Dopo due pareggi, la Juventus riparte e lo fa a velocità supersonica, umiliando i Palermo con una prestazione al limite della perfezione e raggiungendo al secondo posto Roma e Udinese. Imbattuto da sei partite, il Palermo si presentava a Torino con ottime credenziali ma si è presto dovuto arrendere alla dura realtà, che ha evidenziato una supremazia juventina fin troppo netta, come recita il punteggio finale di 5-0. Il tutto a una settimana dal big match con il Milan, il test della verità per capire se la Juve può dire la sua nel discorso scudetto.
Ranieri rinuncia inizialmente Del Piero e, ancora una volta, a Tiago preferendo Iaquinta e Nocerino. Scelte che non fanno una grinza, perché la Juventus mostra subito un'ottima quadratura e domina la scena fin dai primi minuti. Al 4' è proprio Iaquinta ad aprire le danze impegnando su punizione Agliardi, schierato tra i pali al posto dell'influenzato Fontana. Il duello si ripete al 22' ed è ancora il portiere siciliano ad avere la meglio. La Juve concretizza la supremazia prima della mezzora con Trezeguet, che firma l'undicesimo centro stagionale con una spettacolare girata in mezza rovesciata. La reazione del Palermo non arriva, la Juve continua a macinare gioco e al 41' trova il raddoppio con Iaquinta, che sul cross di Camoranesi è lesto a ribadire in rete dopo che Biava gli aveva impedito la prima conclusione.
Colantuono prova a scuotere il Palermo passando al tridente con l'ingresso di Cavani e i rosanero danno qualche timido segnale di risveglio con Zaccardo, che impegna Buffon in girata, e Amauri, che sfiora il palo con un bel colpo di testa in torsione. Al 68' arriva il momento di Del Piero, che ci mette tre minuti ad andare il gol. Lo fa al 71' sulla sua specialità, il calcio di punizione. Magistrale quello che lascia esterrefatto Agliardi e chiude definitivamente l'incontro. Tre minuti ci mette anche Marchionni, che al 75' firma il poker dopo avere appena rilevato Camoranesi. Neanche sul 4-0 la Juve smette di giocare e nel recupero trova anche il rigore, generoso a dir la verità, per un contatto di Biava su Nedved. Dal dischetto è ancora Del Piero a fare centro e a decretare la fine della serata da incubo del Palermo.
Fabio Casati / Eurosport
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