La Juve si salva nel finale
Con la Fiorentina è 1-1
I bianconeri in rimonta trovano il pareggio contro i viola: subito in vantaggio gli ospiti su autogol di Motta, poi nella ripresa cresce la squadra di Delneri. Boruc para due volte, poi sbaglia sulla punizione di Pepe. La Juve resta a -6 dal Milan
MILANO, 27 novembre 2010 - Dodici risultati utili di fila, ma vetta che resterà a sei punti di distanza. La Juventus non può esultare. Gara di sostanza in trasferta, vantaggio, ma vittoria che non arriva, classifica che resta piuttosto magra e il rischio di aver perso per qualche settimana Gilardino. Nemmeno la Fiorentina può far festa. A Torino finisce 1-1, viola avanti a partita appena cominciata, con un cross teso di Vargas deviato nella propria porta da Motta, Juve che rimonta con una punizione di Pepe che probabilmebnte voleva essere un cross: Boruc ha fatto un passo in avanti di troppo, è scavalcato, la frittata è fatta. In mezzo un primo tempo in cui domina Vargas e una ripresa in cui la Juve prende possesso del campo, più di forza e di nervi che con idee e gioco. Passi indietro, per la squadra di Delneri, sul piano del gioco, ma il collettivo è solido e non crolla più alla prima avversità. La squadra di Mihajlovic dimostra di essere più dura di quanto non dica il risultato, ma si fa prendere un po' dal panico quando i bianconeri crescono.
SFIDA SULLA FASCIA — Lo si sospettava già alla vigilia: Juventus-Fiorentina poteva decidersi su una fascia, quella dove si incrociavano Krasic e Vargas, con il supporto di Pasqual e Motta. Vince il peruviano e non solo perché segna (o meglio provoca) il gol del vantaggio: Vargas è in palla, mette in croce Motta, sfrutta le sovrapposizioni di Pasqual, tira al volo e piazza cross. Insomma, tutto il repertorio, mentre il serbo fatica a saltare l'uomo, stasera. Così ci penserà un altro esterno, Pepe, a riequilibrare la gara: prima del gol aveva sbagliato qualche cross di troppo, dopo si ricicla anche terzino.
JUVE, MANCA AQUILANI — C'era Aquilani al centro della Juve che ha cambiato marcia, qualche tempo fa. C'è anche stasera, Aquilani, ma sarà per il freddo, sarà per il problema alla coscia destra, il centrocampista non è il faro delle ultime uscite. Arriva in ritardo su alcuni palloni, limita scatti e contrasti, non trova aperture e lanci. Così i bianconeri faticano a creare gioco, anche perché Del Piero, preferito a un acciaccato Iaquinta, raramente entra nel vivo dell'azione. Infatti questi due sono i primi ad uscire e a lasciare il posto a Iaquinta (che farà da riferimento centrale) e Pepe. La difesa conferma di avere uno scarso feeling con l'Olimpico: undicesimo gol subito in casa, contro soli tre in trasferta. A soffrire è soprattutto Motta, peraltro poco protetto da Krasic. ma è soprattutto il gioco che non decolla: poche idee, tanti cross dalla trequarti che fanno la felicità di Boruc e compagni. Alla fine si va con azioni di sfondamento, Iaquinta e Chiellini vengono fermati da mezzi miracoli di Boruc, poi il gol di Pepe.
FIORENTINA, GILA SI FERMA — Fra i viola Gilardino prende molto presto una botta alla testa: torna in campo ma raramente riceve palloni giocabili. Non fa mancare, però, il solito lavoro spalle alla porta, a far salire la squadra, finché non si deve fermare per un infortunio muscolare alla coscia sinistra. Un problema, per Mihajlovic. D'Agostino e Donadel sono bravi a creare una prima linea difensiva, poi dietro ci pensa spesso un sicuro Camporese: il centrale classe 1992 era alla prima gara da titolare, ma dopo il debutto contro Ibrahimovic tutto deve sembrargli facile. Giustamente il difensore è sconsolato quando deve uscire per crampi: stava facendo bene, rischiava di ritagliarsi un posto. Mihajlovic ridisegna la squadra col 4-1-4-1: finisce che la squadra si rintana troppo dietro, che Boruc la salva in due occasioni, prima di sbagliare sulla punizione di Pepe. Poi si farà cacciare anche Felipe, creando problemi di formazione per la prossima gara a Mihajlovic.
Valerio Clari
Fonte:
gazzetta