MILAN

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giuggyna
00lunedì 15 dicembre 2008 15:47

Milan: un'infiammazione per Kakà

Sono incerti i tempi del recupero

"Non è nulla di grave, gli esami sono negativi e hanno solo evidenziato un'infiammazione alla regione pelvica, spero di guarire prima possibile, altrimenti tornerò del 2009. Può darsi che basti fino a domani, ma anche che servano due o tre mesi". Kakà cerca di tranquillizzare tutti, ma il problema, a quanto pare, resta. Il guaio fisico che ha impedito al brasiliano di giocare contro la Juve non è un'ernia inguinale ma un'infiammazione. Infine il fantasista ha spiegato di essere "molto dispiaciuto di non aver giocato contro la Juve". "Ma - ha concluso - di partite così importanti ne giocheremo molte altre in futuro".
Ha parlato anche un altro assente dalla sfida di Torino, Flamini. La distorsione alla caviglia non è ancora guarita, ma il francese spera ''di essere pronto per giocare domenica''.

giuggyna
00mercoledì 14 gennaio 2009 01:27
Ora il City fa sul serio per Kakà
Blitz in sede per aprire la trattativa
Stavolta fanno sul serio. Con tanto di visita ufficiale e delegazione in via Turati. Il Manchester City vuole Kakà a tutti i costi e scopre le sue carte. E' il primo pomeriggio quando il gruppo inglese si presenta nella sede rossonera per incontrare Galliani. C'è anche Ernesto Bronzetti, storico consulente del mercato rossonero.

Per apire la trattativa per l'asso brasiliano si sono mossi da Manchester il direttore generale del City Gary Cook e due collaboratori di Mansur bin Zayed el Nahyan, il proprietario dei Citizens che ha sempre indicato in Kakà il primo obiettivo per il lancio di una squadra stellare in grado di competere con i cugini dello United campioni del mondo. Presente anche Kia Joorabchian, mediatore indipendente della Sports Investment. Un vertice pesante per quello che potrebbe diventare il più grande trasferimento della storia del calcio.

Gli inglesi sono pronti ad offrire 100 milioni di euro al Milan e 15 milioni netti a stagione al giocatore. Cifre davanti alle quali sarà molto difficile ribadire il "no". Ora che il City ha svelato ufficialmente le sue carte la palla passa ai rossoneri. Gli incontri bilaterali Milan-Inghilterra sono continuati poi con la visita in via Turati del manager del Tottenham Harry Redknapp. Si è parlato del giovane difensore gallese Bale e del portiere brasiliano Gomes, offerto in cambio di Abbiati. Ma il Milan, stavolta, non ha avuto dubbi. Proposta respinta.
silvercloud87
00mercoledì 14 gennaio 2009 11:29
Grande, Grandissimo, Maldini!
giuggyna
00domenica 18 gennaio 2009 19:59

Nella serata di Kakà decide Pato

Un gol del Papero stende la Fiorentina

Nella serata di Kakà e delle contestazioni è Pato l'arma vincente del Milan. Il suo preciso diagonale al 7' del primo tempo regala ai rossoneri la vittoria per 1-0 sulla Fiorentina nell'anticipo della 19a di A. La gara è aperta: i viola non mollano e possono recriminare per un fallo in area di Favalli su Montolivo al 30'. Nella ripresa la Fiorentina fa la partita ma trova sulla sua strada Abbiati, che salva in almeno due occasioni. Espulso Jankulovski.

LA PARTITA
Tra i rossoneri c'è Seedorf dal 1', con Ronaldinho che parte dalla panchina. A custodire la porta della Fiorentina c'è Storari: Frey non ha recuperato dal problema al ginocchio.

Il primo brivido è per il Milan: bella azione in verticale Santana-Gilardino-Jovetic, Abbiati esce sul montenegrino e trova il pallone. Per l'arbitro Rosetti è rigore ma l'assistente gli fa cambiare idea, giustamente. Al 7' però sono i rossoneri a trovare il vantaggio con Pato, splendido a stoppare il pallone e a far partire un diagonale calibratissimo che tocca il palo e si infila in rete. Il primo squillo della Fiorentina al 14' con Jovetic che con due finte 'brucia' Zambrotta e poi conclude fuori. Ma i viola sono timorosi e si espongono alle micidiali progressioni di Kakà che però non trovano fortuna. Alla mezz'ora sono i viola che possono recriminare per un calcione in area di Favalli su Montolivo, Rosetti lascia correre ma il fallo c'era. La squadra di Prandelli prende coraggio col passare dei minuti e comincia ad affacciarsi sempre più spesso dalle parti di Abbiati, trascinata soprattutto dall'iniziativa di Jovetic. Ci prova Montolivo, il portiere rossonero respinge, poi Gilardino non riesce a schiacciare di testa. Prima della fine del tempo Pato serve Beckham, che stoppa e fa partire il destro ma sulla sua strada c'è Storari.

