FORMULA 1

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binariomorto
00domenica 13 febbraio 2011 15:25
Kubica, operazione ok
"Tornerò più forte di prima"

Il pilota ha subìto un altro intervento chirurgico a piede, spalla e gomito. Il polacco intanto ha raccontato, in esclusiva alla Gazzetta, le sue condizioni e la sua voglia di tornare: "Non ricordo nulla dell'incidente, ma queste cose rafforzano, mi è già successo nel 2007"

PIETRA LIGURE (Savona), 11 febbraio 2011 - È durato nove ore il nuovo intervento chirurgico su Robert Kubica. L'intervento ha interessato il piede, la spalla e la parte anteriore del gomito. "Abbiamo concluso il secondo intervento chirurgico sull'omero che era già stato compromesso in un precedente incidente. Abbiamo sistemato degli innesti ossei e sistemato una lunga placca. Abbiamo effettuato un intervento sulla parte anteriore dell'omero, ma dovremmo ancora intervenire sulla parte posteriore" ha detto il dottor Francesco Lanza primario di ortopedia. Kubica ora sarà trasferito nel reparto di rianimazione per due giorni.

LA MANO REAGISCE — Il pilota polacco è stato visitato anche dal primario Igor Rossello, che lo ha operato domenica: "Anche dopo questo secondo intervento la mano di Robert non ha subito traumi, ma anzi ha superato bene anche questa fase. La mano è vascolarizzata e non è gonfia".

LA PRIMA INTERVISTA — Intanto ha già parlato, rilasciando alla Gazzetta un'intervista esclusiva in cui ha già fatto capire quanto scalpita per la voglia di ricominciare e riprendere la preparazione. Come si può capire da questi estratti.

IL SOLITO ROBERT — Kubica è già tornato Kubica nella testa, nell’ironia, nella non omologazione. Lui muove la mano che era in pericolo: "Le dita funzionano, le sento. Il braccio anche. Ma mi devono operare e solo dopo saprò...".

UN PASSO DALLA MORTE — Robert è lucidissimo, il volto è disteso, non ha febbre. La vita non è più in pericolo. "Mi spiace per quello che è successo... Non doveva, ma non ricordo nulla. Mi ha spiegato tutto il mio manager Daniele Morelli".

GENITORI DALLA POLONIA — "Sono arrivati i miei dalla Polonia e già ripartiti. Mi spiace tanto per mia mamma, l’ho fatta soffrire.... Ho pochi dolori... mi sedano...dopo l'ultimo intervento comincerà il conto alla rovescia per tornare in pista... Dopo questi incidenti migliori.... mi era accaduto anche nel 2007, dopo il botto in Canada: ci sono capacità e motivazioni che ti vengono fuori, tornerò più forte come guidatore, come testa... Devo tornare quest’anno e il braccio destro lo sento meglio ora di quando venni travolto da un ubriaco 7 anni fa...".

PERCHÉ I RALLY — "Anche io mi sono chiesto il perché di correre un rally: è un allenamento duro, severo, per la F.1., aiuta nella concentrazione... Se li rifarò? Vediamo.."

TANTE VISITE — "È stato bello vedere Briatore, una persona eccezionale. Poi sono passati Alonso, Lopez, Petrov, Alesi, Liuzzi: bello, la pista non ti permette mai di vedere il vero volto della gente. Troppi interessi....". Andrebbe avanti a parlare, a raccontare, però si stanca presto... ma per lui è cominciata una nuova vita. "Migliore", come ci assicura.

Dal nostro inviato
Pino Allievi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00mercoledì 2 marzo 2011 23:40
McLaren, suona l'allarme
Hamilton: "Siamo indietro"

I piloti del team di Woking ammettono che la MP4-26 non è un fulmine come speravano. Lewis: "Siamo ancora un po' deboli sull'aerodinamica". Button: "Non ho pensato subito che fossimo fortissimi ma è vero che abbiamo ancora tante cose da provare"

LONDRA (Inghilterra) 2 marzo 2011 - "La McLaren è in ritardo". Campanello d'allarme di Lewis Hamilton e Jenson Button a meno di un mese dall'inizio del Mondiale. A quanto pare, la decisione di presentare la nuova monoposto MP4-26 solo dopo i primi test invernali di Valencia per concentrarsi sullo sviluppo non sta dando i frutti sperati. "Abbiamo fissato la presentazione della macchina un po' troppo tardi e forse le cose non sono andate come ci aspettavamo" ha ammesso Hamilton. "Non abbiamo girato come avremmo voluto e questo ha avuto delle ripercussioni sull'assetto" ha sottolineato Button.

AERODINAMICA — La McLaren ha riscontrato problemi tecnici in occasione della recente quattro giorni di test a Montmeló: nell'ultimo giorno Hamilton ha completato 107 giri, chiudendo però a quasi un secondo e mezzo dal miglior tempo di Felipe Massa. I team torneranno a girare sul circuito catalano fra pochi giorni, in occasione dell'ultima sessione di collaudi prima del via del Mondiale, che scatterà il 27 marzo in Australia. A preoccupare Hamilton è soprattutto l'aerodinamica. Il nuovo regolamento vieta l'uso del doppio diffusore e dell'F-Duct. Hamilton teme di ritrovarsi nella situazione vissuta nel 2009, quando dovette cedere lo scettro al suo futuro ex compagno di squadra Button (all'epoca alla Brawn) dopo una stagione condizionata soprattutto all'inizio. "Questa macchina è molto simile a quella del 2009 da un punto di vista aerodinamico. È un po' meglio, ma siamo ancora deboli". Va detto che la McLaren è apparsa come la vettura più estrema tra quelle presentate, elemento che può rivelarsi un enorme vantaggio come pure un boomerang. "In ogni caso - ammette poi Hamilton facendosi più ottimista - abbiamo ottime cose in cantiere e siamo decisamente migliorati negli ultimi due giorni di test".

SENSAZIONE — Lo conferma anche Jenson Button: "Abbiamo ancora quattro giorni di prove, l'auspicio è che le cose possano andar meglio in occasione dei prossimi test e che riusciremo a mettere in cascina tanti giri migliorando il pacchetto base. La prima volta che sono salito in macchina la mia reazione non è stata del tipo: 'Wow, quest'anno spazziamo via tutti'. Ma del resto non penso che nessuno abbia avuto questo tipo di sensazione perché rispetto al passato c'è molto meno carico aerodinamico e sono cambiate le gomme. Non c'è niente però nella macchina che mi faccia realmente pensare in negativo. Da questa macchina possiamo tirar fuori ancora molto di ciò che non abbiamo finora ottenuto perché non c'è stato il tempo per farlo, perciò non sappiamo veramente dove siamo rispetto agli avversari".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 26 marzo 2011 16:15
Melbourne, Vettel marziano
La pole è sua, Alonso è 5°

Nelle prime qualifiche della stagione si scatena la Red Bull col campione del mondo tedesco che straccia la McLaren di Hamilton. Poi Webber e Button. La Ferrari è in terza fila con lo spagnolo che ha Petrov al fianco. Massa ottavo

MELBOURNE (Australia), 26 marzo 2011 - Uno schiaffo ai rivali, una risposta quasi irriverente alle speranze degli sfidanti, dopo tanti discorsi (teorici) sul ritrovato equilibrio tra i team di vertice. La Red Bull di Sebastian Vettel stradomina le prove ufficiali del GP d’Australia, prova inaugurale della stagione 2011. Il campione del mondo stampa un allucinante 1’23”529 e rifila ben 8 decimi al secondo, Lewis Hamilton (McLaren, 1'24"307). Accoppiata Red Bull-McLaren anche in seconda fila, con Mark Webber 3° (1’24”395) e Jenson Button 4° (1’24”779).


PESSIMISMO — Solo quinto Fernando Alonso con la Ferrari, che cede 1”445 al marziano in prima fila. Ancora più staccato Massa, che partirà in quarta fila dopo l’ottavo tempo (1’25”559), a più di due secondi dal leader. Il brasiliano è stato preceduto anche da Petrov e Rosberg, mentre in quinta fila scatteranno Kobayashi e Buemi. È presto per lasciarsi andare al pessimismo, in casa Ferrari, ma è già ora di preoccuparsi, considerato questo avvio-shock. La storia anche recente ha dimostrato che le gare sono un’altra storia, ma certamente la dimostrazione di forza del team campione del mondo farà passare una notte agitata alle scuderie rivali. La superiorità di Vettel (già in pole lo scorso anno, ma con 4 decimi in più) è stata tanto netta quanto inesorabile, considerato che il suo miglior tempo è arrivato dopo un'evidente esitazione (corretta con pazzesca abilità) prima dell’ultimo rettilineo. E senza usare nemmeno il Kers nel corso del giro veloce, pazzesco.

DELUDE HEIDFELD — Del “resto del mondo”, solo Hamilton può considerarsi soddisfatto, dopo i tanti problemi dell’inverno, gli altri invece possono solo sperare che in corsa le cose non siano così facili per il giovanissimo asso tedesco (l’anno scorso si ritirò per problemi ai freni, dopo aver dominato inizialmente la corsa). Nella Q1 erano stati eliminati i due piloti Lotus, Trulli e Kovalainen, i due della Virgin, Glock e D’Ambrosio, e un deludentissimo Nick Heidfeld (Renault). Nemmeno classificati, per la regola del 107% dei tempi, i due della Hispania (Liuzzi 1’32”978, Karthikeyan 1’34”293) mentre Massa regalava un brivido riuscendo solo all’ultimo tentativo, a cronometro già fermo, a strappare l’11° tempo (1’26”). Era la spia che per il brasiliano lo start stagionale sarebbe stato duro: nella Q3 un errore alla prima curva dopo l’uscita dai box, a 2’ dalla bandiera, toglieva ogni chance al brasiliano.

PAURA SUTIL — Nella Q2 era Barrichello (Williams) il primo a perdere ogni speranza di accedere alla fase decisiva, uscendo di strada alla curva 3. Vettel montando le gomme morbide andava a lambire la barriera dell’1’24”, lasciando Webber a mezzo secondo. Clamorosa l’eliminazione di Michael Schumacher, che con 1’25”971 non riusciva a far meglio di Buemi (1’25”882), decimo e ultimo degli ammessi alla Q3. Pauroso un testacoda – fortunatamente senza danni - di Sutil sul rettilineo del traguardo. Il tedesco della Force India completava con Maldonado (15°), Di Resta (14°), Perez (13°) e Alguersuari (12°) il quadro degli eliminati in Q2, mentre il 9° tempo di Massa (5° Alonso, a però 1” e 2 da Vettel) non poteva lasciare tranquilli in vista degli ultimi dieci minuti. Purtroppo per la rossa il peggio doveva ancora venire.

IMPIETOSO — Che aria tirasse si era capito già nella sessione mattutina, quando Vettel aveva segnato un impietoso 1’24”507, lasciando il più vicino (il compagno di squadra Webber) a oltre 8 decimi. Una prova di forza - o meglio una dimostrazione di facilità di guida - impressionante, con Hamilton (terzo crono) a più di un secondo e poi nell’ordine Button, Petrov, Alonso (6° a 1”614), Kobayashi, Rosberg, Heidfeld e Schumacher. Massa era parso il più in difficoltà, tra i top driver, dodicesimo (anche Buemi davanti a lui) a 2”504 dal leader. Per il resto un’ordinaria ora di noia, purtroppo interrotta da un’altra imbarazzante esibizione della Hispania, con Liuzzi che non è riuscito a terminare un giro cronometrato (malinconico parcheggio già alla curva 4) e Karthikeyan pericolosamente in pista come con un taxi (chiedere a chi se l’è trovato davanti in traiettoria), a chiudere con 17” di distacco da Vettel. Inevitabile che nelle prove ufficiali la scuderia spagnola non riuscisse a qualificarsi: per la Hispania il GP d’Australia è già finito.

dal nostro inviato
Marco Nicolucci


Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 26 marzo 2011 16:16
Ferrari, Alonso fa il pompiere
"Male, ma non è un dramma"

Il distacco dalla Red Bull nella prima qualifica dell'anno preoccupa ma lo spagnolo resta positivo: "Non siamo contenti ma non abbiamo tirato fuori tutto il nostro potenziale, nel GP credo nel podio". Massa: "Problemi di aderenza ma in gara conterà anche l'affidabilità"

MELBOURNE (Australia), 26 marzo 2011 - "Non siamo contenti del distacco che abbiamo rimediato dalla pole ma la posizione, considerato che siamo solo alla prima qualificazione dell’anno, è accettabile: scattare quinti ci consente di pensare realisticamente al podio". In giornate così, quando si prendono mazzate del genere, Fernando Alonso sa quanto sia importante infondere fiducia alla scuderia e guardare al bicchiere mezzo pieno (appunto la posizione sullo schieramento di partenza) piuttosto che al mezzo vuoto (quel 1"4 rimediato da Sebastian Vettel).


