MILAN

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, [17], 18
giuggyna
00lunedì 15 settembre 2008 20:52
Milan, vertice Ancelotti-Galliani
Nel mirino lo staff medico rossonero
Dopo il secondo ko di fila in campionato, l'allenatore del Milan, Carlo Ancelotti, ha incontrato in sede l'ad Adriano Galliani. Al vertice, durato oltre due ore, erano presenti il ds Ariedo Braida, il direttore tecnico Leonardo, il responsabile medico Jean Pierre Meersseman e quello dei preparatori Daniele Tognaccini. Motivo della discussione, infatti, è stata la precaria condizione atletica dei giocatori e lo stillicidio di infortuni.
In particolare, alla base del confronto, che sembrerebbe aver avuto toni particolarmente accessi, ci sarebbe lo scarso feeling tra alcuni giocatori e l'area medica.

Da una parte Meersseman e Tognaccini hanno difeso il proprio operato, dall'altra Ancelotti si è schierato apertamente con la sua squadra.

Con il passare dei minuti la tensione tra le parti si è stemperata e si è arrivati a un accordo, che prevede per la giornata di martedì, a due giorni dalla sfida di Coppa Uefa con lo Zurigo, un nuovo incontro per fare chiarezza sulle problematiche evidenziate da questo primo scorcio di stagione.

Sta di fatto che Ancelotti, concluso l'allenamento del mattino a Milanello e arrivato in via Turati attorno alle 15, al termine del faccia a faccia, ha cercato di smorzare le tensioni. "Abbiamo fatto il punto della situazione. E' andato tutto bene. Abbiamo fatto una riunione con la società, lo staff tecnico e quello medico per valutare il momento e cercare di trovare le soluzioni più idonee'', ha detto.

La sua panchina, insomma, non sembrerebbe a rischio. A meno di altri clamorosi scivoloni
giuggyna
00martedì 16 settembre 2008 22:36
Notte brava, Galliani convoca Dinho
Il brasiliano:"Sono andato via alle 2"
La notizia data da "O Estado de Sao Paulo" secondo cui alcuni giocatori del Brasile, tra cui Ronaldinho, dopo lo 0-0 con la Bolivia, avrebbero festeggiato fino al mattino successivo ha convinto Galliani a chiamare in sede il giocatore per avere spiegazioni. E lui ha, sì, ammesso di esser stato a una festa a Rio de Janeiro, ma ha spiegato di essere andato via alle 2 e non certo all'ora di pranzo del giorno dopo.
Ronaldinho ha quindi raccontato l'episodio che lo ha visto tra i protagonisti al termine della gara giocata mercoledì a Rio de Janeiro con il Brasile valida per le qualificazioni mondiali.

Dopo aver letto le notizie provenienti dal Brasile, l'amministratore delegato rossonero ha voluto chiedere spiegazioni al suo giocatore che, si è quindi presentato nella sede di via Turati per raccontare la sua versione. Ronaldinho ha detto di aver partecipato alla festa organizzata in una villa nella zona di Jacarepaguà ma ha giurato di essersene andato alle 2 e che alle 2.30 era già a dormire.

L'incontro con Galliani è durato circa un quarto d'ora e alle 19 il giocatore brasiliano ha lasciato la sede rossonera.

Diversa la versione del giornale secondo cui Ronaldinho avrebbe lasciato il party all'ora di pranzo, a soli 3 giorni dalla partita col Genoa, nella quale il Guacho è partito titolare, senza lasciare il segno.

Secondo i media brasiliani il neomilanista, assieme a un altro giocatore che non viene esplicitamente citato (probabilmente Robinho), si sarebbe esibito in lunghe "pagode" (ritmo parecchio popolare in Brasile) e balli vari in compagnia di splendide ragazze presenti alla festa. "Ho speso 250 real per vedere con la mia famiglia la pessima prestazione della Seleçao con la Bolivia e poi loro vanno a fare festa: sono disgustato" ha dichiarato il gestore di un ristorante vicino alla villa, che ha però chiesto di rimanere anonimo.
giuggyna
00mercoledì 17 settembre 2008 17:25
Milan, Pato-Borriello con lo Zurigo
In porta spazio a Dida
Reduce da due sconfitte in campionato, giovedì sera il Milan ha l'occasione per rialzare la testa e il morale sul palcoscenico europeo. Nell'andata del primo turno di Uefa contro lo Zurigo a San Siro, Ancelotti dovrebbe optare per un 4-3-1-2, consegnando a Seedorf le chiavi del centrocampo e con Kakà alle spalle della coppia d'attacco Pato-Borriello. In porta spazio a Dida, che torna a nove mesi di distanza dai suoi ultimi 90' ufficiali.
Il Milan riparte dall'Europa per raddrizzare una stagione iniziata con il piede sbagliato. Giovedì sera, nella prima uscita europea contro lo Zurigo, Carlo Ancelotti cambierà quindi le carte in tavola, anche in virtù degli infortuni. La prima novità è rappresentata dal ritorno tra i pali di Nelson Dida a nove mesi di distanza dai suoi ultimi 90' ufficiali. A confermarlo è lo stesso tecnico rossonero alla vigilia: "In porta darò spazio a Dida che è un portiere affidabile, i test che abbiamo effettuato in questi giorni stanno dimostrando che sta tornando quello di quattro anni fa".

In difesa Bonera e Kaladze copriranno il ruolo di centrali, con Antonini a destra e Jankulovski a sinistra. A centrocampo agiranno Flamini, Ambrosini e Seedorf. E sarà proprio l'olandese, che arretra, ad avere le chiavi del gioco della squadra rossonera in assenza di Pirlo, alle prese con una lesione muscolare ai flessori della coscia destra. Anche se, come specifica lo stesso Ancelotti "i sostituti naturali di Pirlo sono Flamini ed Emerson". In avanti la coppia formata da Borriello e Pato, che hanno offerto qualche spunto positivo, con Kakà alle loro spalle.

"E' un momento molto delicato, ma c'e' la volontà di uscirne - ha detto Ancelotti - La società è vicina alla squadra e siamo sulla strada giusta per venir fuori da questo periodo. La partita di domani ci servirà per respirare un po', perché adesso siamo in apnea e quindi ogni partita è un'occasione importante da sfruttare al volo". Il tecnico rossonero è tornato poi sul summit di lunedì in sede: "C'e' stata autocritica da parte di tutti, ho ammesso qualche mio errore, ma i panni sporchi li laviamo in casa". Sul 'caso' Ronaldinho: "La societa' è intervenuta, abbiamo parlato con il giocatore e crediamo alla sua versione, comunque lui si sta allenando molto bene".
King White Wendigo
00venerdì 19 settembre 2008 01:03
Intanto abbiamo vinto la prima di UEFA...non è molto e con una squadra modestissima...ma è un inizio!!!
giuggyna
00sabato 20 settembre 2008 01:49
Milan, due mesi di stop per Pirlo
Lesione muscolare alla coscia destra
Brutte notizie per Carlo Ancelotti, che dovrà rinunciare ad Andrea Pirlo per un paio di mesi. Il regista rossonero, che si è infortunato tre giorni fa in allenamento, è stato sottoposto a Milano a un esame ecografico che ha evidenziato "una complessa lesione muscolare di secondo grado al bicipite femorale della coscia destra". Secondo quanto riferito dal sito ufficiale rossonero, i tempi di recupero si valutano intorno a 45-60 giorni.
Un nuovo guaio per Carlo Ancelotti, che mai negli ultimi anni aveva dovuto fare a meno del suo regista per un periodo tanto lungo.

Per il Milan, a quota 0 in classifica, e che si appresta a giocare 4 partite importanti nelle prossime settimane (Lazio, Reggina, Inter, Cagliari), l'infortunio di Pirlo è una vera tegola.