La ripresa è di marca viola e la partita continua a restare aperta. La squadra di Prandelli si rende pericolosa soprattutto sulle fasce. Al 66' la Fiorentina ha la grande occasione per pareggiare: traversone di Vargas dalla sinistra, palla a Santana e conclusione e Abbiati si fa ancora trovare pronto. Ancora azione pericolosa dalla sinistra, questa volta di Santana, il portiere rossonero blocca. Prandelli manda in campo l'ultimo arrivato Bonazzoli per Kuzmanovic. Santana ci prova da fuori ma non va. E' supremazia degli ospiti, che all'89' hanno una grande occasione: sponda di Bonazzoli per Jovetic che si allarga per trovare spazio ma il suo tiro viene ribattuto. Prima del triplice fischio viene espulso Jankulovski, già ammonito. In un'atmosfera strana, il Milan ottiene altri tre punti importanti che lo portano temporaneamente a - 2 dalla Juve. Per la Fiorentina un altro ko dopo quello interno con il Lecce.

LE PAGELLE
Pato 7 - Dopo la doppietta dell'Olimpico contro la Roma, un altro gol pesantissimo che regala tre punti. La rete è una vera delizia per gli occhi, quando parte palla al piede non ce n'è per nessuno. Delizia.

Jovetic 6 - Grande qualità. Nel primo tempo ha un controllo di palla da applausi e sempre nei primi 45' è il catalizzatore del gioco viola. Cala con il passare dei minuti ma la classe c'è e la voglia di far bene anche. Incide ancora poco ma Prandelli può star tranquillo.

Kakà 6 - E' la sua serata, i suoi tifosi lo incitano a gran voce. Lui cerca di ripagarli, si vede che vuole il gol. Positivo il primo tempo, quando parte con le sue micidiali accelerate e fa paura, si spegne nella ripresa insieme a tutto il Milan. In quella che poteva essere la sua ultima partita in rossonero va a sprazzi.

Beckham 6 - Per l'inglese è positiva la 'prima' a San Siro. L'inglese è tatticamente perfetto: corre a tutto campo e si inserisce bene creando scompiglio nella retroguardia viola. E non si tira indietro quando c'è da aiutare dietro.

Seedorf 5 - Inguardabile. Per l'olandese una di quelle partite da dimenticare. E' completamente fermo, sbaglia controlli e appoggi. Al 68' Ancelotti lo sostituisce tra i  fischi del pubblico di San Siro.

Gilardino 5 - Il grande ex sognava sicuramente un'altra serata. L'attaccante viola è marcato a francobollo dai difensori rossoneri che non lo lasciano respirare e anche i suoi compagni non gli danno palloni giocabili. L'unica occasione che ha nel primo tempo non la sfrutta al meglio. Il risultato è una prestazione insufficiente.

IL TABELLINO
Milan-Fiorentina 1-0
Milan (4-3-2-1): Abbiati 7, Zambrotta 6,5, Favalli 6, Maldini 6, Jankulovski 6; Beckham 6 (80' Senderos sv), Pirlo 6, Ambrosini 6; Kakà 6, Seedorf 5 (68' Flamini 5,5); Pato 7 (77' Ronaldinho sv). A disposizione: Dida, Antonini, Shevchenko, Inzaghi. All. Ancelotti.
Fiorentina (4-3-1-2): Storari 6, Comotto 5,5, Gamberini 6, Kroldrup 6, Vargas 6,5; Kuzmanovic 5 (72'  Bonazzoli 6), Felipe Melo 6, Montolivo 6,5; Santana 5,5 (81' Gobbi sv); Gilardino 5, Jovetic 6. A disposizione: Seculin, Dainelli, Zauri, Donadel, Semioli. All. Prandelli.
Arbitro: Rosetti di Torino
Marcatori: 7' Pato (M)
Ammoniti: Beckham, Jankulovski (M), Vargas, Comotto (F)
Espulsi: Jankulovski (M)

We.are.the.black.parade.
00venerdì 13 febbraio 2009 17:00
"Credo nella rimonta sull'Inter; questa sarà per noi come una sfida secca di coppa e il Milan c'è sempre negli appuntamenti importanti", dice il capitano in vista della sua ultima stracittadina. "Progetti per il futuro? Ci sarà tempo per riceverne da più parti e le valuterò in base alle mie idee e volontà"

CARNAGO (VARESE), 13 febbraio 2009 - L'ultimo derby. Quasi impossibile. Ma è tutto vero: quello di domenica sera sarà proprio l'ultima stracittadina di Paolo Maldini. Se li mettessimo tutti in fila non finiremmo più di raccontarli. Ognuno con una sua storia: belli e brutti. Alcuni indimenticabili, frutto di rimonte strepitose, altri persi sul filo di lana. Per il capitano il derby "è una partita talmente importante" che gli aspetti personali passano in secondo piano.
RIMONTA - Dice Maldini a due giorni dalla grande sfida tutta milanese: "Credo nella rimonta verso lo scudetto; questa sarà per noi come una sfida secca di coppa e il Milan c'è sempre negli appuntamenti importanti". Ma c'è quel maledetto gap in classifica da colmare. "Otto punti di distacco dall'Inter sono tanti, ma abbiamo avuto un inizio choc e tanti infortuni, e comunque abbiamo fatto grandi passi avanti rispetto all'anno scorso - osserva - è una stagione positiva e con lo scudetto diventerebbe straordinaria".
NAZIONALE - Già: la conquista del tricolore sarebbe il modo migliore per chiudere una carriera straordinaria. Per il futuro, se ci saranno le condizioni, gli piacerebbe giocare una gara di addio con la Nazionale per poi dedicarsi alla famiglia. "Se arrivasse la proposta non mi dispiacerebbe - confida Paolo -, ho parlato con Lippi, mi ha chiamato anche perché questa possibilità è venuta fuori dalle sue parole, si è dimostrato pronto e contento di fare una cosa del genere. Vedremo se ci sarà del tempo, ma gli azzurri hanno due gare di qualificazione ai Mondiali, poi ci sarà la Confederations Cup, sarà difficile organizzare, se si potrà fare bene, altrimenti nulla".
FUTURO - Proposte per il futuro? "Non ne sono ancora arrivate, anche perché per ora sono un giocatore a tutti gli effetti - ammette - . Ci sarà tempo per riceverne da più parti e le valuterò in base alle mie idee e volontà". Di sicuro non farà l'allenatore e, in questo senso, Maldini dice la sua sul destino di Carlo Ancelotti. "Dal 2003 ogni anno si ipotizza un addio di Carletto; io non credo, sarà difficile per tutto l'ambiente lasciarlo, dovrebbe succedere qualcosa di grave: o che non coincidano più i suoi intenti con quelli della società, o che abbia voglia di cambiare dopo sette anni".
gasport
silvercloud87
00venerdì 13 febbraio 2009 17:38
nagari!
Baldo@@
00lunedì 16 marzo 2009 19:36
Inzaghi: "Voglio superare Baggio"