PUNTI — "Sappiamo come è questa gara, qui la cosa fondamentale è arrivare in fondo - puntualizza Alonso dopo le prove -: ricordo il 2009 quando arrivai 4° dopo aver fallito l’ingresso nei primi dieci che si sono dati battaglia per la pole... Anche l’anno scorso Vettel era partito davanti a tutti e poi alla fine siamo andati via da qui, guadagnando dei punti su di lui. Ci aspettano 58 giri e sappiamo che il nostro punto di forza sono il ritmo di gara e l’affidabilità. Speriamo di riuscire a tirar fuori il 100% del nostro potenziale".

ADERENZA — Quello che la Ferrari non è riuscita a mostrare oggi, senza che ancora a sera riuscisse a spiegare esattamente perché: "Venerdì la macchina aveva una ottima aderenza, invece oggi sin dal primo giro sia io sia Massa ci siamo trovati tra le mani una vettura che si comportava diversamente. Fatto sta che il vantaggio che nei test invernali e anche ieri avevamo nei confronti di Sauber, Toro Rosso e Williams si è dissolto e ci siamo ritrovati oggi a lottare con loro". Il guaio? "Non riuscivamo a mandare in temperatura le gomme al primo giro e quando ci riuscivamo, al secondo o al terzo, dovevamo fare i conti con il degrado". Colpa dell’asfalto freddo? Alonso tende a escluderlo: "Perché io non credo che le temperature possano influire così negativamente sul comportamento della macchina". Lo spagnolo preferisce parlare di un incidente di percorso: "Il divario reale dalla Red Bull non è questo".

DISTACCO — Se lo augura in cuor suo anche Massa, che ha rimediato ben 2" da Vettel: "Sono tanti... Il fatto che su questa pista noi abbiamo sofferto più degli altri il fatto che le gomme si consumino poco il che vuol dire che non riusciamo a scaldare". È per questa ragione che Felipe, uscendo dai box, è finito in testa coda mentre si stava lanciando per il giro veloce. "Non è stato bellissimo... l’asfalto e la temperatura non hanno aiutato ma noi siamo andati sicuramente più piano del dovuto. Vettel? Se continua così in fuga ci può andare davvero, ma almeno aspettiamo di vedere la gara...". Discorsi di campionato Alonso non ne vuole assolutamente fare: "Se cominciamo a ragionare sul mondiale dopo le prime prove.. beh avremmo bisogno della sfera di cristallo. In fondo tutti dicevano la scorsa settimana che la McLaren fosse indietro...e io invece ero convinto che quest’anno vincerà dei gran premi...".

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
Lord Casbah
00sabato 26 marzo 2011 17:56
Come la vedo male...
binariomorto
00domenica 27 marzo 2011 12:41
Vettel vince in carrozza
Hamilton 2°, Alonso 4°

L'iridato della Red Bull domina davanti all'inglese (McLaren) e Petrov, al primo podio della Russia in F.1. Ferrari in affanno: lo spagnolo è frenato al via, ma rimonta con carattere

MELBOURNE (Australia), 27 marzo 2011 – Sebastian Vettel vince sul velluto, Hamilton arriva a 22” evitando che il monologo del campione del mondo sia un’umiliazione per il resto della truppa, Alonso regala le emozioni più belle del GP d’Australia, ma si ferma ai piedi del podio, complice anche una sosta in più di chi lo precede, con Petrov che – quattro mesi dopo aver stroncato le speranze mondiali dello spagnolo tenendolo dietro per decine di giri ad Abu Dhabi – conquista un terzo posto insperato (primo podio in carriera, suo e per la Russia in F.1, anche se non va dimenticato che anch’egli partiva dalla terza fila). Webber e Button, 5° e 6°, fanno il minimo sindacale (e anche meno), mentre l’esordiente messicano Perez con la Sauber effettua una sola fermata e va subito a punti (c’erano riusciti in pochi al primo GP in F.1, l’ultimo un certo Vettel). Da Massa segnali di vita: un bellissimo duello iniziale con Button, poi un finale scintillante, con il giro veloce (1’28”947) e un nono posto per sperare che, con maggiore continuità, la stagione non possa che migliorare. Buemi con la Toro Rosso chiude la zona punti, 10°.


MERCEDES DISASTRO — Disastroso il GP delle Mercedes: la gara di Schumacher si era chiusa dopo nemmeno 40’, ma in realtà non era mai iniziata. Toccato subito al via da Alguersuari, il sette volte campione del mondo aveva dovuto fermarsi per cambiare la gomma posteriore destra, ma evidentemente la sua Mercedes aveva subito danni, perché Schumi girava con tempi inspiegabilmente alti. E poco dopo Rosberg veniva messo fuori gioco da un attacco suicida di Barrichello (poi penalizzato): risultato, uno 0 tondo nel primo GP dell’anno per la Mercedes, che pure era accreditata di grandi possibilità in questa stagione.


IL PRE-GARA — Alle 5 della sera di questo inizio d’autunno australe, quando si spengono per la prima volta nella stagione 2011 i semafori del via, sul circuito di Albert Park splende finalmente il sole (17° nell’aria, 25° sull’asfalto), come annunciavano le previsioni meteo. I nuvoloni metaforici, i peggiori perché l’unico vento che li scaccia è la vittoria, restano sulla testa delle rivali della Red Bull, che si schierano in griglia con l’indichiarabile terrore di finire lontani dal Vettel mostruoso ammirato nelle qualifiche. Prima dello start, nel meraviglioso parco nel cuore della città più sportiva del mondo, impavesato in una grande festa paesana (con giostre, vecchi bolidi d’epoca, orchestrine e ogni cosa kitch vi venga in mente), era stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dei più recenti disastri naturali (tsunami in Giappone, terremoto in Nuova Zelanda, alluvioni nel Queensland australiano).


ALONSO, BRUTTA PARTENZA — Poi è tempo di far urlare i motori e scorrere fiumi di adrenalina. E in effetti, per i tifosi Ferrari, c’è subito da mettersi le mani nei capelli: Alonso parte bene ma avvicinandosi alla prima curva sceglie l’esterno e viene accompagnato quasi nell’erba da Button, sorpreso all’interno da Petrov. Anche Massa approfitta della situazione e si issa in quinta posizione, guadagnando tre posti secchi rispetto alla starting grid. E mentre davanti Vettel finisce il primo giro con un vantaggio che fa pensare a una gara già chiusa (2”4), Massa finalmente ritrova cuore e tocco al volante, ingaggiando un bellissimo duello con Button, che prova in tutti i modi a passarlo, venendo sempre respinto. La resistenza di Massa deve arrendersi, all’11° giro, al sorpasso irregolare dell’inglese della McLaren (che taglia la chicane e piagnucola con il proprio box: un fallo di frustrazione, si direbbe nel calcio, punito ovviamente dai commissari con l’inevitabile drive through di penalità), e subito anche Alonso – che aveva iniziato una furiosa rimonta passando Kobayashi e Rosberg - ne approfitta per passare il compagno.

LA GIOSTRA DEI PIT STOP — Davanti, Hamilton fa capire a Vettel che la fuga del campione del mondo non sarà una passerella trionfale (ma il successo non è mai stato in discussione), mentre all’ 11° giro cominciano i pit stop (Webber il primo, tra i top driver). Alonso prova con le Pirelli morbide a recuperare e subito scende a 1’31”904 sul giro, ma oltre 20” da recuperare sul primo sono troppi per chiunque. Chissà, senza quella partenza, dove sarebbe potuto arrivare Fernando. Lo spagnolo si ritrova davanti Petrov, che ad Abu Dhabi quattro mesi fa stroncò le speranze della Ferrari tenendolo dietro mentre Vettel volava verso il mondiale. Il primo set di gomme soft non basta per passare il russo, e dopo il nuovo pit al 28° giro Alonso si ritrova davanti anche Webber, nettamente meno veloce del compagno della Red Bull. Ma il due volte campione del mondo non demorde e a suon di giri veloci insiste nella sua progressione. In 10 giri arriva a meno di un secondo dall’australiano, poi al 41° giro si ritrova virtualmente a caccia del podio, quando il rivale si ferma per il terzo pit (e alla prima curva va lungo, con le gomme ancora fredde). Alonso si difende magistralmente (con le gomme dure) dal disperato attacco di Webber, poi con un paio di giri veloci (1’29”597 il migliore) mette in riga le velleità del rivale. Ma davanti a lui Petrov si conferma la bestia nera di Alonso e arriva al traguardo con un cambio gomme in meno che gli vale un terzo posto insperato. Bravo il russo, ma qualcuno pensa a cosa avrebbe potuto fare con questa Renault lo sfortunato Kubica, che ha un talento decisamente più cristallino.

dal nostro inviato
Marco Nicolucci


Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 27 marzo 2011 13:00
Alonso pensa già a Sepang
"Al massimo sarei stato 3°"

Il ferrarista si accontenta del quarto posto australiano: "I problemi al via non mi hanno penalizzato più di tanto. Però rispetto a sabato la prova è stata più normale. Ora guardiamo alla Malesia, per puntare a salire sul podio". Massa: "Qualcosa non ha funzionato". Domenicali: "Per come eravamo partiti nel week end, risultato positivo"

MELBOURNE (Australia), 27 marzo 2011 - Fernando Alonso ha spiegato il via del GP d'Australia di Formula 1, che lo ha visto perdere diverse posizioni, per tagliare il traguardo al quarto posto. "In partenza c'è stato un po' di casino, ma non penso che abbia cambiato molto la posizioni finali. Oggi al massimo potevo fare un terzo posto". La Ferrari, tra le prime, è stata l'unica a fare tre soste ai box. Si è trattato "di una sosta in più per scelta strategica - ha spiegato lo spagnolo - che ci ha ha permesso di guadagnare tre-quattro posizioni". Per la Malesia "c'è ancora tanto da lavorare, ma già oggi abbiamo fatto una performance più normale. Con i tempi di ieri la Red Bull ci avrebbe doppiato due-tre volte, invece non è successo. In Malesia penso che possiamo puntare al salire sul podio".


PARLA FELIPE — "Non era la gara che mi aspettavo, soprattutto mi aspettavo una posizione finale diversa". Felipe Massa non può essere soddisfatto del nono posto: "Abbiamo fatto una qualifica meno competitiva del previsto, una partenza molto buona, ma devo dire che non abbiamo fatto una grande strategia e il consumo della gomma era un po' alto. Potevo fare pure due pit-stop ma era un rischio, alla seconda sosta ho messo le dure per finire la gara". "Secondo me - aggiunge Massa - qui c'è stato qualche cosa che non ha funzionato come doveva, mi aspetto una situazione diversa". La gestione del Kers da parte della Red Bull? "Se non lo usano è forse perché hanno un problema".

ANALISI — "Adesso dobbiamo analizzare questa gara, ci sono tante cose da mettere in fila. Comunque portiamo a casa punti in classifica e per come era partito il week end è un bel risultato". Stefano Domenicali, responsabile gestione corse della Ferrari, commenta così l'esito della prima gara della stagione. "Ora dobbiamo capire perché non siamo andati come ci aspettavamo - ha aggiunto Domenicali - è questo il lavoro che ci aspetta a casa".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 28 marzo 2011 13:39
Squalificate le due Sauber per irregolarità all' alettone (non risultato conforme al regolamento tecnico): Felipe Massa giunto 9° al traguardo scala due posizioni ed è classificato 7°.
misterya85
00martedì 29 marzo 2011 15:58

se non si decidono a cacciare fuori Domenicali, non combineranno mai niente di buono in Ferrari!

quello non ci capisce un ca...volo in strategia! [SM=x1758641]

non ne ha mai azzeccata una da quando hanno avuto la pessima idea di metterlo li!


come rimpiango il mitico Jean Todt! [SM=x322198]
binariomorto
00sabato 9 aprile 2011 14:20
Sepang, strepitoso Vettel
Ferrari dietro: Alonso 5°

Nelle qualifiche del GP della Malesia dominio di Red Bull e McLaren, come previsto: pole del tedesco che brucia di pochi millesimi Hamilton. Poi i loro compagni Webber e Button. Le rosse sono alle loro spalle: lo spagnolo parte in terza fila, Massa 7°

SEPANG (Malesia), 9 aprile 2011 - Sebastian Vettel ha conquistato la pole position del GP della Malesia. Il tedesco della Red Bull ha preceduto di 104 millesimi la McLaren di Lewis Hamilton. Poi i loro compagni di squadra, Mark Webber e Jenson Button. Le Ferrari hanno lottato e per non rischiare hanno disputato le qualifiche di Q1 e Q2 con le gomme morbide. Nella sessione decisiva, però, hanno potuto poco contro le Red Bull e le McLaren. Fernando Alonso ha chiuso quinto, Felipe Massa 7°, preceduto anche dalla Renault di Nick Heidfeld. Chiudono le prime 10 posizioni Petrov, Rosberg e Kobayashi.


