MILAN

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.vieraldo.
00martedì 26 settembre 2006 17:32
Gourcuff getta la spugna
Il centrocampista francese del Milan si è infortunato ieri al collo in allenamento e il test dei medici stamattina ha dato esito negativo.Giocherà Seedorf,con Bonera in Panchina.

maldini
00martedì 3 ottobre 2006 17:11
per ora dico solo

forza milan
.vieraldo.
00sabato 7 ottobre 2006 16:09
Rapita la sorella di Oliveira
Dramma per il giocatore del Milan. E' accaduto martedì sera nel quartiere Casa Verde di San Paolo, in Brasile. Il figlio quattordicenne della donna è tra i sospetti della polizia





SAN PAOLO (Brasile), 4 ottobre 2006 - La sorella di Ricardo Oliveira, attaccante del Milan, è stata rapita ieri sera nel quartiere Casa Verde di nella zona nord San Paolo. Lo afferma "O Globo", uno dei principali quotidiani brasiliani. Maria de Lourdes Silva de Oliveira è stata prelevata alle 5.30 di mattina da due uomini incappucciati che hanno fatto irruzione in casa. Il marito della donna e il figlio di otto anni sono stati immobilizzati e rinchiusi in una stanza. Il marito, che ha presentato denuncia, si è detto preoccupato per la salute della consorte che soffre di ipertensione.
Intanto le indagini hanno registrato un primo, clamoroso, sviluppo: il figlio quattordicenne della sorella di Oliveira è tra i sospetti presi in considerazione dalla polizia. Lo ha dichiarato all'Ansa il commissario Juliana de Andrade Barbosa, incaricata delle indagini. Sarebbe stato lo stesso marito di Maria de Lourdes Oliveira a rivelare che il ragazzo è stato già rinchiuso varie volte in un istituto correzionale per minorenni a causa dei suoi legami con il narcotraffico, e che aveva minacciato varie volte la madre. De Andrade ha confermato che non vi è stato finora alcun contatto dei sequestratori con una richiesta di riscatto, anche se assieme alla donna hanno portato via un'agenda telefonica.
La vicenda fa tornare alla mente il drammatico sequestro di Levan Kaladze, fratello del difensore milanista Kakhaber, in seguito ritrovato morto. Meno di un mese fa in Brasile era stata sequestrata e rilasciata, in seguito al pagamento di un riscatto, la sorella di Michael Anderson Pereira da Silva, laterale sinistro del Palmeiras. In precedenza erano state rapite e poi liberate le madri di altri celebri calciatori: Robinho, Kleber, Luis Fabiano, Marinho e Grafite.
Appresa la notizia del sequestro della sorella dell'attaccante rossonero Ricardo Oliveira, Adriano Galliani si è messo immediatamente in contatto con il giocatore che, da Siviglia, sta rientrando in aereo a Milano. Il vicepresidente del Milan ha espresso a Ricardo Oliveira "la solidarietà e la vicinanza di tutta la famiglia rossonera per questa sua vicenda personale". Il giocatore, col permesso della società, si era recato in Spagna per il disbrigo di affari personali e avrebbe dovuto riprendere la preparazione coi compagni domani a Milanello. Al suo arrivo a Milano, Oliveira deciderà se ripartire per il Brasile per seguire da vicino gli sviluppi della vicenda.
.vieraldo.
00sabato 7 ottobre 2006 16:29
Gilardino: "Ritorneremo grandi"
L'attaccante non è preoccupato né per la persistente assenza del gol né per la mancata convocazione in azzurro: "È un momento così, ma rimango tranquillo. Il lavoro è l'unico antidoto"





CARNAGO (Milano), 7 ottobre 2006 - È il grande assente della partita di stasera dell'Italia. Ma non la prende come una bocciatura. Anche se la voglia di riconquistare al più presto l'azzurro è tanta. "È evidente che un giocatore ci vorrebbe sempre andare in Nazionale ed è così anche per me, considerato anche che ho sempre fatto parte del gruppo. Però ho accettato la decisione di Donadoni e non c'è nessun problema". Approfitterà della sosta per migliorare la condizione fisica: "Ho l'opportunità di lavorare in questi dieci giorni, mettere benzina nel corpo per poi averla durante tutta la stagione".
Nonostante l'inizio di campionato non proprio brillante l'attaccante rossonero è sereno: "Trovo la tranquillità che ho dentro negli allenamenti. Cerco di migliorarmi e lavorare sulle cose che in partita mi riescono meno bene, per poi scendere in campo e cercare di essere il più brillante possibile sotto porta". Non lo preoccupa lo zero nella casella dei gol segnati in questa stagione: "È un momento così, ma rimango tranquillo. Anche perché le mie prestazioni, seppur finora senza gol, sono sempre state positive. Il fatto di essere arrivato tante volte vicino alla porta e aver sfiorato spesso il gol mi sembra un altro fattore significativo. Devo stare tranquillo, continuare a lavorare come ho sempre fatto e cercare di migliorare".
È fiducioso anche per il futuro del Milan e ritiene che non ci sia nessun "problema attacco". "In avanti creiamo sempre molte occasioni, che poi magari non vengono finalizzate un po' per sfortuna e un po' per mancanza di lucidità. Ma, ripeto, credo sia solo un momento così. Ritorneremo ad essere grandi come siamo sempre stati".
.vieraldo.
00martedì 10 ottobre 2006 15:18
Gattuso rientrato a Milanello
9 ottobre 2006 - Oggi è ripresa la preparazione a Milanello, ovviamente senza i nazionali. Gattuso, squalificato per Georgia-Italia, ha anticipato il rientro in sede. Nei prossimi giorni da valutare le condizioni di Maldini, Serginho e Gourcuff, infortunati.
.vieraldo.
00mercoledì 11 ottobre 2006 14:39
Ronaldinho, Milan all'orizzonte?
L'asso brasiliano, dopo aver vinto tutto col Barça, quest'anno punta all'Intercontinentale, ultimo traguardo. E poi il suo futuro potrebbe allontanarsi dalla Spagna, coi rossoneri in vantaggio sul Chelsea...