"Bello essere di esempio per i giovani"




Con il trecentesimo gol tra i professionisti ha raggiunto un traguardo storico, ma Pippo Inzaghi non vuole fermarsi "Il mio primo obiettivo è certamente tornare in Champions con il Milan, poi vorrei superare Baggio nella classifica delle reti. Lui è a 318, quindi a me ne mancano 19". Inzaghi è diventato ormai un esempio da seguire per i giovani: "Mi fa molto piacere. A loro posso dire che la voglia e l'amore per il calcio alla fine ripagano".

Superpippo rivela poi uno dei modelli a cui si è ispirato: "Ho sentito dire a Beckham che io gli ricordo Lineker. Da bambino l'inglese mi affascinava molto e infatti mettevo sempre il suo numero 10".

Non è difficile immaginare quale rete Inzaghi ritenga più importante nella sua carriera. "Quando penso ai gol penso solo ad Atene, in particolare al secondo che ho realizzato: bella palla di Kakà, non era difficilissimo, ma ho tirato da una posizione abbastanza angolata. Tecnicamente altre mie reti sono state migliori, ma quelle due..."

Quale invece il gol che l'attaccante da 300 marcature non vorrebbe mai avere sbagliato: "Mi torna in mente la notte di Manchester, quella finale di Champions contro la Juventus. Perchè dovevo trovarmi davanti proprio Buffon? Ma poi abbiamo vinto lo stesso e in seguito il destino mi ha ripagato regalandomi la doppietta di Atene".

Proiettandosi verso il futuro, Inzaghi dichiara inoltre di non pensare al ritiro: "Se mi fanno giocare andrò avanti. Adesso mi sento bene e questa è la cosa più importante". Ci sono del resto ancora delle soddisfazioni da togliersi con la maglia rossonera, sia in Italia che in Europa: "Per andare in Champions League, arrivare secondi o terzi conta poco, bisogna invece stare attenti a chi è dietro di noi. In campionato dobbiamo comunque tornare ad essere il vero Milan".

binariomorto
00domenica 26 aprile 2009 23:34
Inzaghi-Kakà: che show
E il Milan stacca la Juve


I rossoneri superano 3-0 il Palermo e si allontanano dai bianconeri. Apre il brasiliano su rigore che raddoppia sempre dal dischetto nella ripresa. In mezzo la perla di SuperPippo che segna il gol numero 150 in serie A



MILANO, 26 aprile 2009 - L'operazione Europa del Milan regala nuovi numeri agli amanti della statitisca. Innanzitutto il gol di Filippo Inzaghi, che segna di testa e raggiunge quota 305 nel conteggio totale e 150 in serie A. Attorno le due reti dal dischetto del rigore di Kakà (guarda la sintesi). Il 3-0 con cui i rossoneri annientano il Palermo, confermano la potenza in attacco (il migliore della serie A con 62 centri) dell'armata rossonera che stacca in classifica la Juventus. Ma a impressionare ancora di più è il cinismo del Diavolo, abile ad addormentare il gioco e punire l'avversario sfruttando il minimo errore.

FATTORE INZAGHI - Pato non c'è. Ma quando puoi contare su un giocatore come Filippo Inzaghi, puoi rinunciare anche ai fuoriclasse. Carlo Ancelotti fa bene a insistere sul suo super bomber che schiera come punta unica davanti a Seedorf e Kakà. E poiché gli era piaciuta da morire l'idea Flamini alla destra della difesa ecco pronta la conferma per il francese, con Zambrotta spostato a sinistra. L'ottimo Ballardini, che è sceso a San Siro per far vedere di che pasta è fatto il suo Palermo, non bada a tatticismi: schiera il 4-3-1-2 e mette Simplicio alle spalle di Cavani e Miccoli. Per la prima volta deve però rinunciare per forza a Carrozzieri, risultato positivo alla cocaina.

PRECISIONE KAKA' - L'avvio, infatti, è più rosanero che rossonero, anche se è netta la sensazione di un Palermo fisicamente a posto, ma molto fumoso quando di stratta di colpire a fondo. E il Milan che è composto da marpioni non può che approfittarne. Nel contropiede, infatti, la squadra di Ancelotti sfrutta classe e furbizia, per poi ritrovarsi tutto sommato, inaspettatamente in vantaggio. Accade al 10', quando Ambrosini subisce un'entrata poco dentro l'area di rigore. Rizzoli non ha il minimo dubbio. Sul dischetto va Kakà che infila nell'ultimo centimetro a disposizione, alla sinistra di Amelia.

