Matri segna, Agazzi salva
Il Bari sprofonda a Cagliari
La squadra di Donadoni supera i pugliesi grazie a una doppietta dell'attaccante in apertura. Okaka accorcia le distanze poi il portiere rossoblù compie un miracolo sul rigore di Rudolf
CAGLIARI, 30 gennaio 2011 - Una doppietta di Alessandro Matri, per il quale si fanno sempre più insistenti le voci che lo vogliono alla Juventus, lancia il Cagliari nella fascia medio-alta della classifica e rifila al Bari la quarta sconfitta consecutiva. Ma nel successo dei rossoblù ha un peso determinante la prodigiosa doppia parata di Agazzi sul calcio di rigore di Rudolf nel finale di primo tempo.
SUBITO MISSIROLI E BENTIVOGLIO — Donadoni e Ventura puntano subito sui rinforzi di mercato: nel Cagliari dentro fin dal primo minuto Missiroli, appena arrivato dalla Reggina, mentre nel Bari debutta Bentivoglio, fresco acquisto proveniente dal Chievo. L'ex c.t. azzurro non può contare sugli squalificati Conti e Nainggolan, quindi ridisegna il centrocampo con Biondini, Cossu, Lazzari e Missiroli, che si alternano nel ruolo di trequartista alle spalle di Matri e Nenè; Acquafresca, reduce da influenza, va in panchina. Davanti ad Agazzi la solita difesa a quattro con Pisano, Canini, Astori e Agostini. Ventura, che non può contare sullo squalificato Parisi (oltre agli infortunati Barreto, Salvatore Masiello e Ghezzal) ritrova Almiron dal 1': l'argentino si piazza in regia affiancato da Gazzi e Donati, con Bentivoglio alle spalle di Okaka e Rudolf. In difesa, davanti a Gillet, ci sono Andrea Masiello, Rossi, Glik e Raggi.
SUPER MATRI — Non c'è tempo per lo studio e i tatticismi. Pronti-via e il Cagliari, alla prima azione pericolosa, fa centro: all'8' Missiroli dalla trequarti tocca in profondità per Matri, l'attaccante lodigiano stoppa bene e si gira fulminando Gillet con il sinistro. Passano quattro minuti e i sardi colpiscono ancora: calcio d'angolo, Canini arriva prima di tutti di testa ma Gillet compie un mezzo miracolo respingendo la sua conclusione, sulla ribattuta Matri, tutto solo sul secondo palo, mette dentro da due passi. Sembra già finita dopo neanche un quarto d'ora, ma al 14' il Bari accorcia le distanze: Okaka ha spazio (troppo) e prova il destro dalla lunga distanza, sarebbe un rasoterra facile facile da parare se Agazzi non si facesse passare il pallone in mezzo alle mani. Il gol quasi casuale ravviva il Bari, fin lì simile a una barchetta in balia della tempesta. L'undici di Ventura attacca, ci prova, macina gioco, ma fatica a raggiungere le punte, quindi ci prova con i lanci in profondità che sono facile preda della difesa del Cagliari. Al 39' Almiron si ricorda della papera di Agazzi e prova il destro dalla lunghissima distanza, ma questa volta il portiere non si fa sorprendere. Due minuti più tardi Agazzi si fa perdonare con gli interessi: Canini stende Bentivoglio, rigore netto. Rudolf e Okaka litigano per tirarlo, alla fine va l'ungherese: il portiere del Cagliari indovina la traiettoria, si tuffa sulla sinistra e respinge, Rudolf arriva per ribattere in rete e Agazzi si supera smanacciando sopra la traversa sulla botta da due passi.
BARI GENEROSO — La ripresa si apre con il Bari subito all'attacco: al 2' Gazzi trova Rudolf in area, l'ungherese prova il sinistro da posizione angolatissima ma Agazzi è attento. All'8' si rivede il Cagliari: gran numero di Cossu che stoppa un pallone irraggiungibile, si accentra e con il destro impegna Gillet. Almiron ci prova al 18' con un destro da distanza siderale che sfiora il palo alla destra di Agazzi. Generosa, volonterosa e con un cuore grande così, la squadra di Ventura ci prova finchè le energie reggono, anche con gli innesti di Rivas (per Rudolf) e nel finale di Castillo (per Donati); il Cagliari si chiude bene e cerca di far male in contropiede. Al 44' il Cagliari ha l'occasione per chiudere il match: Masiello tocca ingenuamente da dietro Matri in piena area, l'attaccante cade e l'arbitro fischia il rigore. Se ne incarica Acquafresca che angola bene, ma Gillet vola a respingere sulla sinistra. L'errore dal dischetto mette al Cagliari qualche brivido in più nel finale, ma il Bari, che ci ha messo l'anima, non ha più forze per arrivare al pareggio.
Omar Carelli
Fonte:
gazzetta