Melandri 'crac', ma a Brno ci sarà
Frattura astragalo,come Biaggi nel 2004
La frattura dell'astragalo è una brutta bestia, specie se corri in moto e devi appenderti alle pedane o addirittura scalare le marce, ma Marco Melandri non è un tipo che si arrende ed è pronto a dimostrarlo un'altra volta. La risonanza magnetica non ha dato l'esito sperato, ma a Brno, il 19 agosto, il ravennate vuole esserci e i segnali sono incoraggianti. Tre anni fa Max Biaggi subì lo stesso infortunio, due mesi out.
Un volo che ha fatto trattenere il fiato a tutti, un'uscita di pista tanto atipica da lasciare gli appassionati in punta di divano a chiedersi cosa fosse successo, prima di vedere quel contatto, quella riga nera sull'asfalto indice di una pinzata brusca e incontrollabile. Marco Melandri se l'è cavata con una frattura dell'astragalo sinistro e, nonostante possa sembrare una considerazione sarcastica, non è così. Se non fosse sceso dalla moto in corsa, finendo dritto contro le protezioni, forse le ossa da rattoppare sarebbero state di più. La risonanza magnetica non è stata clemente, rivelando che la caviglia ha subito un trauma importante. Non appoggia il piede, continuando a seguire le direttive del dottor Costa e sottoponendosi alle cure fisioterapiche del caso. Una situazione che potrebbe portare a pensare che il ravennate possa disertare il Gp della Repubblica Ceca e magari anche qualche altro appuntamento iridato. Ma Melandri vuole tornare in sella a Brno, il 19 agosto, e il programma di recupero è settato appunto su quella data limite da rispettare. Di botte ne ha prese in quantità durante la carriera, ma anche stavolta il pilota della Honda sembrerebbe in grado di bruciare le tappe e tornare in pista a tempo di record.
Per rendere meglio l'idea di quanto la probabile partecipazione di 'Macio' al prossimo gran premio possa considerarsi una mezza impresa, si può ricordare un precedente, sempre legato al tricolore. Max Biaggi si fratturò l'astragalo nel 2004, ma il romano rimase ai box per quasi due mesi. La soglia del dolore dei due piloti è certamente diversa, senza nulla togliere all'attuale centauro della Superbike. Melandri, per l'ennesima volta, può dare dimostrazione del suo essere 'macho'.