Motomondiale: il 2006 si chiude con 648 cadute
(AGM-DS) - Roma, 23 dicembre - La stagione 2006 del Motomondiale si chiude con 648 cadute totali: erano 4 anni che non si andava sotto le 700. La statistica conferma i miglioramenti che sono stati fatti sul piano della sicurezza nell’ultimo periodo. Ripartendo il dato per i 17 gran premi che hanno composto il calendario, emerge che per ogni appuntamento si sono avuti 38,1 scivoloni. Se si suddivide ulteriormente per le tre categorie di cui si compone il Motomondiale (125cc, 250cc e MotoGP) il risultato e' che per ogni cilindrata si sono registrate 12,7 cadute. Non si puo' pero' dimenticare che il dato e' relativo a tutto il weekend di gara, composto da due giorni di prove e uno per la gara stessa. Cio' significa che ogni giorno, per ogni cilindrata, si sono avuti 4,23 incidenti per Gran Premio. Per la prima volta negli ultimi quattro anni si e' dunque scesi sotto la barriera delle 700 cadute; nel 2005 erano state 737, nel 2004 706, una in piu' del 2003. Solo nel 2002 la statistica fu lievemente inferiore a quella attuale, con 646 cadute. Il recordman in fatto di cadute e' il francese Jules Cruzel che con la sua Aprilia 250cc ha assaggiato la durezza del suolo ben 20 volte. Una sola caduta, invece, per Loris Capirossi su Ducati, coinvolto tra l’altro in una caduta multipla sul circuito di Montmelo' durante il GP di Catalogna. Durante i tre giorni il momento in cui si verificano il maggior numero di cadute e' ovviamente la gara, quando cioe' l’adrenalina sale a mille e nessuno vuole starci a perdere. Il dato piu' positivo viene pero' dai pochi piloti che hanno riportato lesioni gravi dopo queste cadute; una circostanza che non e' frutto della casualita' ma del costante lavoro fatto per migliorare la sicurezza dei circuiti e le protezioni dei piloti.
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