguiamo passo dopo passo, ma tutti sono concentrati e motivati. Speriamo adesso di essere pronti a lottare per vincere. Quello portoghese è un circuito di solito favorevole e con la Yamaha lì abbiamo fatto un sacco di belle gare. Un anno fa ci abbiamo corso in settembre, adesso è un altro periodo dell'anno, ma credo che saremo pronti" - conclude il Dottore.

Rossi, dunque, sembra aver ritrovato l'ottimismo di una volta e, con "l'amuleto Estoril", potrebbe anche essere meno lontano il giorno in cui il Dottore potrà riabbracciare la vittoria.

Alessandro Brunetti / Eurosport

Il terzo appuntamento del Campionato Mondiale MotoGP 2008 si disputerà questo weekend sul circuito dell'Estoril. Domenica i team della classe regina dovranno affrontare una gara impegnativa di 28 giri.

Dopo la prima gara in notturna della storia disputata in Qatar, seguita dal recente appuntamento di Jerez, il Gran Premio portoghese sul famoso e difficile circuito lungo 4,182 km sarà un altro evento entusiasmante della stagione.

Il pilota Kawasaki John Hopkins è impaziente. Dopo l'incidente di Philip Island di gennaio, la sua forma sta gradualmente tornando al 100%, e l'anglo-americano sembra più forte che mai e sente di poter affrontare l'Estoril con entusiasmo dopo il buon settimo posto ottenuto in Spagna alla fine del mese scorso.

In più, un giorno extra di test a Jerez dopo la gara si è dimostrato estremamente produttivo per il pilota ventiquattrenne che continua a perfezionare la massa a punto della sua Ninja ZX-RR per adattarla al suo stile di guida veloce e aggressivo. I suoi ingegneri stanno lavorando soprattutto ai setting delle sospensioni e del cambio per adattarli alle curve numerose e difficili dell'Estoril; le frenate brusche saranno all'ordine del giorno e il team sta cercando di massimizzare la stabilità per affrontare la difficile gara.

Il compagno di squadra di Hopkins, Anthony West, è sembrato più forte a Jerez rispetto ai mesi passati e la sua fiducia in se stesso e nella sua ZX-RR è aumentata, dimostrando così che la sua voglia di combattere non si è per nulla esaurita. Il ventisettenne australiano ha lottato moltissimo e ora vuole vedere che cosa sarà in grado di tirar fuori dal cappello all'Estoril.

L'anno scorso il Gran Premio portoghese era la prima gara in MotoGP per West ed è stata difficile. Il circuito usura molto le gomme e l'australiano ha avuto problemi di trazione. È comunque riuscito a chiudere la gara in dodicesima posizione essendosi qualificato sedicesimo.

L'Estoril è uno dei circuiti più lenti della stagione MotoGP, ma rappresenta comunque una enorme sfida per i piloti della classe regina: le curve sono 13, tra cui numerosi tornanti, una difficile chicane e la famosa Parabolica, una curva lunga dal raggio ampio che usura molto le gomme e che i piloti devono affrontare rimanendo a lungo (sembra un'eternità) al massimo livello di piega prima di aprire il gas per entrare nel rettilineo del traguardo lungo 986m. Sul rettilineo gli spettatori potranno vedere le moto raggiungere velocità fino a 320kmh. Il divertimento è garantito!

Costruito nel 1972, il circuito dell'Estoril, vicino alla costa atlantica e non lontano dalla capitale Lisbona, ha ospitato una gara MotoGP per la prima volta nel 2000 e ha visto alcune delle lotte più serrate della storia del campionato mondiale.