MCLAREN VICINA — Red Bull e Vettel velocissimi, dunque, ma la notizia del giorno è che su una pista più tradizionale la McLaren si è rivelata molto più vicina ai rivali. Vettel ha strappato la pole a Hamilton proprio sulla bandiera a scacchi, mostrando una carica e uno stato di forma eccezionali. Webber è molto vicino ma rispetto ai due è parso avere qualcosa in meno, esattamente come Button. Ma domani in gara, magari già al via, saranno assolutamente da tenere in considerazione. E sul GP incombe pure il pericolo pioggia, che a Sepang cade sempre a secchiate: potrebbe essere un fattore chiave nell'evoluzione del GP. Magari rimescolando anche valori in pista che in qualifica sono apparsi netti.


FERRARI IN DIFESA — Ci conta anche la Ferrari che come già si era capito venerdì dovrà affrontare una gara in difesa. Il giro veloce di Alonso ha mostrato chiaramente che è la parte centrale della pista quella in cui le 150 Italia soffrono di più: in quel tratto Fernando ha preso oltre mezzo secondo. Al traguardo il distacco da Vettel è stato di un secondo, decisamente troppo. Ma se non altro essere i primi alle spalle dei più veloci è una base per cogliere tutte le opportunità dovessero presentarsi in gara.

MASSA OK IN Q1 — Nella prima sessione di qualifica, momentaneamente interrotta a 12 minuti dalla fine per l'esplosione della paratia sinistra della Toro Rosso di Buemi (si è dovuto ripulire la pista dai pezzi di carbonio), il più veloce era stato Massa davanti a Hamilton ed Alonso. Eliminati Maldonado, Kovalainen, Trulli, Glock, D'Ambrosio, Liuzzi e Karthikeyan. In Q2 fuori invece Schumacher (altra delusione), le Toro Rosso di Buemi e Alguersuari, poi Di Resta, Perez, Sutil e Barrichello.

AL MATTINO — Nelle prove libere del mattino il più veloce era stato Hamilton, mostrando una McLaren in ripresa. L'inglese aveva preceduto Webber. Terzo miglior tempo per Jenson Button, su McLaren. Sesto tempo per la Ferrari di Fernando Alonso, ottavo per quella di Felipe Massa. Quarto tempo per la Renault di Nick Heidfeld e quinto per l'altra Red Bull di Sebastian Vettel.

g.fer.

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 9 aprile 2011 14:21
Ferrari, difesa e contropiede
Alonso: "La stagione è lunga"

Qualifiche difficili a Sepang ma in casa della rossa non c'è rassegnazione. Lo spagnolo: "Piangersi addosso non ha senso, dobbiamo migliorare ma resto 5° e il meteo potrebbe aiutarci. Poi saremo più aggressivi sullo sviluppo"

SEPANG (Malesia), 9 aprile 2011 - Bisogna fare di necessità virtù, e Fernando Alonso – come tutta la Ferrari – lo sa bene. Così, per sorridere, basta pensare che a livello di distacco dalle prime della classe il gap è diminuito, almeno rispetto al giro secco di Melbourne, e domani in gara – soprattutto in caso di pioggia – potrebbe essere tutta un’altra storia. Mai dire mai, nella vita.

CAUTO OTTIMISMO — “Non siamo stati abbastanza veloci – ammette lo spagnolo – però sapendo che l’aerodinamica conta al novanta per cento gli sviluppi fatti dalla squadra nella notte fra ieri e oggi sono stati utili. Adesso cercheremo di fare più punti possibili, sempre pensando che il meteo potrebbe cambiare la situazione in pista”. Non avrebbe senso piangersi addosso quando c’è “ancora un Mondiale lunghissimo davanti a noi. Rimango ottimista pensando alla classifica. Sappiamo di dover migliorare perché non siamo abbastanza veloci, ma alla fine sono comunque quinto in griglia”.

LA BACCHETTA MAGICA — Sarebbe stato impossibile, del resto, pensare di poter cambiare la musica in così poco tempo: “Non penso che ci sia qualcosa di magico per recuperare loro un secondo. Serve maggiore aggressività nello sviluppo, ma siamo troppo grandi per preoccuparci di una cosa simile. Resta il fatto che in gara, se dovesse capitare l’occasione, vedremo di coglierla”. Sono troppe le variabili per pensare già davvero cosa potrà capitare domani: “La Pirelli, per esempio, qui in Malesia si aspetta una gara con più pit stop dell’Australia”. Il messaggio è chiaro: vivere alla giornata, “cercando di essere sempre competitivi. Poi quando avremo una macchina competitiva vedremo di lottare per una vittoria che ora sembra lontana".

CATENACCIO — Stefano Domenicali usa proprio una metafora calcistica per analizzare la situazione: "In questo momento dobbiamo fare catenaccio - spiega il team principal - sappiamo che non siamo in grado di lottare per la pole position, due squadre sono attualmente più veloci di noi. Il nostro obiettivo, pertanto, era di essere in griglia immediatamente alle loro spalle e ci siamo riusciti. Certo, non possiamo essere soddisfatti di un distacco di un secondo dalla prima posizione. Domani si prevedono condizioni meteorologiche perturbate, il che può contribuire a mischiare le carte. Inoltre, è una gara molto dura sia per le macchine sia per i piloti. Se faremo le cose fatte bene in ogni settore – strategia, affidabilità, lavoro di squadra e piloti – allora potremo aspirare a fare un buon risultato”.

SANO REALISMO — Insomma, è inutile aggrapparsi a scenari futuribili, o immaginare al contrario una gara da semplici comprimari a Sepang. Anche Massa è sulla stessa linea del compagno di squadra: “Non sappiamo se la Red Bull abbia usato il Kers, oppure no. Resta il fatto che loro sono forti a prescindere da questo. Ecco perché occorre che la Ferrari cerchi di migliorare la nostra macchina, senza pregare che non usino il Kers”. Bravo Felipe: più chiaro di così…

dal nostro inviato
Filippo Grimaldi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 10 aprile 2011 12:41
Malesia, Vettel fa il bis
Ferrari: Massa 5°, Alonso 6°

A Sepang domina ancora il tedesco della Red Bull che precede la McLaren di Button e la Renault di Heidfeld. Poi l'altra Red Bull di Webber che precede la prima rossa, quella del brasiliano. A seguire lo spagnolo e poi Hamilton

SEPANG (Malesia), 10 aprile 2011 - Non accadeva dal 2004 che un pilota vincesse le prime due gare della stagione. Tedesco allora (Michael Schumacher), tedesco oggi, Sebastian Vettel. Il campione del mondo della Red Bull ha dominato anche la gara di Sepang e dopo il trionfo di Melbourne imprime ora il suo marchio su un campionato che comunque ha mostrato tanti spunti.


STRATEGIE — Perché se è vero che Sebastian ha disputato l’ennesima gara solidissima, è altrettanto vero che dietro è accaduto tanto. Fino al traguardo il degrado delle gomme Pirelli ha tenuto col fiato sospeso i muretti, quanto basta per credere che l’aspetto strategie sarà davvero determinante tutto l’anno. E dunque è presto parlare di fuga, anche se un Vettel così determinato e in forma sarà un osso durissimo per tutti.


LA ROSSA RESPIRA — Secondo ha chiuso Jenson Button, bravo come l’anno scorso ad azzeccare la strategia di gara. Terzo il sorprendente Nick Heidfeld con la Renault, scuderia a podio per la seconda gara di fila dopo il terzo posto di Petrov (oggi ritirato) in Australia. Poi l’altra Red Bull di Mark Webber e a seguire le Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso. Peccato per quest’ultimo, autore di una bella gara d’attacco che stava per fruttare un podio agevole. Ma un errore al 46° giro, con tamponamento a Hamilton, ha vanificato tutto. Ma la rossa se non altro respira: è vero che in qualifica il gap è tanto, in gara però si può sperare. Con i prossimi miglioramenti sulla 150 Italia e gare senza sbavature la stagione può dare e dire ancora molto.

IL VIA — Il via è stato davvero emozionante. A parte Vettel e Hamilton che sono sostanzialmente riusciti a non farsi travolgere, davvero brillanti sono stati i due della Renault. Heidfeld e Petrov hanno sfruttato la traiettoria esterna e nella controcurva a sinistra si sono trovati all’interno potendo così scavalcare le due Ferrari di Massa e Alonso, col brasiliano più veloce del compagno. Grande partenza anche per la Mercedes di Schumacher, subito alle spalle delle Ferrari. Dietro al tedesco Mark Webber, dei big quello partito peggio di tutti. Per l’australiano una prima parte di gara complicatissima, anche per gli attacchi del giapponese Kobayashi, col quale ha dato vita a una serie di sorpassi e controsorpassi. Al 10° passaggio situazione sgranata nelle prime posizioni con Vettel saldamente in testa con circa 6 secondi su Heidfeld e Hamilton, 9 su Button, 10 e 12 sulle Ferrari di Massa e Alonso che si sono sbarazzate della Renault di Petrov con un sorpasso (Felipe) e un errore in frenata del russo (Fernando) tra il 4° e il 5° giro.


PIOGGIA — Il primo a rientrare ai box è così stato proprio Webber: l’australiano ha anticipato il pit stop al 12° giro nella speranza di poter recuperare qualcosa. Un giro dopo è rientrato Hamilton, proprio nel momento in cui è iniziata a cadere un po’ di pioggia. A seguire dentro Vettel, Button, Heidfeld e Massa con Alonso ancora in pista. La pioggia però non è aumentata e così Fernando è tornato dentro il giro dopo, montando pure lui le gomme da asciutto. Il pit stop ha comunque sortito un primo effetto importante perché Massa ha avuto un problema all’anteriore sinistra e col tempo perso si è ritrovato in decima posizione, al rientro in pista. Nuova fase di gara e subito Alonso protagonista: liberatosi di Massa, lo spagnolo ha attaccato e sorpassato la McLaren di Button al 17° giro portandosi in terza posizione. La Ferrari è così entrata in zona podio col due volte iridato a soli 10 secondi da Vettel, situazione quasi insperata dopo le qualifiche, dimostrazione che in gara le rosse non sono così lontane dai primi.

PASSA MASSA — Al 22° giro bella prova anche per Massa che ha attaccato e passato Webber per il sesto posto. Seconda raffica di pit stop e Hamilton è il primo dei migliori a mettere le dure, seguito poi ai box da Vettel e Alonso che rimettono le morbide. Fase interessante, questa, con due bei sorpassi di Hamilton ai danni di Petrov e di Vettel ai danni di Massa, tutto tra il 25° e il 27° giro. Alonso nella sosta ha perso la posizione rispetto a Button e alle sue spalle si è pure rifatto vivo Webber. A 21 e 23 secondi Heidfeld e Massa. Webber ha inaugurato l’ultima serie di pit stop al 33° giro, montando le dure. Al 38° è il turno di Hamilton che fa la sua sosta e riesce a ripartire proprio davanti all’australiano. E un giro dopo il rientro di Button (che riparte davanti a Hamilton e Webber) seguito da Massa.

COLPO DI SCENA — Al 41° è il turno di Vettel e Alonso. Ma al 46° giro il colpo di scena che mette fuori causa lo spagnolo: Fernando è uscito velocissimo da una esse nel tentativo di passare Hamilton e ha centrato la McLaren danneggiando l’ala anteriore. Un vero disastro che ha costretto il ferrarista a rientrare ai box. Davanti invece Vettel è filato tranquillo verso la vittoria. Due pole e due vittorie su due gare, ce è quanto basta per parlare di dominio. Eppure non sembra affatto un campionato così scontato. Certo, gli avversari devono sbrigarsi già a partire dalla Cina domenica prossima.

Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 10 aprile 2011 15:05
Alonso: "Ci riprovo in Cina"
Domenicali: "Segnali positivi"

Lo spagnolo della Ferrari deluso per l'incidente con Hamilton: "Peccato, mi è costato il podio, la strategia prevedeva solo 3 soste". Domenicali lo scagiona: "Fernando è stato comunque straordinario, quando si attacca non si può essere conservativi"

SEPANG (Malesia), 10 aprile 2011 - E alla fine, in Ferrari, spuntarono pure i sorrisi. Per i risultati di Massa e Alonso, certo, ma soprattutto per il modo in cui sono arrivati, considerando anche la malasorte che ha accompagnato in gara le due 150° Italia. Prima con il problema al pit-stop per Massa (“mi ha fatto perdere dieci secondi…”, si lamenta il brasiliano), poi per il contatto dello spagnolo con Hamilton (ala anteriore sostituita), che fra l’altro è costato ad Alonso una convocazione dai commissari di gara e una penalità di 20 secondi che per sua fortuna non ha inciso sull'ordine d'arrivo.


PARLA FERNANDO — "Ho lottato per 2 giri con la McLaren di Hamilton, l'ala posteriore non funzionava. Ci siamo toccati e con l'alettone rotto mi sono dovuto fermare per un pit stop supplementare che ci è costato il podio. Ci riproviamo in Cina tra una settimana". Il pilota spagnolo della Ferrari ha rovinato la propria gara quando, nel finale, ha danneggiato l'ala anteriore mentre era in lotta con la McLaren-Mercedes di Lewis Hamilton per la terza piazza. "Sono partito abbastanza bene, ho lottato ruota a ruota con la Red Bull di Webber. Le due Renault molto aggressive sono passate all'esterno e hanno fatto un po' da tappo, mentre noi abbiamo perso qualche posizione. La strategia prevedeva tre soste, ma con l'alettone rotto mi sono dovuto fermare per la quarta volta".

