Fabio Gianfico, Mitsubishi Lancer Evo IX, primo meritatamente al termine di una gara bella e tirata. Renato Travaglia, Grande Punto Abarth, secondo a consegnare definitivamente il titolo italiano costruttori alla Fiat.

In sintesi queste le due notizie principali del 26° Trofeo Aci Como ultima gara della serie tricolore , una gara bella, chiusura degna di una stagione indimenticabile per il rallismo tricolore. Fabio Gianfico e Liberato Mongillo hanno regalato alla Mitsubishi, quella del Team MRT By Nocentini, una vittoria particolarmente significativa.

La gara del Napoletano è stata di assoluto rilievo ed il suo successo, anche se chiarente favorito dalla foratura patita da Travaglia nella prima tappa, completamente meritato soprattutto per il modo con cui il vincitore ha saputo resistere proprio al ritorno del campione trentino.
Travaglia, che aveva chiuso la prima tappa al settimo posto ad 1’13”9 da leader causa una foratura, si è dimostrato comunque il pilota più forte in gara. Oggi il trentino ha fatto valere la sua classe cristallina recuperando posizioni su posizioni , realizzando tempi si assoluto rilievo. Lentamente ma con decisione Travaglia è risalito in seconda posizione cosa questa che ha dato alla Fiat la certezza del titolo italiano costruttori . Un risultato importante che si affianca a quello già raggiunto da Giandomenico Basso che, sempre grazie alla Grande Punto Abarth, si era già assicurato il titolo costruttori. Alla fine solamente 7”3 lo hanno diviso dalla vittoria.

Ma la gara lariana ha assegnato un altro importante trofeo. Aldo Calabrini e Carlo Verdelli si sono infatti aggiudicati il Trofeo d’Italia Rally Gt con la loro Porsche Cayman S .
Il pilota di Varese è stato il protagonista assoluto della stagione del ritorno delle belle ed impegnative Gt nel mondo dei rally. Una stagione ricca di spunti che ha convogliato l’interesse del pubblico e degli addetti ai lavori verso questa nuova categoria . Ora, con qualche ritocco, ma soprattutto con i preannunciati arrivi di altre vetture e piloti il futuro si fa particolarmente interessante. Calabrini è giunto a Como al secondo posto dietro alla Porsche Cayman S di Massimo Pigoli.

Queste li risultati più significativi di una gara che ha comunque regalato anche altri importanti titoli come la vittoria nel Trofeo Csai Under 25 andata all’alessandrino Andrea Torlasco, qui sesto assoluto, quella nel Trofeo Csai Diesel, andata al ligure Alessio Pisi, vincitore con la sua Fiat Grande Punto del trofeo Abarth Oro Diesel, e quella nel Trofeo Csai Gruppo A andata al veneto Luca Ghegin su Honda Civic.

Ultimi risultati di una stagione intensa conclusasi in maniera degna sulle rive del Lago di Como. Ritornando alla cronaca della corsa da sottolineare anche le prove di coloro che si sono piazzati alle spalle dei primi due. In particolare quella di Maurizio Angrisani , Mitsubishi Lancer Evi IX della Vomero Racing, a lungo secondo e poi sorpassato proprio in vista del traguardo dal rimontante Travaglia.
Sfortunata ma assolutamente spettacolare anche la gara di Luca Cantamessa, compagno di colori di Gianfico, rallentato nella prima tappa da problemi al differenziale e poi veloce nella seconda, speso sui tempi di Travaglia.
Al quinto posto ha chiuso il primo dei piloti locali Carlo Galli che ha avuto un calo sul finale della corsa. Sesto assoluto ha chiuso come detto Andrea Torlasco che è terminato per solo 6” davanti a Tobia Cavallini. Il pilota di Empoli, in gara con la Peugeot 207 Super 2000 abitualmente portata in gara da Luca Rossetti, ha iniziato la sua avventura in salita, subito problemi ad un semiasse, per poi continuare con una serie di alti e bassi che non gli hanno consentito di recuperare verso posizioni più importanti. A chiudere primi dieci si sono poi classificati Felice Re, Grande Punto Abarth, Stefano Bizzarri, Mitsubishi Lancer, e Marco Mauri, Renault Clio Super 1600.