STOCCOLMA, 11 ottobre 2006 - Il suo obiettivo è il mondo. Il mondo che non ha conquistato con la Nazionale e allora ci riproverà con il Barcellona. Fatto questo, Ronaldinho non avrà più gradini da aggiungere alla sua scala blaugrana e potrà forse cominciare a pensare a un futuro italiano, che porterebbe meno rischi di una quinta stagione in Catalogna. Arrivato al Barça con il presidente Joan Laporta, ha cominciato riportando la squadra in Champions League, poi vincendo la Liga, poi Liga e Champions, e questa volta punta dritto al mondiale per club, la vecchia coppa Intercontinentale. Anche per cercare di superare l’uomo che in Catalogna ancora detta legge: si chiama Johann Cruijff, l’Intercontinentale non l’ha mai vinta.
MARCHIO E STRESS - Ronaldinho sta vivendo un momento difficile e molto dipende dal precampionato al quale è stato obbligato dai contratti firmati dal club blaugrana. Partite in giro per l’America, incontri con Kofi Annan, con la Warner Bros. Tempo per allenarsi, zero, ed è ciò che preoccupa anche il c.t. brasiliano Carlos Dunga, un uomo che pensa alla sostanza più che all’immagine e che ieri a Stoccolma contro l’Ecuador ha lasciato Ronaldinho inizialmente in panchina. D’altra parte, da quel tour il club catalano ha ricavato 9 milioni e senza Ronaldinho, che per contratto doveva giocare almeno un tempo a partita, gli introiti sarebbero stati minori. Ma la stanchezza del precampionato zingaro si somma ora allo stress da Mondiale perso. E appesantisce i piedi del brasiliano.
SOLDI E DUBBI - Il dilemma nel quale il Barcellona si dibatte in queste settimane è semplice: accordarsi con Ronaldinho fino al 2014, finendo i bilanci già esausti del club, o lasciarlo libero di andare al Milan? Laporta sembra non avere dubbi, ma molti dei suoi consiglieri, vicini a Cruijff e alle sue idee di calcio, ritengono folle legarsi con un accordo così lungo. Da qui le difficoltà di una trattativa che potrebbe riservare sorprese, nonostante l’amore di Ronaldinho per Barcellona ed il suo stile di vita rilassato. Ronaldinho guadagna 8 milioni all’anno, si dice che il Milan sia pronto a offrirne 12; Ronaldinho è la faccia del Barcellona, anche se il Barcellona non ha alcun diritto sullo sfruttamento della sua immagine individuale. Senza Ronaldinho, il prodotto si venderebbe peggio, ma ugualmente è possibile che vinca la parte del club avversa al supercontratto, o che l’incertezza si prolunghi. Favorendo il Milan, che è già molto avanti rispetto al Chelsea.
LONDRA IN SVANTAGGIO - Abramovich vorrebbe Ronaldinho in quella specie di tate gallery del calcio che sta costruendo a Londra, ma i rossoneri hanno agito per tempo, allacciando contatti col fratello-manager Roberto Assis che è il canale più sicuro per convincere il giocatore. Abramovich potrebbe spendere più di tutti e in un incontro blindatissimo con uno dei grandi agenti di calcio europei ha già avanzato la candidatura del Chelsea per il brasiliano, ma il futuro di Ronaldinho è diviso a metà: Barcellona o Milan. E se il Barça conquistasse il mondiale per club, il trasloco a Milano sarebbe più vicino.


(gazzetta.it)
.vieraldo.
00mercoledì 11 ottobre 2006 22:01
Milan: "Lo sconto ci è dovuto"
Dopo Juve e Lazio, chiusa anche l'udienza rossonera: "La società non ha nessuna colpa e abbiamo già pagato anche troppo". Escluso il ricorso al Tar. Sentenze a fine mese