PIPPO FA 150 - Il Milan giochicchia e il Palermo attacca. Ma sono i rossoneri a raccogliere i frutti, gestendo il possesso palla e le improvvise ripartenze. Come quella di Ambrosini che coglie la capoccia doc del professor Inzaghi, in arte Pippo, ancora in gol. Insomma, strada spianata per i rossoneri che gestiscono il doppio vantaggio a discapito di un Palermo che appare confuso.

AHI AHI BOVO - E Ballardini, orgoglioso e infastidito, riparte nella ripresa con un tridente d'attacco, rinunciando a Nocerino per Hernandez. Idea rischiosa e squadra sbilanciata. Che affonda dopo soli tre minuti di ripresa per l'espulsione di Bovo per doppia ammonizione; inevitabile dopo un netto fallo su Kakà. I rosanero sbandano ed escono definitivamente dai giochi, allorché Kjaer frena la corsa di Kakà verso Amelia. E' ancora rigore. Questa volta il brasiliano opta per il destro potente e centrale: imparabile. Esce Miccoli per il georgiano Mchedlidze; anche Amelia per Ujkani. Ancelotti cambia Inzaghi e Seedorf con Shevchenko e Ronaldinho. Avvicendamenti accademici, più utili al morale dei due nuovi entrati che alla causa. Ininfluenti perché la partita non ha più senso. Il Milan che si fa largo nell'Europa non si ferma più.
Gaetano De Stefano

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 31 maggio 2009 23:00
Il Milan centra il 3/o posto
Kakà e Pato in gol a Firenze


Nell'ultima giornata di serie A, i rossoneri passano 2-0 al Franchi e respingono l'assalto della Fiorentina per l'accesso diretto ai gironi di Champions League. Maldini lascia il calcio, Ancelotti va via, ma tornano in campo Nesta e Gattuso

FIRENZE, 31 maggio 2009 - Un addio in grande stile e con il botto. Carlo Ancelotti si congeda dal Milan consegnandolo all’Europa: quella diretta, senza passare dai preliminari di Champions. Lo fa nella bolgia del Franchi regalando tattica e grande calcio, affidato alla vecchia guardia: quella che nei momenti decisivi non lo ha mai tradito. Un’eredità da sguardo dritto e fiero prima di volare a Londra per ritirare dal sosia Hiddink la bacchetta del Chelsea. Si congeda a passo di samba, grazie ai gol di Kakà e Pato che firmano il 2-0 finale. Ne fa le spese una Fiorentina agguerrita, che ci ha creduto fino in fondo ma che, forse, non ha fatto i conti con l’esperienza rossonera. Giù il cappello però davanti ai viola, artefici ancora una volta di una stagione straordinaria.

TUTTI PER UNO — La partita? Tutto secondo copione: viola in pressing per non permettere al Milan di ragionare. Fiorentina da paura, che attacca sfruttando le fasce e la velocità innata. Feroce, quasi volesse chiudere subito il conto. Rabbiosa nell’uno contro uno. Ma la prima occasione degna di nota è rossonera: all’8’, quando Flamini dopo un recupero penetra in area e conclude con un diagonale fuori di poco, e a seguire, con un bolide di Jankulovski deviato in angolo. La replica è di Semioli al 9’: un colpo di testa sbucciato e impreciso, ma al termine di uno scambio in un metro quadrato tra Vargas e Pasqual. C’è tutta la scuola di Prandelli nel gioco dei viola, un mix di saggezza e imprevedibilità, in cui il sacrificio è una costante. Gilardino, che arretra e dà una mano alla difesa, ne è l’icona.

ROSSONERI PERICOLOSI — Il Milan lo contrasta con esperienza e possesso palla, senza alzare il ritmo, rischiando però come al 22’ quando Jovetic invita a nozze Giardino: girata di testa e fuori di poco. Che paura, però, quando al 24’ Flamini da fuori area scheggia l’incrocio dei pali. E anche al 28’: tiro sul primo palo di Zambrotta che Frey non trattiene. Eclatante subito dopo, perché Beckham in scivolata manca la botta a tu per tu con il portiere francese. Segnali intermittenti ma eloquenti che obbligano la Fiorentina a non mollare un metro ai rossoneri. Prandelli insiste: raddoppio costante sul lento Kakà e sui portatori di palla; tutto sommato ininfluente, perché nel primo tempo anche Pirlo e Seedorf galleggiano tra i viola che si adeguano al ritmo e spingono meno.

RISORGE KAKA' — La ripresa che inizia senza cambi, regala subito l’emozione dell’esterno destro di Gilardino che sfiora il palo. Quindi un affondo di Kakà che però sbaglia l’appoggio al libero Inzaghi. E’ evidente che la tattica va a farsi benedire e il Milan ci sguazza. I rossoneri fanno girare bene la palla e arrivano al gol. Bravo Gamberini a chiudere su Inzaghi; sfera che schizza tra i piedi di Kakà che deve solo spingere in rete. E’ il 10’ e ai viola non resta che caricare a muso duro, rischiando però nel contropiede rossonero.

