L'lnter riparte dal Chievo
Cambiasso-Maicon: 2-0
La squadra di Leonardo si rialza, vince e prova a rilanciarsi: -2 in classifica sul Milan. Apre l'argentino al 21' della ripresa, poi chiude il brasiliano. I veronesi tengono per un tempo e e sfiorano il gol con Pellissier
MILANO, 9 aprile 2011 - Cancellare la settimana orribile è impossibile, ma l'Inter, per ora, fa quello che può. Inizia riportandosi a meno due dal Milan, seppure temporaneamente, come al momento del fischio d'inizio del derby. Domani la palla ripasserà ai rossoneri, ma almeno la squadra di Leonardo chiude la falla, smette di imbarcare acqua e ricomincia a navigare. Per approdare a nuovi porti europei servirà molto di più, servirà una pesca miracolosa a Gelsenkirchen, ma stasera, contro il Chievo, l'imperativo era solo centrare i tre punti.
PAURA, POI REAZIONE — I nerazzurri vincono due a zero, lo fanno con una prestazione un po' contratta nel primo tempo (quando riafforano i fantasmi di Raul e Edu a terrorizzare i campioni d'Europa uscenti), ma decisamente più convincente nella ripresa. La formazione di Leonardo appena prima di andare in vantaggio pare ritrovare le misure, è più corta sul campo e recupera palla sulla trequarti offensiva. Poi, come in tutti i recenti momenti di crisi, ci pensa Cambiasso, che apre le danze su assist di Maicon, successivamente a sua volta a segno. Buona gara del brasiliano, così come del suo omologo a sinistra Nagatomo. Chiariamo: non è che tutti i problemi che hanno fatto grande lo Schalke siano spariti, ma per avere ragione di un Chievo quasi tranquillo è bastata questa Inter.
I GOL — Il gol che sblocca lo 0-0 arriva al 21' della ripresa, quando Lucio ricicla una palla sul secondo palo, dal fondo scarica per Maicon, bravo a guardare in mezzo e pescare Cambiasso relativamente solo in area: tiro immediato dell'argentino, deviazione di Andreolli che inganna Sorrentino e vale l'1-0. Una mezza carambola favorisce invece Maicon per il 2-0: filtrante di Sneijder per Milito in area: il Principe è fra due difensori, cade, la palla filtra e per l'esterno in proiezione offensiva è facile battere Sorrentino.
INTER, BENE LE FASCE — Leonardo cambia, ma non troppo: in difesa ritorna Lucio, e la differenza si sente, Nagatomo sulla sinistra, attento e propositivo, alimenta qualche rimpianto (forse sarebbe servito contro lo Schalke), sulla destra si ricompone l'asse Maicon-Zanetti. Quando ha l'argentino davanti, il terzino brasiliano sicuramente rende di più: i due si trovano e Maicon si sente più coperto e libero di provare a trasferirsi nell'area avversaria. I problemi maggiori restano a centrocampo, dove Cambiasso fatica a tenere corta la squadra, mentre Kharja impiegato inizialmente da rifinitore entra poco nel gioco. Al 1' della ripresa comunque non è lui, ma Stankovic, a fare spazio a Sneijder. Poco dopo uscirà anche Pazzini, che aveva avuto la più chiara occasione da gol (una delle poche) del primo tempo: il suo diagonale era finito di poco a lato. Con Sneijder, non precisissimo, aumenta almeno la velocità di pensiero davanti: Eto'o è spesso ingabbiato, ma la manovra trova sbocchi esterni importanti. Dopo il 2-0 qualcuno rifiata in vista della Champions. Non basterà una prestazione così, servirà qualcosa che al momento resta inimmaginabile.
CHIEVO, OCCASIONI PER SEGNARE — Del resto il Chievo non puntava a entrare fra le prime quattro d'Europa: si presenta a Milano con la quarta miglior difesa del campionato e con l'intento di smentire le ultime gare coi nerazzurri, sempre ricche di gol. Pressing immediato di Fernandes e Constant sui portatori di palla avversari, mentre Pellissier lotta come sempre davanti e Moscardelli cerca immediatamente la porta. La difesa regge finché Sardo e Jokic si sdoppiano nelle due fasi, poi qualcosa cede. Potrebbe comunque segnare, il Chievo (Pellissier si divora un gol facile e Constant fallisce un aggancio da due passi ancora sullo 0-0), ma non trova al Meazza i punti salvezza. Potrà riprovarci domenica, col Bologna.
Valerio Clari
Fonte:
gazzetta