Lodi risponde a Del Piero
Juve beffata dal Catania: 2-2
I bianconeri segnano due volte nel primo tempo grazie al loro capitano: su rigore e di petto. Poi nella ripresa accorcia le distanze Gomez, e Lodi al 95' - con due minuti ulteriori di prolungamento sul recupero iniziale - su punizione trova il pareggio definitivo
MILANO, 23 aprile 2011 - Neanche un super Del Piero riesce a tenere la Juventus aggrappata al treno Europa. Il capitano bianconero segna una doppietta, ma il Catania pareggia in rimonta 2-2 all'Olimpico di Torino nel posticipo della 34ª giornata di serie A. E così la squadra di Delneri non sfrutta il regalo pomeridiano di Lazio e Udinese e resta lontana dietro, in coda, quella per l'ultimo posto Champions ed i due disponibili di Europa League. Lunedì 2 maggio a Roma contro la Lazio, ora distante 7 lunghezze, per poter sperare in un finale decente di una stagione disgraziata dovrà vincere lo scontro diretto, e forse non basterà comunque. Le disgrazie bianconere sono lo specchio dell'impresa del Catania, che si ritrova risucchiato nelle paludi del fondoclassifica, solo 2 punti sopra il quartultimo posto. I siciliani hanno rimontato con un finale tutto cuore, che ha mostrato in maniera spietata le crepe della Juve: poca personalità, difesa distratta e decisioni di giocatori e tecnico rivedibili: Delneri si è forse giocato stasera le ultime residue possibilità di tenersi la panchina per la prossima stagione. Il cambio del migliore in campo, Del Piero, ma soprattutto del giocatore che con la sua personalità poteva remare controvento nel finale, non può che stupire.
SCHIERAMENTI — Delneri ritrova Del Piero dal 1' e con lui il modulo 4-4-2 tanto caro al tecnico. Sulla sinistra, a centrocampo, gioca Marchisio, resta fuori Pepe. Simeone schiera 10 argentini più Capuano, che vince il ballottaggio con Marchese come terzino sinistro.
DEL PIERO SHOW — Si parte, e dopo soli 40" Motta si fa ammonire per un fallaccio gratuito a centrocampo su Gomez. Insomma, le premesse in casa bianconera sembrano delle peggiori. Ma poi sale in cattedra professor Del Piero. Il capitano bianconero segna due volte, sfruttando altrettanti episodi favorevoli. Prima su rigore per un mani di Alvarez, e poi correggendo in rete, forse in maniera involontaria, un cross di Krasic. I suoi gol per la Juve salgono così a 283, e quelli stagionali diventano 10, miglior marcatore davanti ai 9 centri di Quagliarella. Ma è la prestazione del numero 10 che impressiona: fa ammonire Spolli, Silvestre e Ledesma, sprizza personalità, quella che è tanto mancata a questa squadra in sua assenza. Crea la superiorità numerica e i colpi ad effetto, fa venire i brividi ad Andujar su punizione. Il Catania, che pure ha tanto bisogno di punti, è timido: vivace con Ricchiuti e Gomez, che colpisce la traversa sullo 0-2 con un sinistro violento che aveva lasciato fermo Buffon, ma poco continuo nella manovra e poroso in fase difensiva. All'intervallo è 2-0 Juve.
CAMBI — Si riparte con Sorensen al posto di un Motta incerto, e con Bergessio, punta vera, al posto di uno spento Izco, punta periferica. La partita cambia, ora. Il Catania ci prova, sposta più avanti il suo baricentro, ma Buffon è impegnato solo dal solito frugolino Gomez, con un destro al volo insidioso. Il Catania fa tanta mole di gioco, ma non punge.
GOMEZ TROVA IL GOL — Con merito, impreziosendo un'eccellente prestazione, sfruttando quello che si conferma il problema più evidente della Juventus: le difficoltà sugli esterni bassi. E così arriva un cross dalla sinistra (dove Sorensen come Motta prima di lui fatica ad affrontare avversari agili sulla breve distanza), e Gomez brucia Grosso, che se lo dimentica alle spalle, insaccando sul secondo palo. 2-1 e gara riaperta.
CUORE CATANIA:PARI LODI — Succede di tutto, adesso. Delneri - che ha inspiegabilmente tolto Del Piero e pure Matri, vede la sua Juve mangiarsi un paio di reti in contropiede, ma soffre da matti dietro. Il Catania non si arrende, Melo regala due punizioni di fila dal limite ai rossazzurri. E Lodi, al secondo tentativo, trova un sinistro delizioso che vale il 2-2. Al 5' di recupero, dopo che il prolungamento iniziale era stato di 3'. Per il Catania è come una vittoria: un punto salvezza, per la Juve una beffa bruciante. La Champions League è fuori portata, l'Europa League sempre più lontana, a -3 dalla Roma.
Riccardo Pratesi
Fonte:
gazzetta