Amauri è l'oro di Parma
Udinese nervosa e battuta
Una doppietta del brasiliano stende i friulani, in dieci dal 21' per l'espulsione sciocca di Inler (fallo brutto su Giovinco e reazione con colpo di petto all'arbitro). E i gialloblù confermano il loro ottimo momento di forma dopo il successo sull'Inter
UDINE, 23 aprile 2011 - Finisce con l'eroe zoppicante, in panchina, che sorride lo stesso. Carvalho Amauri de Oliveira, dopo l'Inter, affossa anche l'Udinese, al Friuli: un colpo che vale doppio, anche se dietro, in classifica, vincono tutte. La salvezza, però, è più vicina da oggi per il Parma, matematica o non matematica. Stanno troppo bene gli emiliani, rigenerati da Colomba (a Pasqua fa sempre bene), o troppo male i bianconeri di Guidolin, alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite? Intanto diamo a Cesare quel che è di Cesare. O ad Amauri quello che è di Amauri.
BELARDI COLPEVOLE — Il brasiliano, appena arrivato alla Juventus, tre anni fa, si era ritrovato come primo compagno di stanza Emanuele Belardi. Il portiere dell'Udinese, che gioca titolare solo perché Handanovic è squalificato, è come il metano; nel senso che dà una mano. O meglio, la mette malissimo sul colpo di testa di Amauri al 13' e la palla finisce in rete. Premessa: sul cross di Valiani l'attaccante del Parma pare in leggero fuorigioco. Poi torna indietro per l'inzuccata, ma quando parte il traversone è appena oltre Benatia. Dettaglio non trascurabile.
INLER, MA CHE FAI? — Altro dettaglio non trascurabile, l'Udinese ha giocato tre quarti della gara in dieci. Colpa di Inler, che a sei giorni di distanza dalla prova da califfo contro il Napoli perde la brocca e lascia i suoi in inferiorità numerica al 21'. Dopo aver subito un contrasto duro di Morrone e aver visto una punizione non data a Sanchez al limite dell'area del Parma lo svizzero va ad abbattere Giovinco a centrocampo; e non contento, mentre l'arbitro gli sventola sotto il naso il cartellino giallo, gli dà pure un colpo di petto. Espulsione ovvia, meritata e aggiungeteci voi altri aggettivi non positivi.
CONDIZIONE PRECARIA — Brutta botta, per l'Udinese, perdere il faro di centrocampo dopo aver subito un gol inaspettato. Il 4-4-2 del Parma, a questo punto, diventa una cassaforte: sulle fasce volano e tamponano sia Modesto che Valiani, mentre Giovinco ha davvero un altro passo rispetto ai lungagnoni della difesa friulana. Aggiungeteci un Sanchez e un Isla non al meglio ed ecco servito lo scacco matto. Inutile anche l'ingresso di Di Natale nella ripresa per rianimare la ciurma. Alla fine lo schema è palla lunga per la testa di Corradi (entrato per Sanchez) e sperare in qualcosa. Di fatto, comunque, Mirante è inoperoso.
CONTROPIEDE — Tra un cartellino e un altro (saranno otto alla fine i gialli, più il rosso) la partita scivola via tranquilla, con gli ospiti al timone. Bojinov si divora il raddoppio mancando un facile stop e i titoli di coda li deve mettere ancora Amauri, perfetto nello scattare in contropiede sul filo del fuorigioco (questione di centimetri) e nel battere Belardi per la seconda volta. E con questi fanno tre gol in due partite, e sette da quando è a Parma. Un giocatore ritrovato, insomma. Zoppicante o non zoppicante, lo stesso attaccante decisivo esploso nel Palermo proprio di Guidolin, ora allenatore dell'Udinese.
Alessandro Ruta
Fonte:
gazzetta