I Verdi pronti per la sfida dell'Estoril
Il terzo appuntamento del Campionato Mondiale MotoGP 2008 si disputerà questo weekend sul circuito dell'Estoril. Domenica i team della classe regina dovranno affrontare una gara impegnativa di 28 giri.
Dopo la prima gara in notturna della storia disputata in Qatar, seguita dal recente appuntamento di Jerez, il Gran Premio portoghese sul famoso e difficile circuito lungo 4,182 km sarà un altro evento entusiasmante della stagione.
Il pilota Kawasaki John Hopkins è impaziente. Dopo l'incidente di Philip Island di gennaio, la sua forma sta gradualmente tornando al 100%, e l'anglo-americano sembra più forte che mai e sente di poter affrontare l'Estoril con entusiasmo dopo il buon settimo posto ottenuto in Spagna alla fine del mese scorso.
In più, un giorno extra di test a Jerez dopo la gara si è dimostrato estremamente produttivo per il pilota ventiquattrenne che continua a perfezionare la massa a punto della sua Ninja ZX-RR per adattarla al suo stile di guida veloce e aggressivo. I suoi ingegneri stanno lavorando soprattutto ai setting delle sospensioni e del cambio per adattarli alle curve numerose e difficili dell'Estoril; le frenate brusche saranno all'ordine del giorno e il team sta cercando di massimizzare la stabilità per affrontare la difficile gara.
Il compagno di squadra di Hopkins, Anthony West, è sembrato più forte a Jerez rispetto ai mesi passati e la sua fiducia in se stesso e nella sua ZX-RR è aumentata, dimostrando così che la sua voglia di combattere non si è per nulla esaurita. Il ventisettenne australiano ha lottato moltissimo e ora vuole vedere che cosa sarà in grado di tirar fuori dal cappello all'Estoril.
L'anno scorso il Gran Premio portoghese era la prima gara in MotoGP per West ed è stata difficile. Il circuito usura molto le gomme e l'australiano ha avuto problemi di trazione. È comunque riuscito a chiudere la gara in dodicesima posizione essendosi qualificato sedicesimo.
L'Estoril è uno dei circuiti più lenti della stagione MotoGP, ma rappresenta comunque una enorme sfida per i piloti della classe regina: le curve sono 13, tra cui numerosi tornanti, una difficile chicane e la famosa Parabolica, una curva lunga dal raggio ampio che usura molto le gomme e che i piloti devono affrontare rimanendo a lungo (sembra un'eternità) al massimo livello di piega prima di aprire il gas per entrare nel rettilineo del traguardo lungo 986m. Sul rettilineo gli spettatori potranno vedere le moto raggiungere velocità fino a 320kmh. Il divertimento è garantito!
Costruito nel 1972, il circuito dell'Estoril, vicino alla costa atlantica e non lontano dalla capitale Lisbona, ha ospitato una gara MotoGP per la prima volta nel 2000 e ha visto alcune delle lotte più serrate della storia del campionato mondiale.
La gara dell'anno scorso è stata vinta da Valentino Rossi, dopo uno straordinario duello con lo spagnolo Dani Pedrosa, in cui i due si alternavano al comando. La vittoria di Rossi è stata particolarmente significativa anche per Casey Stoner, che ha dovuto attendere una settimana in più per diventare Campione del Mondo 2007, titolo che ha poi guadagnato nel Gran Premio giapponese di Motegi. Entrambi i piloti Kawasaki non vedono l'ora di scendere in pista e la ZX-RR è più in forma che mai, chissà che cosa succederà domenica…
John Hopkins: Kawasaki MotoGP Pilot #21
"Sono davvero ottimista per questo weekend. L'Estoril mi piace. Le curve richiedono frenate brusche, e la cosa dovrebbe adattarsi bene al mio stile di guida e alla Kawasaki. Nessuno ha avuto molto tempo per i test su questo circuito, per cui è un terreno pari e mi piace l'atmosfera che si crea. Dopo la gara di Jerez mi sono sentito molto meglio rispetto al Qatar. Abbiamo ottenuto un risultato positivo e abbiamo fatto grossi progressi con la moto per cui speriamo di poterli sfruttare in Portogallo. Sono molto contento e impaziente, non vedo l'ora di correre."
Anthony West: Kawasaki MotoGP Pilot #13
"Ora mi sento molto meglio. Il risultato di Jerez e il mio feeling con la moto sono migliorati molto rispetto al Qatar per cui ora mi sento pronto ad affrontare la prossima gara un po' più sicuro. Anche la mia forma migliora e riesco più facilmente a coprire l'intera distanza di gara senza perdere il passo. Ora sono molto più regolare e la cosa si riflette sui tempi sul giro. L'Estoril è un buon circuito. Ha un lungo rettilineo e il resto sono sezioni più difficili; alcune parti sono davvero difficili. È sempre impegnativo per una MotoGP, e l'anno scorso ho avuto problemi di trazione posteriore. Però a Jerez, dopo la gara, abbiamo fatto delle modifiche alla messa a punto della ZX-RR e la situazione è migliorata molto. Nel complesso le cose andavano molto meglio, per cui non vedo l'ora di vedere che cosa saremo in grado di fare questo weekend."
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