Disastro Inter col Chievo
La squadra di Benitez crolla a Verona sotto i colpi di Pellissier e Moscardelli. Il camerunese accorcia nel finale, ma prima aveva dato una testata a Cesar non vista dalla terna: ora rischia una lunga squalifica. Quarta partita di fila in campionato senza vittorie per i nerazzurri, ora a -9 dal Milan
MILANO, 21 novembre 2010 - "Benitez resta anche se dovesse perdere a Verona". L'Inter perde 2-1 a Verona, contro il Chievo. A giudicare dalle parole di Moratti di ieri, Benitez comunque resta. Restano anche, però, i nuvoloni neri sulla squadra nerazzurra e sul suo tecnico, restano i dubbi sul futuro di questa squadra. E restano nove i punti di distacco dal Milan, che aveva allungato ieri. Considerato l'andazzo e considerato che la squadtra di Benitez rinvierà due gare per il Mondiale per club, l'Inter rischia di trovarsi a gennaio a distanze siderali dalla vetta. Anche a Verona, contro un Chievo molto in palla e ben posizionata in campo, la squadra di Benitez conferma di essere messa in piedi con i cerotti, con giocatori visibilmente fuori forma e con soluzioni obbligate dalla catena di infortuni. Biabiany, dopo aver fallito tante occasioni in questi mesi, altrimenti non sarebbe titolare. L'Inter cede sotto i colpi di Pellissier e Moscardelli, trova il gol solo nel finale con Eto'o. Gran rete, ma sulla partita del camerunese pesa l'attimo di follia "alla Zidane", che ora potrebbe costargli turni di squalifica.
ETO'O COME ZIDANE — Piove sull'Inter, e potrebbe continuare a piovere anche in settimana. La squadra di Benitez si "regala" anche un caso da prova televisiva, problema finora assente in una stagione costellata da infortuni. E rischia di perdere Eto'o, perché il camerunese si concede un raptus alla Zidane: è il 38' Cesar commette fallo su Samu e ci agginge una manata sul collo. Poi se ne va. Quando Eto'o si rialza, si dirige verso di lui e gli piazza una testata in pieno petto. Dinamica simile a quella Zizou-Materazzi, anche se molto meno violenta. L'attaccante ride quando lo vede cadere, intendendo che lo sloveno sta simulando, ma le immagini lo condannano. La terna infatti non vede nulla, il giudice sportivo agirà: rischia dalle due alle quattro giornate.
I GOL — Il gol arriva nel momento migliore delll'Inter, quando la squadra di Benitez ha iniziato a credere di poter mettere sotto il Chievo. Nulla di più sbagliato, al 29' Thereau se ne va a destra, scarica per l'accorrente Frey che piazza un bel cross sul secondo palo. Qui Sergio Pellissier si lancia in un terzo tempo da Nba, salta in testa a Santon (che non fa nulla per prendere la palla o contrastare l'attaccante) e colpisce perfettamente di testa per l'1-0. Il vantaggio regge a lungo, nonostante i nerazzurri mettano isnieme alcune occasioni. ma anche il Chievo può colpire ripetutamente in contropiede: lo fa al 37' della ripresa, quando Rigoni piazza un cross che Moscardelli devia in rete. Poi c'è lo slalom di Eto'o, per il nono gol in campionato: una azine solitaria di uno dei pochi (due, con Lucio), uomini in forma di questa squadra.
CHIEVO, GRAN PRESTAZIONE — Moscardelli era subentrato a Pellissier, rientrante e forse di nuovo infortunato, ma comunque decisivo col quinto gol in campionato e col quinto all'Inter in carriera. Pellissier era mancato quattro partite, e il Chievo non aveva mai segnato. Oggi torna alla vittoria e arriva a -1 in classifica dall'Inter, lontana dalle zone calde. Zone pericolanti che, a giudicare dalle prestazioni di Rigoni e di Constant, non merita affatto. Gran partita dei due centrocampisti, come quella di Thereau, ottima spalla di Pellissier, capace di svariare sulle fasce, di suggerire per i compagni, di cercare il tiro. A garantire la vittoria poi ci pensa Sorrentino, autore di almeno due parate decisive, su Stankovic e Eto'o.
BARATRO INTER — L'Inter infila così la quarta partita di fila senza vittorie in campionato, la seconda sconfitta consecutiva, la terza in campionato. Campionato che non guarda più dall'alto, ma da un sesto posto in coabitazione col Palermo. Benitez traballa, ma sta oggettivamente passando da una serie di "sventure" calcistiche difficilmente pronosticabili. Anche a Verona le sue scelte sono ridottissime, e quando prova a cambiare deve lanciare due ragazzini come Nwanko e Alibec. Cambiasso gioca un'ora decisamente sotto la sufficienza, Sneijder appare svuotato ed è sempre anticipato, Pandev manda sul palo una chiara occasione sullo 0-0, Stankovic sbaglia qualche appoggio di troppo, Biabiany è fuori luogo, Lucio deve mettere mille pezze in difesa. Risalire sarà duro, ma difficile ipotizzare che l'Inter possa scendere più in basso.
Valerio Clari
Fonte:
gazzetta