SAMBA — Al 17’, infatti, Inzaghi, servito da Kakà, fallisce il raddoppio da due passi. Prandelli effettua così due cambi: fuori Jovetic e Vargas, dentro Jorgensen e Gobbi. Ma è il Milan a comandare, spinto da un Kakà trasformato e sempre pericoloso. C’è spazio anche Kuzmanovic (fuori Pasqual) e Pato che rileva Inzaghi. Il brasiliano danza, ma cicca la palla gol che Beckham gli mette sul destro al 30’. Ma non può fallire al 31’, allorché Kakà, gli apre una pista davanti a Frey: 2-0. Poi c’è spazio per i sentimenti: Nesta che torna a giocare dopo una vita e Gattuso che prende il posto di Beckham. E prima della fine, la gara si interrompe per qualche istante: Paolo Maldini lascia il calcio e viene salutato da tutto lo stadio. L’ultimo guizzo del capolavoro rossonero. L’ultimo regalo di Carlo Ancelotti. Domani il Milan ufficializzerà Leonardo.

Gaetano De Stefano

Fonte: gazzetta
Raul2088
00mercoledì 8 luglio 2009 18:32
L'ad rossonero dichiara virtualmente concluso il mercato: arriverà solo un rinforzo, il brasiliano, che Leonardo preferisce a Huntelaar. "Pirlo non andrà via. Sopravviveremo alla partenza di Kakà, è successo per Nordhal, Rivera, Van Basten, Baresi..."

MILANO - Un nome, poi si chiuderà il mercato. Parole di Adriano Galliani, che fa anche cadere il velo di mistero sull'attaccante che il Milan starebbe cercando: non più Dzeko, non Huntelaar. Il diavolo vuole Luis Fabiano, chiesto esplicitamente da Leonardo: si farà di tutto per accontentare il nuovo tecnico.

STRADA IN SALITA - La trattativa con il Siviglia non è facile: "Rimane in piedi solo l'affare che riguarda Luis Fabiano, giocatore che il nostro allenatore preferisce a Huntelaar. Ci dividono un po' di milioncini di euro, la differenza è ancora consistente. E del resto non c'è molto ancora da parlare, col Siviglia c'è da trovare un accordo sulle cifre". Galliani tranquillizza i tifosi: Pirlo non andrà via. "Andrea vuole stare al Milan e la società non ha mai pensato di cederlo. La presunta offerta per Pirlo c'è solo sui giornali: a noi non è mai arrivata e quindi non esiste".

ONYEWU PER SENDEROS - L'amministratore delegato parla anche dell'arrivo del centrale difensivo statunitense. "A questo punto - spiega Galliani - basta con i Cissokho o altri perché siamo in troppi. L'americano mi sembra un buon giocatore che rafforza il pacchetto difensivo. Onyewu e Thiago Silva vanno a rimpiazzare Senderos e Maldini". In chiusura, una battuta sulla contestazione dei tifosi, arrabbiati soprattutto per l'affare Kakà: "Capisco che la cessione di Kakà ha influito nella psiche di ciascuno di noi, ma la vita continua anche se non credo ci sia qualcuno che possa sostituire Kakà soprattutto nei suoi aspetti morali. Ma il Milan è sopravvissuto a Nordhal, a Rivera a Van Basten a Baresi. Sopravviverà anche a Maldini e a Kakà".
!Serenella!
00lunedì 24 agosto 2009 16:33
San Siro, 7 Settembre: Trofeo Telecom Italia per la lotta alla SLA

Milan Glorie scende in campo contro i Real Madrid Veteranos per la lotta alla SLA.



Il prossimo 7 settembre lo stadio di San Siro sarà teatro di un’amichevole dalle sfumature storiche: le glorie rossonere come Franco Baresi, Paolo Maldini e Marco Van Basten affronteranno gli ex merengues tra cui Paco Buyo, Emilio Butragueno e Michel. Le due formazioni si sono già incontrate sul campo del Palau Blaugrana di Barcellona sabato 11 luglio, in occasione del torneo MSC Cruceros Cup. Milan Glorie scenderà in campo per affrontare i Real Madrid Veteranos, per disputare il Trofeo Telecom Italia per la lotta alla SLA: un'importantissima iniziativa a scopo benefico dove tutto il ricavato della serata verrà interamente devoluto alla Associazione Viva la Vita Onlus e alla Fondazione Stefano Borgonovo, che ha preso vita da quasi un anno e che grazie anche alle attività portate avanti da Fondazione Milan, continua la sua lotta alla SLA e il sostegno ai familiari delle persone colpite da questa terribile malattia. Fonte
!Serenella!
00lunedì 31 agosto 2009 21:49
Comunicato ufficiale

MILANO - L'A.C. Milan comunica di aver ceduto in prestito, fino al 30 Giugno 2010, all'U.S. Lecce, le prestazioni sportive del calciatore Rodrigo Izecson dos Santos Leite "Digao". Fonte
!Serenella!
00lunedì 31 agosto 2009 21:51
Olympiaque Marsiglia - Milan: biglietti in vendita da domani