La gara dell'anno scorso è stata vinta da Valentino Rossi, dopo uno straordinario duello con lo spagnolo Dani Pedrosa, in cui i due si alternavano al comando. La vittoria di Rossi è stata particolarmente significativa anche per Casey Stoner, che ha dovuto attendere una settimana in più per diventare Campione del Mondo 2007, titolo che ha poi guadagnato nel Gran Premio giapponese di Motegi. Entrambi i piloti Kawasaki non vedono l'ora di scendere in pista e la ZX-RR è più in forma che mai, chissà che cosa succederà domenica…

John Hopkins: Kawasaki MotoGP Pilot #21

"Sono davvero ottimista per questo weekend. L'Estoril mi piace. Le curve richiedono frenate brusche, e la cosa dovrebbe adattarsi bene al mio stile di guida e alla Kawasaki. Nessuno ha avuto molto tempo per i test su questo circuito, per cui è un terreno pari e mi piace l'atmosfera che si crea. Dopo la gara di Jerez mi sono sentito molto meglio rispetto al Qatar. Abbiamo ottenuto un risultato positivo e abbiamo fatto grossi progressi con la moto per cui speriamo di poterli sfruttare in Portogallo. Sono molto contento e impaziente, non vedo l'ora di correre."

Anthony West: Kawasaki MotoGP Pilot #13

"Ora mi sento molto meglio. Il risultato di Jerez e il mio feeling con la moto sono migliorati molto rispetto al Qatar per cui ora mi sento pronto ad affrontare la prossima gara un po' più sicuro. Anche la mia forma migliora e riesco più facilmente a coprire l'intera distanza di gara senza perdere il passo. Ora sono molto più regolare e la cosa si riflette sui tempi sul giro. L'Estoril è un buon circuito. Ha un lungo rettilineo e il resto sono sezioni più difficili; alcune parti sono davvero difficili. È sempre impegnativo per una MotoGP, e l'anno scorso ho avuto problemi di trazione posteriore. Però a Jerez, dopo la gara, abbiamo fatto delle modifiche alla messa a punto della ZX-RR e la situazione è migliorata molto. Nel complesso le cose andavano molto meglio, per cui non vedo l'ora di vedere che cosa saremo in grado di fare questo weekend."

Eurosport

Estoril, 10 apr. (Adnkronos) - "Il mio sogno quest'anno e' d giungere tra i primi tre. Sara' molto difficile perche' ci sono piloti molto molto veloci, e molti possono correre su moto ufficiali. Ad ogni modo ci provero' sicuramente". Sogna in grande Andrea Dovizioso, una delle matricole 'terribili' di questa stagione in MotoGP. In vista del terzo appuntamento del Mondiale questo fine settimana all'Estoril per il Gran Premio del Portogallo, il pilota del team JiR Scot parla del suo brillante avvio di campionato nella classe regina. Un esordio alla grande in Qatar, dove Dovizioso ha ottenuto un quarto posto lottando testa a testa con Valentino Rossi, chiudendo davanti al sette volte iridato. "La battaglia con Valentino e' stata molto dura, avevamo molti problemi con la moto -racconta il romagnolo sul sito ufficiale del Motomondiale-, specialmente con la gomma posteriore, e la mia esperienza del tracciato era quella che era, Ma e' stato pazzesco battere Valentino". Poi e' arrivato l'ottavo posto a Jerez, che consente al pilota del team satellite della Honda di trovarsi con un soddisfacente quinto posto nella classifica del Mondiale piloti.

Eurosport

Si riparte dall' Estoril, dal circuito in cui Valentino Rossi trovò la sua ultima vittoria nel settembre dello scorso anno. Il "Dottore" torna su uno dei circuiti che preferisce in cui dal 2000 ad oggi ha vinto 5 volte.

Il pesarese, visti i trascorsi su questo circuito, è fiducioso per la gara: "Il Portogallo di solito è un buon tracciato per noi e ho fatto molte buone gare li, soprattutto con la Yamaha. Quest' anno arriva in una stagione diversa rispetta all'anno scorso quindi le condizioni varieranno un po' ma penso saremo pronti a tutto". In effetti le condizioni climatiche non sono ottimali,i protagonisti delle due ruote sono stati accolti da una debole pioggia. Il tempo dovrebbe migliorare e consentire ai protagonisti di svolgere la gara al meglio.

Casey Stoner è l'osservato speciale numero uno dopo il brutto risultato ottenuto in Spagna a Jerez. L'australiano l'anno scorso è arrivato terzo, dietro Valentino Rossi e a Dani Pedrosa, quest'ultimo rinfrancato dalla vittoria nell'ultimo GP. Lo spagnolo qiest'anno sembra aver trovato la maturità giusta per puntare al titolo mondiale e la sua prima posizione nella classica piloti seppur dopo solo 2 gare, lo testimonia.