L'allenatore rossonero può tirare un sospiro di sollievo grazie al recupero di Gattuso, convocato per la coppa Uefa, ma tenuto in panchina. L'azzurro giocherà però dal primo minuto contro la Lazio.
giuggyna
00lunedì 22 settembre 2008 15:53
Borriello: "Il gol? Va bene così"
"E' bello sentirsi importanti al Milan"
"Sentirsi importanti è bello". Non è riuscito a trovare il gol ma Marco Borriello è sicuramente soddisfatto della propria prestazione contro la Lazio. "Credo di aver sfruttato nel migliore dei modi l'occasione concessami da Ancelotti - ha ammesso l'attaccante rossonero -. E' mancato solo il gol, ci ho provato, ma in questo momento va benissimo così. Hanno segnato i miei compagni e io mi sono messo al servizio del collettivo".
Contro la Lazio Borriello ha fatto il suo esordio da titolare nel Milan: una serata da ricordare soprattutto per i complimenti post partita di Adriano Galliani e del presidente Silvio Berlusconi: "Sì, questa notte ho faticato a dormire ripensando a quanto successo poche ore prima - continua Borriello -. C'è stata la mia prima partita da titolare nel Milan in una gara di cruciale importanza. L'adrenalina è stata forte e il risveglio oggi direi ottimo".

Dopo l'esplosione a Genoa, è rientrato al Milan in punta di piedi con nomi altisonanti come Ronaldinho e Shevchenko ma Borriello è già entrato nel cuore dei tifosi rossoneri. "Ho sentito i boati del pubblico indirizzati a me soprattutto quando ho recuperato una palla nella nostra area di rigore - continua il giocatore -. Devo essere sincero, preferisco sentirli quando io mi trovo nell'area avversaria, ma come detto adesso è giusto dare una mano alla squadra. In futuro arriveranno anche i gol perchè farò di tutto per farli".

La vittoria contro la Lazio è stata solo il primo passo per il Milan che ora dovrà riconfermarsi mercoledì contro la Reggina per poi pensare al derby con l'Inter. "Questa vittoria per noi è molto importante, ci consente di mettere la testa fuori da quel piccolo tunnel in cui eravamo entrati - conclude Borriello -. Adesso però dobbiamo confermarci a Reggio Calabria, per arrivare alla sfida con l'Inter liberi nella testa. Ho grande rispetto della Reggina, ma sono convinto che se la squadra giocherà con la stessa determinazione mostrata in campo contro la Lazio potrà arrivare un risultato positivo".

giuggyna
00martedì 23 settembre 2008 22:35
Ancelotti: ora prova di maturità
"A Reggio sarà partita molto delicata"
Se due indizi (Zurigo e Lazio) fanno una prova, allora il Milan può andare alla sfida con la Reggina più sereno. Carlo Ancelotti, però, frena. "Sarà una partita molto delicata, una prova di maturità per vedere se la squadra ha capito cosa fare. Dovremo essere bravi a scendere in campo nel modo giusto", ha detto. Sulla formazione: "Sicuramente Abbiati in porta, Zambrotta e Favalli esterni con Bonera e Kaladze centrali. Poi Flamini e Kakà".
"Reggio Calabria è un campo difficile e la squadra ha bisogno di fare punti. Sarà l'occasione per convincerci delle nostre possibilità", ha aggiunto il tecnico rossonero, condividendo poi le parole di Berlusconi quando ha detto che dal Milan come sempre si aspetta tutto, scudetto e Coppa Uefa. "Non so se riusciremo a vincere entrambe le competizioni, ma le qualiutà per farlo ci sono".

A chi gli chiede cosa pensa di Josè Mourinho, che non si è presentato alla tradizionale conferenza stampa pre-partita, Ancelotti risponde con diplomazia: "Non reputo un gesto particolarmente brutto. Potrebbe essere un tentativo per valorizzare i propri collaboratori e, se cosi' fosse, sarebbe un gesto apprezzabile e giusto perche' dietro agli allenatori ci sono persone brave e competenti che vivono nell'ombra".

Ancelotti getta acqua sul fuoco in merito alla presenza del nome di Ronaldinho in un'indagine sul narcotraffico. "Non so niente di questa storia, a me lui sembra molto tranquillo e sereno", ha tagliato corto.

isa46
00venerdì 26 settembre 2008 11:45
Serie A - Sfortuna Borriello: tre settimane di stop
Non solo il derby della Madonnina di domenica sera. Marco Borriello sarà costretto a saltare anche il ritorno di Coppa Uefa contro lo Zurigo e la trasferta di Cagliari.

Gli esami cui si è si è sottoposto il centravanti napoletano hanno detto che il problema muscolare alla coscia è più grave del previsto. Borriello rimarrà lontano dai campi di gioco per almeno tre settimane.

Calendario alla mano, potrebbe quindi rientrare nella settima giornata di campionato, dopo la sosta per le Nazionali, in occasione della sfida a San Siro contro la Sampdoria il 19 ottobre prossimo.

Un brutto colpo per Borriello, che si era lentamente guadagnato la fiducia di allenatore e compagni, e che sarebbe stato sicuro titolare nella stracittadina contro l'Inter di Mourinho. Contro i nerazzurri quasi certamente toccherà a Shevchenko, già 14 volte in gol contro l'Inter nella sua prima esperienza in Italia, ma ancora a secco in questa stagione. Ancelotti però nicchia: "Contro l'Inter potrei anche decidere di giocare con una sola punta".

Andrea Tabacco / Eurosport
giuggyna
00martedì 30 settembre 2008 22:30
Pirlo fuori? E il Milan vince
Senza di lui 4 vittorie consecutive
Quattro vittorie consecutive, il ritorno del gioco e dell'ottimismo. In casa Milan si sorride dopo le vittorie con Lazio, Reggina, Inter e in Coppa con lo Zurigo. Ma il grande paradosso è che i successi sono arrivati in concomitanza con l'infortunio di Andrea Pirlo. Necessità che si trasforma in virtù. E il caso di dirlo. Con Seedorf regista nel suo ruolo la squadra sembra aver trovato più equilibrio tattico.
E così Pirlo, definito l'uomo insostituibile, l'uomo chiave di questo Milan da Adriano Galliani, pare invece aver trovato in Seedorf un sostituto degnodi nota.

Merito della grande condizione mostrata dall'olandese nel derby, certo, ma anche dal fatto che il ko di Pirlo ha ridato equilibrio tattico al Milan.

Sembrerebbe un paradosso, dato che il Milan sta facendo a meno di uno dei centrocampisti più forti al mondo. In ogni caso Ancelotti è stato bravo: ha tentato l'esperimento Seedorf ed è riuscito alla grande.
Un ritorno al passato per l'olandese visto che in quel ruolo aveva giocato anche nell'Ajax.

Ora per l'allenatore rossonero ci sarà la prova del nove: con Pirlo fuori fino a novembre avrà modo di sperimentare ancora e provare, quindi, a trasformare in virtù ciò che fino a due settimane fa aveva tutta l'aria di essere una necessità o meglio un grattacapo.
giuggyna
00sabato 4 ottobre 2008 14:40
Milan, col Cagliari c'è Shevchenko

L'ucraino con Kakà-Pato. Seedorf fuori
Giovedì in Coppa Uefa ha ritrovato il gol in rossonero, guadagnandosi i complimenti del presidente Berlusconi. Così domenica sera a Cagliari Andriy Shevchenko ripartirà titolare. L'esperimento dei tre Palloni d'oro in campo insieme però non aveva dato buoni risultati a Marassi contro il Genoa. Perciò Ancelotti ha intenzione di inserire Pato insieme a Kakà e all'ucraino, con Ronaldinho pronto per la staffetta. Fuori Seedorf.
Non è detto che il trio delle meraviglie non possa riformarsi a breve nella testa e nella formazione di Carlo Ancelotti. Accadrà quando sia Sheva che Dinho avranno trovato la forma migliore, alla quale stanno dimostrando entrambi di essersi avvicinati nelle ultime uscite.