ROMA, 11 ottobre 2006 - "Chi vi dice che non abbia chiesto l'assegnazione dello scudetto dello scorso campionato?". La frase detta dall'avvocato del Milan Leandro Cantamessa al termine dell'udienza all'Arbitrato del Coni che ha riguardato la società rossonera illustra meglio di ogni altra cosa la strategia adottata da chi rappresenta il club di Silvio Berlusconi. "Ad un clima sereno corrisponde un giudizio sereno - continua Cantamessa - e da tecnico credo di avere convinto la Camera di Arbitrato del Coni. Io penso che uno sconto ci sia dovuto". La spiegazione del perchè al Milan spetti ciò che in fondo sarebbe un'assoluzione totale, con la revoca quindi anche delle punizioni riguardanti il torneo 2005-2006 (e proprio questo provocherebbe l'assegnazione del tricolore ai rossoneri), secondo Cantamessa è presto detta: "Certezze? Magari averne, l'unica che ho è che la colpa del Milan non c'è. Sottolineo la totale incomprensibilità della condanna di Galliani, con la conseguente responsabilità del Milan. Per questo ho chiesto l'azzeramento". Il legale rossonero ha comunque escluso eventuali ricorsi alla giustizia ordinaria. "Ripeto che in ogni caso non andremo al Tar - ha detto -. Noi rispettiamo le regole, facendo parte di un'associazione (la federcalcio n.d.r.) sapevamo a cosa andavamo incontro. Accetteremo ogni decisione".
QUI LAZIO - "Le sensazioni sono positive, visto che abbiamo centrato qualche punto su cui la difesa della Figc ha un po' tentennato". L'avvocato Gianmichele Gentile, legale della Lazio, è ottimista dopo l'arbitrato al Coni su una possibile riduzione della penalizzazione in classifica. "Ci hanno assicurato - ha detto ancora Gentile - che la decisione arriverà prima della fine del mese. Abbiamo dato il consenso a che venisse fatta una motivazione accelerata per abbreviare i tempi, ora dobbiamo aspettare. È stato un dibattito vivace, noi abbiamo chiesto l'azzeramento delle sanzioni per quel che riguarda l'anno in corso visto che per l'anno passato abbiamo ormai già pagato e anche in modo eccessivo. Pensate che abbiamo dovuto restituire circa due milioni di euro alla Lega per la retrocessione in classifica. In un prospetto che abbiamo presentato abbiamo quantificato in circa 25 milioni di euro il danno della retrocessione, tenendo conto della possibilità per la Lazio di arrivare agli ottavi nelle Coppe europee. Nella nostra difesa abbiamo fatto anche riferimento alle differenze con Reggina, Milan e Fiorentina per quanto riguarda il rapporto tra la penalità avuta e la gravità dei fatti contestati". Gentile ha quindi auspicato "che non venga usata la stessa proporzione nella riduzione delle pene con Milan, Fiorentina e Juventus visto che la nostra posizione è meno grave".
QUI JUVE - In mattinata era durata quasi due ore l’udienza della Juventus davanti al collegio arbitrale. La delegazione Juve era formata dal presidente, dall'ex presidente, l'avvocato Franzo Grande Stevens, e dagli avvocati Cesare Zaccone, Riccardo Montanaro, Michele Briamonte, Stefano Vinti e Angelo Buongiorno. Per la Figc sono intervenuti gli avvocati Mario Gallavotti e Luigi Medugno. "Ci aspettiamo una sostanziosa riduzione della pena. L'azzeramento dei 17 punti di penalizzazione? E' solo una speranza...". Così ha detto Cobolli Gigli al termine dell'udienza. "E' andata come ci aspettavamo - ha proseguito -. Sono soddisfatto perchè è stato un dibattito serrato, in cui abbiamo fatto valere le nostre argomentazioni, e la controparte ha fatto altrettanto. Ora da parte nostra c'è grande fiducia, quindi sono ottimista, anche se la sentenza non arriverà prima della fine del mese".
IL PROGRAMMA - Domani alle 9.30 sarà invece la volta della Fiorentina (l'istanza della Reggina sarà discussa nelle prossime settimane). Le cinque società ricorrono contro le sentenze della Corte federale, che hanno condannato la Juventus alla serie B con 17 punti di penalizzazione, la Lazio a 11 punti di penalizzazione, il Milan a 8 punti di penalizzazione, la Fiorentina a 19 punti di penalizzazione (e la Reggina a 15 punti di penalizzazione).
I VERDETTI - La sentenza del collegio arbitrale sarà nota non prima di 10-15 giorni, probabilmente solo a fine mese, e non è appellabile. L'unica strada percorribile per chi non si ritenesse soddisfatto è il ricorso al Tar in violazione della clausola compromissoria, con conseguente automatico deferimento da parte della Procura federale.


(gazzetta.it)
maldini
00mercoledì 11 ottobre 2006 22:38
resta solo da aspettare
.vieraldo.
00venerdì 13 ottobre 2006 14:05
Agente Ronaldinho, 'Al Milan tra due anni'



Roberto de Assis, agente dell'asso brasiliano, Ronaldinho, conferma allo spagnolo 'As' che il futuro del giocatore del Barcellona è rossonero. "Il Milan non ha preso Ronaldo, ma Oliveira , che è un mio assitito, e in due anni porterò a Milano anche mio fratello". Sarebbero confermate, in questo modo, le voci che volevano l'ingaggio di Oliveira da parte del club di via Turati come primo passo per arrivare all'asso brasiliano. Per Ronaldinho sarebbe pronto un contratto da 12 milioni l'anno.

(calciomercato.com)
.vieraldo.
00domenica 15 ottobre 2006 08:48
Milan, faticoso 1-1 in casa Samp
Dopo un primo tempo più vivace, le reti nel finale di gara: al 24' va a segno Bonazzoli di testa, al 39' Kaladze firma il pari, ma dopo aver toccato il pallone col braccio. Inzaghi reclama un rigore





GENOVA, 14 ottobre 2006 - Il Milan torna al gol dopo tre gare di astinenza ma manca ancora l'appuntamento con la vittoria: a Marassi finisce 1-1. Ma che fatica, contro una Samp veloce e determinata, che passa al 24' della ripresa con Bonazzoli e cade al 39' per una rete di Kaladze macchiata da un fallo (tocco di braccio). E per la sedicesima volta consecutiva i doriani subiscono un gol in casa.
FORMAZIONI Nel Milan alla fine Gilardino ce la fa, nonostante il mal di schiena accusato in settimana. E così c'è lui al fianco di un frizzante Inzaghi, con Oliveira in panchina e Kakà alle spalle. Per il resto è il Milan atteso, con Cafu e Jankulovski a macinare chilometri (non troppi, in realtà) sulle fasce, e un centrocampo privo della fantasia degli infortunati Pirlo e Gourcuff ma irrobustito dai muscoli di Brocchi, Gattuso e Seedorf. Nella Samp torna Bazzani dopo oltre otto mesi (in panca), con Quagliarella e Bonazzoli a cercare di supplire all'assenza per squalifica di Flachi. Sulle corsie esterne sono confermati Franceschini e Delvecchio, mentre Falcone riprende il suo posto in difesa.
PARTITA Il primo tempo scorre intenso e vivace, all'insegna dell'equilibrio. Il Milan è più poderoso, ma talvota anche eccessivamente macchinoso, la Samp invece attacca e difende in massa, muovendosi con sincronia e velocità e spingendo parecchio sulle fasce. Ma l'agilità doriana non trova sbocchi concreti, spesso anche per imprecisione nell'ultimo passaggio. Zenoni e Quagliarella vanno anche vicini al gol, ma la difesa del Milan non lascia varchi. Dall'altra parte la velocità di Inzaghi rischia invece di far male ai doriani. Gilardino lavora per la squadra ma non brilla, sono l'ex juventino e Kakà a confezionare le azioni offensive migliori: il brasiliano sfiora il palo, Inzaghi prima non ci arriva, poi si fa fermare da Castellazzi, quindi lo salta ma cade: per l'attaccante è rigore, per Rosetti no. Insomma, un Milan che chiude i primi 45' in crescente pressione offensiva, ma a sua volta non trova lo spunto vincente e rimanda tutto alla ripresa.
Ma l'intervallo non porta consiglio. La gara perde infatti velocità e smalto, con la Samp che sembra pagare lo scotto di 45' giocati a pieno ritmo e un Milan poco continuo nella fase offensiva. Al 20' Ancelotti richiama un Gilardino in evidente imbarazzo sostituendolo con Oliveira, al quale dà un unico consiglio: "Tira, tira!". Ma anche i doriani sentono, ed eseguono: al 24' Pieri crossa da sinistra, la difesa milanista si fa di pietra, Bonazzoli salta indisturbato al centro dell'area e mette alle spalle di Dida. Riprende fiato e coraggio la Samp, il Milan si ingobbisce e chiama in campo anche Kaladze e Bonera al posto dei deludenti Jankulovski e Cafu. Un mossa decisiva: Inzaghi firma infatti l'ennesimo quasi-gol rossonero (con Castellazzi che salva all'incrocio dei pali), ma è poi Kaladze a far centro al 39', su cross di Bonera. Il destro ravvicinato del georgiano è anticipato da un tocco del braccio sinistro, ma Rosetti non vede, e dunque finisce con un salomonico 1-1.