LA STRADA GIUSTA — “Dobbiamo migliorare la macchina, su questo non ci sono dubbi - spiega Massa -, però è vero che il passo della qualifica e quello della gara sono stati molto diversi fra loro. Se è positivo da una parte, perché sappiamo di avere in gara una macchina più competitiva, sarebbe stata importante anche una buona qualificazione per partire in buona posizione. Questa penalizzazione andrà sistemata il più velocemente possibile”. Ripensando alla vigilia, però, si può guardare all’immediato futuro (Shangai) con qualche timore in meno: “Secondo me – prosegue Massa – il passo-gara è stato migliore rispetto alle qualifiche, dove avevamo preso un secondo di distacco. Cosa che, poi, non è avvenuta in gara. Questo vuol dire che la nostra macchina funziona meglio in gara, però ribadisco che perdere posizioni così in qualifica è un problema. In Cina confido in una buona qualifica rispetto a quella della Malesia, così la gara potrà essere migliore.

SOSTA SFORTUNATA — Peccato per il problema accusato al primo pit-stop: “Il dado non entrava, è stata cambiata la pistola e il dado a quel punto è entrato, ma conosco il vero problema”, taglia corto il ferrarista. “Di sicuro non mi ha aiutato dopo la buona partenza che avevamo fatto, altrimenti sarei stato in grado di lottare per il podio”. Guai, però, a dirgli che la Red Bull non sia stata perfetta: “Ha vinto senza kers la prima gara, qui si è ripetuta. Dobbiamo lavorare per migliorare la nostra macchina e solo quando saremo competitivi potremo parlare degli altri. Io più forte degli altri? Più di Webber, a un certo punto, senz’altro, ma nell’ultima parte di gara ho avuto qualche problema con le dure”.

LAVORI IN CORSO — Un bilancio in chiaroscuro anche per Stefano Domenicali: “E’ chiaro che quest’anno ci sono variabilità clamorose sulle prestazioni, che derivano dalle condizioni che devono essere gestite in qualifica e in gara. In gara siamo competitivi e il passo lì è migliore. Credo che questo dipenda molto da come uno prepara l’assetto della macchina considerando i pneumatici che devono essere capiti da tutti gara dopo gara. Per quanto visto oggi il dispiacere è che avremmo dovuto raccogliere più punti. Mancano diciassette, o sedici gare alla fine ed esiste lo spazio per fare le cose bene, senza entrare nel panico, cosa tipica in Italia. E poi, vedrete, arriverà anche qualche colpo di fortuna”.

dal nostro inviato
Filippo Grimaldi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 16 aprile 2011 14:21
Cina, la pole è di Vettel
Alonso 5°, disastro Webber

Nelle qualifiche a Shanghai miglior tempo del tedesco della Red Bull davanti a Button e Hamilton. Lo spagnolo della Ferrari dietro a Rosberg, Massa 6°. Clamorosa uscita di scena dell'australiano nella prima eliminatoria: non ha montato le gomme morbide e partirà 18°

SHANGHAI (Cina), 16 aprile 2011 - Sebastian Vettel impone la legge del tre: terza pole in tre anni a Shanghai, dove nel 2009 aveva regalato il primo successo iridato alla Red Bull, e terza pole position stagionale. La superiorità del campione del mondo è stata tale che gli è bastato un giro lanciato, il primo, per piegare ogni resistenza. Al punto da rientrare ai box con il secondo treno di pneumatici morbidi prima ancora di completare il giro. Jenson Button e Lewis Hamilton che gli sono finiti alle spalle sono stati infatti staccati di sette decimi. Tra i due piloti McLaren il divario è di appena 26 millesimi.


TERZA FILA ROSSA — In terza fila nella gara di domani (ore 9 italiane) partiranno le due Ferrari, precedute anche dalla Mercedes di Nico Rosberg (4°): Alonso, tornato alla configurazione originale dopo aver scartato l’ala nuova per precauzione (in caso di incidente sarebbe dovuto partire in fondo allo schieramento) ha preceduto Massa, i due sono staccati di 1"4. Ottime le Toro Rosso per la prima volta con due vetture nei primi 10 quest’anno: Alguersuari si è classificato settimo, nono Buemi dietro Di Resta. Decimo Petrov che non ha girato per un guasto che lo ha bloccato nella Q2.

SCHUMI DELUDE — Continua a deludere Michael Schumacher in qualifica: per la terza volta consecutiva fallisce l’ingresso nei dieci che si giocano la pole position. Ma fuori resta anche Nick Heidfeld con la Renault, terzo solo una settimana fa in Malesia che è solo 16°. Da segnalare che la sessione è stata interrotta per nove minuti in quanto Vitaly Petrov, dopo aver fatto segnare il tempo di 1’35"149 che gli ha garantito il quinto tempo, è rimasto bloccato in pista per un guaio al cambio. Il russo ha così dovuto rinunciare alla battaglia per la pole.

CLAMOROSO WEBBER — La prima sorpresa della giornata era però arrivata dalla frazione iniziale: già attardato nelle libere per un problema elettrico che gli aveva impedito di usare il kers e di percorrere più di cinque giri, Mark Webber è uscito subito di scena: solo 18°. Incomprensibile pare la scelta di averlo fatto girare con le gomme di mescola più dura quando tutti gli altri, a partire dalla Ferrari, hanno usato le gomme di mescola più tenera. Fuori con Webber, che ha sfogato la propria rabbia in una accesa discussione con il delegato della Fia Jo Bauer, anche le Lotus di Hovalainen (19°) e Trulli (20°) , le Virgin di D’Ambrosio (21°) e Glock (22°) e le Hrt di Luzzi (23°) e Karthikeyan (24°). Soddisfatto Vitantonio che è riuscito a chiudere a soli tre decimi dalla Virgin più vicina.

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 16 aprile 2011 14:26
Ferrari, Alonso fa il filosofo
"La 3ª fila per ora è il top"

Lo spagnolo si accontenta: "Altre squadre hanno fatto errori grossi, noi sapevamo dove eravamo, in Turchia avremo miglioramenti". Massa: "Se come in Malesia saremo più forti in gara, il podio sarà possibile". Domenicali: "Solo Vettel sembra imprendibile"

SHANGHAI (Cina), 16 aprile 2011 - Sorriso in rosso. Ferrari promossa a pieni voti: “Do un dieci alla squadra per la gestione delle qualifiche in questi primi tre gran premi. Abbiamo visto che errori sono stati commessi dalle altre squadre”.

IL LATO POSITIVO — Fernando Alonso fa il filosofo, e allora trova (giustamente) il lato buono di un quinto posto sulla griglia che vale comunque molto, visto quello che è successo a chi sulla carta dovrebbe stare meglio di Maranello: “È sempre difficile trovare il giusto compromesso fra rischio e prudenza. Se è andata bene, lo si capisce solo a fine qualifiche – spiega lo spagnolo - visto quanto successo a Heidfeld fuori dal Q1 in Australia per non utilizzare un set di gomme morbide, e oggi a Webber, pure lui eliminato nel Q1, possiamo dire di essere stati abbastanza competitivi. Credo che qui oltre la metà dei team abbia portato pezzi nuovi, in particolare la Mercedes, e quindi sono cresciuti. Noi cercheremo di fare altrettanto in Turchia, quando avremo soluzioni nuove”.


ALLA GIORNATA — Poi Alonso chiarisce ulteriormente il suo ottimismo: “Non speravo in nulla di più, ben sapendo che saremmo scesi in pista con la stessa macchina della Malesia, dove eravamo quinti dietro a Red Bull e McLaren”. Niente calcoli, insomma: “Dopo l’eliminazione di Webber si era aperta in teoria la porta della quarta posizione, ma anche la Mercedes è andata molto forte in tutte le libere. Vedremo domani”.

FELIPE SPERA — Anche Felipe Massa ammette come “alla fine il risultato sia stato all’incirca quello che ci saremmo aspettati. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna quando è uscito subito Webber, ma in qualifica Red Bull e McLaren sono velocissime. Speriamo di fare quel balzo in avanti che in gara ci era già riuscito in Malesia. L’idea di riprendersi il podio scappato a Sepang? “Non è facile, ma neppure impossibile. Spero tanto di fare come in Malesia, cioè di avere un salto di prestazione fra qualifica e gara: se dovesse essere così, allora un podio potrebbe non essere impossibile”.

PASSO GARA — Il team principal Stefano Domenicali spera per l'appunto che la situazione in gara sia nettamente migliore: “Qui si sono visti distacchi simili a quelli delle prime due qualifiche dell’anno e non poteva essere altrimenti, visto che la nostra macchina è rimasta praticamente uguale - ha detto - non possiamo certo essere contenti ma dobbiamo cercare di serrare le fila e tirare fuori il massimo in questo momento così difficile. In Australia e in Malesia abbiamo visto che il nostro passo di gara non è male rispetto agli altri, eccezion fatta per la vettura del leader del campionato: vedremo che cosa succederà qui.”

dal nostro inviato
Filippo Grimaldi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 17 aprile 2011 13:12
Cina, trionfa Hamilton
Vettel 2°, Massa 6°, Alonso 7°

L'inglese della McLaren si è aggiudicato la terza gara iridata sorpassando il tedesco negli ultimi giri. Sul podio anche Webber, autore di una grande rimonta. Le Ferrari lottano ma si devono accontentare delle retrovie

SHANGHAI (Cina), 17 aprile 2011 - Lewis Hamilton e la McLaren hanno spezzato la cavalcata di Sebastian Vettel. E in Formula 1 si sono rivisti sorpassi per la vittoria negli ultimi giri di un GP. Sono le due notizie che giungono dalla lontana Cina nel terzo GP dell’anno, emozionante e combattuto fino al traguardo. La Red Bull resta la vettura di riferimento se è vero che Mark Webber, partito 18°, è riuscito a risalire fino al podio.


DIVERTIMENTO — Ma il degrado delle gomme Pirelli, unito al differente rendimento delle monoposto, è un elemento che sta restituendo un bel po’ di divertimento per gli spettatori. Per lunghi tratti di gara è stato in gioco per la vittoria anche Nico Rosberg con la Mercedes, poi quinto al traguardo dietro a Button. Peccato per le Ferrari, che hanno lottato e tentato una strategia di due soste, la stessa di Vettel. Ma il tedesco ha combattuto per vincere, le rosse hanno chiuso al sesto e settimo posto con Felipe Massa e Fernando Alonso. Ora le aspetta tanto lavoro perché rispetto alle prime due corse dell’anno davanti alle rosse c’è anche la Mercedes.


IL VIA — Il via è stato un capolavoro tutto McLaren. Button e Hamilton sono stati lestissimi a infilare la Red Bull di Vettel che ha cercato di difendersi ma è stato passato da destra e da sinistra dai due inglesi. Dietro il trio di testa, Rosberg ha avuto la meglio sulla Ferrari di Massa, ancora una volta più abile di Alonso allo start. Dietro le Ferrari le due Force India di Di Resta e Sutil. In 5 giri le due McLaren e la Red Bull hanno preso un piccolo margine sugli inseguitori di circa 4 secondi. Margine salito dopo 10 giri a 5 secondi su Rosberg e a 6 e 7 sulle Ferrari. Il 10° giro segna anche l’inizio delle soste ai box. Disastrosa quella della Toro Rosso di Alguersuari che riparte ma dopo poche curve perde la ruota posteriore destra, avvitata male. Lo spagnolo è poi stato seguito il giro dopo da Schumacher e Webber.

BUTTON COMICO — Poi al 13° la sosta di Rosberg che ha dato pista libera alle Ferrari, staccate in quel momento di 5 e 6 secondi (non male) dalla McLaren di Button. Fase interessantissima questa perché le due 150 Italia si sono fatte sotto e Vettel si è sbarazzato in pochi metri delle due McLaren: incredibile in particolare il sorpasso ai box ai danni di Button che è entrato insieme al tedesco ma ha clamorosamente sbagliato la piazzola credendo che quella della Red Bull fosse la sua! Ha proseguito raggiungendo i suoi meccanici ma l’esitazione ha consentito a Vettel di ripartirgli davanti.


ROSBERG BEFFA TUTTI — Al 16° giro sorpasso di Massa ai danni di Hamilton e sosta contemporanea dei due ai box. Velocissimi i meccanici del Cavallino e il brasiliano è rimasto davanti alla McLaren. Poi al 17° giro è il turno di Alonso ma per lo spagnolo non va benissimo: al rientro in pista il due volte iridato si è ritrovato dietro a Schumacher e Petrov in nona posizione. Il primo giro dei pit stop ha dunque modificato radicalmente la situazione, con Rosberg al comando (Ross Brawn al muretto è ancora capace di colpi strategici evidentemente) su Vettel, Button, Massa, Hamilton, Schumacher e Alonso. Era il 19° giro. Al 25° giro seconda sosta per la McLaren di Button che riparte ottavo, il giro dopo il rientro di Rosberg seguito da Hamilton e Webber nel giro in cui Alonso è riuscito a passare Schumacher, non senza fatica. Per il ferrarista una brutta situazione perché in questa fase dietro al tedesco ha perso 16 secondi da Rosberg. Vettel, Massa e Alonso hanno proseguito cercando di accumulare qualcosa ma dietro allo spagnolo Rosberg si è fatto sotto e al 29° giro ha nettamente sorpassato Alonso, probabilmente con gomme esauste. Tant’è che anche le due McLaren lo hanno passato.


