Pazzini e doppio Guberti
Troppa Samp per il Bari
I blucerchiati senza problemi sui pugliesi, sempre più ultimi, in una partita comunque condizionata dalle decisioni dell'arbitro Pierpaoli, che assegna un rigore dubbio ed espelle Rossi in maniera fiscale. A segno ancora il centravanti e l'ex di turno
GENOVA, 5 dicembre 2010 - Sarebbe divertente pensare a come si sarebbe comportato il barese Antonio Cassano di fronte alla sua ex squadra. Avrebbe infierito su un avversario ormai a pezzi? Controprove impossibili, perché Fantantonio non c'è ma, in compenso, c'è la Sampdoria seppur contro un Bari ai minimi termini. Il risultato, 3-0, è largo e meritato. Ma non c'è dubbio che le decisioni dell'arbitro Pierpaoli abbiano influito sulla partita. Un rigore non proprio solare e un'espulsione discutibile dell'uomo che aveva causato, appunto, il rigore (Rossi). Aiutini non necessari in una gara che sarebbe scattata squilibrata a prescindere.
INVOLONTARIO — Il rigore, dicevamo, cambia tutto. Perché sblocca il risultato dopo un quarto d'ora ma soprattutto perché non c'è. Cross di Cacciatore da destra, la palla finisce sulla tibia e poi sul braccio di Rossi. Quindi, gesto involontario, anche se l'arto era effettivamente allargato. Pierpaoli ha bisogno dell'aiuto del guardalinee, piazzato meglio, e fischia. I giocatori della Samp, convinti di dover battere un calcio d'angolo, si trovano questo regalo e lo scartano al meglio. Pazzini, dal dischetto, non sbaglia e si conferma bomber quasi unico dei blucerchiati senza Cassano.
VENTURA APPLAUDITO — Al Bari, che aveva impostato una gara di contenimento, non ne va bene una. E siccome quando piove grandina (o nevica), ecco, appunto il diluvio. Da un calcio d'angolo solite scaramucce intorno al portiere. Il colpevole è Rossi, con Curci. Entrambi ammoniti, ma per il difensore del Bari è il secondo giallo e, quindi, la doccia anticipata. Con un po' più di buonsenso Pierpaoli avrebbe potuto lasciar correre, anche perché è Rossi ad essere spintonato dal portiere della Samp: invece, nell'incredulità pugliese, è pure inferiorità numerica. Ventura chiede lumi e riceve il cartellino rosso pure lui. Marassi, comunque, applaude il tecnico genovese.
GUBERTI ALLA DEL PIERO — Con la consueta lunga lista di infortunati (Raggi si aggiunge al gruppo nel riscaldamento: gioca Galasso), il Bari non può reagire. Gazzi trasloca al centro della difesa dopo l'espulsione di Rossi, ma è un tampone a dir poco precario. Davanti la strana coppia Rana-Rivas non la becca mai e in mezzo Donati, in teoria faro dei biancorossi, gira a vuoto. Per la Sampdoria è fin troppo facile affondare, proprio con un ex: Guberti. Suoi, gli altri due gol blucerchiati. Il 2-0 è un piccolo capolavoro "alla Del Piero", con destro a giro che finisce all'incrocio dei pali. Il 3-0, invece, è un omaggio di Gazzi, che devia alle spalle di Gillet un piattone dell'ex compagno di squadra. Nel dubbio, in entrambe le occasioni, Guberti non esulta.
ZONA CHAMPIONS — Comunque, decisioni di Pierpaoli a parte, la Samp merita il successo, che vuol dire sorpasso alla Roma e aggancio ad Inter e Palermo. Pur senza incantare i blucerchiati sono ai margini della zona Champions. Il Bari, che propone anche Almiron centravanti, deve solo aspettare Natale e sperare nello sciopero. Una tappa in meno della via Crucis in attesa, chissà , di qualche regalo sotto l'albero. Peggio di così, sfortuna compresa, è difficile pensare.
Alessandro Ruta
Fonte:
gazzetta