F1: De Adamich 'Peccato per l'addio di Michelin'
Giovedì 15 Dicembre 2005
Andrea De Adamich commenta l'uscita dal 'circus' della Michelin: 'Un peccato, perdiamo un aspetto della competizione'. L'ex pilota di Formula Uno, ora commentatore per le reti Mediaset, prova a spiegare a Datasport le motivazioni di questo abbandono, che vedra' la casa francese lasciare la massima competizione delle 4 ruote scoperte a partire dal 2007. Una decisione meditata a lungo, quella presa dall'azienda di Clermont-Ferrand, che mercoledi' ha annunciato il ritiro per i continui cambiamenti ai regolamenti imposti in questi anni dalla FIA, presieduta da Max Mosley. La Federazione Internazionale dell'Automobile aveva infatti preannunciato il proposito di passare a un unico fornitore di pneumatici dal 2008, nell'ottica di una riduzione dei costi per le scuderie e di una maggior sicurezza per i piloti.
'Nessuno sa come stanno veramente le cose, forse lo sa il solo Mosley in prima persona. Di certo verra' a mancare la sfida tecnologica tra i gommisti (l'altro attualmente impegnato in F1 e' la Bridgestone, ndr) . La tendenza della FIA non credo sia quella di ridurre i costi, ma di eliminare un numero sempre maggiore di variabili in gara: questo al fine di esaltare il fattore-pilota come unico artefice dei risultati delle corse - spiega De Adamich, 5 stagioni in F1 di cui la prima con la Ferrari (1968-1973) - Bisogna capire bene quali sono gli obiettivi della Formula Uno: se vuole essere un laboratorio per innovare tecnologicamente anche le vetture di serie, allora perdere un gommista e' grave; se invece si chiede solo spettacolo, ecco spiegata la decisione del monogomma. In quest'ottica e' auspicabile un futuro con identici telai e motori per tutte le vetture in gara' .
C'e' chi dice che con l'uscita della Michelin dal Mondiale la favorita numero uno tornera' ad essere la Ferrari, che da tempo utilizza le coperture Bridgestone. Andrea De Adamich non e' d'accordo: 'Le gomme hanno sempre rappresentato un fattore determinante per le prestazioni in corsa, nella storia della Formula Uno. Con il monogomma non esistera' un vantaggio per nessuno, perche' ovviamente la FIA applichera' controlli rigorosi in modo tale che ogni macchina abbia lo stesso tipo di gomma - spiega l'ex pilota - E poi la Bridgestone e' un'azienda di punta, che garantisce una serieta' assoluta in questo senso. Non ci saranno favoritismi' .
E' un dato di fatto che negli ultimi anni la Formula Uno abbia avuto molte difficolta' a garantire un tasso di spettacolarita' sufficiente ad attrarre pubblico (nei circuiti e davanti alla televisione), e di conseguenza sponsor disposti a investire in questo 'business'.
In quest'ottica il ritorno al cambio gomme, previsto dalla FIA gia' nel 2006, potrebbe aiutare?
'Lo spettacolo in pista aumentera' forse di uno 0,1% - e' la risposta di De Adamich - Con questa decisione si e' solo cercato di aumentare gli elementi di 'backstage' che ruotano intorno alla corsa, e che possono movimentare lo scorrere delle vetture in pista. Esagerando, e' come mettere delle cheerleader accanto ad ogni curva...Di certo se aumenta l'audience delle gare aumentano anche gli introiti derivanti dagli sponsor, e quindi i costi che ne conseguiranno verranno coperti' .
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