Del resto la volontà della società - di Galliani e Berlusconi in particolare - è abbastanza evidente. "Altro che mercato fatto con le figurine" aveva detto dopo il successo di Zurigo l'ad rossonero. Con tre Palloni d'oro in squadra il Milan del resto ha già vinto uno scudetto. Era la stagione 1992-93. In panchina c'era Fabio Capello, in rosa Gullit, Van Basten e Papin.

giuggyna
00martedì 7 ottobre 2008 23:06
Il Milan 8 volte su 12 giocherà la sera
La Lega ha comunicato anticipi e posticipi fino alla fine del girone d'andata
La Lega ha reso noti gli anticipi e i posticipi della serie A dalla settima fino alla diciannovesima giornata, l'ultima del girone d'andata. Juventus-Genoa della dodicesima giornata sarà disputata giovedì 13 novembre alle ore 20.30, per l'indisponibilità dello stadio Olimpico di Torino dove sabato 15 giocherà la Nazionale di rugby contro l'Argentina.

Questo il programma:
- settima giornata sabato 18 ottobre ore 18: Fiorentina-Reggina
sabato 18 ottobre ore 20.30: Napoli-Juventus
domenica 19 ottobre ore 20.30: Roma-Inter

- ottava giornata sabato 25 ottobre ore 18: Siena-Catania
sabato 25 ottobre ore 20.30: Juventus-Torino
domenica 26 ottobre ore 20.30: Palermo-Fiorentina

- decima giornata sabato 1 novembre ore 18: Reggina-Inter
sabato 1 novembre ore 20.30: Juventus-Roma
domenica 2 novembre ore 20.30: Milan-Napoli

- undicesima giornata sabato 8 novembre ore 18: Torino-Palermo
sabato 8 novembre ore 20.30: Bologna-Roma
domenica 9 novembre ore 20.30: Lecce-Milan

- dodicesima giornata giovedì 13 novembre ore 20.30: Juventus-Genoa
sabato 15 novembre ore 20.30: Palermo-Inter
domenica 16 novembre ore 20.30: Roma-Lazio

- tredicesima giornata sabato 22 novembre ore 18: Fiorentina-Udinese
sabato 22 novembre ore 20.30: Inter-Juventus
domenica 23 novembre ore 20.30: Torino-Milan

- quattordicesima giornata sabato 29 novembre ore 18: Catania-Lecce
sabato 29 novembre ore 20.30: Juventus-Reggina
domenica 30 novembre ore 20.30: Palermo-Milan

- quindicesima giornata sabato 6 dicembre ore 18: Chievo-Roma
sabato 6 dicembre ore 20.30: Lazio-Inter
domenica 7 dicembre ore 20.30: Sampdoria-Genoa

- sedicesima giornata sabato 13 dicembre ore 18: Bologna-Torino
sabato 13 dicembre ore 20.30: Napoli-Lecce
domenica 14 dicembre 20.30: Juventus-Milan

- diciassettesima giornata sabato 20 dicembre ore 18: Lecce-Bologna
sabato 20 dicembre ore 20.30: Siena-Inter
domenica 21 dicembre ore 20.30: Milan-Udinese

- diciottesima giornata sabato 10 gennaio 2009 ore 18: Genoa-Torino
sabato 10 gennaio ore 20.30: Inter-Cagliari
domenica 11 gennaio ore 20.30: Roma-Milan

- diciannovesima giornata sabato 17 gennaio ore 18: Catania-Bologna
sabato 17 gennaio ore 20.30: Milan-Fiorentina
domenica 18 gennaio ore 20.30: Lazio-Juventus
giuggyna
00martedì 28 ottobre 2008 22:27
"Dinho in discoteca?Aveva permesso"
Ancelotti scherza sul brasiliano
In casa Inter l'uscita notturna di Adriano ha fatto infuriare Mourinho che non l'ha convocato per Firenze. Tutt'altra aria a Milanello, dove la serata in discoteca di Ronaldinho è motivo di battute scherzose: "E' tornato in ritardo? A che ora? Alle 4? Si vede che è andato in un posto dove non stava bene - ha detto Ancelotti- perché gli avevo dato il permesso di stare fuori fino alle 5...". Insomma, l'allenatore del Milan, non pare assolutamente preoccupato dalle indiscrezioni sulla vita notturna di Ronaldinho. La stella brasiliana, secondo alcune voci, domenica si sarebbe intrattenuto fino notte fonda in una discoteca di Milano. "La domenica può fare quello che vuole, non sono il suo tutore", ha replicato Ancelotti.

Poi passando a parlare della gara contr il Siena mercoledì e quella contro il Napoli di domenica dice: "Abbiamo l'occasione di andare in testa alla classifica con queste due partite, ovviamente ci vuole un pareggio dell'Inter o a Firenze o a Reggio Calabria".

Tornando alla partita di Bergamo, il tecnico ha sottolineato che "le caratteristiche della squadra sono cambiate, c'è meno qualità a centrocampo ma più sostanza - ha detto riferendosi alle assenze di Pirlo e Seedorf - La squadra ora è più tosta che soft, siamo sia da bosco che da riviera". "Lo scudetto non è un'ossessione o un peso ma un obiettivo e anche uno stimolo - ha poi aggiunto Ancelotti - Lo dico perché penso che la squadra sia in grado di vincerlo".
giuggyna
00giovedì 6 novembre 2008 01:05
"Sistemiamo le cose battendo Braga"
Ancelotti rinuncia a Kakà e Zambrotta
"La Uefa è una competizione a cui teniamo. Abbiamo iniziato bene e una vittoria ci potrebbe far aumentare la percentuale di accesso alla qualificazione, vogliamo cercare di vincere per mettere a posto le cose nel girone". Battere lo Sporting Braga per ipotecare la qualificazione ai sedicesimi di finale di Uefa. E' quanto chiede Carlo Ancelotti al suo Milan alla vigilia del match con i portoghesi, valido per la fase a gironi.
Quella di giovedì, afferma il tecnico dei rossoneri, "non sarà decisiva perché ci attendono altre due partite in questo girone, quindi avremo la possibilità di sfruttare il turnover". L'allenatore concederà un turno di riposo a Kakà e Zambrotta, che non saranno nemmeno convocati. In difesa giocheranno Senderos e Kaladze centrali, Antonini a destra e Jankulovski a sinistra. In attacco spazio a Inzaghi e Shevchenko.