Rally di Como, Classifica Finale
01. Fabio Gianfico - Mitsubishi - in 1h46’21”7
02. Renato Travaglia - Abarth - + 7”3
03. Maurizio Angrisani - Mitsubishi - +25”4
04. Luca Cantamessa - Mitsubishi - + 39”5
05. Carlo Galli - Mitsubishi - +1’02”9
06. Andrea Torlasco - Renault - + 1’03”2
07. Tobia Cavallini - Peugeot - + 1'09.4
08. Felice Re - Abarth - + 2’11”4
09. Stefano Bizzarri - Mitsubishi - + 3’29”2
10. Marco Mauri - Renault - + 3’54”7

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La Scuderia Maverik Rally Team ritorna dall’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally, il 26° Trofeo ACI Como, con un comunque onorevole quarto posto assoluto con il pilota astigiano Luca Cantamessa.

Il team guidato da Gianluca Suzzi e Giovanni Farneti ha portato a casa una più che positiva quarta posizione assoluta, maturata dopo essersi visti voltare le spalle dalla fortuna nel corso della prima frazione di gara, nella quale un problema al differenziale della Mitsubishi Lancer Evo IX gestita dal team MRT by Nocentini ha fortemente rallentato l’alfiere della Scuderia Maverik, costringendolo nella seconda giornata a una decisa rimonta sino alla quarta posizione, segnando tempi di vertice.

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Sebastien Loeb ha vinto l’edizione del debutto del Rally d’Irlanda, terza e ultima novità nel Campionato del Mondo Rally 2007.

Dopo il ritiro del rivale Marcus Gronholm durante la prima giornata, l’alsaziano, alle prese anche con problemi alle sospensioni nelle prime battute della giornata di venerdì, ha controllato la gara, mantenendo un ritmo molto alto anche nel finale e concludendo in testa sia nel rally che nel Campionato Piloti, con sei punti di vantaggio sulla prima guida Ford.

Al secondo posto, alla guida della seconda Citroen C4 WRC, si è piazzato un velocissimo Daniel Sordo, che così completa una doppietta in casa Citroen, precedendo uno strepitoso Jari-Matti Latvala, al primo podio mondiale in carriera, dimostrandosi anche questo weekend la vera rivelazione della stagione sulla Focus del team Stobart e rifacendosi dell’errore pagato a carissimo prezzo in Giappone, due settimane or sono. Errori che, in un rally così mutevole come quello irlandese, sono costati cari, oltre a Gronholm, a Chris Atkinson e Xavier Pons, entrambi usciti nelle prime battute, così come Henning Solberg, Manfred Stohl e Kris Meeke.

Petter Solberg ha concluso al quinto posto il rally più difficile mai corso da lui, dice, subito dietro un costante Mikko Hirvonen, chiamato da Malcolm Wilson ad evitare errori per mettere il Titolo in cassaforte con una gara d’anticipo.

La zona punti è completata da Guy Wilks, sesto con una vecchia Subaru Impreza WRC, quindi un regolare Matthew Wilson, per la seconda volta in due rally nei punti, e il locale Gareth MacHale, miglior pilota di casa. Completano la top ten Andreas Mikkelsen sulla Focus della Ramsport e Niall McShea, miglior pilota tra le vetture di Gruppo N su Subaru Impreza STi.

Se da una parte, quella rossa, si pensa già al Rally del Galles, dove Loeb - qualora Gronholm vincesse - deve pensare a stare nei top 5, in casa Ford si festeggia il secondo titolo Costruttori consecutivo in due stagioni, grazie al quarto posto di Hirvonen, che ha permesso alla Casa dell’Ovale Blu di confermare il successo dello scorso anno. Ma ora, in Galles, c’è da pensare anche a quello Piloti…

WRC - Irlanda, Classifica finale
01. Sebastien Loeb - Citroen - 3:01:39.2
02. Daniel Sordo - Citroen - 3:02:32.6 - +53.4
03. Jari-Matti Latvala - Ford - 3:03:27.4 - +1:48.2
04. Mikko Hirvonen - Ford - 3:03:56.9 - +2:17.7
05. Petter Solberg - Subaru - 3:04:35.0 - +2:55.8
06. Guy Wilks - Subaru - 3:07:37.1 - +5:57.9
07. Matthew Wilson - Ford - 3:11:44.1 - +10:04.9
08. Gareth MacHale - Ford - 3:12:47.5 - +11:08.3
09. Andreas Mikkelsen - Ford - 3:14:47.4 - +13:08.2
10. Niall McShea - Subaru - 3:18:11.3 - +16:32.1

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Avrebbe dovuto essere il trampolino di lancio per il titolo del PWRC di Mark Higgins ed invece è stato lo stop definitivo alla corsa iridata. La sintesi del Rally d’Irlanda, penultima prova del mondiale rally, iniziato giovedì scorso, per Top Run Racing si racchiude in queste poche parole, la corsa per la vittoria del pilota inglese si è interrotta nel pomeriggio odierno durante l’ultima prova speciale della seconda tappa, la quale ha confermato l’ennesimo tradimento della Dea Bendata.

