Ekdal apre, Di Vaio chiude
Il Bari crolla: è tutto da rifare
Un super Bologna espugna il san Nicola: Ekdal prima, e Di Vaio dopo (gol numero 124 in serie A) affondano il Bari di Ventura, al quale non riesce di dare continuità dopo la vittoria nel derby di Lecce
MILANO, 9 gennaio 2011 - Palla a lui, e problema risolto. Lui è Marco Di Vaio, l'uomo che nell'era moderna potete anche ribattezzare Wiki-Vaio. Spara il colpo nella ripresa, e quando fuma la porta di Gillet capisci che per il Bologna è il settimo punto nelle ultime tre trasferte. O se volete, il quattordicesimo negli ultimi otto appuntamenti di campionato. Troppo poco Bari al san Nicola, steso 2-0 dal Bologna, nonostante il grande entusiasmo dopo la vittoria di Lecce. Tanto Bologna, ed anche tanta fantasia sull'asse-prodigio (per credere, guardare la carta d'identità) Ekdal-Ramirez. Il primo gol è dello svedese, su assist da genio dell'uruguaiano.
OKAKA DA MORIRE — Il conquistatore del Salento è l'uomo più atteso di Bari. Stefano Okaka ha ridato vittoria, sorrisi ed entusiasmo al popolo barese dopo il derby di Lecce. Il san Nicola è una navicella pronta a decollare dall’ultima piazza della classifica, confidando nel remake dell’italo-nigeriano. L’uomo della provvidenza ci metterà anche voglia ed entusiasmo, ma dimentica la precisione nella borsa della domenica. Il destino alle volte è beffardo, ed a Bari ecco la controprova (al 17’): il volto della speranza dei tifosi baresi si colora presto con la smorfia della delusione, quando Okaka spreca, tutto solo, davanti a Viviano, l’assist al bacio di Rivas. Strano, questo Bari. Nonostante il carico di entusiasmo, eredità della vittoria nel derby di Puglia, Ventura si affida alla più classica scuola italiana: tutti dietro, rintanati davanti a Gillet, pronti a ripartire sulle ali sfruttando la velocità di Alvarez e il dinamismo di Rivas. Ma è poca roba, il bunker spesso scricchiola, e il Bologna capisce in fretta che a Bari può continuare la striscia positiva in trasferta (4 punti nelle ultime due gite a Parma e Cesena).
RAMIREZ DA AMARE — I migliori anni della loro vita. Ekdal ne ha 21; Ramirez segna 20 all’anagrafe da poco più di un mese. L’urlo del Bologna è un inno alla gioventù, lanciato dalla ruota panoramica che guarda al Nord, e si riscalda con il vento caldo del Sudamerica. La coppia d’oro del Bologna è una sintesi di futuro: in due, non fanno nemmeno mezzo secolo. Ma la carta d’identità non fa il verso con talento e fantasia. Gaston Ramirez, uruguaiano cresciuto nel Peñarol, fa il Giotto quando disegna una traiettoria che lascia l’impronta su un primo tempo che, per gli emiliani, rischiava di passare come bello ma incompiuto. Al 38’ accende quel genio, nascosto, che di colpo strozza l’entusiasmo del san Nicola. Quando la pistola dell’uruguaiano fuma, lo svedese si fa trovare nel box buono al poligono di tiro. Ekdal è così l’uomo giusto nel momento giusto: all’assist raffinato di Ramirez, risponde con un tocco delizioso. Un gioiello nel primo tempo tattico e muscolare. Ma si tratta di un gioiello che non è per sempre: perché ci sono da giocare altri 45’.
WIKI-VAIO — Quando hai un dubbio, la regola è semplice: dai la palla a lui, e il problema è risolto. Marco Di Vaio è come Wikipedia. O forse, in questo campionato, è anche di più. Nel Bologna del secondo atto del san Nicola, Di Vaio diventa Wiki-Vaio. Così, quando il Bari prova a risollevare morale, punteggio e classifica, il capitano emerge dalle nubi (già, perché fino a quel punto si era visto davvero poco). L'incursione (al 24') nella retroguardia del Bari è di potenza, classe e prepotenza. Non una volta, ma ci prova due volte. E al secondo tentativo, la porta di Gillet, sotto i colpi del Capitano, fuma e al "Gatto" di Bari non resta altro che alzare bandiera bianca. Per Di Vaio è il gol numero 11 in campionato, il 124° in serie A in carriera. Il Bari sfiora il gol della bandiera, con Okaka (al 31'): l'arrivo è in ritardo ed inutile. La festa è tutta per il Bologna.
Mario Pagliara
Fonte:
gazzetta