(gazzetta.it)
.vieraldo.
00domenica 15 ottobre 2006 08:50
ke svista Rosetti...

la samp poteva tornare alla vittoria.
.vieraldo.
00domenica 15 ottobre 2006 22:12
Inzaghi: "Tranquilli, il Milan c'è"
L'attaccante, che si appresta ad affrontare l'Anderlecht in Champions, non drammatizza dopo l'ennesimo stop: "Nessuna preoccupazione, i risultati arriveranno"





MILANO, 15 ottobre 2006 - E' il cuore del Milan. Se là nell'area di rigore avversaria qualcosa palpita, allora vuole dire che c'è Inzaghi. Anima e passione. Il rossonero continua a sorprendere. Ieri a Marassi ha sacrificato tutto se stesso pur di infilare Castellazzi. Ma sappiamo com'è finita: rossoneri ancora bloccati sul pari (quattro volte di fila, Champions compresa), e un solo gol segnato.
Pippo è cresciuto, maturato. Non scalpita fuori dal campo come un tempo. Lo fa solo in partita e in allenamento. Con saggezza esclama: "Nessuna preoccupazione, se continuiamo a giocare così non ci sono problemi", ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Sky.
"In attacco non abbiamo problemi, ultimamente abbiamo creato tantissimo, lo dimostra il fatto che Manninger e Castellazzi sono stati i migliori in campo nelle gare contro Siena e Sampdoria - analizza il rossonero -. Ieri c'è stato pure qualche episodio dubbio e poi i gol li abbiamo sempre fatti, non dobbiamo farci prendere dalla voglia di strafare, i risultati arriveranno".
Possibilmente da martedì, quando il Milan giocherà a Bruxelles, contro l'Anderlecht in Champions League. Per il bomber è un ritorno gradito, perché in Belgio è stato rimesso a nuovo dopo quasi due anni di inferno legati al noto infortunio. "Mi fa piacere tornare in queste condizioni in Belgio, è una grande soddisfazione - spiega -; lì la gente mi ha voluto bene, il sindaco di Anversa mi ha addirittura nominato cittadino onorario quando sono andato via e anche gli italiani che ci vivono mi hanno dato una mano".
Inzaghi pensa ovviamente a ingrossare il suo bottino di reti in Europa. Cinquantacinque sigilli, due in meno della coppia Shevchenko-Eusebio; a 13 reti da Gerard Muller, il più prolifico di tutti i tempi. Conoscendo Pippo, tutto è possibile.


(gazzetta.it)
.vieraldo.
00martedì 17 ottobre 2006 22:28
Anderlecht-Milan 0-1 all'80'
Dopo un primo tempo equlibrato e con poche occasioni, spumeggiante ripresa: al 2' espulso Bonera per somma di ammonizioni, al 13' gol di Kakà





BRUXELLES, 17 ottobre 2006 - Al Vanden Stock primo tempo equilibrato tra Anderlecht e Milan. Rossoneri pericolosi più volte con Inzaghi. Qualche buona azione della squadra belga, che però in fase di conclusione è poco pericolosa. Si va al riposo sullo 0-0. A inizio ripresa Bonera riceve il secondo cartellino giallo per aver allontanato il pallone a gioco fermo. Al 13' botta da fuori di Kakà: Milan in vantaggio.


gazzetta.it
.vieraldo.
00venerdì 20 ottobre 2006 19:23
Rivoluzione Milan, niente ritiro
I rossoneri sono attesi da 4 partite (Palermo, Chievo, Inter e Anderlecht) in 11 giorni: Ancelotti ha chiesto e ottenuto di lasciare liberi i giocatori sabato sera prima della gara con i siciliani





MILANO, 20 ottobre 2006 - Ritiro addio. Non per sempre, non per voglia di nuova filosofia ma per amor di concretezza: cinque notti su sette lontano da casa sono troppe per non diventare controproducenti. Carlo Ancelotti, come del resto era stato anticipato la scorsa settimana dal suo capitano Paolo Maldini, ha chiesto consiglio allo staff e all’amministratore delegato Adriano Galliani. Il quale ha dato il suo placet, così ora è ufficiale: domani, prima della partita con il Palermo, i giocatori del Milan che lo desiderano potranno dormire a casa.

TROPPE PARTITE- «E’ una piccola rivoluzione per il calcio italiano? Me ne rendo conto, ma non c’è nulla di cui esser fieri e non è per apparire moderni che abbiamo preso questa decisione», spiega Galliani. «Non è neppure una decisione che abolisce in via definitiva il ritiro: si farà ancora, quando sarà necessario. Ma in queste settimane, con tante partite da giocare, per i ragazzi diventava pesante restare sempre a Milanello. In periodi come questi è utile e giusto che abbiano un po’ di tempo in più da passare con le famiglie».