SOSTE DECISIVE — Vettel e Massa hanno invece fatto il loro passo senza problemi prendendo 12 secondi su Rosberg al 30° giro. Al 31° la sosta di Vettel, al 32° quella di Alonso, al 33° quella di Massa. Rosberg è così tornato davanti alle due McLaren di Button, poi però passato da Hamilton al 36° giro in fondo al rettilineo d’arrivo. Vettel era a 16 secondi, poi Massa, Schumacher, Webber, Petrov e Alonso. Al 37° Alonso ha passato Petrov (il destino non li divide più, ormai), Button è rientrato ai box e Schumacher e Webber hanno lottato furiosamente per la posizione. È la fase di gara con le gomme dure. Vettel ha ritrovato la testa perché Rosberg è rientrato e le ha montate al 40° giro, tornando in pista davanti a Hamilton. L’inglese ha fatto partire qui il suo assalto alla vittoria: due giri, poi attacco e sorpasso sul tedesco della Mercedes.

GRAN FINALE — Al 45° giro altro grande attacco di Hamilton che si è liberato di Massa, in difficoltà con le dure. E anche Webber si è scatenato, passando la Ferrari di Alonso. Hamilton è il vero leone di questa fase: in poche curve si è portato a 3 secondi da Vettel, con gomme meno fresche dello scatenato inglese. La Red Bull ha pensato che le due soste bastassero, un errore di valutazione pagato caro. Così è andato in onda quello che non si vedeva da anni, un duello per la vittoria negli ultimi 5 giri. Rosberg ha prima spedito quasi ai box Massa e al 52° giro ecco l’attacco decisivo di Hamilton prima della curva 7, Vettel non ha potuto che farsi da parte e portare a casa un comunque prezioso secondo posto. È un finale stupendo, con Webber che ha completato la sua eccezionale rimonta passando Button per un insperato podio.

Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 17 aprile 2011 13:27
Massa: "Strategia sbagliata"
Alonso: "Conta la macchina"

Il brasiliano deluso: "All'inizio avevo un buon passo poi abbiamo visto che altri hanno fatto la scelta giusta". Alonso: "La realtà è che 2 o 3 soste non cambiano molto la situazione se non hai la vettura veloce". Domenicali: "Bisogna lavorare sulla qualifica"

SHANGHAI (Cina), 17 aprile 2011 - "Abbiamo sbagliato strategia". Felipe Massa non nasconde la delusione dopo il Gran Premio in Cina. Il brasiliano della Ferrari ha chiuso sesto davanti al compagno di squadra Fernando Alonso. "All'inizio della gara e con il primo set di gomme sorpassavo con facilità e avevo sempre un buon passo. Poi abbiamo visto che gli altri hanno azzeccato la strategia giusta e noi no" dice a chiare lettere il brasiliano della Ferrari a fine gara. "Io in un giro ho perso quattro posizioni perché non c'era niente da fare" conclude Massa.


VELOCITÀ — Fernando Alonso contrariamente a Felipe Massa non se la prende troppo con la strategia di gara della Ferrari ma va un po' oltre. "Abbiamo cercato di fare due soste, pensavamo che fosse la migliore strategia, ma penso che 2 o 3 soste non cambino il risultato finale: quando la macchina è veloce puoi fare tutte le strategie, ma se non è veloce non cambia molto, quindi dobbiamo fare il possibile per essere più competitivi in Turchia. Le morbide danno un aiutino. Arriverà qualche miglioramento aerodinamico, non ci saranno grandi rivoluzioni, noi dobbiamo rimanere concentrati sulla macchina, svilupparla gara dopo gara e ridurre questo gap". (AGI)

PARTIRE DAVANTI — "La strategia? È chiaro che era molto al limite, ma il tema vero a questo punto è la qualifica". Stefano Domenicali, responsabile della gestione sportiva della Ferrari, si esprime così dopo il GP. Le rosse di Felipe Massa e Fernando Alonso hanno chiuso rispettivamente in sesta e settima posizione. "È chiaro che ci dispiace" dice Domenicali. "Il tema vero, a questo punto, è partire davanti e analizzare meglio le gomme. Oggi chi ha fatto tre pit stop era più veloce".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 25 aprile 2011 14:21
Alboreto, 10 anni dall'addio
Fu l'ultimo amato dal Drake

È passato un decennio dalla morte del pilota in un test al Lausitzring con l'Audi R8, il 25 aprile 2001. Sobrio e determinato, in F.1 sfiorò il titolo nel 1985 con il Cavallino, restando nel cuore di Enzo Ferrari. Poi si dedicò alle ruote coperte e vinse la 24 Ore di Le Mans

MILANO, 24 aprile 2011 - Diecianni volati via come il vento. Michele Alboreto, adesso, è ricordato con il nome di una piazza a Rozzano (Milano), di una mostra fotografica, di una scultura. E ne sorriderà scuotendo il capo, lui che non amava né le formalità né le ufficialità. Fa però rabbia una vita strappata via in quel modo. Perché quello del 25 aprile 2001 doveva essere un collaudo di routine con l’Audi, sulla pista del Lausitzring vicino a Berlino. E si è invece trasformato in una delle pagine più tristi del nostro automobilismo. Una vita esaurita a 44 anni per un guasto a una gomma o una foratura, le cause vere non le sapremo mai. Un incidente capitato a un pilota esperto, sicuro, che aveva avuto tanti altri botti terrificanti dai quali era uscito con il solito sorriso.


SOGNO — Alboreto aveva tanti sorrisi: di soddisfazione, ironici, sarcastici, beffardi. Bisognava conoscerlo per identificarli, altrimenti sembravano tutti uguali. Sfumature. Come quelle che lui nascondeva dentro un carattere d’acciaio senza il quale non sarebbe arrivato così in alto. Solo lui e Patrese, tra gli italiani eredi di Farina e Ascari, sono arrivati a un passo dal Mondiale, piazzandosi secondi. Quello che accadde nel 1985 fu un romanzo dal finale amaro, in quanto Michele riuscì a comandare il campionato sino all’estate. E quando pareva oramai che la strada fosse in discesa, cominciarono invece i guasti meccanici al motore della Ferrari. Una scoppola pazzesca, una possibilità che non si è più ripresentata. Alboreto lo intuiva e forse da quel momento depose le armi, rassegnandosi. Perché poi, per anni, non ebbe più nè grandi lampi nè vittorie. Salvo tornare grande quando invece riuscì a ritrovare le macchine giuste. A ruote coperte, stavolta. Tanto da vincere a Le Mans, a Sebring e chissà dove altro ancora, se non fosse sopravvenuta la tragedia. Un campione vero, Alboreto. Capace di emergere sulle strade strette di Montecarlo come sulle piste più veloci. Abilissimo sul bagnato, feroce nei confronti corpo a corpo, tattico all’occorrenza. Un pilota che non accettava di lasciar perdere una sola chance pur di farsi strada, a dispetto di un approccio mite lontano dai circuiti. Le sue origini normali, la famiglia senza grandi disponibilità, sono state un peso, nei primi anni di gare, quando i rivali erano spesso figli di papà benestanti. Alboreto, invece, si era conquistato tutto da solo. Una lotta (anche) di classe, per emergere con qualità fuori dal comune. Riusciva a farsi ben volere, Gli sponsor lo adoravano. Sono stati loro ad aiutarlo sino alla conquista del titolo europeo di F.3.


MAGNATE — Poi, invece, l’accesso alla F.1 con la Tyrrell e quello successivo in Ferrari, furono opera delle suasive qualità diplomatiche del conte Gughi Zanon, un magnate come non ce ne sono più, che aveva visto in quel ragazzo dalla pelle olivastra e dai riccioli scuri una persona alla quale dare fiducia illimitata. Ken Tyrrell, manager burbero e severo, fu una rigida scuola: Alboreto lo ripagò con vittorie mitiche a La Vegas (1982), e a Detroit (1983) con le quali l’Italia, all’improvviso, scoprì di avere un pilota nel quale poter credere e identificarsi.

LA ROSSA — Nel 1984 — e qui l’opera di Zanon con Enzo Ferrari, che non voleva assolutamente sentir parlare di piloti italiani, fu magistrale — ci fu il clamoroso passaggio a Maranello con il trionfo già alla terza gara, in Belgio. Un tripudio: 18 anni dopo Scarfiotti, un pilota di casa nostra vinceva con la rossa in F.1. Nel 1985 i tempi furono maturi per l’assalto al titolo suggellato dai successi in Canada e Germania: troppo poco per battersi ad armi pari con la McLaren di Prost che aveva un’affidabilità migliore. Fine di quel miraggio che aveva reso Alboreto teso e chiuso verso l’esterno, diffidente, "politico", persino collerico con chi osava appena discuterlo su episodi insignificanti. Aveva vissuto cinque anni in Ferrari guidando con incredibile disinvoltura le potenti turbo da 1100 cavalli, mantenendo un buon rapporto col Grande Vecchio ma soprattutto con il figlio Piero e con il d.s. Marco Piccinini, oggi ministro di quel Principato di Monaco dove Alboreto e la famiglia avevano scelto di risiedere.

LE MANS — Poi la discesa agli inferi con squadre non altrettanto competitive: altri sei campionati di F.1 meno felici. Quindi tante gare in Turismo, Irl sugli ovali americani e altro ancora, sino al ritorno alle soddisfazioni con la Porsche di Joest (e di Gughi Zanon: ancora!) con la quale vinse la 24 Ore di Le Mans. Infine le gioie brevi con l’Audi. Una carriera che in F.1 (5 vittorie) gli ha dato meno di quanto meritasse, dopo la quale Alboreto pensava a un futuro da dirigente dell’automobilismo sportivo, soprattutto per aiutare giovani senza mezzi a sbancare il lunario. Era già vice-presidente della Csai: non è riuscito a fare quello che aveva in mente ma ha lasciato comunque una impronta forte.

Pino Allievi

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 7 maggio 2011 15:21
Turchia, Vettel inesorabile
Ferrari: Alonso 5°, Massa 10°

Prima fila tutta Red Bull col tedesco che domina (quarta pole consecutiva stagionale) davanti al compagno di squadra Webber, a Rosberg e a Hamilton. Ferrari: Alonso 5°, Massa 10°. Elkann: "Fase preliminare, c'è interesse a modernizzare questo sport"

STANBUL (Turchia), 7 maggio 2011 - Il re del sabato è sempre lui: Sebastian Vettel. Il tedesco ha centrato sul circuito di Istanbul la quarta pole consecutiva e la superiorità sua e della Red Bull è stata tale che, dopo aver fatto segnare un eccellente 1’25"049, è uscito dall’abitacolo per assistere davanti alla tv ai vani assalti dei rivali. Lo stesso ha fatto Mark Webber, malgrado il suo vantaggio sulla concorrenza fosse più esiguo. Nico Rosberg ha ottenuto il miglior piazzamento dell’anno, terzo a mezzo secondo davanti a Hamilton, Alonso con la prima Ferrari, Button, Petrov, Schumacher (che ha girato solo con le gomme dure per risparmiare treni di morbide per la gara), Heidfeld e Massa, che non ha praticamente partecipato alla battaglia per la pole per risparmiare i pneumatici.


FINALMENTE SCHUMI — Q2 Per la prima volta nel 2011 Michael Schumacher (5°) entra nei dieci che lottano per la pole, il miglior tempo lo ottiene Sebastian Vettel (1’25"610) davanti a un eccellente Rosberg mentre Hamilton è terzo. La Ferrari ottiene il quinto tempo con Alonso e Massa (7°) che ha usato un treno di gomme morbide usate e poi uno nuovo. Vengono eliminati Barrichello (11°), Sutil (12°), Di Resta (13°), Maldonado (14°), Perez (15°) e i due piloti della Toro Rosso Buemi (16°) e Alguersuari (17°).

COSÌ LA Q1 — Il miglior tempo è di Felipe Massa (1’27"01) che unico tra i piloti di punta monta i pneumatici morbidi. Eliminato subito Kamui Kobayashi che in pratica non ha potuto girare per un problema che si sospetta riguardi il motore, il verdetto della Q1 dice che per la prima volta quest’anno un'Hispania si schioda dall’ultima fila. Merito di Vitantonio Liuzzi che ottiene il 21° tempo, mettendosi alle spalle la Virgin di Glock e il compagno di squadra Kartitheyan. Tra gli esclusi anche Kovalainen (18°), Trulli (19°) con le Lotus, D’Ambrosio (20°) con l’altra Marussia che partirà in coda al gruppo, per la perdita di cinque posti sullo schieramento di partenza. Una punizione che gli è stata inflitta ieri dai commissari in quanto aveva ignorato nelle libere le bandiere gialle.

