Il Palermo si butta via
Cesena, doppia rimonta in 10
Finisce 2-2 al Barbera: i rosanero, avanti con Kurtic e Pinilla, si fanno rimontare da Parolo e Giaccherini nel recupero. I romagnoli erano anche in 10 (fuori Von Bergen). Accenno di rissa nel finale
PALERMO, 10 aprile 2011 - Da 2-0 a 2-2 con un uomo in più. Zamparini sarà felice come una Pasqua dopo aver rivisto i soliti problemi della sua squadra in versione Rossi. Un gruppo valido, promettente, brillante. Ma incapace di gestire i risultati e di non prendere gol. Così quella di tornare a vedere l'Europa resta una speranza. Archiviata la parentesi Cosmi, con una vittoria e tre sconfitte, il Palermo torna a giocare meglio con un allenatore che sicuramente ha più il polso di questo gruppo. Ma il risultato è disastroso per come si era messa la partita: il Cesena era anche in 10 dopo il rosso a Von Bergen. Ficcadenti sorride: resta in corsa per la salvezza. E domenica c'è il Bari (da affrontare senza Caserta e Von Bergen): altra occasione da sfruttare per provare a costruire una salvezza che avrebbe del clamoroso.
SCELTE — Rossi, privo di Pastore, Ilicic, Munoz e Migliaccio, dà fiducia ai baby Kurtic ed Acquah. In regia si rivede Liverani, accantonato da mesi, per lo scialbo Bacinovic di questo periodo. E proprio il 35enne mancino risoponde presente. Certo, non potrà più giocare 38 partite l'anno, ma in questa serie A ci può ancora stare. Eccome. Ficcadenti, senza in rosa un centravanti di livello, propone Malonga sostenuto alle spalle da Jimenez e Giaccherini.
AVVIO SUPER — Parte a mille il Palermo, che vuole dimostrare qualcosa. Miccoli e Pinilla si fanno vedere subito, poi è proprio il baby sloveno Kurtic (classe 1989) a finalizzare una bellissima azione avviata dal sinistro stagionato ma sempre fatato di Liverani e proseguita da Balzaretti, perfetto nell'assist da sinistra. Il Cesena mostra tutti i suoi limiti. Tecnici e di personalità. In tutto il primo tempo ci sono solo un sinistro di Malonga e un episodio uin area che coinvolge lo stesso numero 17, che alla mezz'ora in area viene a contatto con Liverani. Non ci pare un'azione da rigore, ma certo l'ammonizione per simulazione è troppo. E fa infurirare i romagnoli. Che hanno poco da Jimenez e Giaccherini. Gli uomini che dovrebbero fare la differenza dietro a Malonga, che si sbatte ma non sembra avere lo spessore per giocare titolare in serie A.
ESSENZIALE — Così il Palermo, orchestrato su ritmi non elvatissimi da Liverani, gestisce la partita e trova anche il raddoppio. Antonioli salva con una prodezza su Pinilla, poi sul successivo corner si arrende alla deviazione del cileno, servito da un tirocross del solito inesauribile Balzaretti, che si conferma il miglior terzino sinistro italiano del momento.
GESTIONE — Il Cesena ha lo spirito di chi deve salvarsi. E prova a dare intensità al suo calcio nella ripresa. Ma le armi a disposizione di Ficcadenti sono pochine. C'è una girata di Giaccherini, su cui è attento Sirigu. E poco altro. Fino ai pazzeschi minuti finali: prima la difesa rosanero si perde Parolo su azione da calcio d'angolo, poi un rimpallo libera Giaccherini in area, che mostra un'insolita freddezza davanti alla porta e batte Antonioli. Ed è festa Cesena, in parte guastata dal parapiglia scatenato da Calderoni, portiere di riserva romagnolo, che va ad esultare davanti alla panchina siciliana. Calma riportata a fatica e con il rosso all'ex portiere dell'Atalanta. Anche se, a proposito di calma, vorremmo sentire il parere di Zamparini sul finale del Palermo...
Jacopo Gerna
Fonte:
gazzetta