Dovrebbe scendere in campo anche Ronaldinho: "In questo momento ritengo che abbia bisogno di giocare per trovare più continuità, ma non so ancora se giocherà dall'inizio. Credo che sia sulla buona strada per arrivare al cento per cento della sua condizione. Dobbiamo essere contenti per quello che abbiamo visto fino ad adesso". Restano fuori gli infortunati Pirlo, che dovrebbe tornare a disposizione fra 15 giorni, e Nesta, volato a Miami per curare il mal di schiena. Lo Sporting Braga, sottolinea l'allenatore rossonero, "è una squadra di cui abbiamo molto rispetto. L'abbiamo vista giocare nella partita contro il Portsmouth e in altre gare del campionato portoghese. E' una squadra veloce, dinamica che gioca a ritmi elevati per l'intero corso della partita. Sono tutte caratteristiche di cui dovremo tenere conto".

giuggyna
00venerdì 7 novembre 2008 17:12
Ronaldinho non smette più
Ancora decisivo il brasiliano, che ha preso per mano i rossoneri
Ronaldinho ancora decisivo. Nonostante dal punto di vista fisico il Gaucho non sembri ancora quello straripante di Barcellona, stupisce quanto la continuità mostrata sul campo dica esattamente l'opposto. Il brasiliano infatti sta dimostrando a suon di reti, e che reti, di avere nel proprio dna il fiuto del gol.
Dopo il centro nel derby, la punizione vincente contro il Napoli arrivata anche grazie alla decisiva deviazione di Denis, la doppietta con la Sampdoria, Dinho si è ripetuto in Coppa Uefa con lo Sporting Braga, siglando l'unica rete dei rossoneri con un autentico missile dai trenta metri. Risalta il fatto che ben tre dei cinque gol segnati da quando indossa la maglia del Milan, siano valsi tre punti per tre rispettive vittorie di misura, per un totale di nove punti che portano la sua firma.

Numeri importanti che lo rendono agli occhi di Carlo Ancelotti assolutamente insostituibile. Non solo. Adriano Galliani dopo la partita di Uefa ha dichiarato con estrema soddisfazione: "Con un fuoriclasse come Ronaldinho puoi vincere le partite in qualsiasi momento". A vedere ciò che il Gaucho ha fatto fino a ora, non pare difficile credergli. Se la tabella di marcia costruita appositamente da Milan Lab sul fuoriclasse brasiliano verrà rispettata, tra circa un mese potremo vedere il vero Ronaldinho anche dal punto di vista atletico. Se questo è solo l'antipasto, chissà cosa succederà quando sarà servita la cena.

giuggyna
00venerdì 7 novembre 2008 17:32
Beckham,Milan pensa a prolungamento
Penale Galaxy ridotta per fine stagione
Potrebbe essere ben più lunga della manciata di mesi prevista la permanenza di David Beckham al Milan. Il contratto della star inglese con i L.A. Galaxy, infatti, prevedrebbe la possibilità di un'interruzione anticipata a partire dalla fine della stagione 2009. Così in via Turati hanno messo in conto di trattenerlo anche in primavera, pagando una penale ridotta visto che Beckham avrebbe la possibilità, quattro mesi dopo, di abbandonare la Mls
Soprattutto Beckham sembra essere intenzionato a non lasciarsi sfuggire l'occasione di tornare a giocare nel calcio che conta e fare rientro in Europa dopo la sua esperienza a stelle e strisce.

Molto dipenderà anche dall'esito di questo "provino" da un milione di euro per i due mesi che lo Spice Boy trascorrerà a Milano in prestito.

Adriano Galliani da parte sua ha assicurato che l'interesse per il giocatore è soprattutto sportivo e non solo d'immagine e per questo se le prestazioni saranno soddisfacenti ci sono buone probabilità che l'accordo tra le due parti venga prolungato sino al termine del campionato di serie A.

Capello non lo convoca per la Germania
Beckham non troverà posto nell'Inghilterra che il 19 novembre affronterà in amichevole la Germania. Secondo "The Sun", il commissario tecnico Fabio Capello non convocherà il futuro milanista vista la sua attuale inattività e condizione fisica carente. Beckham, che vanta 107 presenze in Nazionale, salvo sorprese non potrà agganciare immediatamente Bobby Moore, che ha chiuso la carriera con 108 partite con la maglia dei Leoni.

giuggyna
00lunedì 10 novembre 2008 03:02
Il Milan "perde la testa" a Lecce
Esposito risponde a Ronaldinho: 1-1
E' durata una sola giornata la "fuga" del Milan. I rossoneri sono stati fermati sull'1-1 dal Lecce nel posticipo dell'undicesima giornata di serie A. Al "Via del Mare" i padroni di casa hanno imbrigliato bene il gioco dei rossoneri, ma al 35' della ripresa Ronaldinho ha portato in vantaggio i rossoneri sfruttando un bel cross del neo entrato Pato. Al 48', però, è arrivato il pareggio di Esposito, bravo a mettere dentro di testa.
Nel giro di pochi minuti si è capito quale sarebbe stato il tema della partita: Milan a fare il gioco e Lecce difensivo pronto a ripartire in contropiede. La prima occasione è rossonera al 12', quando un tiro di Kakà, che scivola al limite dell'area, viene sfiorato da Borriello, che poi mette sull'esterno della rete. La squadra di Beretta risponde solo con qualche lungo cross, facile preda di Bonera e Favalli. Al 17', però, Antunes tenta il destro dalla distanza, anche se non centra la porta di Abbiati. Cacia si fa vedere al 20' quando scatta sul filo del fuori gioco (forse anche oltre), ma va troppo di fretta e tenta il gran gol dalla distanza, senza esito. Piccoli segnali di coraggio da parte dei pugliesi.

Non succede più nulla, tuttavia, fino al 35': Borriello chiude un triangolo e il suo tentativo di pallonetto viene liberato da Diamoutene. Subito dopo lo stesso attaccante milanista mette alto di sinistro da posizione ravvicinata un traversone di Ronaldinho. Il Milan, comunque, è tutto in Borriello. E' lui che al 41' beffa la difesa di casa, parte di slancio, ma si allunga troppo il pallone sull'uscita di Benussi e si fa anticipare dal portiere avversario. Il primo tempo, in pratica, si chiude qui.

Schieramenti identici nella ripresa e medesimo copione di gioco. E' il Lecce a farsi vedere per primo. Al 6' Giacomazzi mette incredibilmente fuori di testa da pochi passi dopo che Seedorf aveva prolungato all'indietro un corner dalla sinistra. Immediata la risposta del Milan: Kakà sfrutta uno svarione di Diamoutene, ma una volta davanti a Benussi mette a lato. Poi il match si assopisce.

A un quarto d'ora dalla fine Ancelotti e la panchina milanista scattano in piedi per un contatto tra Polenghi e Bonera in area pugliese, ma l'arbitro soprassiede. A dieci dalla fine doppio cambio tra le fila del Milan: entrano Inzaghi e Pato e alla prima palla giocata dal brasiliano arriva il vantaggio: è Ronaldinho a mettere dentro un cross del "Papero" dalla destra. Il Lecce risponde con un arrembaggio alla disperata e al terzo dei cinque minuti di recupero, Esposito, entrato poco dopo la mezzora, firma la sua prima rete in serie A: traversone di Zanchetta e zuccata vincente del giovane difensore. Il pubblico leccese festeggia. L'Inter anche.


LE PAGELLE
Diamoutene 5,5
All'inizio chiude bene su Borriello e tiene d'occhio Kakà e Ronaldinho nelle loro incursioni centrali. Reagala, però, qualche brivido di troppo a Beretta e nel secondo tempo gli scappa pure un bello svarione. Deve essere disciplinato.
Tiribocchi 6
Lui e Cacia sono abbandonati a loro stessi, ma rispetto al collega di reparto va a cercarsi qualche pallone giocabile in più. Non contento, non manca di dare una mano anche in fase di copertura. Peccato non inquadri la porta spesso.
Esposito 6,5
Per un difensore fare gol è sempre difficile, riuscirci per la prima volta in serie A contro il Milan è un'impresa da raccontare ai nipotini. Nemmeno il tempo di scaldarsi e gli capita un pallone pesantissimo, ma lui non lo sbaglia. Bravo.
Kakà 5,5
Svaria molto da destra a sinistra ed è l'unico dei suoi a cercare di servire qualche occasione a Borriello. Però non incide, complici anche le marcature avversarie, e finisce col perdersi nella mediocrità generale.
Ronaldinho 6,5
Era alla ricerca del primo gol in trasferta, ma non ha fatto troppo per trovarlo. Sembrava destinato a rimandare l'appuntamento, quando si è trovato su un piatto d'argento la palla del vantaggio. Che non ha fallito. Ormai segna sempre lui.
Borriello 6,5
Si dà un gran daffare, ma alla fine rimane con un pugno di mosche. Si fa trovare sempre puntuale quando i compagni lo chiamano in causa, peccato che la precisione (e un po' di freddezza) gli faccia difetto. Alla lunga si spenge un po' e Ancelotti lo toglie.


