GP Australia, Gara: Hamilton domina una gara imprevedibile
Lewis Hamilton ha dominato e vinto con autorevolezza il Gran Premio d’Australia 2008, firmando la prima vittoria della sua stagione e completando i cinquantotto giri di pista previsti alla media di 194.577 chilometri orari. Vince quindi Hamilton,con la sua leadership mai in discussione in una gara particolarmente movimentata e spezzata da ben tre regimi di Safety Car.
Secondo posto, meritato ma aiutato anche dalle tante interruzioni, per Nick Heidfeld, che porta una BMW sul podio dopo la prima fila ottenuta da Kubica in qualifica.
Terzo, al primo podio in carriera, Nico Rosberg, con la Williams che quindi festeggia nel migliore dei modi i trent'anni di F1 di Frank Williams.
Quarto posto per Fernando Alonso, autore nel finale di uno splendido duello con Heikki Kovalainen, quinto alla bandiera a scacchi: nel corso del penultimo giro, inoltre, il pilota finlandese della McLaren era riuscito in un bellissimo sorpasso su Alonso annullato, però, da un problema avuto in rettilineo, forse nella selezione delle marce, che ha permesso ad Alonso di risuperare il collega della McLaren e chiudere la gara in volata al quarto posto.
Sesto posto, invece, per Rubens Barrichello, autore di una gara travagliata coronata con un pit-stop effettuato quando la pit-lane era chiusa e, per questo, rallentata con uno stop&go che lo ha costretto a perdere un paio di posizioni. Nel corso del pit-stop incriminato, inoltre, un errore del capomeccanico ha causato una partenza anticipata dalla piazzola del pit-stop, quando ancora era in atto il rifornimento: per la Honda, quindi, si registrano anche tre meccanici contusi, fortunatamente non in maniera grave.
Dietro il brasiliano, al settimo posto, ha chiuso il pilota della Williams Nakajima, ultimo dei piloti arrivati al traguardo: la lista dei ritirati, infatti, è lunghissima e conta ben quindici piloti usciti di scena anzitempo.
L’ottava posizione, che assegna un punto, viene così assegnata a Bourdais, ultimo dei ritirati in ordine cronologico.
La lista dei ritirati vede già cinque piloti eliminati nel corso del primo giro: alla frenata della prima curva, infatti, un contatto multiplo nelle retrovie causa il volo di Fisichella nella via di fuga e il ritiro, oltre del romano, anche di Button e Vettel, coinvolti nel contatto.
Poche curve più avanti, invece, è stato il turno di Davidson e Webber, venuti a contatto in una fase concitata di gara: per entrambi c'è stata la rottura della sospensione e l'inevitabile ritiro.
Le carambole e i contatti dei primi giri costringeranno poi anche Nakajima a fermarsi per cambiare il musetto della sua Williams: per il pilota giapponese, però, non ci saranno problemi a tornare in pista e riprendere la gara.
Alla partenza, inoltre, si complica da subito la gara di Felipe Massa: partito quarto e superato alla prima curva all'esterno da Kovalainen, il brasiliano è finito in testacoda, nel tentativo di resistere al rivale della McLaren, picchiando anche l'anteriore della sua Ferrari contro le barriere esterne.
Per la sua fortuna, si è reso necessario solo il cambio del muso, effettuato nel periodo di Safety Car indotto dalla carambola della prima curva. Nel giro successivo, poi, il brasiliano è stato richiamato ai box una seconda volta, per effettuare il rifornimento in ottica di un cambio di strategia.
Dopo soli otto giri, il primo ritiro per cause tecniche: a fermarsi è la seconda Force India, quella di Adrian Sutil, entrato ai box per un problema tenico. Per la squadra Indiana un inizio di stagione pessimo, con un doppio ritiro nei primi otto giri di gara.
Al ventesimo giro, arriva il ritiro anche per il secondo italiano in pista, Jarno Trulli, che era sofferente dall’inizio per un problema con la batteria, in surriscaldamento dalla partenza del Gran Premio e definitivamente esplosa al momento del primo pit-stop.
Sei giri dopo, l’attenzione torna su Felipe Massa: nel tentativo di sorprendere David Coulthard all’interno della prima curva e sorpassarlo, i due verranno a contatto: la Red Bull del pilota scozzese volerà nella via di fuga, rompendo le sospensioni anteriore destra e posteriore sinistra, e costringendo i commissari a far tornare in pista la Safety Car.
