MotoGP - Jorge Lorenzo a campo aperto parla del suo debutto in Yamaha
20-11-2007
Ai più la delusione di questi primi test in ottica 2008 tra Valencia e Sepang. Per chi lo conosce bene, solo un periodo di assestamento, in attesa di iniziare a spron battuto quando si comincerà a fare sul serio. Jorge Lorenzo, due titoli in 250cc alle spalle, ha debuttato in sordina con la Yamaha MotoGP, senza spiccare riferimenti cronometrici da prima pagina, senza entusiasmare. Il maiorchino ha vissuto questo mese di novembre cercando il feeling con la YZR-M1 800cc per un adattamento, sua stessa ammissione, più difficile del previsto. Jorge ha parlato di questo ed altro in una concisa intervista al settimanale iberico Motociclismo, spaziando tra la guida della MotoGP, le differenze rispetto alla 250cc, le ambizioni sue e di casa Yamaha. Di seguito i passaggi più significativi dell'intervista, in attesa di rivederlo in sella questo fine mese a Jerez de la Frontera.
La MotoGP: "Quando provi per la prima volta con una squadra della MotoGP, capisci il perchè è davvero l'elite del motociclismo. Entri al box dopo qualche giro, e ci sono dieci persone attorno che ti chiedono un parere per sistemare la moto. E' incredibile, è davvero il top. Parlando della moto in sè, dopo il primo contatto ad Almeria mi aspettavo fosse più facile salire in sella a Valencia. Non è stato così: c'è ancora da lavorare".
Stile di guida: "La 800cc è una moto strana, bisogna essere puliti e ad avere una grande sensibilità. C'è molta elettronica, ma devi comunque fare attenzione ad aprire il gas. Ho ancora uno stile di guida da 250, me lo hanno detto anche in squadra. Confrontando a Valencia la mia telemetria con quella di Valentino, io sono nettamente più veloce in curva, ma lui riesce comunque a guadagnare decimi su decimi in pochi metri. Dovrò adattarmi alla MotoGP, capire di più il freno motore, determinante per andar forte. Ho bisogno di tempo, d'altronde sono tre anni che guido in questa maniera, devo cominciare tutto da capo".
La Yamaha M1: "Ho sentito dire che è la moto messa peggio in questo finale di campionato. Non lo so, non ho provato le altre moto, quel che è certo siamo indietro rispetto ad altri concorrenti. A Valencia ho usato la M1 ex-Edwards, ma a Sepang ho potuto testare la moto "laboratorio" 2008. Ci sono differenze a livello di telaio e di motore, vicine a quanto provato da Valentino nelle ultime gare. C'è ancora da lavorare: penso che a gennaio avremo un'esatta dimensione su come sarà il 2008".
Ramon Forcada: "Avere Ramon in squadra è importante. Per me lo è ancora di più, perchè è un tecnico di grande esperienza nella MotoGP e trova al volo la soluzione ai tuoi problemi. Parla poi la mia stessa lingua, pertanto è più facile comunicare. Lo è stato in 250cc anche con Giovanni Sandi, anche se all'inizio è stato importante la mediazione di "Juanito" (Juan Hernandez, suo meccanico sin dalla 250cc, ndr): son felice che mi abbia seguito anche in MotoGP".
Alessio Piana
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