MotoGP - Edwards positivo sulla presenza dell'elettronica nelle GP
02-01-2008
Lui che di gare "toste" ne ha corse parecchie in America con standard di sicurezza limitati e moto perlopiù ingestibili, si ritrova ad essere uno dei pochi ad avere un'opinione controcorrente sulla prepotente presenza di congegni elettronici nella MotoGP. Questi è Colin Edwards, che recentemente ha sincerato a MCN (MotorCycle News) il suo parere sull'elettronica: secondo l'ormai ex Factory Rider Yamaha aiuta lo spirito di squadra, con il rapporto pilota-tecnici diventato di vitale importanza per poter puntare al risultato.
"Per me l'elettronica oggi è importante, perchè rafforza lo spirito di squadra", ha dichiarato il due volte iridato della Superbike. "Rispetto a qualche anno fa adesso c'è chiaramente il bisogno di lavorare tutti insieme dentro al box per poter ben figurare in pista. I risultati non sono frutto soltanto della capacità del pilota, è un lavoro complementare che con l'avvento dell'elettronica è diventato sempre più importante. Il pilota dà sempre il massimo, ma senza il lavoro della squadra sarebbe tutto inutile...".
Saranno sicuramente soddisfatti gli uomini del Fiat Yamaha Team che hanno accompagnato il Texano nelle ultime tre stagioni della top class, da Daniele Romagnoli (suo ex-capo-tecnico, oggi team manager della squadra-Michelin di Lorenzo) al telemetrista Carlo Luzzi, così come i meccanici Walter Crippa, Valentino Negri e Javier Ullate, tutti passati a seguire il debuttante Jorge Lorenzo.
Alessio Piana
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