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Briatore, L'obiettivo e' vincere
Martedì 18.04.06
Roma - ''Stiamo vincendo ora, ci aspettiamo di vincere anche il prossimo anno''. La filosofia di Flavio Briatore e della Renault e' elementare. Non importa che Fernando Alonso abbia gia' firmato per passare alla McLaren-Mercedes nel 2007, non importa che il team non abbia ancora scelto il sostituto dello spagnolo e non importa che la Renault abbia qualche dubbio sul proprio impegno a lungo termine nel circus.
''Io lavoro sempre piu' sodo per tenere la Renault al vertice e per continuare a vincere'', dice Briatore in un'intervista al sito ufficiale della Formula 1. Inutile parlare al manager di progetti che non riguardino il Mondiale 2006. ''Non penso a cosa succedera' dopo. Sono completamente concentrato sul presente e sul mio lavoro''. Nel team cambiano i piloti, cambiano i tecnici e cambiano i dirigenti: alla fine, pero', i risultati sembrano sempre gli stessi. La Renault ha vinto le prime 3 gare dell'anno e Alonso, campione in carica, e' gia' in fuga verso il bis iridato.
''Alla base c'e' la filosofia del team'', dice Briatore. ''Le cose non vanno bene o male per merito o per colpa di una sola persona. La squadra ha un cuore: quando i membri capiscono quale obiettivo devono raggiungere, lavorano bene. Soprattutto se sono inseriti in una struttura valida. Serve una leadership solida, i manager devono spiegare per quale motivo vengono prese determinate decisioni. Poi, devono assicurarsi che le direttive vengano applicate rapidamente. Il pilota e' l'ultimo anello della catena, perche' applica in pista il lavoro svolto da tutti gli altri''. All'origine dei successi, ovviamente, c'e' l'impegno della casa madre. Le vittorie non hanno convinto, finora, la Renault ad impegnarsi a lungo termine della Formula 1. ''L'elemento determinante e' lo stesso per tutti i settori e per ogni business: abbiamo bisogno di sapere quali investimenti verranno fatti in futuro, poi potremo prendere una decisione. La Formula 1 sta provando a ridurre i costi senza ridurre la qualita' dello spettacolo. Noi, alla Renault, siamo in un'ottima posizione: stiamo gia' ottenendo risultati spendendo meno soldi rispetto ai nostri rivali. In futuro, la Renault vuole esserci''.
Briatore smonta le ipotesi secondo cui alcuni ruoli chiave nell'azienda sarebbero stati affidati a figure prive di esperienza nel mondo dei motori. ''E' un'impressione sbagliata. Il nostro nuovo presidente, Alain Dassas, ha trattato con me l'acquisto della Benetton e ha partecipato a trattative con Bernie Ecclestone. Ho lavorato molto tempo con lui e tra noi c'e' un ottimo rapporto. Lui e' qui per aiutare il team e per contribuire ad un ulteriore sviluppo del business''. Il circus sembra attrarre sempre piu' investitori. La Fia, la federazione internazionale dell'automobile, ha ricevuto le domande di 22 team intenzionati a partecipare al Mondiale 2008. ''Solo la Fia -dice Briatore- sa quali squadre abbiamo i requisiti. Tutti credono che la federazione scegliera' i team giusti per il futuro del campionato''. Anche per Briatore arrivera' il momento delle scelte. Tra qualche mese bisognera' rimpiazzare Alonso. ''Quando ho appreso del suo passaggio alla McLaren sono rimasto sorpreso. Poi lui mi ha spiegato le sue ragioni e io ho accettato la sua decisione. Io ho il compito di consigliarlo (Briatore e' il manager dello spagnolo, ndr), ma sta a lui scegliere. Non posso forzarlo: lui ritiene di aver fatto la scelta migliore per il suo futuro''.
Chi sara' l'erede dell'asturiano? ''La cosa fondamentale -risponde Briatore- e' avere una squadra competitiva. In questo modo puoi attirare piloti forti. Mancano ancora 15 gare alla fine del Mondiale, si parlera' di quest'argomento ogni weekend. Noi, pero', non ne discuteremo in pubblico. Parleremo solo quando avremo preso una decisione''. Alla fine del 2006 la Michelin, salvo ripensamenti, lascera' la Formula 1. La Renault, quindi, dovra' cambiare 'gommista' e affidarsi alla Bridgestone, che rimarra' unico fornitore. ''Noi ci aspettiamo di ottenere successi anche il prossimo anno. D'altra parte, i team che in questa stagione sono passati alla Bridgestone stanno ottenendo risultati paragonabili a quelli della Ferrari. Tutti sanno che la Bridgestone ha un'enorme professionalita', trattera' tutti con lo stesso rispetto. Cambiare fornitore di pneumatici in Formula 1 e' normale: non vedo per quale motivo dovremmo cambiare le nostre ambizioni''.
(Spr/Adnkronos) |