IL TABELLINO
Lecce-Milan 1-1 (0-0)
Lecce (4-4-2): Benussi 6,5; Polenghi 6 (33' st Esposito 6,5), Stendardo 6, Diamoutene 5,5, Antunes 6; Munari 5,5 (13' st Ardito 6), Giacomazzi 6 (21' st Caserta 6), Zanchetta 6,5, Ariatti 6; Cacia 6, Tiribocchi 6. In panchina: Rosati, Fabiano, Castillo, Konan. All. Beretta.
Milan (4-3-2-1): Abbiati 6; Zambrotta 6, Bonera 6, Favalli 5,5, Jankulovski 6,5; Seedorf 5,5, Gattuso 6,5, Flamini 5,5 (34' st Pato 6,5); Kakà 5,5, Ronaldinho 6,5 (39' st Emerson sv); Borriello 6,5 (34' st Inzaghi 6). In panchina: Dida, Kaladze, Antonini, Shevchenko. All. Ancelotti.
Arbitro: Bergonzi
Marcatori: 35' st Ronaldinho (M), 48' st Esposito (L)
Ammoniti: 9' pt Stendardo (L), 21' pt Favalli (M), 24' pt Bonera (M), 45' pt Diamoutene (L), 15' st Giacomazzi (L)
Espulsi: -


giuggyna
00lunedì 10 novembre 2008 18:32
Ancelotti-Collina, atto secondo
"Lo ripeto, da noi si fischia troppo"
"Certi falli si fischiano solo in Italia" ha detto Ancelotti al termine della gara di Lecce lamentandosi per la punizione che ha consentito ai giallorossi di segnare l'1-1. Concetto che il tecnico del Milan ha ribadito il giorno dopo, replicando a Collina ("Siamo nella media europea"): "In Italia si fischia troppo - ha dichiarato - Qui da noi ci sono venti fischi in più a partita rispetto a quanto accade in Europa. Il gioco è troppo spezzettato".
"In Italia gli arbitri fischiano troppo, ma quello che ho detto ieri dopo l'episodio di Lecce era un messaggio positivo e non una critica - ha detto Ancelotti - Collina dice di no ma io continuo a pensarla alla mia maniera".

Il tecnico rossonero è poi tornato sulla gara coi giallorossi: "Sabato sera ho pensato molto a Spalletti, a come poteva sentirsi dopo non avere vinto una partita come quella con il Bologna nel recupero. Non volevo essere nei suoi panni e invece ci sono capitato il giorno dopo. Luciano è in buona compagnia. Sono cose che succedono". D'obbligo il riferimento a Ronaldinho, che si è sbloccato anche in trasferta: "Sta facendo quello che mi aspettavo da lui, a sorprendermi casomai è stata la sua voglia di tornare subito in forma. E' diverso da come lo hanno descritto in Spagna. E' un ragazzo timido e un grande professionista". E infine una considerazione sul campionato: "Penso che l'equilibrio che c'è durerà fino alla fine, le squadre nelle prime posizioni hanno tutte la possibilità di restare in alto"

giuggyna
00martedì 11 novembre 2008 16:15
Lula incontra brasiliani rossoneri
Berlusconi li presenta al presidente
Dida, Leonardo, Kakà, Emerson, Ronaldinho e Pato. C'era tutto il Milan, quello brasiliano, naturalmente, ad accogliere Lula, il presidente del Brasile, a Villa Madama, dove è in corso l'incontro con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il premier, dopo aver accolto Lula, lo ha condotto sul piazzale dove, tra le bandiere dei due Paesi c'erano i cinque campioni rossoneri più Leonardo, ora dirigente del Milan.
Berlusconi ha presentato a Lula i calciatori, introducendoli uno alla volta. Sorrisi, strette di mano e qualche battuta: a scherzare è stato soprattutto Kakà. Momento speciale, poi, quando è stato il momento di presentare Ronaldinho a Lula. Qui Berlusconi non ha rinunciato a coccolarsi il rinato asso brasiliano: "Questo- ha detto il premier rivolto a Lula- è Ronaldinho: quello che segna sempre".
giuggyna
00martedì 11 novembre 2008 16:48
Cross e angoli, vecchie spine del Milan
Galli: "Quest'anno difesa meno distratta"
Con otto gol subiti in undici giornate di campionato, la difesa del Milan è una delle migliori della Serie A. Soltanto l'Inter e la Juventus, con soli sette reti al passivo, hanno fatto meglio (anche il sorprendente Napoli è a quota 8). Il gol che ha consentito al Lecce di pareggiare la partita, arrivato da colpo di testa di Esposito, sfuggito a Inzaghi, su punizione dalla sinistra, è sembrato però far tornare a galla un problema di vecchia data in casa rossonera: la troppa fragilità nel gioco aereo, anche in occasione di calci da fermo, a difesa piazzata.
Gli otto gol rimediati dal Milan in questo inizio di stagione sono di varia fattura: da una veloce triangolazione o da grande conclusione da lontano (Di Vaio e Valiani del Bologna), da sponda di testa (Sculli del Genoa) fino a quello rimediato domenica sera. Ma il Milan non soffre troppo sui traversoni e sui calci d'angolo?

"Quello che è successo domenica è un caso a parte - ha detto Giovanni Galli, ex portiere del Milan con cui ha vinto due Coppe dei Campioni (1988/89, 1989/90), uno Scudetto (1987/88), una Coppa Intercontinentale (1989), una Supercoppa Europea (1989) e una Supercoppa di Lega (1988) - Era una situazione in mischia ed Esposito ha spizzato la palla e ha segnato. L'anno scorso effettivamente la squadra era più distratta, c'erano avversari che venivano dimenticati e in difesa non venivano marcati bene. Quest'anno episodi come quello di domenica sono un caso. Sulle palle alte l'ansia viene a tutti, anche a quelli dell'Inter. Le difficoltà sono sempre più del difensore che dell'attaccante: il primo deve stare attento sia sui palloni sul secondo palo che sui movimenti dell'avversario".

"Difesa a uomo o a zona? Le problematiche sono le stesse - ha proseguito Galli - E' comunque vero che in generale in Italia non ci sono tanti difensori che marcano bene a uomo. Abbiati è un portiere che esce: se gli posso fare un appunto è che deve far valere più il suo peso, perché il portiere è il padrone dell'area. E non è neppure una questione di stazza fisica, perché in fatto di altezza Nesta, quando rientrerà, e Maldini si difendono bene. Più che altro in questo senso può mancare il supporto del centrocampo, perché Pirlo non è Vieira e Gattuso non è Maicon".

isa46
00mercoledì 12 novembre 2008 21:40
Milan: Dinho `Voglio scudetto e Pallone d`oro`
Ronaldinho punta in alto e alla sua prima stagione in rossonero vuole vincere tutto, sia a livello individuale che di club. ` Voglio dare il massimo per vincere lo scudetto - ha detto stasera il brasiliano in un`intervista a Sky - e credo che tutto il resto verra` di conseguenza, perche` cosi` credo di poter rivincere il Pallone d`oro`. Il fantasista brasiliano e` soddisfatto anche del ruolo in cui lo sta impiegando Ancelotti. `Sto giocando in un posto dove per molto tempo nemmeno avrei immaginato di arrivare. Le cose stanno andando esattamente come pensavo io e per me questo e` il massimo `.