FIDUCIA- E’ la prima volta che accade in campionato, non è la prima volta in assoluto per il Milan: nelle stagioni passate, prima delle partite di coppa Italia, Ancelotti ha già permesso ai suoi giocatori di dormire lontano da Milanello. La motivazione è psicologica: i lunghi ritiri non aiutano a rafforzare il gruppo, semmai si trasformano in logoranti ore perse. Jaap Stam, ad esempio, lo scorso anno confessava la sua insofferenza a un’usanza ignota al calcio olandese e inglese che aveva frequentato da giovane, e che con il passare del tempo diventava pesante. «Ho moglie e figli a casa, vorrei stare di più con loro piuttosto che passare le serate al telefono», ripeteva il difensore, poi andato all’Ajax. Dove, come succede in tutta l’Olanda ma anche a Barcellona, quando non si gioca in trasferta ci si ritrova poche ore prima della partita, per il pranzo. E nessuno pensa che la nottata libera sia sinonimo di stravizi.

PRECEDENTI - Ancelotti non è mai stato un fanatico del ritiro, che appunto aveva già abolito in altre occasioni. Questione di temperamento: Capello tenne il Milan in ritiro qualche giorno prima della finale di ritorno di coppa Italia con la Lazio (maggio 1998) e la cosa non portò bene (il trofeo andò al club di Roma). Ancelotti invece ha sempre detto di non essere contrario all’abolizione del ritiro, e l’occasione buona pare essere arrivata adesso, nel modo poco strillato che è proprio del tecnico: «Andremo in ritiro domenica mattina visto che giocheremo la sera. Quando giocheremo al pomeriggio e non ci saranno altri ritiri per la Champions, continueremo però a dormire a Milanello». Concreto come sempre, Ancelotti, ma che questa sia una piccola rivoluzione, non si può negare. Tanto è vero che inizialmente si pensava di abolire il ritiro prima del derby: il segnale sarebbe stato ancora più forte, ma la stanchezza Champions ha avuto il sopravvento.

CONTRATTI- «Spero che presto risolveremo la questione del rinnovo con Dida», ha detto Galliani dopo Anderlecht-Milan. E ieri l’uomo che più lavora con il brasiliano, il preparatore dei portieri Villiam Vecchi, ha detto a Milan Channel: «So solo che Valerio Fiori quasi ogni giorno va da Nelson e gli dice: "Firma!"». Anche il terzo portiere è in pressing sul collega che potrebbe decidersi a firmare subito dopo il derby di sabato 28.

TURNOVER - Contro il Palermo Ancelotti ha in mente un po’ di turnover, con dubbio in attacco (Inzaghi o Ricardo Oliveira) e in difesa (Maldini o Nesta): a Nesta, neo papà di Sofia, potrebbe essere dato un turno di riposo. Una più massiccia dose di turnover sarà somministrata alla squadra per la partita con il Chievo di mercoledì.


gazzetta.it
.vieraldo.
00martedì 24 ottobre 2006 07:28
Milan, Berlusconi è fiducioso
Il Milan sta attraversando un periodo difficile ma a gettare acqua sul fuoco arriva il presidente rossonero Silvio Berlusconi. "il Milan è la squadra più forte d'Europa" - ha dichiarato commentando la sconfitta per 2 a 0 subita nel posticipo di domenica sera a San Siro contro il Palermo - e io non ho preoccupazioni. Quella di domenica è stata solo una serata storta".

sportevai
.vieraldo.
00giovedì 26 ottobre 2006 14:07
Il Milan rialza la testa
Convincente la vittoria dei rossoneri a Verona dove battono il Chievo 1-0, anche se la strada è ancora lunga. Decide Jankulovski nel primo tempo. Palo di Seedorf





VERONA, 25 ottobre 2006 - Inzaghi? Gilardino? Oliveira? Dopo otto giornate di campionato è Marek Jankulovski il cannoniere del Milan (2 reti). L'esterno sinistro risolve la sfida di Verona con un rasoterra chirurgico nel primo tempo. Ma l'1-0 al Chievo (guarda la sintesi)non si limita alla prodezza del ceco. I rossoneri espugnano il Bentegodi con una prova convincente, ma ancora lontana dagli standard rossoneri; colpendo un palo e sfiorando in almeno cinque occasioni il 2-0. Un'iniezione di ottimismo a quattro giorni dal derby e in attesa dell'arbitrato. I padroni di casa migliori nella ripresa, in cui vanno vicini alo gol con Tiribocchi e Semioli.
ANCELOTTI CAMBIA - Dopo il crac contro il Palermo, Carlo Ancelotti mischia le carte, rivoluzionando tutti i reparti. In difesa, piazza Bonera e Jankulovski esterni, con Simic e Kaladze centrali. A centrocampo fa rifiatare Gattuso, sostituendolo con Brocchi, mentre in attacco non rinuncia a Gilardino che affianca a Oliveira. Il grande ritorno di Luigi Del Neri al Bentegodi non è più formato 4-4-2, storicamente il suo modulo preferito, ma il 4-1-4-1, frutto di una moda, più che di una convinzione. Le novità sono Giunti e Kosowski, preferiti a Zanchetta e Semioli.
QUESTIONE DI GOL - Chi ha visto Milan-Palermo ne ricorda soprattutto la difficoltà a finalizzare e alcuni rincredibili blackout in difesa. Che non ci sia Nesta davanti a Dida è indicativo e bisogna ammettere che il quartetto di Verona se la cava davvero bene, anche quando i laterali si spingono in attacco, ben coperti da Brocchi e Seedorf. E' un bel Milan, che gioca come sa, grazie a famose alchimie. Il possesso palla è l'arma che schianta nei primi 45 minuti il Chievo; il punto di partenza delle improvvise accelerazioni che esaltano le doti di un ispirato Oliveira, il cui fraseggio con Kakà è una costante. Il patto fra il brasiliano ex Betis e Gilardino funziona: i due non si pestano i piedi, creandosi ampi spazi nell'affolata trequarti gialloblù. A Kakà che manva il gol, si unisce Seedorf che colpisce un palo, confermando un trend negativo della fortuna, dopo i due legni contro il Palermo. Ma il gap si vede, è lungo una spanna. Il Milan spinge, pressa, raddoppia e grazie a Jankulovski passa. Il rasoterra del ceco dalla distanza è tagliente e imprendibile: nell'ultimo straccio di angolo. Vantaggio che il Milan potrebbe fare più grosso, se Oliveira non mancasse da fuori area il suo splendido destro. E se Rizzoli non sbagliasse nel valutare il netto fallo in area di D'Anna su Gilardino, chiedendo al rossonero di rialzarsi.
RIECCO IL 4-4-2 - Del Neri si rende conto che il Chievo in fase di impostazione è disastroso e nella ripresa cambia tutto: fuori Giunti e Kosowski, dentro Tiribocchi e Semioli, per rispolverare il suo 4-4-2. Il modulo esalta Luciano, l'Eriberto che è dentro di lui. Il brasiliano regala fantasia al gioco del Chievo, riforzato anche dalla capacità di penetrazione di Semioli. Il Milan si copre di più con Nesta per Bonera (Simic va a destra) e Gattuso per Oliveira, ma senza mai dare l'impressione di concedere molto ai veronesi. Lo sbandamento c'è, ma è limitato alla doppia occasione nella stessa azione capitata ai padroni di casa, prima con Tiribocchi, poi con Semioli. Anche perché nel contropiede, Gilardino manca un clamoroso gol a porta vuota, dopo la respinta di Sicignano sul diagonale di Oliveira. Gila esce da lì a poco con il morale a pezzi, ma Ancelotti non rischia Inzaghi, lanciando in partita Borriello. Kakà potrebbe chiudere con una rasoiata dal limite, Borriello anche, ma la sua facile opportunità sarà di certo materia della Gialappa's. Probabilmente anche l'occasione sciupata subito dopo. Il Chievo si arrende definitivamente, quando, a pochi minuti dal termine, deve rinunciare a Luciano per infortunio. Troppo contro un Milan che a piccoli passi cerca la sua dimensione.