PARLA TRONCHETTI — Prima delle prove, Marco Tronchetti Provera, ha incontrato i piloti. "I nostri concorrenti dovrebbero pagarci delle royalties perché siamo riusciti a far tornare a parlare di gomme - ha detto il presidente Pirelli - abbiamo centrato in pochi mesi il target che ci eravamo prefissati: creare gomme con buone prestazioni che durino al massinmo 22-23 giri per consentire più soste e più sorpassi, team e piloti sono molto soddisfatti". Sul futuro della F.1, sull’offerta di Exor-Murdoch, Provera ha usato diplomazia. "Noi seguiamo le evoluzioni che avverranno e facciamo il nostro mestiere. L’importante è dare un contributo al Circus, che Ecclestone ha fatto nascere e ora gestisce". E sul fatto che alla vigilia del campionato fossero stati sollevati dei sospetti su eventuali favoritismi nei confronti della Ferrari, ha così commentato: "Chi ci conosce non aveva dubbi sulla nostra imparzialità e serietà, in fondo noi forniamo i nostri prodotti nell’alto di gamma a tutti i più importanti marchi. Poi credo che una Ferrari competitiva sia un bene per tutta la F.1". Infine sui murbles che polemiche hanno suscitato in Malesia, ha replicato: "Ci sono sempre stati con i cambi gomme, semmai i nostri sono più morbidi...".

PARLA ELKANN — "Siamo in una fase molto preliminare, c'è interesse a modernizzare questo sport". John Elkann, presidente di Exor, ai microfoni di Gazzetta.tv e SkySport24 ha oggi risposto così alle domande sull'ingresso della finanziaria di casa Agnelli nel circus della Formula 1. "C'è interesse a vedere se riusciamo a modernizzare questo sport - ha aggiunto il presidente di Exor - a dare stabilità e a portare un'evoluzione".

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 8 maggio 2011 17:20
Istanbul, dominio Red Bull
Alonso, primo podio Ferrari

A Istanbul, nel quarto appuntamento stagionale, Vettel trionfa davanti a Webber e allunga nel Mondiale. Terzo il ferrarista che lotta come un leone. Hamilton quarto

ISTANBUL (Turchia), 8 maggio 2011 - Sebastian Vettel e la Red Bull restano implacabili, la riscossa della Ferrari è però ufficialmente iniziata. In Turchia, nel primo GP europeo della stagione, grande conferma del campione del mondo, trionfatore malgrado un’intera sessione di prove libere persa per un incidente. Ma il secondo posto di Mark Webber, artigliato a 6 giri dalla fine ai danni della rossa di Fernando Alonso, è il segnale che la Ferrari è finalmente più vicina alle vetture di riferimento. Quarto, quinto e sesto posto per la McLaren di Hamilton, la Mercedes di Rosberg e l’altra McLaren di Button, fino alla scorsa gara in Cina apparentemente più avanti del Cavallino. Segnali che i tifosi delle rosse sperano significhino un prosieguo di campionato più intenso (e vincente).


FASE CENTRALE SUPER — Negli occhi c’è sicuramente quella fase centrale di gara in cui Alonso ha girato sui tempi di Vettel. Per lunghi tratti secondo, il due volte iridato come un mastino ha fatto di tutto per avvicinarsi al tedesco, che però ha potuto gestire la partenza dalla pole e quei secondi guadagnati su Nico Rosberg e su Webber, che gli si sono accodati alla prima curva. E’ un podio che insomma conferma quello che Fernando aveva già detto durante questo fine settimana, che cioè la Ferrari è sulla strada giusta. Ora serve accelerare con lo sviluppo, portare qualcosa già a Montmelo’ tra due settimane. Ma certo il ritmo delle Red Bull e in particolare di Vettel è qualcosa di veramente scoraggiante.


PROVA DI FORZA — Soprattutto alla luce del fatto che si tratta di gare molto più movimentate. Il rapido (e voluto) sbriciolamento delle Pirelli ha oggi costretto tutti i migliori a una strategia di ben 4 soste. Ma malgrado questo, Vettel e la Red Bull sono sembrati perfettamente in grado di gestire tutto senza troppi patemi. Anzi. Nel finale, con l’ultimo set di gomme dure, Alonso ha purtroppo dovuto arrendersi all’attacco di Webber, fin lì decisamente in difficoltà a tenere il passo dello scatenato ferrarista. Una prova di forza evidente.

NICO LEONE — Gare più movimentate ma, Red Bull e Alonso a parte, tutti gli altri dietro hanno chiuso dai 40 secondi di distacco in su (Massa con l’altra Ferrari ha terminato 11°). Si sono però visti più sorpassi. Molto belli i duelli che oggi hanno visto protagonista Rosberg. Il tedeschino ha tenuto la sua Mercedes nelle posizioni che contavano e si è battuto con grinta contro Webber, Alonso, Massa e Button. Il suo quinto posto finale di oggi vale molto (specie se si considera che Schmacher, il suo collega Mercedes, ha chiuso 12°). Peccato per Massa, autore di una buona prima parte di gara. Ma anche lui con le gomme dure nel finale è rimasto intruppato: soprattutto un problema con la pistola pneumatica durante il terzo pit stop è stato fatale per lui, costandogli parecchie posizioni. Settimo e ottavo posto per le Renault di Heidfeld e Petrov, che hanno lottato tra loro e si sono pure mandati a quel paese in diretta. Ma anche questo è stato un divertimento in più.

Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 8 maggio 2011 19:27
Ferrari, finalmente i sorrisi
Alonso: "È un buon podio"

In casa del Cavallino c'è soddisfazione per il terzo posto. Lo spagnolo: "La macchina è andata meglio delle prime gare, certo è dura lottare con le Red Bull". Massa: "Mi è successo di tutto ma si è visto un buon passo, ora dobbiamo migliorare ancora per Barcellona"

ISTANBUL (Turchia), 8 maggio 2011 - Il digiuno è rotto. Fernando Alonso riesce a ritrovare la strada verso il podio dopo un’astinenza di 4 gare (l’ultimo fu il 3° posto in Brasile) chiudendo alle spalle del duo Red Bull ma al termine di una gara di altissimo livello.


DIVERTIMENTO — "È bello tornare a lottare per il podio, ma soprattutto mi sono divertito a guidare la migliore macchina di questo inizio di campionato – esordisce lo spagnolo della Ferrari - peccato aver perso tempo all’inizio con Rosberg, perché a quel punto Vettel era ormai lontano e ci siamo concentrati sul secondo posto. Alla fine Webber ha avuto la meglio perché mi sono trovato in svantaggio con il degrado delle gomme, però bisogna partire da qui. Battere le Red Bull è ancora difficile, ma noi ora siamo più vicini: soprattutto dovremo migliorare in qualifica".

MUSO LUNGO FELIPE — Muso lungo invece per Felipe Massa, autore di una gara garibaldina ma penalizzato (con la sua compartecipazione va detto) da pit stop imperfetti: in 3 delle 4 soste, infatti, al box rosso si è pasticciato, costringendo Felipe a continue rincorse. "Quello è stato il punto chiave della corsa, perché poi ogni volta al ritorno in pista ho dovuto spingere più del dovuto per recuperare. Però la macchina andava bene e la strategia è sempre stata quella giusta. Una cosa positiva di questo GP è stato il passo di gara, che è stato molto buono. Eravamo lì, in lotta con macchine più veloci di noi in qualifica, speriamo di migliorare ancora per Barcellona".

dal nostro inviato
Paolo Ianieri


Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 21 maggio 2011 16:42
Red Bull tiranne, pole a Webber
Ferrari: irregolare la nuova ala

Nelle qualifiche del GP di Spagna l'australiano precede Vettel, i due inarrivabili per tutti. Battuti Hamilton e Alonso. Il Cavallino ha fatto sapere che la nuova ala posteriore non rispetta il regolamento tecnico, le rosse non la impiegheranno

MONTMELO' (Spagna), 21 maggio 2011 - Dominio Red Bull doveva essere e dominio Red Bull è stato. L'unica novità è che per la prima volta nel 2011 la pole l'ha realizzata Mark Webber invece di Sebastian Vettel. Ma in vista del GP di Spagna di domani probabilmente cambia poco. Troppo forti le vetture di Adrian Newey che domani dovranno più preoccuparsi di passare indenni alla prima curva.


SENTENZA — Anche perché alle spalle dei due ci sono la McLaren di Lewis Hamilton e la Ferrari di Fernando Alonso, due decisamente poco morbidi. Ma comunque meno armati dei rivali: i nove decimi beccati entrambi da Webber significano qualcosa che è quasi una sentenza. Dietro ad Alonso si sono piazzati Button, Petrov, Rosberg e la seconda Ferrari di Felipe Massa. Le Ferrari hanno risparmiato un treno di gomme morbide per la gara, la speranza è che questo possa servire in vista delle strategie di corsa.

ALETTONE IRREGOLARE — Al mattino erano però arrivate cattive notizie sul fronte regolamentare. Il Cavallino ha fatto sapere che la nuova ala posteriore della 150° Italia, dotata di un nolder che eccede i 950 millimetri previsti dal regolamento tecnico, è stata dichiarata irregolare. Per questo motivo non è stata né sarà più impiegata. Ieri sera il delegato tecnico della Fia Charlie Whiting aveva detto che l'ala era sotto osservazione per possibile violazione dell'articolo 3.10.3 del regolamento. Whiting aveva definito quella della Ferrari "un'interpretazione molto intelligente delle regole e avremo modo di decidere se si tratta di una buona interpretazione delle norme". Stamattina la precisazione della Ferrari arrivata dopo che la Fia ha dichiarato l'illegalità del dispositivo.

POLEMICA GOMME — L'altro fronte di polemica della giornata è stato il capitolo gomme. Ieri Ferrari e McLaren hanno accusato la tenuta delle nuove mescole dure portate dalla Pirelli. Oggi le scuse di Hamilton e Alonso e il responsabile Paul Hembery ha spiegato così la situazione: "Con la hard riusciamo a percorrere circa 10 giri in più rispetto alla precedente e, anche se ovviamente questo avviene a scapito di un po' di prestazioni, cosa che probabilmente non riguarderà tutti i team. Lo step maggiore offre ai team più opportunità per massimizzare le strategie ma, fino a questo punto dell'anno abbiamo visto che la strategia non entra in gioco solo in gara, bensì anche il sabato, quindi sarà interessante vedere quali tattiche saranno adottate".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 22 maggio 2011 16:14
Spagna, Vettel inarrivabile
Poi le McLaren, Alonso è 5°

Il tedesco della Red Bull ha vinto anche la quinta prova stagionale. Battuti Hamilton e Button. Webber quarto davanti al ferrarista, eccezionale allo start ma poi impossibilitato a tenere il ritmo dei rivali. Massa ritirato

MONTMELO' (Spa), 22 maggio 2011 - Una bellissima partenza, 18 giri da favola poi la fine delle illusioni. Fernando Alonso ha emozionato i tifosi spagnoli e ferraristi fin quando ha potuto. Poi la dura legge di Sebastian Vettel è tornata in vigore, giusto il tempo di due pit stop. Troppo forte questa Red Bull, troppo forte il campione del mondo in carica che ha vinto la sua quarta gara su 5 GP stagionali. A Montmeló Vettel ha dovuto sudare, prima con Alonso poi con Hamilton, ottimo secondo con una McLaren nuovamente competitiva dopo la battuta a vuoto della Turchia (e il terzo posto di Jenson Button lo conferma in pieno). Ma se continuano a cambiare le situazioni, si continuano a vedere tanti pit stop, e poi primo al traguardo c’è sempre lui, forse per i rivali è il caso di non farsi più troppe illusioni. Questo Mondiale pare già ipotecato. Amaro ritiro per la seconda Ferrari di Massa. Per dare un'idea della situazione basti dire che Webber, quarto, è stato l'ultimo dei non doppiati. La rossa deve dunque lavorare durissimo, perché il divario rispetto ai primi nell'uso delle gomme dure oggi è stato imbarazzante.


CHE PARTENZA — Al via la strepitosa intuizione di Alonso. Lo spagnolo è scattato bene, ha resistito a Hamilton e ha capito che il lato destro della pista sarebbe stato quello giusto. Non appena Webber gli ha aperto la porta per difendersi da Hamilton lui si è infilato e in frenata è passato al comando della gara. Semplicemente perfetto per tempismo ed esecuzione. Davanti agli esultanti tifosi di casa Alonso ha provato a spingere, ma le Red Bull di Vettel e Webber gli si sono appiccicate agli scarichi, seguite da Hamilton. In 8 giri i primi 4 hanno preso circa 11 secondi al quinto in classifica, Petrov con la Renault. Il russo ha fatto un po’ da tappo alle due Mercedes di Rosberg e Schumi, incalzate dalla seconda Ferrari, quella di Massa.