Sino ad allora, per ben 15 prove speciali, Mark Higgins e la sua Lancer EVO IX gruppo N erano riusciti ad andare al comando della gara PWRC ed a rimanerci senza vacillare, prima che la foratura del pneumatico posteriore sinistro, arrivata in modo repentino al termine dell’impegno, ha proiettato la vettura fuori strada essendo diventata inguidabile. E’ stata la fine della corsa, la fine anche di un sogno, quello che la squadra inseguiva dallo scorso febbraio, quello che pure Higgins ed il suo copilota Scott Martin avevano progettato con attenzione.

Higgins avrebbe potuto anche riprendere la gara con il “Super Rally”, rientrando perciò nella terza tappa con una penalità di cinque minuti, ma il risultato finale non sarebbe cambiato. Per di più la decisione, anche di coscienza, è stata presa con l’equipaggio stesso nella massima serenità in quanto Higgins è ancora convalescente dall’infortunio domestico ad una spalla patito ancora prima dell’impegno in Giappone ed anche in questa occasione ha perciò guidato in non perfette condizioni fisiche, debilitato dal dolore fisico.

Nelle due giornate di gara Higgins, portacolori della Island Motorsport, non aveva comunque lasciato scampo a nessuno degli avversari nella corsa al titolo, aveva preso la testa della gara con autorità e l’aveva tenuta senza lamentare la minima difficoltà sia di guida che tecnica, a conferma che l’alloro iridato, per mano sua, poteva davvero tornare in Italia. “Rimane il rammarico di non aver acquisito un obiettivo così importante– commenta l’avvocato Renato Russo, del direttivo di Top Run – che sicuramente ci meritavamo. Per l’intera stagione credo che siamo stati un riferimento per tutti, nel PWRC, abbiamo confermato la nostra forza e la nostra organizzazione e tutti ce le hanno riconosciute. Adesso ci concentriamo per il titolo inglese, che verrà giocato in Galles tra due settimane ma abbiamo già la mente alla stagione 2008: stiamo gettando le basi per riproporre la joint con Higgins stesso. Ci sono allo studio grandi progetti, con i quali vogliamo riconfermarci ai vertici mondiali con l’avvento delle vetture dell’ultima generazione. A breve verranno rivelati i dettagli del nostro lavoro che guarda al futuro”.

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La squadra Citroen ha realizzato una formidabile doppietta in terra irlandese. Gli equipaggi formati da Loeb/Elena e Sordo/Martì hanno conquistato rispettivamente il primo e secondo posto al termine di una corsa molto difficile, disputata su di un terreno irto di trappole.

Si tratta di un risultato importantissimo per Loeb, che in seguito al ritiro di Marcus Grönholm si ritrova catapultato al primo posto del mondiale piloti con sei lunghezze di vantaggio sul finlandese quando manca solo il Rally di Gran-Bretagna per concludere il campionato 2007.

"A causa del problema ad un ammortizzatore incontrato nella PS 2, abbiamo vissuto un inizio di gara un po' stressante. In seguito ci siamo ritrovati in buona posizione per vincere il rally effettuando un'operazione eccellente nel campionato piloti," ha indicato Loeb.

"La cosa più importante su queste strade molto difficili era trovare il ritmo giusto per non subire il terreno e poter sfruttare al meglio le qualità della nostra C4. Non è stato facile e sono davvero contento che ci siamo imposti a Sligo," ha aggiunto il francese.

Il bilancio è molto positivo anche per Dani Sordo. "Più che un rally su asfalto, è piuttosto una prova su fango. Non è stata una gara semplice da affrontare a causa della presenza di numerose trappole. In queste condizioni, la nostra C4 ha mostrato una competitività temibile. Sono felice di ottenere il quarto podio consecutivo," ha concluso lo spagnolo.

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Petter Solberg ha affrontato la terza ed ultima tappa del Rally d'Irlanda con l'unico obiettivo di conservare il suo quinto posto assoluto. A parte una foratura a livello del pneumatico posteriore sinistro che si è ritrovato totalmente sgonfio al termine della prima speciale, la giornata del norvegese è stata abbastanza sgombra di problemi.

