Samp, Pazzini show
Il Lecce si arrende
Una tripletta dell'attaccante regala i tre punti alla squadra di Di Carlo. I pugliesi si arrendono alla fine dopo una grande rimonta in 10 uomini (rosso diretto a Chevanton nel primo tempo)
LECCE, 21 novembre 2010 - Cassano? No, Pazzini. Alla Samp basta lui per espugnare Lecce (che in casa non aveva mai perso) e volare a quota 19 (sorpassate Genoa e Udinese), con una doppietta nel primo tempo, agevolata dalla sciocca espulsione di Chevanton, e un gol nel finale quando si era concretizzata la clamorosa rimonta dei pugliesi. Lecce sorpassato dal Cagliari, rimane a +1 dalla zona retrocessione.
SCHACCHIERE — De Canio prova a svoltare dopo il pesante k.o. di Udine e rilancia Chevanton, supportato da Di Michele e Jeda. In mezzo spazio a Grossmuller e Bertolucci. Di Carlo risponde con il solito 4-4-2 quadrato: Poli fa il vice Palombo in coppia con Tissone, e davanti Marilungo vince il ballottaggio con Pozzi.
PRONTI VIA — Si parte con un buon ritmo e rapidi capovolgimenti di fronte. Su uno di questi la Samp trova subito il vantaggio. Minuto 8: Ziegler si fa trovare libero a sinistra e mette dentro un pallone su cui pasticciano Fabiano e Rosati, Pazzini è un falco e appoggia in rete senza farsi pregare. Il colpo a freddo sveglia i padroni di casa, che per diversi minuti si riversano in avanti. Al 13' Chevanton si libera bene al limite e scarica un bel destro incrociato, alto di poco. Ma la palla migliore capita a Bertolacci, che trova un bel destro dal limite su cui si supera Curci.
ROSSO E RADDOPPIO — La Samp gioca una gara intelligente, senza scoprirsi e sfruttando le ripartenze con Marilungo, Guberti e Pazzini. Dietro, Lucchini e Gastaldello non sbagliano niente. Al contrario la difesa del Lecce, la più battuta del campionato, non dà mai garanzie di sicurezza. Al 38' la gara prende la svolta decisiva. Chevanton in area chiede un rigore per un fallo di mano, protesta con Gava, e poi si lancia in una rincorsa di oltre 50 metri conclusa con un inutile calcio a Ziegler. Rosso diretto, con tanto di maglia lanciata contro l'arbitro e proteste ripetute prima di lasciare il campo. Come se non bastasse, dopo un minuto Gava concede un rigore alla Samp per fallo su Marilungo. Calcia Pazzini, Rosati intuisce ma non ci arriva e il primo tempo finisce con il doppio vantaggio doriano.
RIPRESA — In dieci e sotto di due gol, il Lecce rientra con altro piglio. Al 16' ci prova Di Michele con un sinistro ravvicinato su cui risponde Curci. Poi il portiere dei liguri rischia la frittata su un colpo di testa innocuo di Fabiano e si riscatta di nuovo su una punizione di Mesbah. La Samp si chiude troppo, abbassa il baricentro e lascia l'iniziativa al Lecce. Che prima della mezzora accorcia le distanze, con un gran gol di Di Michele: tacco al volo a eludere Gastaldello e destro imprendibile. Il gol dà ulteriore vivacità alla squadra di De Canio, che sulla sua strada trova un grande Curci, fino al (meritato) pari firmato Diamoutente (colpo di testa su invito di Fabiano). Il finale è apertissimo. Il Lecce ha speso molto e crolla. E al 43' Pazzini trova il 2-3 definitivo sulla verticalizzazione di Mannini e il velo intelligente di Dessena.
Emiliano Pozzoni
Fonte:
gazzetta