PRIMA SOSTA — Al 10° giro è iniziata la girandola dei pit stop, favorevole alla Ferrari. Il primo a rientrare è stato infatti Vettel. Il tedesco è tornato in pista dietro al gruppetto chiuso da Button e al Cavallino hanno colto l’attimo richiamando immediatamente Alonso. Scelta azzeccata perché Fernando è ripartito davanti al rivale mantenendo il vantaggio. Il primo pit stop ha detto bene anche alla McLaren perché Hamilton ha guadagnato la terza posizione davanti a Webber, fermatosi con Massa e Petrov il giro prima.

RIMONTA HAMILTON — Vettel ha così deciso di cambiare strategia e dopo 8 giri è rientrato per la seconda sosta. Stavolta però al rientro in pista si è ritrovato senza traffico, fattore decisivo. Alonso e la Ferrari hanno fatto un giro in più con gomme usate e, malgrado il pit stop immediato, lo spagnolo è ripartito dietro al tedesco. E’ rimasto invece dentro Hamilton, mossa azzeccatissima. Malgrado avesse gomme usate, infatti, Lewis ha inanellato buoni giri in serie (6 in più dei rivali) e al 24° passaggio si è fermato riuscendo però a ripartire dai box davanti ad Alonso e Webber. Brividi al 30° giro con la sosta contemporanea di questi ultimi. In corsia box Alonso è riuscito a restare davanti all’australiano procedendo nella parte colorata che divide la zona di sosta dalla zona di scorrimento delle monoposto. Al 35° giro stupendo sorpasso e controsorpasso tra i due in pista, col ferrarista che resta davanti.

SUPER BUTTON — Dietro di loro però grande risalita di Button. L’inglese, con un set di gomme morbide nuove montato, ha recuperato qualcosa come 8 secondi e in due giri si è sbarazzato di Webber e Alonso. Grandiosa questa rimonta dell’inglese, frutto di una strategia perfetta. Jenson dopo i primi due pit stop è riuscito a liberarsi di Massa, delle due Mercedes e di Petrov. Ritardando il secondo rientro ai box è inoltre riuscito ad azzerare la distanza dai leader, rientrati per 3 volte, sapendo che avrebbe potuto utilizzare un treno di gomme completamente nuove. L’idea era quella giusta: dopo la seconda sosta aveva sì 8 secondi di svantaggio ma progressivamente si è avvicinato e poi ha agevolmente scavalcato Red Bull e Ferrari.

DAZIO — Ferrari che poi ha abdicato definitivamente al 40° giro. Alonso si è infatti fermato per la quarta sosta col set di gomme dure ha pagato un dazio enorme, girando quasi un secondo più lento rispetto a Vettel là davanti. Vettel che a questo punto ha dovuto guardarsi da Hamilton negli scarichi e da Button, staccato di 23 secondi ma con una sosta in meno. Al 48° giro quarta sosta di Webber, il giro dopo è toccato a Vettel e Button, che ha conservato il terzo posto. E al 50° è il turno di Hamilton che esce dietro a Vettel.

DUELLO FINALE — Si è così andati fino alla fine, con una Red Bull e una McLaren nettamente superiori alla Ferrari di Alonso che con le gomme dure ha pesantemente arrancato, dai 3 a 4 secondi al giro più lenta rispetto ai leader. Riflettori puntati, quindi, sul duello finale tra Vettel e Hamilton, velocissimo e attaccato agli scarichi di Sebastian negli ultimi 10 giri. Ma Vettel e la Red Bull, di questi tempi non si battono.

Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 28 maggio 2011 23:31
Monaco, altra pole di Vettel
Paura per l'incidente a Perez

Nelle qualifiche di Montecarlo miglior tempo per il tedesco della Red Bull. La Ferrari di Alonso è quarta dietro a Button e Webber. Il messicano della Sauber sbatte dove nel '94 si schiantò Wendlinger: è stato trasferito cosciente in ospedale, non ha fratture ma salterà il GP

MONTECARLO (Monaco), 28 maggio 2011 - Sebastian Vettel centra la quinta pole position su sei gare ma non c’è gran voglia di festeggiare nel paddock per il brivido vissuto alle 14. 57 per l’incidente di Sergio Perez: il debuttante messicano, che fa parte della Ferrari Driver Accademy, stava effettuando il primo giro lanciato quando in staccata all’uscita del tunnel ha perso il controllo della vettura con una dinamica molto simile a quella che era costato un tremendo botto al mattino a Nico Rosberg e giovedì a Vitantonio Liuzzi, ed è finito contro il muso sul guard-rail di destra. La Sauber ha continuato la sua corsa impazzita contro la cuspide e al box del team svizzero si è rivissuto il dramma di Karl Wendlinger che per un incidente simile finì in coma. Il pilota è rimasto infatti dentro la vettura senza dare apparenti segnali e ci sono voluti alcuni minuti per estrarre il pilota dall’abitacolo. Perez ha poi dichiarato di voler correre, ma i medici hanno preferito trattenerlo in ospedale per le prossime due notti..


PEREZ COSCIENTE — Le prove sono state interrotte per 38 minuti per poter liberare la pista dai detriti e ripristinare le barriere. Accanto al leader iridato in prima fila Button, in seconda Webber e Alonso (che in qualifica ha un po’ perso la brillantezza espressa nelle libere) con Schumi e Massa in terza. Assai penalizzato dall’incidente di Perez è risultato Hamilton, che si stava lanciando quando sono apparse le bandiere rosse.

NESSUNA FRATTURA — Il primo aggiornamento su Perez è confortante: il messicano non ha riportato fratture, ma solo qualche contusione. Per precauzione, comunque, resterà in osservazione all'ospedale Princesse Grace di Montecarlo.

PENALITA' LEWIS — La griglia è stata poi modificata nel tardo pomeriggio: Lewis Hamilton è stato infatti penalizzato con la cancellazione del tempo ottenuto nella Q3 per aver saltato la chicane nell'unico giro portato a compimento e per questo domani partirà dalla quinta fila con il nono tempo (era settimo), sempre che Sergio Perez sia autorizzato a prendere il via. Guadagnano una posizione Nico Rosberg (Mercedes) e Pastor Maldonado (Williams) che scatteranno dalla quarta fila, rispettivamente con il settimo e l'ottavo tempo.

COSÌ LA Q2 E LA Q1 — La sessione si chiude con Hamilton davanti per due millesimi a Vettel e a Button. Quarto è Alonso e quinto Massa. Per la prima volta quest’anno le Renault, tradizionalmente forti su questo tracciato restano fuori dai 10 che lottano per la pole: Petrov è finito 11°, mentre Heidfeld ha chiuso addirittura 16° davanti a Buemi (Toro Rosso). Fuori anche Barrichello (Williams), Kobayashi (Sauber) e le due Force India di Di Resta e Sutil. In Q1 il più veloce di tutti è Hamilton, davanti a Button e Vettel mentre Alonso è settimo e Massa decimo. Purtroppo, come ormai capita di consuetudine, fuori gli unici due italiani. Jarno Trulli 19° e Vitantonio Liuzzi che non ha preso parte alle prove dopo l’incidente nelle libere a Santa Devote nella quale ha danneggiato pesantemente la sua Hrt. Probabile che l’incidente sia stato causato da un problema alla sospensione posteriore sinistra visto che il compagno di squadra Narain Karthikeyan è stato tenuto precauzionalmente ai box dopo che al termine delle libere era stato scoperto un problema in quel particolare. Con loro eliminati anche anche Kovalainen (18°), Alguersuari (20°, penalizzato da un contatto che ha danneggiato l’ala anteriore) e le Marussia Virgin di Glock e D’Ambrosio.

OSPITI — Invece i meccanici della Mercedes hanno fatto un autentico miracolo, riparando a tempo di record la vettura di Nico Rosberg che ha chiuso la prima fase con l’ottavo tempo. Ad assistere alle prove c’erano anche Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli ("ho deciso di rovinarmi il fine settimana, non chiedetemi se sono più teso per Montecarlo o per l’Inter") e lo slalomista Giuliano Razzoli, oro olimpico lo scorso anno.

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 29 maggio 2011 20:48
Montecarlo, ancora Vettel
Alonso lotta ma è secondo

Il campione del mondo precede Alonso e Button dopo una gara avvincente. Decisivo l'ingresso della Safety Car. Massa deve ritirarsi dopo uno scontro successivo a un contatto con Hamilton

MONTECARLO (Monaco), 29 maggio 2011 - Se anche la Safety car diventa un’alleata allora nessuno, ma proprio nessuno potrà fermare la riconferma di Sebastian Vettel a campione del mondo. Il tedesco ha trionfato anche nel GP di Monaco e adesso sono 5 le vittorie stagionali su 6 gare. Sembra quasi troppo perfetta questa stagione di Sebastian, bravissimo e anche fortunato come successo oggi. Quando era in piena lotta difensiva, braccato dagli scatenati Fernando Alonso e Jenson Button - in possesso di gomme più fresche delle sue - ha portato a casa il successo grazie alla Safety car che è dovuta entrare per l’incidente di Vitaly Petrov (portato in ospedale per accertamenti, non pare grave). Bandiera rossa al 72° dei 78 giri in programma, nuova procedura di partenza dietro alla vettura di sicurezza (ma con gomme nuove per tutti) e vittoria pressoché blindata.


CHE FINALE — Chissà come sarebbe finita, chissà se Alonso e la Ferrari avrebbero avuto una chance di attacco. Non lo sapremo mai. Sappiamo invece che il Cavallino ha corso e lottato bene, chiudendo con un secondo posto che fa morale, ma soprattutto assai comodo a Vettel, che incamera altri 25 pesantissimi punti e difficilmente sarà ora raggiungibile. La buona sorte di oggi non è però affatto regalata: Sebastian fino al momento clou della corsa si era meritato tutto, con l’ennesima partenza perfetta dalla pole e l’ennesima gestione totale del GP. Senza mai farsi prendere dall’apprensione, nemmeno quando Button ha momentaneamente preso la testa della corsa perché al primo pit stop l’inglese aveva montato le più veloci super soft rispetto alle morbide del tedesco e del ferrarista.


RIMPIANTI JENSON — Proprio Button però può mangiarsi le mani: se avesse montato le soft la sua gara avrebbe potuto essere molto differente. Invece ha dovuto fermarsi una terza volta e difatti ha chiuso sì sul podio, ma sul gradino più basso. Sempre meglio del compagno di squadra Lewis Hamilton. L’inglese ha speronato Felipe Massa (poi ritiratosi pochi metri più avanti sotto il tunnel per aver sbattuto sul guard rail), si è beccato la penalità e poi ha speronato anche Maldonado. Facile che prenda un’altra penalità, che però stavolta dovrà scontare la prossima gara in Canada.


NEGLI SCARICHI — Nel complesso è stato un GP divertente. Hamilton ne ha combinate di tutti i colori, ma ha anche regalato un momento emozionante quando ha sorpassato Schumacher in fondo al rettilineo d’arrivo. Là dove Alonso è stato bravissimo a sorpassare Webber al via, ponendo le basi per il secondo posto finale. Vettel ha optato per la strategia a una sosta, Alonso per quella a due, nel finale si è davvero trovato negli scarichi del tedesco. Un peccato la Safety car che ha neutralizzato tutto. Ma forse nemmeno la vittoria della Ferrari avrebbe potuto cambiare la storia di una stagione che sembra già scritta.

Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 12 giugno 2011 01:02
Canada, Vettel fa il tiranno
Sua la pole ma Alonso è 2°

Nelle qualifiche del GP a Montreal il leader iridato della Red Bull scatenato conquista la sesta pole stagionale. Le Ferrari però sono vicinissime: lo spagnolo è secondo, Massa terzo, poi Webber

MONTREAL (Canada), 11 giugno 2011 - Sebastian Vettel è sempre il tiranno della F.1, la Ferrari stavolta gli è in scia. Le qualifiche del GP del Canada hanno confermato la forza del tedesco della Red Bull, alla sesta pole stagionale ma anche evidenziato che l'ottimismo della Ferrari per questa gara era giustificato. Il secondo e il tezo posto di Alonso e Massa, molto vicini allo scatenato tedesco, lasciano ben sperare i tifosi italiani in vista del GP di domani, in programma alle 19.

BENE NICO — Le Ferrari hanno preceduto l'altra Red Bull di Mark Webber e la McLaren di Lewis Hamilton. Poi c'è la Mercedes del positivissimo Nico Rosberg e a seguire Button e Schumacher.

COSÌ Q1 E Q2 — In Q1 il più veloce è stato Alonso, non hanno invece passato il taglio Alguersuari (molto falloso in frenata in tanti punti del tracciato), Trulli, Kovalainen, Liuzzi, Glock, Karthikeyan e D'Ambrosio, quest'ultimo nemmeno all'interno del 107% richiesto per poter partecipare al GP. In Q2 un'altra Ferrari davanti a tutti, quella di Felipe Massa. Non hanno invece passato l'eliminatoria Di Resta, Maldonado, Kobayashi, Sutil, Buemi, Barrichello e De la Rosa. La gara si annuncia molto interessante ma ci sarà comunque da considerare il fattore maltempo, visto che è prevista pioggia.

