Dopo un mese ritorna in scena il mondiale Superbike con il terzo appuntamento stagionale sul circuito spagnolo di Valencia, intitolato a Ricardo Tormo: il leit-motiv del week end sarà la ricerca di uno sfidante ufficiale per l'australiano Troy Bayliss e la sua Ducati 1098, coppia dominatrice dell'avvio di stagione.

Le quattro settimane di pausa sono però passate molto rapidamente e sono state altrettanto ricche di avvenimenti: i dubbi sul recupero di Max Biaggi, i test svolti da alcune squadre sulla pista valenciana, la rinuncia a questi test da parte di alcuni team ufficiali e la modifica regolamentare che potrebbe attivarsi proprio dopo le gare spagnole.

Affrontiamo questa vigilia dividendo in due parti la nostra analisi, partendo proprio dalla situazione dei piloti che scenderanno in pista. Come detto il favorito d'obbligo è Bayliss, che peraltro, oltre a godere di un ottimo momento di forma suo e della moto, correrà su una pista che lo ha sempre visto protagonista: quattro vittorie in Superbike, la mitica cavalcata del 2006 con la MotoGP e l'incredibile podio del 2007 nonostante i postumi della caduta di Donington.

Il gruppo degli sfidanti parte con l'handicap, poichè il più accreditato ad inizio stagione, il nostro Max Biaggi, non sarà al 100% fisicamente, ancora in convalescenza dopo la frattura al polso sinistro rimediata a Phillip Island. Di sicuro il romano farà di tutto per portare a casa punti importanti, ma sarà costretto a giocare in difesa e a richiedere il prezioso aiuto dei medici della Clinica Mobile. Alcuni addetti ai lavori danno ancora in forse la sua presenza in gara, ma conoscendo la determinazione di Max, dimostrata più volte in carriera siamo certi che stringerà i denti.

La pattuglia spagnola gioca in casa e cala un tris d'assi per contrastare il fuoriclasse australiano: Fonsi Nieto, Ruben Xaus e Carlos Checa. Ognuno di loro ha stupito nei primi due round, Nieto ha ottenuto la prima vittoria, Xaus ha dimostrato una costanza finora a lui non abituale, mentre Checa ha saputo metterci del suo pur essendo alle prese con una moto molto giovane, ora dopo gli ottimi test durante la pausa punta decisamente in alto. Nessuno di questi tre è originario della regione valenciana, ma daranno tutto per conquistare il gradino più alto del podio.

Non va dimenticato però il duo Yamaha, Haga e Corser non hanno partecipato alle prove private di Valencia, ma il team capitanato da Meregalli si è concentrato su un lavoro di sviluppo dell'elettronica, affidato al tester ufficiale Claudio Corti, volto a risolvere i problemi di consumo degli pneumatici che ancora attanagliano la R1. Sia il giapponese che l'australiano hanno già vinto qui, venderanno cara la pelle.

Il gruppo degli outsider comprende i soliti Neukirchner e Kagayama (Suzuki), Fabrizio (Ducati), Kiyonari e Sofuoglu (Honda), ai quali ci sentiamo di aggiungere per questo appuntamento il pilota di casa Lavilla sulla Honda del team di Paul Bird, il nostro Lanzi che ama molto questa pista e l'australiano Muggeridge che con la Honda DFX ha colto il miglior tempo nelle prove del mese scorso.

Il secondo aspetto da affrontare riguarda l'eventuale modifica regolamentare. Alla fine del weekend ci sarà la prima verifica sulle potenzialità del bicilindrico aumentato di 200 cc., come prevede il regolamento 2008. Tale regolamento lo abbiamo già definito più volte cervellotico, infatti saranno determinate le medie punti per ogni gara dei due migliori piloti con moto bicilindriche e dei due migliori con moto quattro cilindri: se la differenza sarà maggiore di 5 a favore delle due cilindri, tali moto saranno penalizzate con una zavorra di tre chilogrammi. Il discorso, a nostro avviso, avrebbe senso se le moto fossero teleguidate, ma dato che la Ducati quest'anno ha fior di piloti, forse un po' del merito dell'ipotetico vantaggio andrebbe attribuito a loro.

Ma non fasciamoci la testa prima del tempo, i conti li faremo domenica sera, per ora godiamoci il solito emozionante spettacolo del mondiale delle derivate di serie.


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