Petter ha concluso la prova segnando un tempo scratch. Grazie alla sua quinta posizione il norvegese ha conquistato quattro punti in entrambi i campionati piloti e costruttori.

"E' stato il rally più difficile che abbia mai disputato, ma il weekend è stato gradevole. E' stato un rally molto particolare per Phil e me perché abbiamo dovuto lavorare come una vera squadra per superare tutte le trappole," ha spiegato Solberg.

"Ed alla fine non abbiamo commesso errori. La vettura funziona sempre meglio e abbiamo potuto segnare dei buoni tempi, il bilancio è quindi piuttosto positivo anche se il risultato non è all'altezza delle aspettative. Adesso lavoreremo molto duramente per il prossimo Rally di Gran-Bretagna," ha aggiunto il norvegese.

Nell'ultima assistenza di sabato, la squadra ha scoperto un problema al motore sull'Impreza di Chris Atkinson, e l'australiano non ha ripreso la strada domenica mattina. Dopo un'analisi dei dati durante la notte e ispezionando di nuovo il propulsore, la Subaru ha preferito ritirare la macchina perché era poco probabile che raggiungesse l'arrivo. Ma grazie al regolamento SupeRally, Atkinson segna comunque due punti per il campionato costruttori.

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Nel mese di dicembre del 1978, il giorno della festa di Sant'Ambrogio, una sessantina di equipaggi si sfidò sulle piste e sugli sterrati dell'area dell'Autodromo di Monza per una competizione mai vista prima: un rally concentrato, senza tappe di trasferimento ma solo con le prove speciali, relativamente corte e tiratissime.
Una scarica di adrenalina per uno spettacolo con i fiocchi. Come quelli che scesero ad imbiancare quella prima edizione del Rally dell'Autodromo che vedeva impegnati piloti eccellenti come Bettega, Pianta, Tabaton, Pinto, Ormezzano e il fresco campione del mondo, con la Fiat 131 Abarth, Markku Alen.

Il fondo nevoso rese ancora più spettacolare la competizione con Alen, su Lancia Stratos, costretto alla resa mentre era al comando. Sorte analoga per Giorgio Pianta, con la 131 Abarth, mentre Lele Pinto, al comando dopo il ritiro di Alen, non concluse oltre il terzo posto, penalizzato dalla strapotenza della sua Ferrari 308 GTB, in crisi sulla neve. Alla fine vinsero Ormezzano e Genova con la Porsche 911 2.7.

Da allora il pubblico è diventato sempre più numeroso, una vera e propria schiera di appassionati che ogni anno ha affollato l'Autodromo in occasione di questa competizione unica nel suo genere, che ha visto impegnati alcuni tra i più grandi piloti di rally.

Tra i protagonisti delle primi edizioni, oltre a quelli citati, vi sono rallysti di vaglia come Waldegaard, Kivimaki, Toivonen, Vudafieri, Cunico, Cerrato, Bacchelli, Zanussi, Pregliasco. Tra gli specialisti di corse in pista, in prestito ai rally, ricordiamo Alboreto, Zanardi, Larini, Capelli, Francia, Tarquini, Montermini, Lavaggi, Capello. Da alcuni anni, anche protagonisti del Mondiale di moto, come Loris Capirossi, Valentino Rossi, Alex De Angelis e Fabrizio Lai accendono la kermesse rallystica monzese.

Il Rally dell'Autodromo, scommessa vincente del 1978, si è trasformato, alla diciottesima edizione, in Rally di Monza, con partenza dalla piazza dell'Arengario, nel centro della città, per arrivare alla formula attuale del Monza Rally Show. Con il gran finale del Master Show, spettacolare appendice introdotta nel 1994, che vede impegnati i migliori equipaggi del Monza Rally Show, in una sfida a eliminazione diretta su un percorso disegnato lungo il rettifilo di partenza.

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Dopo la conclusione del campionato 2007 con il Rally di Cina è stato diramato dagli organizzatori il calendario provvisorio della stagione 2008 dell’Intercontinental Rally Challenge.

Nessuna novità per quanto riguarda i nuovi ingressi, dal momento che sia il Rally delle Asturie in Spagna (ufficialmente) che il Rally del Portogallo (ufficiosamente) furono stati già rivelati. Ma se il calendario è stato ampiamente anticipato dalle indiscrezioni, la novità è il trofeo riservato alle vetture a due ruote motrici, per ripagare il team Jas del grande impegno profuso con le Honda, ripagare quello della Citroen, presente quest’anno con un programma diretto della Casa Madre, e convincere Renault, che diverrebbe il terzo Costruttore francese impegnato in forma ufficiale o quasi.

