Borriello e Vucinic per volare
Ma la Roma soffre col Catania
Segna l'ex milanista in apertura, ma la squadra di Giampaolo ribalta il risultato con Silvestre e Maxi Lopez. Nella ripresa i giallorossi migliorano e pareggiano ancora con Borriello. Nel finale la doppietta vincente di Vucinic
ROMA, 6 gennaio 2011 - Dolci o carbone? La befana dell'Olimpico fa soffrire Roma e Catania, ma alla fine sono i giallorossi a far festa grazie a un 4-2 che, nonostante l'apparenza, è stato soffertissimo. Doppiette per Borriello e Vucinic, dopo che Silvestre e Maxi Lopez avevano fatto sperare i rossazzurri. Tante le assenze nell'undici di Giampaolo che comunque riesce a dominare il primo tempo chiudendolo in vantaggio. Nella ripresa Ranieri cambia, la Roma anche. E i due gol vittoria, entrambi di Vucinic, arrivano con quattro punte in campo. Juve superata e quarto posto conquistato dunque. Anche se il secondo e il terzo gol dei padroni di casa sono viziati da due discutibili decisioni del guardalinee.
ANCORA BORRIELLO — La Roma parte carica e tutto sembra facile. L'idea di scavalcare i bianconeri fa gola a tutti, quindi massima concentrazione e grinta. Ranieri sceglie il 4-4-2 e al 5' arriva il gol. Un'azione perfetta, nata dal recupero tenace di Riise, il lancio preciso di Taddei, il velo di Menez, la botta dalla distanza di De Rossi e conclusa con un po' di fortuna, quella che permette a Borriello di segnare il suo ottavo gol in campionato nonostante il tiro sporco sulla respinta corta di Andujar. Il Catania però non è avversario semplice. E a vederlo oggi all'Olimpico fa effetto pensare che in trasferta abbia realizzato solo tre punti e zero vittorie. Silvestre, il capitano, è in stato di grazia. Forse perché festeggia le cento presenze in A. Forse perché ha solo fame di vittoria. È lui a sfiorare per due volte il pareggio, prima di testa (all'11') poi di destro al volo (17').
SILVESTRE FESTEGGIA — I giallorossi, soprattutto dietro, sembrano distratti. E il Catania se la ride. Maxi Lopez si libera di Juan e al 24' colpisce l'esterno del palo. La Roma prova a ripartire ma - a parte un contropiede di Menez - combina davvero poco. Gli ospiti invece non perdonano: al 29' su un calcio d'angolo di Llama, Silvestre - sempre lui - colpisce di testa: Julio Sergio tocca, Simplicio allontana ma la palla è già entrata in porta: 1-1. Il pareggio non basta a svegliare la squadra di Ranieri che nel frattempo prova diverse soluzioni tattiche spostando per ben tre volte Taddei. L'occasione migliore è ancora di Menez dalla distenza, ma Andujar è pronto. Al 38' riecco Maxi Lopez, questa volta a tu per tu con Julio Sergio che tocca il pallone: l'argentino recupera e trova il gol. Catania in vantaggio. Ranieri scuote la testa. E mentre lui si dispera gli ospiti sprecano: contropiede 5 contro 2 ma Llama manca di precisione.
AZZARDO RANIERI — Nella ripresa dentro Greco e Perrotta per De Rossi (l'influenza avuta in settimana l'ha accusata eccome) e Simplicio. Cambia anche il modulo: il 4-4-2 non soddisfa, meglio tornare al collaudato 4-3-1-2. Ma si riparte così come si era cominciato: azione caparbia di Riise che crossa una palla sulla linea di fondo, probabilmente anche un po' oltre, e Borriello di testa trova il pareggio. Il Catania si imbestialisce con l'arbitro Brighi che tira fuori anche il giallo per Andujar. La Roma torna a girare. O meglio, a controllare la gara. Anche se il 2-2 non è un gran risultato. Poche le occasioni giallorosse, ma anche le discese del Catania. Riise e Menez spaventano (nemmeno troppo) la difesa rossazzurra, Borriello viene fermato un paio di volte in fuorigioco e anche Totti comincia a metterci del suo. La migliore palla-gol è comunque del Catania con un sinistro insidioso di Maxi Lopez. A dieci minuti dalla fine Ranieri azzarda: dentro Vucinic, fuori Taddei. Roma superoffensiva con il montenegrino più Menez, Totti e Borriello. Ed è proprio l'ex milanista a mancare clamorosamente il gol vittoria al 39', quando solo davanti alla porta tira addosso ad Andujar. Ma il vantaggio arriva: al 41' Totti serve Vucinic (poco oltre la linea del fuorigioco) che resiste al pressing di Silvestre e segna. Ripartono le proteste, legittime, del Catania. Ma la Roma non ha finito: il capitano si mangia un gol fatto e al 49' è ancora Vucinic a chiudere i conti, firmando la doppietta, proprio su assist di Totti. Adesso tre giorni per ritrovare la concentrazione che, soprattutto in difesa, è mancata in questa partita. Dormite come quelle viste con i siciliani costerebbero care domenica a Marassi con la Samp. Il Catania invece è chiamato a un'altra impresa. Al Massimino arriva l'Inter di Leonardo. Ma in casa, si sa, la squadra di Giampaolo fa paura a tutti.
Elisabetta Esposito
Fonte:
gazzetta