La forma di Dinho non e` ancora al 100%, pero` e` fiducioso perche` sta avendo ottimi riscontri. ` A poco poco - ha aggiunto - sto tornando a posto e sono felice di restituire al pubblico tutto l`affetto che mi sta dando. Tutto quello che sta succedendo qui e` perfetto. Dal primo giorno ad oggi, tutto funziona alla perfezione. Ho trovato una casa dove mi trovo benissimo, la mia famiglia sta bene, e` felice e quando vengo ad allenarmi, i miei compagni mi sono vicini, mi aiutano. A Milanello, tutti quelli che vi lavorano sono molto contenti, mi trattano bene e anche il pubblico, quando mi presento allo stadio per giocare, mi tratta bene `.

Ronaldinho e` fiducioso per la lotta per lo scudetto, anche se non mancano i rivali, i piu` temibili sono sull`altra sponda del Naviglio. ` E` un campionato con molte squadre forti pero` noi abbiamo un gruppo di giocatori di alto livello e che possono arrivare a questo successo. Temo tutte le squadre, ma credo, pero`, che l`Inter abbia qualcosa in piu` perche` e` la squadra campione in carica, ha un grande allenatore, dei grandi giocatori e proprio per questo va tenuta in grande considerazione `.
eurosport
giuggyna
00martedì 18 novembre 2008 00:54

Kakà:scudetto e Uefa per la storia

"Con la Lazio la svolta della stagione"


Il Milan è a un punto dalla vetta e Kakà ha le idee chiare sui traguardi rossoneri. "Siamo una squadra più matura e con più qualità rispetto al 2007 - ha spiegato - . Il nostro obiettivo è vincere il campionato e la Coppa Uefa, una doppietta per entrare nella storia di questo club". La stagione non era iniziata nel migliore dei modi: "La svolta è stata contro la Lazio. Abbiamo vinto giocando molto bene, quel successo ci ha dato forza".

Parlando delle avversarie, Kakà ammette che "il Napoli mi ha fatto un'ottima impressione, Lavezzi è un giocatore fantastico. Anche l'Udinese sta facendo bene. Ma l'Inter non va sottovalutata, hanno un gruppo solido, qualità, non deluderanno. E poi c'è la Juve, che è molto difficile da superare: è una squadra poco spettacolare ma molto concreta".

Dei bianconeri ammira molto Del Piero ("mi piace perché unisce tecnica e intelligenza"), per la Champions vede favorite "Chelsea, Barcellona, Manchester United e poi Inter e Juve, che fanno paura a tutti, senza dimenticare il Liverpool, che è una squadra che non si arrende mai".

L'arrivo di Ronaldinho ha dato una marcia in più al Milan. "E' importantissimo per noi. La forza del Milan è quella di avere giocatori come lui, capaci di risolvere partite delicate in qualsiasi momento. Per ora non siamo brillanti sotto il profilo del gioco, ma siamo costanti in termini di risultati, che è positivo. Certo, ci vorrebbe un po' più di fantasia ma non dimentichiamo che mi manca un uomo fondamentale come Pirlo", ha ribadito.

Ma il talento, da solo, non basta e Kakà lo sa bene perché ha giocato "in una squadra piena di talento come il Brasile dei Mondiali del 2006 e non abbiamo vinto nulla. Questo significa che lo spirito di gruppo, la capacità di sacrificio sono componenti necessarie e il nostro obiettivo è unire qualità e quantità".

Kakà ha ancora davanti molti anni, ma su quale sarà il suo futuro una volta appese le scarpette al chiodo sembra già avere le idee abbastanza chiare: "Mi piacerebbe rimanere nell'ambiente del calcio. Mi andrebbe bene un ruolo da dirigente come Leonardo. Fare l'allenatore? Non mi ci vedo".

giuggyna
00martedì 18 novembre 2008 18:30

Shevchenko, l'ultimo della lista

L'ucraino è il meno presente tra i rossoneri che hanno giocato in campionato

Non chiamatelo più Sheva, almeno in campo. E' un nome che ormai non rispecchia la sua vita da calciatore, da grande campione, da "Pallone d'oro". L'ucraino è tornato un giocatore normale, che di nome fa Andriy e di cognome Shevchenko. Semplicemente. Un pò come Luca Antonini, giocatore che quest'anno ha fatto vedere buone cose quando è stato chiamato in causa e che, a piccoli passi, si sta ritagliando un posticino nel Milan. Anzi, al di sotto. Perchè Shevchenko, in questa stagione, ha calcato il manto erboso di S.Siro meno del giovane terzino milanese.

Antonini infatti ha firmato 181 minuti in campionato, contro i miseri 127 dell'ucraino. Meno di quanti ne aveva giocati a Londra nel 2007/2008. Numeri che paiono una sentenza. Un ruolo che dista anni luce da chi, solo quattro anni fa di questi tempi, si apprestava a ricevere il Pallone d'oro da France Football.

E' passata molta acqua sotto i ponti dalla conquista di quel trofeo per Andriy Shevchenko. Ma così tanta da relegare l'ex numero 7 tra la panchina e la tribuna? Ancelotti, per il momento, sembra di questo avviso. La stagione però, è ancora lunga. Forse, solo forse, ricominceremo a chiamarlo Sheva.

 Intanto la società rossonera ha voluto chiarire la situazione dell'ucraino con un comunicato sul sito ufficiale rossonero: "Shevchenko e' incedibile". In merito ad alcune notizie apparse sulla stampa estera, il Milan smentisce nella maniera piu' categorica di aver mai offerto il calciatore Andriy Shevchenko al Real Madrid e ne conferma l'assoluta incedibilita'".

isa46
00sabato 29 novembre 2008 14:50
Gattuso ko, niente Palermo
Problemi in casa Milan. Carlo Ancelotti ha diramato la lista dei convocati in vista della difficile trasferta di Palermo (domenica, ore 20.30) nella quale non figura il nome di Gennaro Gattuso. Pare che il centrocampista rossonero abbia accusato dei fastidi muscolari proprio nell'allenamento di rifinitura, dovendosi così fermare.

E' una brutta tegola questa per Carlo Ancelotti, che deve già fare a meno di Ambrosini, convocato ma non ancora al meglio, Borriello e Kakà squalificato. A questo punto il francese Flamini sembrerebbe essere il sostituto ideale, con Seedorf e il rientrante Pirlo a completare il reparto. Ma occhio anche al puma Emerson, che potrebbe prendere il posto di Gattuso e far avanzare Seedorf sulla trequarti come vice Kakà.

Questi i 21 convocati per la gara contro il Palermo:

Abbiati, Dida, Kalac, Antonini, Bonera, Favalli, Jankulovski, Kaladze, Maldini, Senderos, Zambrotta, Ambrosini, Cardacio, Emerson, Flamini, Pirlo, Seedorf, Inzaghi, Pato, Shevchenko, Ronaldinho.