Un particolare significativo, visto che il periodo trascorso ad andatura ridotta sembra essere stato la causa dei successivi ritiri di Sato, Piquet e dello stesso Massa, tutti bloccati alla ripartenza da problemi tecnici, forse indotti dall’altissima temperatura che ha interessato l’autodromo nel corso della gara.
Il periodo di Safety Car indotto dall’incidente tra Coulthard e Massa sarà utile, però, a Raikkonen per portare a compimento la sua durissima rimonta dalla sedicesima posizione: giunto terzo grazie al continuo ritardo della sosta ai box, il finlandese ha potuto approfittare della Safety Car per ricucire lo strappo con il duo McLaren, in quel momento in testa alla gara.
Proprio alla ripartenza, dopo il rientro della Safety Car, il finlandese rovinerà la sua gara: nel tentativo di superare il connazionale Kovalainen, Raikkonen commetterà un decisivo errore in frenata alla seconda curva, finendo fuori pista, nella ghiaia, e rientrando nel gruppo ultimo, in undicesima posizione.
Il finlandese, quindi, si troverà costretto a rimontare di nuovo, partendo dal fondo: recuperato Timo Glock, decimo (e penultimo) in quel momento, Raikkonen commetterà un nuovo, decisivo, errore: alla frenata della curva 2, infatti, il finlandese finirà in testacoda, così come gli era successo nelle prove libere, toccando l’erba all’esterno della frenata. Raikkonen riuscirà a ripartire, anche se di nuovo in pesante ritardo rispetto al gruppo.
Per Glock, però, la gara ha in serbo un'altra brutta sorpresa: finito largo per un suo errore all’uscita della curva 12, Glock ha visto la sua Toyota rimbalzare su un dislivello della via di fuga e, con le sospensioni in frantumi, compiere una serie di piroette nel rettilineo successivo. Un incidente particolarmente spettacolare che, per la violenza dell’urto, ha reso necessaria una visita di controllo per il pilota, che non ha però riportato conseguenze gravi dall’incidente.
Per rimuovere la Toyota incidentata, però, si renderà necessario un ulteriore periodo di Safety Car: un guaio per Rubens Barrichello, che senza benzina si trova costretto a rifornire nonostante la pit-lane sia chiusa. Per il brasiliano della Honda, quindi, sarà inevitabile lo stop&go, che rovinerà definitivamente la sua gara.
Il restart, poi, presenta ulteriori sorprese con il ritiro di Kubica, finito a contatto con Nakajima ancora prima di passare sul traguardo per riprendere la gara. Il pilota giapponese della Williams, comunque, riuscirà a ripartire dopo aver cambiato di nuovo il muso della sua monoposto.
Nelle posizioni di testa, con Hamilton che scappa di nuovo e lascia il gruppo, si registra invece lo spettacolare sorpasso di Fernando Alonso: con Raikkonen e Kovalainen in lotta, lo spagnolo riesce a sopravanzare entrambi in una sola curva, prendendosi la quarta posizione temporanea.
Due giri dopo, la vettura di Raikkonen si stacca dal gruppetto: il finlandese si trova costretto a rallentare di oltre sei secondi al giro, per un problema tecnico evidenziato dal rumore sordo del suo motore Ferrari: dopo un solo giro, la sua vettura si fermerà definitivamente, completando il pessimo week-end della scuderia italiana con un doppio ritiro. Per la scuderia italiana non si registrava un ritiro per entrambe le vetture dal 1997.
Poco dopo, si rompe anche il motore Ferrari della Toro Rosso di Bourdais, che occupava autorevolmente la quarta posizione davanti ad Alonso e Kovalainen. Un peccato per la Toro Rosso, che visto il ritiro di Vettel nei primi giri, perde una validissima quarta posizione. Per Bourdais, comunque, ci sarà l’ottava posizione nel finale, visto che il francese è l’ultimo dei ritirati del Gran Premio d’Australia 2008.
La McLaren, quindi, lascia la prima gara in testa al mondiale costruttori, staccando subito la diretta rivale della Ferrari incappata in un week-end particolarmente negativo: per la scuderia italiana, e per i tanti altri delusi di questo Gran Premio, c’è però la possibilità di rifarsi in fretta, già domenica prossima, in Malesia, per la seconda gara della stagione.
Aggiornamento: A seguito della decisione dei commissari, il pilota dell'auto #17 Rubens Barrichello è stato squalificato per aver lasciato la corsia dei box con il semaforo rosso acceso.
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