MILANO - Avrà inizio domani, 1 settembre, la vendita dei biglietti di Settore Ospiti per la prima partita di UEFA Champions League dei rossoneri in questa stagione. Nel dettaglio, da martedì 1 a venerdì 4 settembre la vendita dei biglietti sarà riservata ai titolari di Cuore Rossonero, mentre lunedì 7 settembre i tagliandi saranno disponibili per la vendita libera. Il costo del singolo biglietto è di 18 Euro. Per maggiori info, clicca qui. Fonte
binariomorto
00domenica 7 giugno 2015 01:17
Milan, è un giorno storico: Mr Bee si prende il 48%. Operazione da 500 mln

Affondo del broker thailandese, che ha presentato un'offerta per la maggioranza
ragionando anche per il 100% del club da lui valutato intorno al miliardo di euro.
Berlusconi ha rifiutato l'assalto della notte, trovato l'accordo nel pomeriggio nel 2° incontro ad Arcore


Il Milan ha vissuto una giornata storica: dopo il primo affondo nella notte, nel pomeriggio Mr Bee e Silvio Berlusconi hanno trovato una base per definire l'accordo per la cessione del Milan. Il thailandese ha preso il 48% delle quote del club, versando 500 milioni di euro.

UN MESE DOPO — E' tornato a Milano a poco più di un mese dall'ultimo viaggio milanese. Appena ha messo piede in Italia non ha perso tempo, piazzando un blitz notturno (anche a sorpresa) a Villa San Martino: questa notte Bee Taechaubol, ormai per il grande pubblico è Mr Bee, ha varcato il cancello della tenuta dei Berlusconi di Arcore, dove ha incontrato Silvio Berlusconi. Il magnate thailandese, a.d. di Thai Prime, si è mosso in gran segreto: è arrivato a Milano nelle ultime ore e ha subito chiesto, senza preavviso, d'incontrare Silvio Berlusconi ad Arcore dove è arrivato intorno alle 23 di ieri, dopo una cena in un ristorante nel centro di Milano con Nelio Lucas, gestore del fondo Doyen e suo advisor sportivo . Ad Arcore, Berlusconi ha convocato d'urgenza i suoi uomini più fidati di Fininvest e ha informato telefonicamente Barbara Berlusconi.


L'OFFERTA DELLA NOTTE — Un mese dopo, Mr Bee ha rilanciato, presentando un'offerta per acquistare la maggioranza del club e spingendosi anche a ragionare per il 100% di un club che il broker thailandese valuta intorno al miliardo di euro. Berlusconi, stando a quanto è filtrato nelle primissime ore successive al vertice di Arcore, gli ha risposto che non è più disposto a vendere la maggioranza del Milan, mentre è disponibile a ragionare solo per proposte che prevedono l'acquisto di quote di minoranza e, dunque, ha rifiutato la prima proposta di Bee. Il thailandese è andato via da Arcore intorno all'1.15 ed è rientrato nell'albergo del centro di Milano dove alloggia. La trattativa però non è finita qui: le parti anche nel corso della mattinata hanno continuato a scambiarsi informazioni ed a dialogare.


IL SECONDO ROUND — Berlusconi è stato preciso ma, nonostante abbia detto chiaramente che non è disponibile a vendere la maggioranza, il broker thailandese a cavallo dell'ora di pranzo è tornato alla carica per poterla spuntare e acquistare una quota che superi il 50%. E' su questo punto che la trattativa prosegue e, nel pomeriggio, registrerà un nuovo passaggio importante: alle 16.07 ad Arcore, infatti, Mr Bee è arrivato e pochi minuti dopo ha incontrato nuovamente Silvio Berlusconi. Stavolta, però, il proprietario dei rossoneri ha al suo fianco la figlia Barbara, amministratore delegato del club, che da questa mattina presto sta seguendo in prima persona le evoluzioni di questa vicenda accanto al padre a Villa San Martino. Ad Arcore ha partecipato anche la primogenita Marina Berlusconi, presidente di Fininvest. La presenza di Barbara e Marina Berlusconi è sicuramente un segnale importante da incastrare e tenere in considerazione all'interno di uno scenario che, in questo momento, è in continua evoluzione. L'incontro è durato circa un'ora: alle 17.11 Bee ha lasciato Arcore. E' stato l'incontro decisivo: il 48% del Milan passa nelle mani del gruppo di Bee. A breve ci sarà una nota Fininvest.

L'UFFICIALITÀ — Alle 18.42 Fininvest ufficializza l'accordo con una nota: "E' stato approvato da Silvio Berlusconi - si legge nella nota - l'accordo firmato dall'amministratore delegato di Fininvest Pasquale Cannatelli e Mr. Bee Taechaubol che prevede di trattare in esclusiva per un periodo di otto settimane un rapporto di collaborazione relativo all'Ac Milan". L'ipotesi di accordo "prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. Il consorzio rappresentato da Mr Taechaubol una quota di minoranza pari al 48%". Berlusconi e Taechaubol "lavoreranno per costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale che gli competono per storia, prestigio e risultati". "In questo quadro - prosegue il comunicato - l'ipotesi di accordo che verrà dettagliatamente esaminata prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. L'ipotesi di accordo - viene ancora chiarito - ha come obiettivo la valorizzazione e la commercializzazione del brand Milan in particolare nei Paesi asiatici, al fine di ottenere un forte impulso dei ricavi e di conseguenza quelle risorse finanziarie indispensabili per riportare, grazie a un progetto tecnico e sportivo estremamente incisivo, il Milan a competere con i principali club del calcio mondiale".