Eurosport
binariomorto
00domenica 30 novembre 2008 23:27
Assenze fatali, Milan battuto nettamente a Palermo (e Ronaldinho si permette il lusso di sbagliare un rigore sullo 0-0).
Inter in fuga, a +6 sulla coppia Milan-Juve.
Stell@dell@Senn@
00lunedì 1 dicembre 2008 08:49
Forza Palermoooo!!!!
giuggyna
00mercoledì 3 dicembre 2008 03:53
Ancelotti: "Riscatto con la Lazio"
"Dimenticare la sconfitta di Palermo"
Il Milan tornerà in campo mercoledì contro la Lazio per gli ottavi di finale di Coppa Italia con un solo obiettivo: dimenticare Palermo. Carlo Ancelotti chiede dunque una prova importante ai suoi giocatori: "Questa partita non è scomoda, anzi servirà per riscattarci e spero possa dare il là a una nuova striscia positiva". Ma cosa è succeso contro i rosanero?: "Non ha funzionato nulla. Siamo stati poco aggressivi dietro e statici davanti".
Il tecnico emiliano prende comunque le difese della squadra: "Sono scesi in campo alcuni elementi ancora non in condizione ottimale. Pirlo, per esempio, è stato fuori moltissimo tempo e ora ha bisogno di giocare, ma ha anche un problemino alla tibia che lo infastidisce. Abbiamo pagato poi l'assenza di Gattuso, che per noi è importante sia dal punto di vista tattico che da quello caratteriale".

Le difficoltà potrebbero portare il Milan a intervenire sul mercato di gennaio? No, secondo il suo allenatore. "Lo escludo al 100%", sostiene infatti Ancelotti, che poi conclude sul campionato: "Sarà una corsa a tre tra noi, la Juve e l'Inter, che chiaramente ora è favorita".
giuggyna
00venerdì 5 dicembre 2008 15:52
"Becks per vincere scudetto e Uefa"
Kakà: "Gattuso? E' fondamentale"
"Tante persone pensano che l'arrivo di Beckham sarà una cosa negativa, ma noi giocatori pensiamo che può dare tanto alla squadra e contribuire a farci vincere lo scudetto e la Coppa Uefa". Con queste parole Kakà ha commentato l'atteso arrivo del giocatore inglese. Kakà ha poi chiuso le porte a un futuro in Premier ("Atmosfera positiva, ma io sto bene al Milan"), di Gattuso ("E' fondamentale") e di Thiago Silva ("Ci servirebbe tanto").


Beckham è insomma il benvenuto anche se l'arrivo di un altro "talentuoso" costringerà Kakà a qualche sacrificio in più in fase di interdizione. Problema, questo, che non tocca minimamente il brasiliano: "Qualche volta devo giocare più vicino ai centrocampisti - spiega - mi piacerebbe giocare più vicino agli attaccanti ma capisco le esigenze della squadra. So di avere responsabilità perché tutti si aspettano da me assist e gol e questa è una motivazione in più, ma non sempre riesco a fare la mia volontà e alle volte c'è da sacrificarsi per la squadra. Seconda punta? Ho giocato in quel ruolo a Genova, può essere un soluzione. Se oggi posso fare il 70% per la squadra voglio tornare a dare il 100%". Se tocca di correre, quindi, Kakà non si tira certo indietro anche se, pare ovvio, l'ex Pallone d'oro non dimentica che "Gattuso è fondamentale". Già, corre per due e gli altri possono occuparsi d'altro.

DIFESA DA RITOCCARE
I problemi, però, sono più che altro là dietro. Dove, dice Kakà, "Thiago Silva servirebbe tanto". E ancora: "Ho giocato insieme a lui in nazionale ed è un grandisismo difensore. Del mercato però parlano i dirigenti". I calciatori, semmai, possono fare il punto della situazione. Che non è una bella situazione anche se Kakà assicura che "la nostra non è una crisi: tutti parlano delle due sconfitte e nessuno della serie di 16 partite utili. Certo che dobbiamo migliorare qualcosa ma il Milan è secondo in campionato e siamo messi bene in Coppa Uefa. Dobbiamo avere la continuità nel giocare le partite bene, anche quando vincevamo non sempre lo facevamo con il bel calcio". Magari con la collaborazione di Ronaldinho: "Ci sta aiutando molto, però tatticamente dobbiamo abitarci a nuovi automatismi. Lui limita il mio gioco? Non ho mai giocato come lui, io sono sempre partito dal centro non a sinistra".

"INTER CONCRETA MA NON BELLA"
Insomma, rialzare la testa è una necessità anche perché, là davanti, l'Inter corre: "La squadra di Mourinho - dice - è più concreta, non è che sta giocando un grande calcio, in questo momento hanno sei punti in più di noi. Io credo nel Milan e abbiamo un margine di crescita molto grande".

PALLONE D'ORO
A Kakà resta poi il tempo per rilanciare la sua sfida a Ronaldo: "Il Pallone d'oro? Quando vedo Ronaldo gli dico di ridarmelo l'anno prossimo. La sua vittoria è stata meritatissima. Ha vinto tanto compresa la Champions, lo ha meritato è un grande giocatore".

GALLIANI: "CRISI? NON DIREI PROPRIO..."
Infine Adriano Galliani, al fianco di Kakà durante la conferenza e allineato totalmente con il suo campione sul capitolo crisi: "Il Milan - dice - è ora secondo in classifica, non vedo dove sia il problema, confido si ritorni a fare un filotto di risultati, ma non siamo cambiati rispetto a quattro domeniche fa. Siamo calati, ma è solo un breve periodo di crisi". Poi sul mercato: "Rinforzi in difesa? Non ci sarà nessun movimento a gennaio. In difesa abbiamo avuto qualche infortunio di troppo. Confidiamo di recuperare Nesta e Senderos, il problema è di infortuni e non di organico. Thiago Silva? Non capisco perché continuate ad insistere, non può venire al Milan perché ha solo il passaporto brasiliano. Ora concentriamoci sul campionato e la Coppa Uefa". "La Juventus - conclude - ha gli stessi punti nostri e viene celebrata come l'anti-Inter. Noi una settimana fa eravamo dei geni e ora no, è l'emotività italiana...".
giuggyna
00domenica 7 dicembre 2008 17:41

Il Milan non molla l'Inter

Catania battuto 1-0: decide Kakà

Non senza faticare, il Milan batte 1-0 il Catania e riesce a mantenere invariato il distacco dall'Inter, sempre lontana sei punti in classifica. A decidere la partita è un colpo di testa di Kakà che al 20' della ripresa, complice anche una deviazione di Stovini, riesce a superare il portiere rossazzurro Bizzarri, fino a quel momento insuperabile. Adesso il Milan è atteso dal big match con la Juve, dove non avrà lo squalificato Gattuso.


LA PARTITA
Il problema, in casa Milan, è capire da quale punto di vista guardare questo successo, al solito tiratissimo, contro il Catania. Se il bicchiere è infatti mezzo pieno, l'1-0 firmato Kakà che vale tre punti permette comunque ai rossoneri di risollevarsi dopo le due sconfitte consecutive - in campionato a Palermo e in Coppa Italia contro la Lazio -, chiudere in fretta e furia il capitolo crisi e restare attaccati al treno scudetto. Se il bicchiere è invece mezzo vuoto e la bocca è buona, la differenza tra la prestazione dell'Inter a Roma e quella del Milan contro il Catania (che recrimina anche un rigore per tocco di mano in area di Kaladze) è ben più ampia dei sei punti che ci sono ora tra i rossoneri e la capolista.

Certo, ogni gara fa storia a sè e in quella di San Siro va messo in conto un Bizzarri in forma davvero strepitosa senza il quale il risultato sarebbe stato ben diverso. Ma la sensazione, dando comunque per buone le attenuanti delle molte assenze (Ronaldinho, Seedorf e Pirlo, per dirne tre soltanto), è che alla squadra di Ancelotti manchi ancora qualcosa e che, a conti fatti, quel qualcosa vada cercato sempre nelle solite ferite aperte. Il che, tradotto, fa un attacco che non incide come dovrebbe (Sheva e Pato creano un pericolo in due) e una difesa che, di tanto in tanto, si distrae e concede sempre all'avversario l'occasione per colpire. Per capirci, pur ammettendo che si tratta di un caso sporadico all'interno di un incontro dominato dai rossoneri, basti ricordare il palo con cui Mascara, sullo 0-0, spaventa Maldini e compagni. E sempre per restare in tema, passando questa volta ai punteros, non serve nemmeno fare un'escursione tra le palle-gol del Milan per rendersi conto che otto su dieci sono firmate da Kakà. Il quale, tra l'altro, riapre con una prestazione finalmente all'altezza, il caso-Ronaldinho archiviato, giustamente, in fretta e furia da Ancelotti.

