Milan, quarto posto raggiunto
La rincorsa è finita, il Milan batte in extremis il Palermo e aggancia la Fiorentina al quarto posto, e lo fa grazie al suo eterno numero 9. Ancelotti come previsto cala il tridente Kakà-Pato-Gilardino, ma non c'è neanche il tempo di organizzarsi che il Palermo lo colpisce: il minuto è il nono, il centrocampo a 5 di Guidolin ha i movimenti perfetti, Migliaccio crossa e Bresciano si inserisce perfettamente, trovando la zampata vincente che deviata dal petto di Oddo batte Kalac.
Primo gol stagionale per l'australiano, il secondo consecutivo nella San Siro rossonera, il Milan non si scompone, palesa qualche incertezza difensiva di troppo nella copertura dei movimenti rosanero, ma può scrivere un nuovo capitolo dell'ormai famigerato dossier arbitrale, visto che l'intervento di Barzagli in chiusura su Gilardino appare passibile di calcio di rigore.
Kakà prova a scuotere la squadra con un bolide dalla traiettoria velenosissima ma ben controllato da Fontana, il Palermo si abbassa troppo e l'inevitabile 1-1 arriva al 24esimo.
Il cross di Oddo è un invito troppo goloso per un incursore letale come Ambrosini, che ha spazi e tempi per poter infilare il pallone in rete, tornando al gol dopo 4 mesi e mezzo e soprattutto permettendo al Milan di continuare la sua gestione della partita senza affanni.
Si gioca a una porta sola, Fontana sfodera un intervento prodigioso per smanacciare il piazzato di Pirlo alla mezz'ora, ma i siciliani, nonostante non vedano quasi mai il pallone, sono bravi nell'imporre l'equilibrio intasando gli spazi nella trequarti e di fatto imbrigliando le punte.
E' però un'impostazione rischiosa, perché la difesa del Palermo è bassissima e invoglia la qualità dei piedi rossoneri, che sparisce al 42esimo dal destro di Jankulovski fuori portata nonostante una posizione molto favorevole.
Un'altra incornata da brividi di Ambrosini chiude un primo tempo praticamente a senso unico, Ancelotti risparmia nell'intervallo un acciaccato Kakà puntando su Gourcuff, il Palermo continua ad avere un baricentro estremamente basso, prova a spaventare San Siro con contropiedi che diventano più continui dopo l'ingresso di Simplicio per Bresciano, e dall'altra parte il Milan si arena su un possesso compassato ed estremamente impreciso, che sterilizza di fatto l'offensiva rossonera nonostante un Pato poco appariscente ma di grandissimo impatto fisico.
I falli di mano nell'area del Palermo non ravvisati da Giannoccaro diventano due al 18esimo, una beffa che sarebbe diventata totale se Kalac non si fosse dimostrato attentissimo sul calcio di punizione tagliato di Simplicio un paio di minuti dopo.
Nell'ultimo quarto di partita il Palermo prende campo, Cavani si vede spalancare un'autostrada ma bada solo alla potenza al momento di scagliare il destro in porta, Ancelotti butta nella mischia Inzaghi perché vede il Palermo alzarsi pericolosamente, ringrazia stavolta la svista dell'arbitro che sorvola sul contatto Gattuso-Amauri in area all'89esimo, e vince la partita un minuto dopo.
Sul centro di Gourcuff è clamoroso l'errore di posizione di Barzagli che sbaglia totalmente il fuorigioco e permette a Superpippo di realizzare di testa il suo primo gol in campionato: come sempre, al posto giusto, nel momento giusto.
Eurosport