gazzetta.it
.vieraldo.
00venerdì 27 ottobre 2006 15:46
Derby, Bergomi: 'Il Milan sotto pressione'
Baresi: "Non sarà facile ma sono ottimista"

Bandiere a confronto. Il tema non poteva che essere quello del derby, che andrà in scena domani sera a San Siro per la 264.a volta nella storia. Prima Beppe Bergomi: "Questa volta la pressione è più sul Milan: se vince torna in corsa per lo scudetto, se perde diventa davvero difficile". Poi Franco Baresi: "Mi auguro che il Milan vinca. Il derby è importante soprattutto per chi sta dietro, quindi non sarà una partita facile per il Milan ma sono ottimista".

sportevai
.vieraldo.
00domenica 29 ottobre 2006 09:25
Milan, Ancelotti ci crede ancora
Il tecnico del Milan Carlo Ancelotti, è deluso dopo la sconfitta subita nel derby contro l'Inter. "Dobbiamo mantenere forza e volonà. Nel primo tempo non siamo andati male, ma abbiamo pagato la loro altezza superiore sui calci piazzati, cosa che ha condizionato il risultato ma non la partita; il Milan ha giocato bene. Nella ripresa, poi, abbiamo attaccato con tutti gli effettivi, cosa impensabile all'inizio quando c'era una situazione di equilibrio. L'arbitro? Forse c'e' stato qualche giallo di troppo in una partita tutto sommato corretta; e' cosi', dobbiamo adeguarci, per noi non e' giusto ma e' così. Ho messo un attaccante in piu', e la sostituzione tra Inzaghi e Gilardino era preventivata per dare piu' peso in avanti e aiutare di piu' i centrocampisti in appoggio; quattro gol subiti? Sul terzo abbiamo sbagliato, ma era l'unico sul quale potevamo fare qualcosa. Gli altri due sono giunti su piazzato e dalla bravura di Stankovic al tiro'. Ora l'Inter si trova a 14 punti: 'Bisogna vivere alla giornata, la stagione e' ancora lunga, ci sono tantissime partite; contraccolpo negativo dall'arbitrato? Non credo proprio perchè la squadra ha lottato e dato tutto".

sportevai.it
.vieraldo.
00martedì 31 ottobre 2006 14:04
Gourcuff è pronto al rientro
30 ottobre 2006 - Il rilancio di Gourcuff ma anche altre novità nel Milan che mercoledì affronterà l'Anderlecht a San Siro in Champions League. Il francese è guarito dalla frattura alla costola ed è pronto a tornare in campo a distanza di 40 giorni dall'infortunio. A riposo Pirlo. In difesa, squalificato Bonera, sicuro l'impiego di Cafu. Probabile stop per Jankulovski. Oggi squadra in campo alle 15 e nella prima mezz'ora riscaldamento insieme e alcuni esercizi per la tecnica. Ancelotti ha fatto lavorare i giocatori in due postazioni separate e all'interno di ciascuna postazione hanno lavorato gruppi di due/tre calciatori: scambi di palla e corsa per prendere il posto del compagno. Conclusa questa prima fase, durata mezz'ora, il gruppo si è esercitato per circa un quarto d'ora sul possesso palla finalizzato a trovare il compagno smarcato. I portieri hanno lavorato a parte. Differenziato per l'infortunato Favalli, mentre Jankulovski ha lavorato nella vasca di sabbia. Fermo Ambrosini (ennesimo problema muscolare), mentre Serginho (ernia del disco) è sempre negli Stati Uniti. Dopo l'esercitazione per il possesso palla la squadra si è divisa in due formazioni (una di 9 e l'altra di 10 giocatori) per una partitella a una porta dedicata alla fase difesiva, durata 15 minuti. Terminata questa partitella ne è iniziata un'altra 9 contro 9 su metà campo durata venti minuti. Poi tutti sotto la doccia.

