Frenatina Udinese
Brescia, è un buon pari
I friulani, senza Sanchez, non vanno oltre lo 0-0 contro gli uomini di Iachini. Poche chances per i bianconeri, a parte un palo di Denis. Bergonzi concede un rigore ai padroni di casa, ma torna sulla sua decisione e ammette l'errore
UDINE, 20 febbraio 2011 - Il dubbio è lecito, anche non può rappresentare una giustificazione: quanto vale l'Udinese senza Alexis Sanchez? A giudicare dalla partita di oggi, proprio pochino. Contro un Brescia ordinato i friulani, privi, appunto del cileno, non vanno oltre un pallidissimo 0-0. Poche occasioni, gioco farraginoso e scarsa lucidità: un caso? Eppure questo risultato può star bene a tutti; all'Udinese, che rinforza il quinto posto, e al Brescia stesso, che passa indenne sul campo di una delle squadre più in forma del campionato.
FISICO E VELOCITÀ — German Denis non è Sanchez, eppure è l'uomo più pericoloso dei suoi. Certo, l'argentino è un centravanti classico, che dovrebbe aprire spazi col fisico: ma l'Udinese è abituata a giocare in velocità. Contro una difesa di corazzieri come quella bresciana "El Tanque" fa a sportellate con Zebina e Zoboli e ne esce pure vincitore: ma non basta. E' comunque lui a creare l'occasione più chiara, costringendo Arcari a una respinta e a un salvataggio sulla linea; in più sulla respinta prende anche il palo.
SACRIFICIO — In generale, però, l'Udinese non gira. Perché il Brescia mette 5 centrocampisti a pareggiare il conto in mediana: Filippini non dà respiro a Inler e Zambelli costringe Armero a guardarsi più le spalle rispetto al solito. Anche Diamanti deve sacrificarsi, così lo schieramento ospite diventa più un 4-5-1: Caracciolo soffre, là davanti da solo, ma non sfigura. Anzi, la migliore occasione capita proprio su un'iniziativa firmata dall'Airone e da Filippini, che calcia a lato da ottima posizione dopo triangolo con il centravanti.
RIGORE, ANZI NO — A testa bassa, ci provano i friulani a vincere la partita; ma il fortino bresciano non barcolla. Nemmeno quando, a inizio ripresa, Bergonzi concede un rigore per un presunto fallo di mano di Bega su missile di Di Natale. Scattano le proteste, ma l'arbitro frena e ritorna sulla sua decisione: ammette l'errore (in effetti il difensore era stato centrato al volto) e chiude lì il discorso. Bravo, il direttore di gara: è raro vedere situazioni come questa. E le squadre lo aiutano, non perdendo la testa.
PROSPETTIVE — Lo 0-0, così, è certificato al fischio finale. Ovviamente i friulani (che comunque non perdono da 2 mesi in campionato) devono riflettere sulla loro pochezza odierna, ma Sanchez tornerà a disposizione, salvo infortuni, già dalla prossima partita. Iachini, di contro, può sorridere per aver strappato un punto pesante su un campo ostico: il suo Brescia sta acquisendo una buona identità da quando è tornato in panchina, ma bisognerà vincere domenica prossima in casa contro il Lecce per provare a dare una bella scossa nella lotta per la salvezza.
Alessandro Ruta
Fonte:
gazzetta