10 cose che dovete sapere di Mourinho
"Non sarò parte del vostro film, il mio film è completamente diverso". Parafulmine, arrogante, speciale, vincente. Si sprecano gli aggettivi per Josè Mario Santos Mourinho Felix, il nuovo tecnico dell"Inter. Sotto la scorza di quello che sembra un robot tutta razionalità, c"è passione e umanità che non viene esteriorizzata. Massimizzare la cura del dettaglio per minimizzare il rischio di sconfitta: è questa la filosofia base del portoghese. Ma siete sicuri di sapere proprio tutto dello " Special One "?
1 - Mourinho non crede all'assunto "il mister ha sempre ragione". In ogni allenamento chiede ai suoi giocatori, passo dopo passo, di modificare e migliorare le sue linee guida. "I giocatori devono esprimere un opinione" è una delle sue massime.
2 - Nelle amichevoli estive, quand'era allenatore del Porto, faceva giocare il primo tempo a 11 uomini e il secondo tempo ad altri 11: i primi, nell'intervallo, dovevano consigliare agli altri, che dalla panchina avevano tifato per i compagni, come stare in campo, quali errori non commettere.
3 - In una di queste partite amichevoli, il Porto si giocava il trofeo ai rigori e Mourinho non sapeva a chi farli battere. Maniche, che era stato sostituito nell'intervallo, si offerse per farlo nonostante fosse "illegale" e trasformò il rigore della vittoria senza che gli arbitri se ne accorgessero.
4 - Uno dei dogmi preferiti di Mourinho è quello di "riposare con il pallone". All'interno di alcune partite, nell'economia di una stagione, è necessario alternare momenti di grande pressione a minuti in cui l'obiettivo non è far male all'avversario ma semplicemente riposarsi con il pallone tra i piedi.
5 - Dopo la stagione storica del "Treble" con il Porto (Campionato, Coppa Portoghese e Uefa), in estate Mourinho aveva paura che i giocatori non avessero più motivazioni. Per questo motivo cercò subito di dare due segnali forti: cessione di un giocatore perchè era tornato dal Brasile 8 chili in sovrappeso e sostituzione di Maniche dopo venti minuti di un'amichevole perchè sembrava accogliere male alcune sue indicazioni dalla panchina.
6 - Prima della finale di Champions con il Porto nel 2004, 8 diversi procuratori hanno contattato Mourinho promettendogli mari e monti per firmare con una grande squadra. All'ultimo fu anche cancellato un meeting con Moratti a Nizza oltre che uno a Manchester con il Liverpool.
7 - Proprio a Nizza, sullo yacht di Abramovich pochi giorni dopo la gara di Gelsenkirchen, Mourinho ha firmato il contratto con il Chelsea. Il presidente e il neo-allenatore hanno discusso progetti e dettagli per tre giorni prima di siglare un quadriennale.
8 - Ad ogni presidente che gli propone un contratto, Mourinho presenta un file powerpoint con il suo piano dettagliato in cui declina aspettative, schemi e metodologie. Contiene degli estratti dalla cosiddetta "Bibbia" di Josè: il suo archivio personale in cui dopo ogni allenamento e dopo ogni partita, appunta meticolosamente dettagli su dettagli. La prima riga di questa presentazione recita: "La squadra è più importante del singolo".
9 - Andrei Villas Boas, uno dei membri del suo staff, è soprannominato Mini-Mourinho. E' a capo del "Dipartimento Studio dell'avversario" dove vengono prodotti senza soluzione di continuità dossier e DVD sulle altre squadre.
10 - Mourinho promette solo 3 cose ai suoi giocatori: "Comunicazione faccia a faccia, qualità del lavoro e ambizione". Quando era sulla panchina del Porto, un giorno fece trovare ai suoi giocatori questa scritta nello spogliatoio: "Da questo momento in ogni allenamento, in ogni partita, in ogni minuto della vostra vita pubblica dovete concentrarvi sull'obiettivo di essere campioni" e alla fine, a caratteri cubitali, un'equazione: "Motivazione + Ambizione + Squadra + Spirito = SUCCESSO".
Michele Gazzetti / Eurosport