Intervista esclusiva a John Howett
La Toyota e' senza dubbio da annoverare tra le grandi delusioni del 2006. Il crescendo della stagione 2005 e il passaggio alla Bridgestone gettavano senza dubbio le basi per un'annata da grandi protagonisti, ma il team nippo-tedesco non e' invece riuscito a imporsi durante tutto l'arco dell'anno. Abbiamo incontrato il presidente della squadra di Colonia, John Howett, per fare il punto della stagione appena conclusa e delle prospettive per il 2007.
Come giudica la stagione appena conclusa?
"Non possiamo negare che i risultati siano stati inferiori alle aspettative. La cosa incoraggiante e' che il passo effettivo della vettura e' buono, percio' alla fine della stagione penso che sia chiaro che avessimo il terzo miglior pacchetto sulla griglia in termini di velocita'. Abbiamo sofferto troppo di problemi di affidabilita' durante la stagione e siamo stati troppo lenti all'inizio. Percio', dal punto di vista dei risultati, penso che non abbiamo difese, dobbiamo lavorare sodo ma dobbiamo anche guardare alla realta' della velocita' dello sviluppo e della posizione finale in termini di passo vero e proprio della vettura, che sono incoraggianti."
Purtroppo la posizione finale e' stata condizionata da problemi di affidabilita' che non hanno permesso ai vostri piloti di ottenere buoni risultati in alcune occasioni. L'affidabilita' vi causa preoccupazioni?
"Certamente abbiamo avuto problemi di affidabilita', penso che mentre abbiamo trovato il passo abbiamo anche avuto un certo grado di fragilita'. Ma e' piuttosto chiaro che stiamo lavorando molto sodo. L'anno scorso eravamo la vettura piu' affidabile sulla griglia, percio' abbiamo dimostrato di saperlo fare. Si tratta solo di equilibrare le prestazioni e l'affidabilita'. Bisognera' lavorare sodo ma lo stiamo gia' facendo in vista del prossimo anno."
La partenza di Mike Gascoyne ha reso il 2006 un'annata di transizione in termini di sviluppo tecnico?
"La separazione da Gascoyne e' stata dettata da un differente punto di vista in merito alla direzione tecnica. Chiaramente, secondo noi, il passo della vettura verso la fine della stagione indica che la direzione presa e' quella corretta. Ma bisogna anche ammettere che Mike ha anche dato un contributo molto positivo al nostro team, semplicemente c'era un disaccordo sulla direzione definitiva da prendere in certi aspetti."
E' soddisfatto del lavoro svolto dai piloti durante la stagione?
"Si'. Come ha detto, quando le prestazioni della vettura sono state all'altezza e non abbiamo avuto problemi di affidabilita', i piloti hanno svolto un lavoro estremamente buono. Se si guarda al passo in qualifica nell'ultima gara in Brasile, la velocita' reale in un numero limitato di giri sia per Jarno che per Ralf e' incoraggiante. Percio' siamo molto soddisfatti dei piloti."
A proposito di piloti, state dimostrando un grande impegno anche per la crescita dei giovani talenti giapponesi. Pensa che ci sia la possibilita' di vedere un pilota titolare giapponese alla Toyota nei prossimi anni?
"Nell'ambito del Young Drivers Programme, al momento siamo in una fase in cui abbiamo tre piloti giapponesi estremamente veloci. Nakajima passera' alla Williams come collaudatore e noi stessi useremo probabilmente Kobayashi durante il 2007 per i test. Ma abbiamo anche un giovane inglese e un giovane olandese in Formula Renault, percio' stiamo cercando di trovare giovani piloti con grande talento per poi portarli in Formula 1 probabilmente dal 2010 in poi. Dobbiamo solo vedere quali piloti arriveranno. Penso che la nazionalita' non importi molto, ma i due ragazzi giapponesi sono estremamente veloci."
Pensa che la partnership con la Williams vi aiutera' ad avere piu' dati per lo sviluppo del motore?
"E' una partnership e penso sia un approccio diverso da quello di un 'team-B'. In realta' stiamo cercando di avere una forma di 'coopetizione'. Percio' se potremo trovare sinergie positive per migliorare le prestazioni di entrambi i team, bene, ma comunque saremo avversari. Loro vogliono mantenere la loro posizione che in Formula 1 e' assolutamente unica e noi lo rispettiamo, percio' stiamo lavorando sodo per trovare molte sinergie su aspetti veramente che in realta' non riguardano la competizione."
Recentemente c'e' stata la nomina di Tadashi Yamashima come Vice Presidente della Toyota Motorsport GmbH. Non crede che la presenza di troppi dirigenti giapponesi senza esperienza in Formula 1 possa portare confusione nella gestione del team?
"Non penso sia cosi'. Se si considera la Toyota nel mondo probabilmente ci si rende conto che e' il primo costruttore di automobili ed e' piuttosto comune per loro avere dirigenti giapponesi all'interno delle operazioni di costruzione, progetto, vendita e marketing. Per me si tratta di una pratica di routine della Toyota e questo ci puo' anche aiutare a sfruttare meglio le risorse in Giappone con una connessione diretta sia per quel che riguarda il punto di vista ingegneristico ma anche quello del budget."
E' ancora piuttosto presto per parlare del 2007 ma siete uno dei team che potranno trarre beneficio dal fatto di aver gia' iniziato la vostra collaborazione con la Bridgestone quest'anno. Quali saranno i vostri obiettivi il prossimo anno?
"Siamo in Formula 1 per vincere, la nostra sfida e' costantemente quella di vincere delle gare. Questo e' il nostro chiaro obiettivo. Penso che le gomme Bridgestone che utilizzeremo il prossimo anno saranno piuttosto diverse da quelle usate quest'anno, percio' abbiamo ancora una certa curva di apprendimento ma riconosco che abbiamo una buona relazione di lavoro con la Bridgestone. Speriamo che tutto questo funzioni, ma comunque l'intenzione della Bridgestone e' quella di essere onesta ed equa verso tutti i team. Dal giorno successivo all'ultima gara abbiamo lavorato sodo in preparazione al 2007."
dal nostro inviato a Monaco Fabrizio Corgnati per F1GrandPrix.it