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00mercoledì 8 novembre 2006 21:18
Convocati 6 Primavera
7 novembre 2006 - Ecco l'elenco dei rossoneri convocati da Carlo Ancelotti per la sfida di coppa Italia contro il Brecsia, in programma domani sera a San Siro. PORTIERI: Kalac, Fiori. DIFENSORI: Cafu, Bonera, Costacurta, Favalli, Simic, Antonelli (n.31), Darmian (n.36). CENTROCAMPISTI: Lunati (n.38), Brocchi, Gourcuff, Seedorf, Di Gennaro (n.33), Guerci (n.28). ATTACCANTI: Borriello, Inzaghi, Ricardo Oliveira, Aubameyang (n.35). Il sito del Milan anticipa addirittura la formazione che scenderà in campo: Kalac; Cafu, Bonera, Costacurta, Favalli; Lunati, Brocchi, Gourcuff; Seedorf; Ricardo Oliveira, Borriello.

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00lunedì 13 novembre 2006 18:07
Milan, Cafu sprona la squadra
"Basterebbero 2 vittorie consecutive pe recuperare morale"

Gira tutto per il verso sbagliato in casa Milan. La classifica non ride e gli infortuni stanno funestando buona parte della squadra, non ultimo quello occorso a Gattuso. Marcos Cafu ha provato oggi in conferenza stampa a spronare la squadra indicando la rotta da seguire: "Non è un bel periodo, ma sappiamo che basterebbero due o tre vittorie consecutive per rimettere a posto le cose, per creare la giusta fiducia e guardare avanti con serenità. Nessuno si aspettava questa situazione ma come siamo arrivati a questo, nello stesso modo in cui ci siamo trovati in questo periodo, dobbiamo uscirne. Dobbiamo entrare in campo e giocare meglio, provando a inanellare più di un risultato utile consecutivo".

sportevai
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00sabato 18 novembre 2006 14:43
Nesta salta l'Empoli
17 novembre 2006 - Carlo Ancelotti ha convocato 20 giocatori per Empoli-Milan di domani, anticipo pomeridiano della dodicesima giornata di serie A. A scopo precauzionale resta a casa Nesta, come gli infortunati di lungo corso Kaladze, Gattuso, Ambrosini, Serginho e Favalli. Questa la lista: Portieri: Dida, Kalac, Fiori Difensori: Cafu, Maldini, Costacurta, Simic, Jankulovski, Bonera, Antonelli Centrocampisti: Seedorf, Gourcuff, Pirlo, Kakà, Brocchi, Guerci Attaccanti: Borriello, Gilardino, Inzaghi, Oliveira.

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speedy13
00lunedì 20 novembre 2006 01:11
Milan, 20 convocati per Atene
(ANSA) -MILANO, 19 NOV- Sono 20 i giocatori convocati da Carlo Ancelotti per la trasferta di Champions League del Milan in programma martedi' ad Atene contro l'Aek. Si tratta dei portieri Dida, Fiori e Kalac; dei difensori Cafu, Maldini, Costacurta, Simic, Jankulovski, Bonera e Antonelli; dei centrocampisti Seedorf, Gourcuff, Pirlo, Kaka', Brocchi e Guerci; degli attaccanti Borriello, Gilardino, Inzaghi e Ricardo Oliveira.
speedy13
00giovedì 23 novembre 2006 00:42
Milan: Inzaghi, ora il campionato
(ANSA) - MILANO, 22 NOV - Inzaghi non ha dubbi: "con la qualificazione del Milan agli ottavi di Champions si pensera' a recuperare qualche punto in campionato". Per la punta non e' colpa dell'attacco se il Milan segna ultimamente cosi' poco: "La cattiveria c'e', noi cerchiamo di fare il massimo, creiamo tanto e con l'Aek Atene abbiamo fatto un'ottima partita. A La Coruna con tre tiri avevo fatto tre gol. Ieri, con quattro, ho preso un palo. La prossima partita si fanno quattro gol e sparisce il problema".
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00domenica 26 novembre 2006 10:53
Serie A, il Milan risorge contro il Messina
Decisivo un gol di Maldini, 13° legno colpito da un super Kaka

MILAN-MESSINA 1-0



MILAN (4-3-1-2): Kalac, Bonera (24’ st Nesta) Simic, Maldini, Jankulovsky, Brocchi, Pirlo, Gourcuff, Kaka, Inzaghi (26’ Seedorf) Gilardino (41’ st Borriello). A disp. Fiori, Kaladze, Oliveira, Antonelli. All. Ancelotti

MESSINA 4-5-1): Storari, Zoro, Iuliano, Rea, Parisi, Lavecchia (8’ st Alvarez), De Vezze, Cordova, Coppola (17’ st Floccari) Masiello, Riganò (30’ st Di Napoli). A disp. Caglioni, Ogasawara, Sullo, Iliev,. All. Giordano