Mario Pagliara

Fonte: gazzetta
binariomorto
00venerdì 5 agosto 2016 17:06
Milan, Berlusconi lascia dopo 30 anni: il club a una nuova cordata cinese

Accordo per il preliminare di cessione del 99% del club in cambio di 740 milioni (compresi i 220 milioni di debiti)
a un nuovo gruppo orientale guidato da Yonghong Li: la firma a Villa Certosa.
Il club passa nelle mani della Sino-Europe Investment Management Changxing


Dopo trent'anni Silvio Berlusconi ha venduto il Milan. Accordo raggiunto tra Fininvest, proprietaria del 99,93% delle quote del club rossonero, e una cordata d'investitori cinesi che versano 740 milioni (compresi i 220 milioni di debiti: ma le cifre sono ancora da confermare) per acquistare tutte le azioni in mano alla holding della famiglia Berlusconi. Dopo l'intesa, in mattinata le parti hanno firmato il preliminare di cessione del 99,93% delle quote, poi entro fine anno ci sarà il closing. Alle 14.06 è arrivato anche il comunicato di Fininvest che ha ufficializzato l'affare e nel quale non c'è alcuna traccia di Galatioto e Gancikoff. (LEGGI QUI IL COMUNICATO UFFICIALE)

IL COLPO DI SCENA — Una firma col colpo di scena: perché ad acquistare non è stata la cordata cinese rappresentata dai manager Gancikoff e Galatioto (che sono fuori da questa operazione) né il gruppo Fosun (alle spalle del quale c'è il super procuratore portoghese Jorge Mendes) entrato in contatto con Silvio Berlusconi negli ultimi tempi, ma un terzo e nuovo gruppo orientale rappresentato dal manager Yonghong Li che ha trattato l'acquisto del club in gran segreto.

ECCO CHI SONO — Da oggi il controllo del Milan passa nelle mani della Sino-Europe Investment Management Changxing. Si tratta di una società veicolo creata per l'operazione all'interno della quale ci sono, tra gli altri, Haixia Capital (il fondo di stato cinese per lo sviluppo e gli investimenti) nonché Yonghong Li, manager che ha condotto la trattativa. Non si conoscono ancora i nomi degli altri investitori che fanno parte del veicolo: l'unico dettaglio che, al momento, si conosce è che in questi veicolo ci sono alcuni investitori che in precedenza avevano composto la cordata Galatioto (che da fonti vicine alla trattativa viene ribadito essere fuori da questa operazione).

IL RETROSCENA — La nuova cordata cinese che ha acquistato il Milan è nata da una scissione tra i sei investitori originariamente rappresentati dal duo Gancikoff-Galatioto. Dieci giorni fa, all'interno della cordata si è registrata una spaccatura insanabile su temi legati alla composizione dell'eventuale governance del Milan: così tre investitori cinesi hanno preferito andare per proprio conto, creando il veicolo Sino-Europe Investment Management Changxing e separando le proprie strade dagli altri tre legati a Galatioto. E' nata così la terza cordata che alla fine l'ha spuntata.

GLI INVESTIMENTI — Berlusconi ha ottenuto che fossero inserite nel contratto precise clausole che assicurassero gli investimenti necessari per riportare subito il Milan a essere competitivo a livello europeo. "Con l'accordo - si legge nella nota ufficiale - gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell'arco di tre anni, di cui 100 milioni da versare al momento del closing".

L'ACCERELATA — Dopo lo stallo delle operazioni degli ultimi giorni, la trattativa ha avuto un'accelerazione nelle ultime settimane. Un'operazione alla quale hanno lavorato le banca Lazard, Bnp Paribas e Rothschild, oltre agli studi legali Gianni Origoni, Grippo, Cappelli&partners nonché lo studio Chiomenti.

Laudisa-Pagliara

Fonte: gazzetta
binariomorto
00venerdì 14 aprile 2017 00:52
Milan venduto al cinese Li Yonghong: finisce l'era Berlusconi

Dopo 31 anni di presidenza, Berlusconi cede il club agli investitori cinesi:
il closing è ufficialmente andato a buon fine.
Il nuovo proprietario: "Da oggi costruiamo il futuro"



Il Milan è ufficialmente un club cinese. L'a.d. di Fininvest Danilo Pellegrino ha firmato il passaggio di proprietà delle azioni in mano a Silvio Berlusconi, il 99,93% del capitale sociale. Il notaio Giacomo Ridella, dello studio notarile "Busani, Ridella, Mannella", intorno alle 15.30 ha autenticato la firma, passaggio formale decisivo. Già un'ora e mezza prima, però, si poteva dire: il Milan ha chiuso ufficialmente l'era Berlusconi, come testimoniano comunicato ufficiale, foto e brindisi. Intorno a quell'ora è arrivato il versamento dei 190 milioni decisivi, rimasti in mattinata su un conto in Lussemburgo: il Milan è costato 520 milioni, più 80 per la gestione del 2016-17. Sono stati necessari otto mesi, tanti rinvii e un prestito dal fondo Elliott di 303 milioni - solo 180 destinati al closing - per chiudere la trattativa più romanzesca degli ultimi anni di calcio italiano.