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 12 giugno 2011 01:05
Alonso: "Ora si può fare"
Vettel: "Ci sarà da lottare"

Il ferrarista molto fiducioso in vista del GP: "È la miglior qualifica dell'anno, la prima fila ci darà qualche possibilità di vittoria". Il tedesco della Red Bull: "Non è il tracciato più adatto a noi ma siamo comunque veloci, vedremo che succede"

MONTREAL (Canada), 11 giugno 2011 - "Per domani sono molto fiducioso, è stato il miglior risultato dell'anno per la Ferrari, siamo molto contenti e poteva anche andare meglio, vediamo domani". Fernando Alonso ci ha sempre creduto, ora che è in prima fila ci crede ancora di più. Nella qualifiche di Montreal il secondo posto dello spagnolo dà finalmente al due volte iridato l'occasione che tanto aspettava dall'inizio della stagione. Sebastian Vettel e la Red Bull restano fortissimi, ma stavolta non ci saranno avversari in mezzo. E Fernando vuole approfittarne.


METEO DIVERSO — "Domani - ha detto - le condizioni cambieranno, la prima fila è un'ottima posizione per cominciare e avremo delle possibilità di vincere. Chiaramente su un tracciato come questo, dove il carico aerodinamico non ha il peso che ha altrove, le nostre carenze sono un po’ mascherate ma è altrettanto vero che tutte le novità che abbiamo portato qui hanno funzionato secondo le nostre aspettative e ciò è importante per il prosieguo del campionato perché vogliamo lottare per risultati importanti. Domani potrebbe piovere, il che renderebbe la corsa ancora più caotica rispetto al solito: dovremo essere pronti ad sfruttare ogni opportunità. Cercheremo di mettere pressione sulle Red Bull sin dalla partenza ma sappiamo che la McLaren sarà anch’essa molto forte, soprattutto perché dispongono di un’ala posteriore forse più adatta alle condizioni di pista bagnata".

FELIPE CONTENTO — Soddisfatto per la terza piazza anche l'altro ferrarista Felipe Massa: "È stato un buon fine settimana, siamo stati molto performanti e abbiamo avuto un buon passo. Il distacco dalle Red Bull è minimo, domani il meteo sarà diverso ma abbiamo una buona posizione per cominciare e siamo contenti del lavoro fatto dal team".

SEB TRANQUILLO — Sebastian Vettel conferma indirettamente l'ottimismo Ferrari: "Ci sarà da lottare - ha detto il tedesco - se avrò un problema al Kers non avrò scelta e non potrò fermare le Ferrari. In questo weekend non ho avuto guai e il sistema funziona al meglio. Mark ha avuto un problema oggi, penso che la squadra possa sistemarlo ma dobbiamo comunque aspettare e vedere". In ogni caso il leader del campionato non perde la fiducia, sa di poter disporre di una grande vettura: "Sappiamo che non è il tracciato più adatto a noi, visto che ci piacciono i curvono veloci. Ma oggi avevamo il pacchetto più veloce, quindi possiamo essere fiduciosi. Non è mai facile e non sará facile nemmeno domani, come del resto è capitato anche nelle ultime due gare. Siamo pronti a lottare, vediamo cosa succede".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 12 giugno 2011 01:12
Bahrain, niente GP 2011
La rinuncia è definitiva

Gli organizzatori hanno fatto un passo indietro, dopo i disordini in corso nel Paese. La gara, fissata per il 13 marzo e poi spostata al 30 ottobre, con lo slittamento dell'India a dicembre, è stata cancellata "per evitare di prolungare la stagione con una decisione insoddisfacente per la F.1". Il Mondiale dovrebbe concludersi, come previsto, il 27 novembre in Brasile

MILANO, 10 giugno 2011 - Gli organizzatori del GP del Bahrain hanno rinunciato definitivamente alla gara che avrebbe dovuto svolgersi il 30 ottobre sulla pista di Sakhir. L'appuntamento, che doveva aprire il Mondiale di F.1 a marzo, era stato congelato per i disordini nel Paese e poi inserito nuovamente in calendario al posto del GP dell'India, fatto slittare a dicembre. I team, contrari al prolungamento del campionato fino a dicembre, non hanno approvato il nuovo programma varato recentemente dal Consiglio Mondiale della Fia, con il presidente della Fia, Jean Todt, che aveva invitato il patron del Mondiale, Bernie Ecclestone, a proporre una nuova versione del calendario.


PASSO INDIETRO — La situazione complessa è stata risolta dal passo indietro degli organizzatori del GP del Bahrain, che hanno formalizzato la propria rinuncia con un comunicato. "È apparso chiaro - si legge - che non si potesse rispettare questa data (il 30 ottobre, ndr) e rispettiamo pienamente la decisione", ha detto Zayed R. Alzayani, presidente del Bahrain International Circuit. Il Bahrain non voleva assolutamente vedere una gara che prolungasse ulteriormente la stagione e che non fosse soddisfacente per la F.1, i piloti, i team o i fans. Vogliamo che il nostro ruolo in F.1 continui a essere positivo e costruttivo come è sempre stato. Quindi, nell'interesse dello sport, non cercheremo di ottenere l'introduzione della gara nel calendario di quest'anno. Aspettiamo di accogliere i team, i piloti e i tifosi il prossimo anno". La cancellazione del GP del Bahrain potrebbe consentire al GP dell'India di riposizionarsi nella data del 30 ottobre. In tal caso, il Mondiale terminerebbe il 27 novembre, come previsto, con il GP del Brasile.

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 13 giugno 2011 00:45
Canada, trionfa Button
Vettel 2°, Alonso ritirato

A Montreal superlavoro per la Safety car e maltempo protagonista: vince l'inglese della McLaren davanti al tedesco della Red Bull che sbaglia all'ultimo giro. Ferrari sfortunata, Massa è 6°

MONTREAL (Canada), 12 giugno 2011 - Automezzi per rimuovere l’acqua, addetti con scope e palette per pulire la pista, idrovore disperatamente al lavoro, Safety car totale protagonista e quasi sempre inquadrata: in questo scenario da lupi, a Montreal sono andati in scena due GP del Canada, prima con 25 tormentatissimi giri interrotti dal diluvio. Poi con una seconda parte di gara ripresa dopo quasi due ore di interruzione. Un vero disastro questa settima prova del Mondiale, pesantemente condizionato dal maltempo prima e soprattutto durante la corsa.


FINALE CLAMOROSO — Ma, per la cronaca, il clamoroso ultimo giro in cui Jenson Button ha passato Sebastian Vettel è stato davvero emozionante. Il tedesco della Red Bull aveva la gara in pugno ma, braccato dall’inglese della McLaren, ha sbagliato una frenata e Jenson gli ha soffiato il successo. Che forse non cambia molto negli equilibri del campionato ma ha acceso sicuramente il finale di una corsa pazzesca che è durata quasi 4 ore. Sul podio anche Webber davanti a un redivivo Michael Schumacher, bravo nella seconda parte di gara con le gomme intermedie. Niente da fare per la Ferrari, che sognava in grande dopo le ottime qualifiche di ieri. Fernando Alonso si è ritirato per una collisione con Jenson Button, Felipe Massa ha chiuso solo al sesto posto. Un bottino magrissimo, ma gli errori, e anche oggi al Cavallino ne hanno commessi parecchi, si pagano cari.


COSÌ IL VIA — Il via col bagnato dietro alla Safety car ha tolto sicuramente emozione e lasciato presagire nulla di buono. Tutti in fila per cinque tornate e poi il via della gara con Alonso subito all’attacco di Vettel, bravo in staccata a difendere la prima posizione. E’ stato Lewis Hamilton a movimentare le prime battute con un attacco al limite a Webber che, toccato, si è girato perdendo qualche posizione. Nemmeno il tempo di leggere la comunicazione che il contatto era finito sotto investigazione, che Hamilton ne ha combinate altre due. Prima sbagliando un sorpasso all’esterno su Schumacher (come minimo ambizioso), poi tamponando il compagno di squadra Button in pieno rettilineo d’arrivo, rimettendoci la gara perché ha perso aderenza e sbattuto contro il muretto, danneggiando irreparabilmente la sua McLaren.


BUTTON RIMONTA — Il nuovo ingresso della Safety car ha sicuramente aiutato le Ferrari che avevano perso in quei 4 giri almeno tre secondi da Vettel. Ripartenza al 14° giro con penalità inflitta a Button per velocità ridotta in regime di Safety car, ma con tutti gli occhi puntati sull’inglese che dopo l’incidente con Hamilton è rientrato ai box per mettere le intermedie. Scelta apparentemente azzeccata perché Jenson si è messo a girare in quella fase tre secondi sotto al tempo dei migliori. Al 18° giro così alla Ferrari hanno rotto gli indugi portando Alonso ai box per mettere le intermedie. Lo spagnolo è rientrato in pista proprio davanti a Button. Ma al 20° passaggio la pioggia ha aumentato l’intensità e così Alonso e Button sono dovuti tornare ai box per rimettere le full wet, se non altro “aiutati” dal nuovo regime di Safety car per la scarsissima visibilità. La direzione gara ha così deciso al 25° giro di sospendere la corsa. Con la bandiera rossa le vetture si sono posizionate sullo schieramento di partenza con Vettel seguito da Kobayashi, Massa, Heidfeld, Petrov, Di Resta, Webber e Alonso. In attesa della fine dell’acquazzone, attesa che si è protratta per oltre due ore. Un periodo interminabile, con panini e bevande calde per i meccanici inzuppati dalla pioggia. Poi nuovo via dietro alla Safety car per altri sei giri. Le traiettorie più asciutte hanno convinto al rientro ai box per il montaggio delle intermedie, situazione che, ancora una volta, non ha affatto sfavorito Vettel.


GUAI FERRARI — Alonso invece si è accodato a Massa, è tornato in pista nelle posizioni di retrovia e (era il 37° giro) ha attaccato Button all’esterno: ne è seguito un contatto e la sua Ferrari è rimasta appesa a un cordolo per un amarissimo ritiro. Proprio nella gara in cui Alonso aveva effettuato la miglior qualifica è invece arrivato il primo 0 della stagione, roba a dir poco terribile per il morale. E nemmeno Massa si è divertito in questa fase. Prima ha dovuto sudare dietro Kobayashi. Poi si è visto sorpassare da Schumacher mentre era in sorpasso sul giapponese. Poi, dopo il cambio delle gomme, al 54° giro, nel doppiare Petrov ha messo le slick sul bagnato ed è andato a sbattere rovinando il muso. Per lui una nuova sosta e fine delle speranze di podio.

VETTEL UMANO — Nuovo ingresso della Safety car per un tamponamento di Heidfeld e fase finale con un bellissimo duello tra Schumacher, Webber e Button risoltosi con quest’ultimo in grado di passare entrambi e all’attacco di Vettel per gli ultimi 4 giri. Sembrava non potercela fare, invece ci ha creduto fino alla fine e ha indotto all’errore il tedesco campione del mondo, per un giorno tornato più umano.

Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 27 giugno 2011 14:18
Valencia, dominio Red Bull
Vettel in pole, Alonso è 4°

Nelle qualifiche del GP d'Europa le vetture di Newey scatenate: il tedesco centra la settima pole del 2011 davanti al compagno di squadra Webber. A seguire Hamilton (McLaren) e la Ferrari dello spagnolo. Quinto Massa

VALENCIA (Spagna), 25 giugno 2011 - Faceva bene ieri Fernando Alonso a temere la Red Bull. L'ennesimo straordinario Sebastian Vettel ha fatto sua anche la pole del GP d'Europa, confermando la supremazia delle vetture di Adrian Newey, sempre in pole quest'anno (8 gare su 8). E nello specifico si tratta della settima pole stagionale per il campione del mondo in carica, ansioso di cancellare la sconfitta all'ultimo giro di Montreal.

AVVERSARI — Potrebbe farcela anche se domani dovrà guardarsi da avversari molto agguerriti. Webber è immediatamente alle sue spalle, seguito da Lewis Hamilton con la McLaren e dalla Ferrari di Fernando Alonso. Sesto tempo per l'altra rossa di Felipe Massa. Di sicuro la Red Bull e Vettel fanno paura: il tedesco è stato l'unico a scendere sotto la barriera dell'1'37".

ITALIANI FUORI — Eliminati in Q1, tra gli altri, i nostri Trulli (Lotus) e Liuzzi (Hispania). "Ho avuto problemi di traffico - ha detto il primo - ho provato il tutto per tutto ma sono stato rallentato. Servosterzo? La situazione è sempre la stessa". Non va meglio all'altro italiano: "Ci siamo un po' persi, ho dovuto spingere, non ho potuto raffreddare bene le gomme, abbiamo perso il posteriore già al secondo settore. Glock era veloce per noi questa volta, domani in gara potrebbe andare meglio". In Q2 le qualifiche sono state sospese qualche minuto per un testacoda di Maldonado cui si è spenta la monoposto in curva. L'interruzione è servita per rimuovere la Williams dalla traiettoria.

Gasport

Fonte: gazzetta
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