Inoltre, quei rally che hanno espresso l’intenzione di entrare nel giro della serie alternativa, ci sarà il titolo di IRC Supporter Event, una sorta di purgatorio per chi – per un motivo o per un altro – ancora non può essere inserito a calendario. E già si parla del finlandese Artic, Messico (anche se presente nel calendario WRC) e Acores in Portogallo…

FIA IRC – Calendario 2008
21-23/03 - Safari Rally Kenya (terra)
09-10/03 - Rally de Portugal (terra)
27-28/06 - Belgium Ypres Westhoek Rally (asfalto)
11-12/07 - Rally Russia (terra)
01-02/08 - Rally Vinho di Madeira (asfalto)
22-23/08 - Barum Rally Zlin (asfalto)
12-13/09 - Rally Principe de Asturias (asfalto)
25-27/09 - Rallye di Sanremo (asfalto)
24-25/10 - Rallye International du Valais (asfalto)
07-09/11 - China Rally (terra)

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L’ex pilota della Minardi in F.1, Stephane Sarrazin, dopo esser stato tester (nonché terza guida in alcuni round) del team Subaru nel Mondiale WRC, tornerà a correre nei rally il prossimo weekend al Rally Casinos Algarve, ultima prova del Campionato Portoghese.

Sarrazin, quest’anno impegnato nella Le Mans Series con la Peugeot 908 HDi Diesel, correrà in terra lusitana con una 207 Super 2000 - gestita direttamente da Peugeot Sport, a differenza del pilota locale, che avrà l’appoggio di Peugeot Sport Portugal - per aiutare il pilota ufficiale Bruno Magalhaes a tentare di conquistare il Titolo Costruttori nazionale.

Nella stessa gara ci sarà spazio anche per il suo abituale compagno di squadra Pedro Lamy, che ricoprirà il ruolo di apripista “0” alla guida di una Peugeot 206 RC.

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Luis-Perez Companc, il team leader del team Munchi’s Ford, non si può permettere di affrontare un’altra stagione da finanziatore-pilota nel Mondiale Rally.

L’argentino - proprietario anche di una recente Ferrari di F.1 - avrebbe riferito che schierare due vetture in dieci gare è decisamente troppo per la sua famiglia e che sarebbe propenso a un programma di quattro gare. Azzardiamo Argentina, Messico, Nuova Zelanda e Giappone.

Così potrebbe dissolversi il team “C” della Ford nel Mondiale. O magari no. Infatti, circola voce che Matthew Wilson, con il supporto di una nota bevanda alcolica, e Federico Villagra, con l’ente per il turismo argentino, possano diventare compagni di squadra insieme al protagonista del Trofeo Fiesta 2007, Barry Clark, che potrebbe già dall’anno prossimo fare il salto di categoria, malgrado l’assenza dello sponsor di questa stagione…

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Markko Martin tornerà a correre nei rally al prossimo Memorial Bettega, appuntamento clou del Motor Show 2007, il Salone dell’Automobile di Bologna.

L’estone, la cui ultima apparizione iridata risale al tragico Rally di Gran Bretagna 2005 (morì l’amico e co-pilota Michael Park), guiderà una Subaru Impreza WRC2007 ufficiale della Prodrive.

"Gli organizzatori della gara hanno invitato Markko e il team per questa occasione speciale e noi siamo felici di poterli aiutare", ha detto il managing director Richard Taylor in una nota diffusa dal team di Banbury, presente nel 2004 con il campione 1995 Colin McRae e nel 2005 con il centauro di Tavullia, Valentino Rossi.

Al Memorial Bettega, che si correrà dal 15 al 16 dicembre nell’Area 48 del Motor Show, vedrà al via, oltre a Markko Martin, anche il pilota semi-ufficiale Skoda nel Mondiale, Jan Kopecky, quindi Toni Gardemeister e le due promesse italiane Alessandro Bottega su e Simone Campedelli.

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26-11-2007

Il Suzuki World Rally Team si prepara per la sua seconda uscita nel Rally di Gran Bretagna. Dopo il primo test sull’asfalto della Corsica, la squadra si appresta ad affrontare il difficile sterrato nel sud del Galles reso ancor più insidioso dal tipico clima britannico che comporta nebbia, pioggia ed eventualmente neve e ghiaccio.