Senza il compagno di nazionale e con la possibilità di spostarsi dove preferisce, è innegabile, Riccardino funziona di più. Diventa, in altre parole, meno facile da ingabbiare e, di conseguenza, tremendamente pericoloso. Ma tant'é, la questione dovrà risolverla Ancelotti che, siamo certi, non mancherà, già domenica prossima, di riaffidare la sua trequarti a Dinho, Kakà e Seedorf. Vecchie conoscenze dai piedi buoni per far girare il pallone attorno a quel mastino di Sissoko senza dare alla Juve la possibilità di guidare la partita. Già, la Juve, perché perdendo tempo a preoccuparsi della distanza tra il Milan e lo scudetto (leggi Inter), non ci si può dimenticare la fermata di Torino. Dove si griderà fuori i secondi un attimo prima del fischio d'inizio sperando che, al triplice fischio, i secondi non si siano fatti fuori da soli.

LE PAGELLE
Bizzarri 8 -
Superlativo due volte su Kakà e una su Pato, sempre ben piazzato e molto sicuro nelle altre occasioni in cui è chiamato in causa, si arrende solo a Stovini che devia alle sue spalle da distanza ravvicinata il colpo di testa del Riccardino rossonero.

Kakà 7,5 - "Liberato" da Ronaldinho, svaria su tutto il fronte d'attacco rossonero e, per larghi tratti della partita, è l'unico milanista a rendersi realmente pericoloso. Sfortunato in almeno un paio di occasioni (un palo dopo deviazione di Bizzarri e un destro a girare che si spegne poco oltre il sette), trova il gol-partita con un colpo di testa deviato da Stovini.

Shevchenko 5 - Parte bene, andando a cercare palloni sulla trequarti con l'aria di chi ha una voglia matta di spaccare il mondo. Con il passare dei minuti e con il sopraggiungere dei primi errori, si deprime fino a scomparire. Quando al 37' del primo tempo, cerca a tutti i costi Kakà a centro area invece di liberare il destro vincente capisci che il suo problema è nella testa. E che quel problema non è affatto facile da risolvere.

Gattuso 7 - A lungo il migliore in campo del Milan, non molla un centimetro mordendo le caviglia a chiunque gli capiti a tiro. Nella ripresa si becca un giallo pesantissimo, che lo costringerà a saltare la sfida dell'Olimpico contro la Juve.

Mascara 6,5 - Mette i brividi al Milan stampando sul palo un destro velenosissimo e per quasi tutta la gara è il solo a preoccupare la retroguardia di Ancelotti. Intelligentemente si piazza tra le due linee alle spalle di Emerson e da lì complica la vita a Maldini e Kaladze.

IL TABELLINO
MILAN-CATANIA 1-0

Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Zambrotta 6, Maldini 6, Kaladze 6, Jankulovski 6; Gattuso 7, Emerson 5,5 (1' st Favalli 6), Flamini 5,5; Kakà 7,5; Shevchenko 5 (35' st Antonini sv), Pato 5,5. A disp.: Dida, Senderos, Cardacio, Viudez, Inzaghi. All.: Ancelotti
Catania (5-3-2): Bizzarri 8; Sardo 6,5, Terlizzi 6 (17' st G. Tedesco 6), Silvestri 6, Stovini 5,5, Sabato 6; Carboni 5,5, Biagianti 6 (22' st Plasmati 5,5), Ledesma 5,5; Mascara 6,5, Paolucci 6 (29' Martinez sv). A disp.: Kosicky, Alvarez, Izco, Baiocco, Martinez. All.: Irrera
Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 20' st Kakà (M)
Ammoniti: Sardo, Carboni, Ledesma (C), Pato, Gattuso (M)
Espulsi: nessuno

giuggyna
00mercoledì 10 dicembre 2008 01:12

Lesione al crociato per Gattuso

Stagione finita per il centrocampista

Lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro: è questo l'esito della risonanza magnetica fatta da Gennaro Gattuso che mercoledì si recherà ad Anversa per farsi visitare dal professor Martens che, se confermerà la lesione, potrebbe operarlo già in giornata. In questo caso la stagione per il rossonero sarebbe finita. Il centrocampista si è fatto male nella partita di domenica contro il Catania ma era rimasto in campo fino al 90'.

Gattuso, verrà accompagnato ad Anversa dal coordinatore sanitario del Milan Meersseman. Se Gattuso verrà operato la sua stagione sarebbe praticamente finita, visto che i tempi di recupero per questo tipo di intervento sono superiori ai sei mesi.

Si tratterebbe dell'assenza più lunga dai campi da gioco per il centrocampista che, nella sua carriera, non ha mai subito un infortunio così grave. Dopo la gara con il Catania, aveva avvertito un po' di dolore ma nessuno pensava che la situazione fosse tanto grave. Invece, gli esami effettuati hanno evidenziato una lesione del crociato anteriore e lo staff medico rossonero ha subito deciso di consultare il professor Martens, considerato uno dei massimi esperti di traumi al ginocchio.

giuggyna
00giovedì 11 dicembre 2008 17:42

"Juve-Milan, sfida importantissima"

Parla Maldini. "Del Piero è un grande"

Juve-Milan, sfida che eleggerà la vera anti-Inter. "Sono già le candidate ad inseguire la capolista" dice Paolo Maldini. "E' una partita importantissima". Il capitano rossonero è pronto ad affrontare Alex Del Piero, simbolo bianconero. "E' un ragazzo bravissimo, che ha doti non comuni. Ho potuto vedere con quanta cura si allena anche in vacanza e in estate: è questo il segreto, unito alla grande passione, per durare a lungo in questo sport".

E ancora: "Alex come Buffon è un trascinatore: sono stati due perni per la squadra dopo la caduta in Serie B. Sono rimasti, hanno creduto nel progetto e si stanno prendendo grandi soddisfazioni". Juve-Milan non è più la sfida a cui ci avevano abituati qualche anno fa. E non è neanche lo stesso Milan, come spiega lo stesso capitano rossonero: "Noi siamo una squadra atipica, meno fisica e più tecnica. Questo per molti può essere un limite, ma è diventata una nostra caratteristica positiva".

E a proposito di tecnica, Ronaldinho per questa squadra è stato un vero valore aggiunto. "Ha portato sicuramente un elevato tasso tecnico. Poi è stata una vera rivelazione come uomo, si è adeguato ad allenamenti più duri rispetto a quelli a cui era abituato". Nella partita dell'Olimpico di Torino non ci sarebbe stato comunque Gattuso, squalificato e ora anche costretto all'inattività dal grave infortunio ai legamenti. "La sua assenza sarà lunga e si farà sentire. Per noi è importante per come sta in campo, per come stimola i compagni. E poi in questo periodo stava giocando benissimo".

Per finire, Maldini parla di Kakà e del suo piccolo sfogo di qualche tempo fa, quando dichiarò di non trovarsi a suo agio in campo, anche se è sempre disposto al sacrificio. "Ci sta che dopo una sconfitta vengano fuori delle considerazioni di carattere tattico. Da quando è al Milan ha cambiato spesso posizione in campo: all'inizio era stato presentato come un centrocampista di fascia, poi ha dato il meglio di sè come seconda punta. Non credo che le sue dichiarazioni siano state così gravi".

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:08.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com