LA CENA — Una giornata che si è chiusa con la cena di Arcore, alla presenza di Silvio Berlusconi. L'ormai ex-presidente è stato raggiunto dalla figlia Barbara, da Han Li, Marco Fassone e Adriano Galliani. La cena è durata circa tre ore. Verso le 23.30 Berlusconi ha salutato, accompagnandoli alla porta, gli ospiti. Barbara Berlusconi e Adriano Galliani, ad dimissionari del Milan, si sono intrattenuti più a lungo con l'ex premier, oltre ai manager di Fininvest che negli ultimi due anni hanno seguito le trattative per la cessione del Milan, l'amministratore delegato Danilo Pellegrino e il responsabile business development Alessandro Franzosi.

L'INCONTRO — Li Yonghong, misterioso nuovo numero 1 del club, era arrivato a Milano ieri mattina, con una maglietta bianca e una giacca blu. Da quel momento, si è visto pochissimo. Ieri ha partecipato a un meeting nello studio legale "Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners", che cura i rapporti con Elliott, e questa mattina non ha presenziato all'incontro per il closing. Presenti invece dalle 10 il suo braccio destro Han Li e Marco Fassone, amministratore delegato designato del nuovo corso, l'uomo più operativo in Italia negli ultimi mesi. Adriano Galliani è arrivato e poi uscito da un passaggio secondario. In Lega ha annunciato il passaggio di proprietà e ricevuto gli applausi della sala. Il nuovo proprietario Li Yonghong, ha annunciato: "Ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia, e i tifosi per la pazienza, da oggi costruiamo il futuro, passo dopo passo torneremo sul tetto del mondo".

IL RIASSUNTO — La firma chiude un percorso lungo oltre due anni, riassumibile per punti.
Febbraio 2015: Fininvest in una nota ufficiale parla per la prima volta di possibile "partnership" con un socio esterno.
Marzo 2015: entra in scena Bee Taechaubol, per tutti presto Mister Bee.
Autunno 2015: il closing con Mr. Bee, fissato per il 30 settembre, slitta più volte.
Marzo 2016: Fininvest conferma l'interesse di "altri e autorevoli investitori".
Estate 2015: Sal Galatioto, advisor influente nello sport americano, e Nicholas Gancikoff, suo uomo di riferimento in Italia, sembrano gestire la trattativa. Gancikoff concorda con Galliani il mercato del Milan e ha un peso nella scelta di Montella come allenatore.
Agosto 2016: il 5 agosto Li Yonghong esclude dalla trattativa Galatioto, Gancikoff, il fondo Gsr e Sonny Wu, riconosciuto a luglio come capo cordata. Fininvest sceglie Mr. Li che, con la sua Sino-Europe, versa una caparra di 100 milioni e sceglie Marco Fassone come a.d. del nuovo corso.
Settembre-ottobre 2016: emergono documenti falsi che Li Yonghong avrebbe presentato a Fininvest ad agosto. Un reportage della Gazzetta dalla Cina pone tanti dubbi sull'operazione: Mr. Li non è conosciuto nemmeno nel suo Paese e non avrebbe al suo fianco il Governo, come detto invece in un primo momento. Intanto, salta l'accordo con Paolo Maldini: l'ex capitano non entrerà in società.
Dicembre 2016: il closing, previsto per il 13 dicembre, viene rinviato al 3 marzo. Motivazione? La mancanza delle autorizzazioni del Governo all'esportazione di denaro dalla Cina.
Febbraio 2017: si scopre che Li Yonghong sarà solo, senza aziende al suo fianco nell'operazione. Il 28 febbraio il closing slitta di un mese.
Inizio marzo: scade il contratto in esclusiva tra Fininvest e Sino-Europe. SES versa una nuova caparra da 100 milioni, come in un acquisto a rate, e la telenovela continua.
Fine marzo: il 25 SES trova i soldi per chiudere ed esce (momentaneamente?) di scena. Li Yonghong, ora a capo di Rossoneri Sport Investment Lux, riceve il finanziamento decisivo dal fondo Elliott Management, noto per il suo ruolo nella vicenda del default dell'Argentina. Con 303 milioni in più, almeno 50 peraltro destinati al mercato, può tornare all'attacco del Milan. Il resto è cronaca di questi giorni.

IL COMUNICATO — Ecco il comunicato ufficiale congiunto di Fininvest e Rossoneri Sport Investment Lux: "Fininvest ha oggi finalizzato la cessione alla Rossoneri Sport Investment Lux dell’intera partecipazione, pari al 99,93%, detenuta nell’AC Milan. La finalizzazione odierna dà piena esecuzione al contratto di compravendita firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da David Han Li, rappresentante di Rossoneri Sport Investment Lux, il 5 agosto 2016 e rinnovato il 24 marzo scorso. Gli estremi dell’accordo sono quelli resi noti a suo tempo e prevedono una valutazione complessiva dell’AC Milan pari a 740 milioni di Euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di Euro. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni di Euro a titolo di rimborso dei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1° luglio 2016 ad oggi. Gli acquirenti hanno confermato l’impegno a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan. Nella giornata di domani, venerdì 14 aprile, l’Assemblea dei Soci dell’AC Milan riunita in prima convocazione provvederà, fra l’altro, a deliberare in ordine alla nomina dei nuovi organi sociali della società. Rossoneri Sport Investment Lux si è avvalsa di Rothschild & Co. come advisor per gli aspetti finanziari e degli Studi Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners per gli aspetti legali. Fininvest è stata assistita da Lazard e dallo studio Chiomenti rispettivamente per gli aspetti finanziari e per quelli legali".

Luca Bianchin

Fonte: Gazzetta dello Sport
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