La Fiorentina sogna il colpo
Il Cesena la gela nel finale
La sfida del Manuzzi finisce 2-2. Dopo il vantaggio di Jimenez, la squadra di Mihajlovic recupera con Gilardino e passa in vantaggio con Montolivo. Sembra fatta ma un tiro di Caserta trova la deviazione di Gamberini. E nel recupero Boruc salva il pari su Bogdani
CESENA, 3 aprile 2011 - Hanno dato vita a una bella partita, ma il 2-2 finale non serve a nessuna delle due. La sfida della giornata è capire chi tra Ficcadenti (Cesena) e Mihajlovic (Fiorentina) sia più infuriato per l’esito di questa sfida. Perché entrambi hanno avuto la concreta possibilità di vincere il match ed entrambi se lo sono visto scappare per dettagli. Piccoli ma decisivi. La Fiorentina quando ha gestito male il vantaggio per 2-1 facendosi raggiungere nel finale da una beffarda autorete di Gamberini su tiro non irresistibile di Caserta. Il Cesena quando sul 2-2 ha visto Bogdani solo davanti alla porta con la palla perfetta sulla testa: situazione in cui 95 volte su 100 in carriera ha segnato. Oggi si è invece fatto respingere la palla da Boruc. Dettagli. Ma è con quelli che nel calcio spesso si fa la differenza.
PRESSIONE BIANCONERA — Sugli spalti non ci si è affatto annoiati. Il Cesena ha aggredito subito la Fiorentina puntando molto sull’assistenza dalla sinistra di Santon ai mobilissimi Giaccherini e Parolo. I viola inizialmente hanno un po’ patito e solo grazie alle ripartenze di Vargas sono saltuariamente riusciti ad alleggerire la pressione bianconera, non sempre precisa, peraltro. Il piano di Ficcadenti, però, per lunghi tratti della partita è parso funzionare. La viola è stata costretta all’indietro e al 18’ la pressione è fruttata il gol. Parolo ha guadagnato una punizione dal limite dell’area e Jimenez l’ha trasformata beffando Boruc, confuso dalle mille gambe che gli sono passate davanti al momento del tiro. Il classico gol dell’ex.
PERICOLI — La Fiorentina ha sbandato ma non ha ceduto. Progressivamente ha alzato il baricentro e i pericoli sono arrivati. In particolare per merito di Vargas e dei suoi palloni arrotati a centro area, autentici pericoli per Antonioli. Il portiere del Cesena è stato prodigioso al 25’ su Natali, deviando il colpo di testa sul palo. Poi Boruc ha dovuto respingere un destro potente da posizione defilata di Giaccherini. E al 35’ il pari: cross dalla sinistra di Vargas e ottimo stacco di testa di Gilardino che è stato bravo a infilarsi tra i due centrali romagnoli e battere sotto le gambe Antonioli.
LEONI — Un pareggio meritato e nella ripresa Mihajlovic manda in campo 11 leoni. Lo si capisce subito perché in 2 minuti si assiste a una parata capolavoro di Antonioli su punizione di Mutu (ammonito e diffidato salterà la sfida col Milan) e a una traversa di Natali dal successivo calcio d’angolo. Il Cesena è volenteroso ma molto meno efficace del primo tempo, i viola si fanno più intraprendenti. E al 24’ trovano la giocata da campione: palla perfetta di Santana per Montolivo che dal limite dell’area di piatto destro trova l’angolino lontano dove Antonioli non può arrivare.
JOLLY — E’ il momento delle sostituzioni a raffica: Ficcadenti mette dentro Caserta e Bogdani, Mihajlovic toglie Santana e mette Marchionni. Il problema per i toscani è che sarebbe il momento di approfittare della situazione e cercare il contropiede. Non accade e alla fine il Cesena, anche un po’ fortunosamente, pesca il jolly. Merito proprio di Caserta che, come detto, si fa “aiutare” da Gamberini. Il pari è però giustissimo, pienamente legittimato pochi minuti dopo dalla super parata di Boruc che salva il pareggio in pieno recupero. Ma il dubbio resta: chi sarà più incazzato tra Ficcadenti e Mihajlovic? Forse è un pareggio anche da questo punto di vista.
Giusto Ferronato
Fonte:
gazzetta