Vucinic-Pizarro, Roma ok
Ma il Lecce è domato solo al 90'
L'anticipo della 28ª giornata ha confermato che il campo dei salentini quest'anno è difficilissimo: al vantaggio di Vucinic nel primo tempo ha risposto Giacomazzi nella ripresa. Poi all'ultimo minuto la vittoria su rigore procurato da Borriello e trasformato dal cileno
LECCE, 4 marzo 2011 - La Roma l’ha spuntata, ma quanta fatica. La vittoria contro il Lecce è arrivata solo al 90’, grazie a un’invenzione di Borriello che di testa ha trovato il braccio alzato di Munari. Un colpaccio perché per l’arbitro Damato fischiare il calcio di rigore è stato facilissimo. Pizarro ha così realizzato il 2-1 dopo che le reti di Vucinic e Giacomazzi sembravano aver deciso la partita. Perché il pari che si stava profilando è sembrato il risultato più equo per quello che si è visto.
FORTUNA — Brava però la Roma a crederci fino in fondo: un pizzico di fortuna in questo che è un momento chiave della stagione non può che fare bene: martedì il ritorno in Ucraina con lo Shaktar, poi il derby con la Lazio. Tre punti importanti, malgrado le difficoltà di tenuta nel secondo tempo che anche in Puglia non sono mancate. Il Lecce recrimina soprattutto per alcuni episodi in area di rigore (in particolare un fallo di mano di Perrotta non visto).
ACCELERAZIONI — Il primo tempo ha mostrato una Roma non brillantissima ma comunque decisamente superiore agli avversari. Il Lecce è apparso ben posizionato in campo con un Olivera smistatore di palloni. Ma tra i salentini anche poca incisività in attacco e tanto attendismo. E’ vero che fino al 25’ non si è praticamente visto niente da entrambe le parti. Ma nella “guerra di posizionamento” è stato sufficiente che il Lecce iniziasse ad allungare leggermente le distanze tra i reparti che subito i ragazzi di Montella ne hanno approfittato facendosi pericolosi azione dopo azione. Le accelerazioni sulla trequarti si sono fatte sempre più intense fino allo sfondamento, merito di una stoccata vincente di Vucinic.
RASOIATA — Il primo a farsi pericoloso al 25’ è stato Cassetti, il cui destro ha sfiorato il palo. Poi dopo due minuti il pallonetto di Taddei è finito alto. Lo stesso Taddei, pescato un minuto dopo solo davanti a Rosati da un pallone morbidissimo di Vucinic, è stato fermato da un perfetto intervento di Brivio. Segnali inequivocabili che l’argine giallorosso era sempre più fragile insomma. E difatti al 32’ ecco il gol: splendida azione di Vucinic che ha appoggiato il corpo a Rispoli fuggendogli via, ingresso in area dalla sinistra e perfetta rasoiata di punta sul secondo palo. Il montenegrino non ha esultato visto che in maglia salentina è diventato grande.
JOLLY — La reazione del Lecce è stata abbastanza sterile e si è esaurita tutta in una deviazione di Rispoli da sotto misura su azione di corner: Pizarro è però stato bravissimo ad alzare in corner. De Canio ha capito che al suo attacco serviva più peso e ha così deciso di levare l’evanescente Grossmuller inserendo Corvia. Proprio Corvia è stato l’uomo più pericoloso nella ripresa, giocata decisamente meglio dai salentini. Al 12’ Olivera ha sfiorato l’incrocio dei pali. Al 13’ Corvia è stato fermato da un miracolo di Doni. Poi al 20’ ancora Corvia di prima intenzione ha sfiorato il palo. E al 30’ il meritato pareggio, procurato da Munari che ha crossato alla grande per Giacomazzi che di testa ha trovato l’angolo più lontano per Doni. La Roma ha sbandato, De Canio ha fiutato l’odore del sangue e ha inserito Chevanton per tentare il colpaccio. Ma il jolly l’ha pescato Borriello al 90’.
Giusto Ferronato
Fonte:
gazzetta