Per Nobuhiro Tajima, team principal della Suzuki World Rally Team, "la priorità è quella di continuare lo sviluppo sullo sterrato della SX4 WRC. L’obiettivo dei tre giorni sarà quello di portare la macchina al traguardo, allo scopo di raccogliere più informazioni possibili in previsione del debutto nel Mondiale 2008."

A portare in gara la SX4 WRC sarà il finlandese Sebastian Lindholm la cui ultima partecipazione al Rally di Gran Bretagna risale al 1998, quando arrivò quinto.

Francesco Majetta

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Tutta la comunità rallistica italiana ci aveva sperato, convinta che la CSAI non fosse uscita completamente di senno decidendo di escludere un pezzo di storia dal suo campionato di maggiore prestigio ma a quanto pare non è servito. In seguito alla riunione tenutasi a Torino il 26 novembre 2007 il Comitato Esecutivo della Csai ha deciso di escludere il 28° Rally di San Martino di Castrozza e Primiero dal calendario del Campionato Italiano in modo da avere dieci gare all'attivo come da richiesta dei team ufficiali che di fatto hanno corso dieci prove anche quest'anno, soltanto il Rally di Como.

C'è grande delusione e sconcerto nelle parole di Cristian Marin, organizzatore delle gara, in un intervista rilasciata a TR+ Siamo delusi. Amareggiati. Non meritavamo di essere retrocessi. C'erano sicuramente altre gare che potevano e dovevano uscire dalla serie tricolore. Rally che hanno rapporti ispettivi pessimi. A noi avevano segnalato qualche piccolo “difettuccio”. Ci eravamo già detti disponibili a migliorare anche questi aspetti. Non capisco come si possa decidere di cancellare una gara come la nostra.

Come si può non assecondare il pensiero di Marin? Se già la credibilità della CSAI era ai minimi storici con questa impopolare scelta rischia di scendere ancora di più se si pensa che ora il San Martino farà parte del Trofeo Rally Asfalto che nel solo Triveneto avrà ben tre gare (Rally della Marca (TV), San Martino (TN) e Valli Pordenesi (PN)) sulle nove da disputarsi.

Sempre secondo le parole di Marin non sono esclusi possibili ricorsi Adesso abbiamo intenzione di sederci intorno ad un tavolo e decidere cosa fare. Questa è una decisione inaccettabile.

Sicuramente non sono escluse le polemiche e non è detto che finiscano qua.

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27-11-2007

La Honda Civic Type R R3 farà il suo debutto su terra questa settimana al Rally del Galles, l'ultimo appuntamento del Campionato del Mondo Rally 2007. Al volante della vettura in Gran Bretagna sarà l'ex-campione del mondo junior, Dani Sola, dopo aver tenuto a battesimo la Civic su asfalto nel Rally di Catalunya in Spagna il mese scorso. In quell'evento, Sola vinse la classe R3 contro difficili avversari.

Nonostante la vettura abbia dimostrato le sue credenziali sull'asfalto, recentemente con un importante quinto posto assoluto al Rally du Valais in Svizzera, la terra sarà una nuova sfida, specialmente in uno degli eventi più difficili del WRC, che vedrà al via un numero senza precedenti di ben 121 iscritti. La R3 Type R è conforme agli ultimi regolamenti tecnici rally della FIA. Questa classe è destinata a vetture a due ruote motrici da due litri costruite secondo un set di criteri molto severi per contenere i costi. La Civic Type R R3 è spinta da un nuovo motore Honda sviluppato dalla JAS Motorsport in collaborazione con Mugen.

"La Gran Bretagna è uno dei miei rally preferiti su terra perchè le prove speciali premiano davvero l'impegno," ha detto Dani Sola. "Tuttavia, non sottovalutiamo la sfida che ci aspetta. Come team, non corriamo su terra da luglio e questa nuova R3 non ha mai corso su terra. La nostra missione sarà quella di portare la vettura al traguardo e cercare di dimostrare che possiamo essere competitivi su terra come su asfalto."

Stefano Fini, ingegnere capo di JAS Motorsport, ha aggiunto: "La nostra nuova vettura R3 è ora in vendita per i nostri clienti. La vettura è completamente pronta per la stagione 2008 e parecchi diversi piloti e team hanno già manifestato interesse. Siamo fiduciosi di poter fornire un pacchetto competitivo per i nostri clienti, che diventeranno membri della famiglia Honda."

Fabrizio Corgnati

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