Arbitro: Gava di Conegliano Veneto

Marcatori: 13’ Maldini

Ammoniti: Iuliano, De Vezze, Lavecchia, Zoro, Di Napoli,



MILANO. Un gol di Paolo Maldini consente al Milan di conquistare i tre punti contro il Messina, ritrovando il gusto dei tre punti che mancavano da un mese. La vittoria della squadra di Ancelotti è stata ampiamente meritata, con Storari protagonista assoluto del match, autore di sei parate decisive. Il tredicesimo palo non poteva mancare e l’ha centrato Kaka, tornato su altissimi livelli. Il Milan ha dimostrato anche un miglioramento sotto il punto di vista fisico, anche se nonostante l’impegno gli attaccanti non riescono a sbloccarsi. Inzaghi e Gilardino si sono mossi bene, ma hanno manifestato i soliti problemi che ci sono ormai da un po’ di tempo, ovvero la poca spietatezza in zona gol. Il Messina è stato annientato dai rossoneri, anche se la squadra di Giordano ha avuto le sue occasioni che non sono state sfruttate per un soffio. Ancelotti deve fare la conta con le assenze. L’infortunio di Dida regala una chance di riscatto a Kalac. In avanti Kaka supporta Gilardino ed Inzaghi. Giordano invece come annunciato si affida inizialmente a Riganò come unica punta, mentre inizialmente Lavecchia prende il posto di Alvarez. Il Milan parte bene perchè è grande la voglia di riscattare il ko di Champions ed una situazione di classifica che inizia a far paura. All’8 Gilardino bene smarcato da Inzaghi conclude di poco fuori. Il gol però è rimandato di pochi minuti e lo firma al 13’ Paolo Maldini. Il difensore sale in cielo sfruttando un calcio piazzato di Pirlo e batte Storari. Sulle ali dell’entusiasmo i rossoneri cercano il colpo del ko, ma nonostante il movimento, le due punte non graffiano. Al 26’ Storari nega a Kaka un gol che sembrava ormai fatto dopo un buco della difesa. Quattro minuti dopo poi ci si mette anche l’arbitro Gava, che non concede un netto rigore per fallo di Zoro su Gilardino. Il direttore di gara ammonisce Iuliano e fa ripetere il corner, non vedendo il placcaggio del difensore. L’unico sussulto del Messina lo regala Riganò, che al 32’ svetta bene di testa anticipando Bonera, ma Kalac è sulla traiettoria e blocca. La prima frazione si conclude con un bel gesto tecnico di Gourcuff ma Storari sventa in corner. Si ricomincia e la musica sembra essere la stessa. Il Milan spinge sull’acceleratore andando alla ricerca del colpo di grazia. Inzaghi sbaglia di testa, quindi Kaka con un bolide spaventa Storari. Giordano corre ai ripari ed inserisce Alvarez per un deludente Lavecchia, con l’intenzione di colpire in contropiede con la velocità dell’honduregno. Il Milan però è decisamente concentrato e continua a premere. Al 15’ Kaka si illumina sulla destra e serve un assist d’oro per Inzaghi, che prontamente si gira, ma Storari , compie un’autentica prodezza deviando in corner. Entra anche Floccari ed il Messina inizia a pungere. Al 20’ è davvero clamorosa l’occasione avuta da Riganò, che sfrutta un traversone dalla sinistra di Parisi svettando di testa, Kalac scivola ma la palla esce di un soffio. Storari al 25’ nega a Maldini la gioia della doppietta. L’infortunio muscolare di Bonera obbliga Ancelotti ad inserire l’acciaccato Nesta, subito dopo il tecnico toglie anche Inzaghi per Seedorf, lasciando a Kaka e Gilardino il compito di offendere. Al 30’ il 2-0 sembra cosa fatta. Kaka parte in percussione e conclude di prima intenzione colpendo il tredicesimo palo di questa sfortunata stagione. Il Milan a differenza di altre volte dimostra di aver migliorato sotto il profilo fisico e mentale. Al 33’Gourcuff, prima e quindi Gilardino, esaltano i riflessi di Storari. Sul capovolgimento di fronte Di Napoli regala un brivido ai tifosi rossoneri ma Kalac si allunga e manda in corner. Finale tutto del Milan, ma il portiere è davvero in una serata magica. L’incontro finisce 1-0. La squadra di Ancelotti nonostante lo striminzito risultato, ha offerto una prestazione dignitosa, dando forti segnali di ripresa. Il Messina incassa invece un’altra sconfitta, anche se era difficile far male al Diavolo di questa sera.

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maldini
00domenica 26 novembre 2006 12:26
già godo che abbiamo vinto.... col gol di paolino poi.... [SM=x322224]
speedy13
00giovedì 30 novembre 2006 00:15
Milan: la soddisfazione di Oliveira
(ANSA) - MILANO, 29 NOV - Soddisfatto della sua prestazione Ricardo Oliveira, l'attaccante del Milan tornato contro il Brescia al gol dopo un digiuno di 344 minuti. "Sono contento per avere aiutato la squadra", dice il brasiliano. "Adesso deve chiudersi il nostro momento brutto, e' il momento buono e della felicita'". Oliveira afferma di sentirsi bene fisicamente e psicologicamente, nonostante non abbia notizie della sorella, rapita il 4 ottobre."Devo continuare ad allenarmi e dimostrare che il Milan non ha sbagliato".
.vieraldo.
00venerdì 1 dicembre 2006 18:32
Milan, Kalac:'Sono tranquillo e sereno'
Non si lascia influenzare dal probabile arrivo a gennaio di un nuovo portiere

Il portiere del Milan Zeljco Kalac, divenuto titolare a causa dei guai fisici di Dida, ammette con certezza di non sentirsi sotto pressione."Se giochi con piu' continuita' fai meglio. Nella prima gara che ho fatto contro il Brescia mi hanno criticato tanto, ancora se ne parla. Ma io conosco le mie qualita. Resto tranquillo e sereno, so che per un portiere la cosa principale e' dare sicurezza alla squadra, e' da vent'anni che gioco e conosco il mio compito. Non mi faccio turbare dalle voci di questo periodo e vado avanti cercando di fare bene".

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.vieraldo.
00domenica 3 dicembre 2006 20:08
Ancelotti: obiettivo e' 4/o posto
(ANSA) - ROMA, 3 DIC - Il tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, non ha preso bene il pareggio con il Cagliari: 'Per i primi due posti in classifica siamo distanti'. La ricetta di Ancelotti e' chiara: 'Ora e' fondamentale lavorare e fare punti per il quarto posto. Uno stimolo importante. A Cagliari abbiamo fatto vedere segnali positivi, riuscendo a rimontare lo svantaggio iniziale. Ora che abbiamo messo in cantiere la Champions, il Milan si puo' concentrare sul quarto posto in classifica'.
.vieraldo.
00lunedì 4 dicembre 2006 19:45
Nesta operato alla spalla sinistra
(ANSA) - MILANO, 4 DIC - Il difensore del Milan, Alessandro Nesta, e' stato operato in artroscopia alla spalla sinistra nella clinica 'La Madonnina' di Milano. Lo ha comunicato la societa' rossonera aggiungendo che nei prossimi giorni saranno valutati i tempi di recupero del giocatore. Nesta si era infortunato a novembre nel 4/o turno della fase a gironi di Champions, in cui il Milan vinse 4-1 la partita contro l'Anderlecht. Il difensore, dopo quell'infortunio, ha giocato contro la Roma e il Messina.
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