Un altro che ha sorpreso e che non ha subito il passaggio di categoria è stato Jorge Lorenzo che in 2 gare ha raccolto un secondo e un terzo posto, ora manca solo la vittoria. Un occhio di riguardo va rivolto all'altro debuttante nella massima categoria, Andrea Dovizioso. Il romagnolo nella prima gara aveva sorpreso tutti guadagnandosi un ottimo quarto posto superando all'ultimo giro quello che fino a qualche mese prima era uno dei suoi idoli, Valentino Rossi.

Siamo al terzo dei 18 atti previsti dal Campionato e la battaglia per la vittoria finale che sembrava un esclusiva del duo Stoner - Rossi si sta allargando ad altri piloti che non si faranno certo intimidire dai più esperti. Lo lotta è aperta.

Alessandro Lettieri / Eurosport

ANSA) - ROMA, 10 APR - 'I piloti del MotoGp sostengono al 100% il Tibet'. Lo ha dichiarato in conferenza stampa all'Estoril il loro portavoce Loris Capirossi.

'Non e' una situazione facile, ma sostengo al 100% il Tibet.

Questo popolo ha diritto alla propria cultura e religione.

Forse faremo qualcosa nel Gp della Cina (a Shanghai il 4 maggio,ndr) per dimostrarlo', ha detto Capirossi citato dalla France Presse. Un giudizio condiviso da Valentino Rossi, dallo spagnolo Dani Pedrosa e dal britannico James Toseland
Eurosport

Dopo un terzo e un secondo posto, arriva finalmente la vittoria per Jorge Lorenzo. Lo straordinario debuttante nella MotoGP e bicampione del mondo della quarto di litro pur con un braccio dolorante trionfa nel Gran Premio del Portogallo e centra l'obiettivo massimo alla sua terza gara nella classe regina. La vittoria per lui ha un sapore ancora più dolce perché Lorenzo ha preceduto il suo grande rivale della Honda Daniel Pedrosa e il suo compagno di squadra della Yamaha Valentino Rossi che dovrebbe essere il suo capitano. Partito dalla pole, Lorenzo ha battagliato con Rossi, che è rimasto molti giri in testa, e Pedrosa per circa metà gara, poi dal terzo posto li ha superati entrambi (spettacolare il sorpasso a Rossi al cavatappi) e se n'è andato in splendida solitudine.

Pedrosa ha tentato di resistere ma non ha potuto fare nulla, Rossi invece si è accontentato del terzo posto perché a metà Gran Premio le sue Bridgestone erano già finite. Sfortunati Andrea Dovizioso e Nicky Hayden, entrambi caduti nell'ultimo curvone quando erano quarti, alle spalle del podio è arrivato quindi Colin Edwards davanti alla Kawasaki di John Hopkins e alla Ducati del campione del mondo Casey Stoner, sesto più per le disgrazie altrui che per meriti propri. Ancora male Loris Capirossi, nono, e Marco Melandri, tredicesimo. Nella classifica piloti Lorenzo e Pedrosa sono appaiati in vetta con 61 punti avendo ottenuto un primo, un secondo e un terzo posto a testa, seguono Rossi a 47 e Stoner a 40.

Max Valle / Eurosport

Estoril, 13 apr. (Adnkronos) - "Peccato per la caduta, ma ci poteva stare. Ero al limite per provare a tenere il passo dei tre davanti". Andrea Dovizioso esprime il suo rammarico per la caduta che lo ha costretto al ritiro nel Gran Premio del Portogallo. Prima della caduta il pilota della Honda si trovava in quarta posizione alle spalle di Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. "Ci ho provato ma non sono ancora veloce come loro -spiega il romagnolo ai microfoni di 'Italia 1'-. cercavo di recuperare in staccata, ma non c'e' gara con quei tre". "Chi vedo favorito per la vittoria? -conclude-. Lorenzo e' velocissimo, ma Pedrosa l'ho visto molto bene".

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