Lazio, basta Zarate
Cesena piegato 1-0
I biancolesti segnano subito con l'argentino - nell'anticipo della 30ª giornata di serie A -, poi amministrano il vantaggio senza rischiare quasi nulla. Palo di Sculli, ospiti spuntati in avanti: attaccano, ma non impensieriscono Muslera. Colpo di Matuzalem a Jimenez non visto dall'arbitro
MILANO, 19 marzo 2011 - La Lazio si rialza. Reagisce alla sconfitta patita nel derby battendo all'Olimpico il Cesena, reduce da quattro risultati utili consecutivi. Decide il gol di uno Zarate in crescita, autore di una partita confortante, nobilitata dalla rete partita. La squadra di Reja ha sofferto, senza brillare, ma ha stretto i denti e concesso pochissimo ai romagnoli, che per acciuffare la salvezza dovranno inventarsi qualcosa di più in avanti, dove c'è tanta buona volontà , ma non sempre altrettanta qualità . La Lazio invece può continuare a sognare la prossima Champions League.
NEL SEGNO DI ZARATE — Il primo tempo è giocato a ritmo blando. Alla Lazio, per chiuderlo in vantaggio, basta un guizzo di Zarate. L'attaccante argentino segna il suo quinto gol in questo campionato con un destro in allungo sul cross dalla sinistra di Mauri. La partita si mette bene per la squadra di Reja, che ora può chiudere tutti gli spazi e ripartire in contropiede con lo stesso Zarate, molto volitivo, e Sculli, che non danno punti di riferimento alla difesa bianconera. I romagnoli faticano a costruire gioco: l'assenza di Rosina, acciaccato, si fa sentire. JImenez e Malonga non incidono, Bogdani là davanti è troppo solo e a corto di rifornimenti. L'albanese si fa notare in un'occasione: quando va a terra in area di rigore avversaria, a contatto con Dias. Lui chiede il rigore, l'arbitro Giannoccaro gli risponde di no. Alla fine del primo tempo, dunque, è 1-0.
CAMBI TATTICI — Dopo l'intervallo non rientra in campo Bogdani, sostituito da Ceccarelli, un esterno destro, Malonga diventa così centravanti. La mossa tattica di Ficcadenti funziona, perchè, con Santon che scala sulla fascia sinistra, Ceccarelli rende arioso il gioco quando si impossessa alla grande della corsia di destra, diventando un pendolino infaticabile, capace di creare pericoli in proprio, ma soprattutto da uomo assist. La gara si apre in assoluto, comunque, ed era l'ora, perchè gli spazi si allargano. Il Cesena stringe i tempi, la Lazio ha praterie a disposizione in contropiede. L'occasione più grossa ce l'ha di testa Sculli, a dir la verità su azione manovrata, bravissimo Antonioli a salvarsi con la gentile collaborazione del palo alla sua destra. La gara si incattivisce: Matuzalem, già ammonito, rifila una gomitata a Jimenez. Non vista, graziato. Poi Ficcadenti fa debuttare in serie A il giovane attaccante finlandese Riski, Reja invece di rischi non ne vuole prendere, visto che sostituisce uno spento Hernanes con i muscoli di Brocchi. Il Cesena chiude in avanti, con generosità , ma poche idee. La Lazio infatti tiene senza troppi affanni. La sconfitta con la Roma è già passato remoto.
Riccardo Pratesi
Fonte:
gazzetta