Amauri non ha dubbi: `Qui alla Juve mi giochero` la chance della vita`. D`altra parte il club torinese ha investito, eccome, sull`italo-brasiliano, che fra un mese potrebbe anche vestire l`azzurro. E lui la vuole ripagare. ` Questa e` la chance della mia vita e quindi da subito ho cominciato a dare il massimo - ha spiegato l`ex centravanti del Palermo - . Sono aiutato anche dai compagni, qui siamo alla Juve e quando giochi con grandi campioni tutto viene piu` naturale.`

Nel frattempo la Juve e` partita per Londra, dove si preparera` ai preliminari di Champions League con un trittico niente male: Arsenal, Amburgo e Manchester United. Amauri e` sereno prima della partenza per il Regno Unito, dopo aver smaltito il nervosismo per l`infortunio al sopracciglio che gli ha impedito di essere protagonista al Trofeo Tim. ` Si` si`, il nervosismo e` passato. Ci tenevo a giocare, ma purtroppo sono dovuto uscire - ha dichiarato Amauri - . La concorrenza? Non scherziamo, qui se tutti stanno in forma e` il segno che vinceremo piu` partite possibili e quindi ben venga la miglior condizione per tutti. Siamo un gruppo, la concorrenza non esiste`.

eurosport

Claudio Ranieri ha risposto a Jose Mourinho in punta di fioretto, con tanto di ironia sull'errore anagrafico compiuto dal tecnico dell'Inter nel dargli del vecchio: "Io, che con i miei 70 anni ho una certa esperienza, sarò il primo a complimentarmi con lui quando vincerà...".

In realtà l'allenatore romano festeggerà 57 anni ad ottobre, ma da un paio di ulteriori battute si capisce che l'età del tecnico si appresta a diventare un tormentone nello spogliatoio bianconero. E figurarsi se non è Gigi Buffon a prendere per primo in giro Ranieri: "Però, mister, li porta bene 70 anni!".

Lo stesso Tinkerman continua a scherzarci su, quando si rivolge così a Nedved: "Ehi, vecchio! Guarda che parlava di te...". Intanto, dietro il clima che in casa bianconera appare sull'allegro andante, resta la sostanza dell'ultima replica di Ranieri, con quella postilla cattivella che da ieri qualcuno potrebbe sottoscrivere all'Allianz Arena: "Io lo capisco, a Mourinho hanno chiesto di vincere campionato e Champions... giocando pure bene".

http://www.goal.com/it/Articolo.aspx?ContenutoId=807218

E' una Juventus che piace, quella che sta nascendo, ormai prossima a giocarsi il suo futuro europeo nell'agevole (sulla carta) turno preliminare di Champions. Il dato è certo, lampante, e arriva direttamente dai tifosi, che rispetto allo scorso si sono già superati.

Almeno in termini di abbonamenti sottoscritti: 14.300 di questi tempi lo scorso anno, 17.700 le tessere vendute finora in vista della prossima stagione. Oltre duecento in più rispetto al totale di abbonati fatto registrare lo scorso anno a campagna abbonamenti terminata.

La società di Corso Galileo Ferraris sembra orientata a concedere ancora un po' di tempo ai ritardatari per manifestare la propria fiducia alla Vecchia Signora, nell'intento di sfondare quota 20.000 abbonati.

Per un Olimpico che si annuncia costantemente vicino al tutto esaurito...

http://www.goal.com/it/Articolo.aspx?ContenutoId=807066

Tempo di valutazioni sul forum bianconero www.vecchiasignora.com.

La questione di questi primi giorni di Agosto verte su due giovani promesse del centrocampo bianconero: l'olimpionico Claudio Marchisio, pupillo di Casiraghi, e il neoacquisto Albin Ekdal che tanto bene ha fatto nelle sue prime uscite.

Ebbene gli esisti di un sondaggio dove si chiedeva quale dei due fosse da trattenere in maglia bianconera vede l'utenza spaccarsi in tre tronconi pressoché equivalenti:

Una risicata maggioranza (circa 20 voti) va allo svedese mentre i voti assegnati all'italiano e alla voce "indeciso" sono equivalenti, va detto però che la stragrande maggioranza di coloro che hanno votato aggiunge che preferirebbe trattenerli entrambi, dimostrazione della considerazione con cui i due giocatori sono tenuti.

Marchisio in particolare trova sostenitori già da circa un paio di anni e fino all'arrivo dello svedese in molti avrebbero auspicato un suo utilizzo a fianco al maliano Sissoko.

Il clima, quando si parla di queste giovani promesse bianconere, si infiamma quando viene ventilata l'ipotesi di una cessione, anche solo in comproprietà: la tifoseria, tanto contraria all'arrivo di Dejan Stankovic, non vuole assolutamente rinunziare ai suoi talenti e Marchisio ed Ekdal sono i gioielli più fulgidi assieme a Giovinco dei giovani bianconeri.

Se ne può avere prova addentrandosi nella lettura degli interventi che accompagnano il sondaggio, in molti dei quali si attribuiscono ad Ekdal il dinamismo che fu di Paolo Rossi (ovviamente adattato a centrocampo) e a Marchisio le doti carismatiche che potrebbero renderlo un capitano leggendario quale per i tifosi è stato Antonio Conte.

Un messaggio chiaro alla dirigenza dunque, giù le mani dai nostri talenti!

http://www.sportisland.net

(AGM-DS) - 07/08/2008 17.33.24 - (AGM-DS) - Milano, 7 agosto - John Elkann applaude il nuovo arrivato in casa juventina Amauri: `E` il nostro Ronaldinho`. Una frase forte, che pero` porta il presidente della Ifil e vicepresidente della Fiat a schierarsi al 100 per cento con le scelte di mercato della dirigenza bianconera: `Abbiamo una squadra forte, completa e voluta dall`allenatore. Sono molto soddisfatto della campagna acquisti svolta dalla Juve`.
Elkann non pone limiti nemmeno alle ambizioni del club torinese: `Scudetto? Se lo dice Ranieri... I presupposti per fare bene in campionato ci sono tutti`.

(M. Bordignon, DTS)

(AGM-DS) - 07/08/2008 12.26.42 - (AGM-DS) - Milano, 7 agosto - La Juventus chiude con un pari la tournee inglese e Claudio Ranieri commenta: `Sono contento ma ora pensiamo all’Artmedia`. Il tecnico bianconero ha sottolineato: `Sono molto contento per come ci siamo espressi all`Old Trafford. Siamo stati compatti e uniti, proprio come contro l’Arsenal. E` stato un ottimo test in vista del preliminare di Champions League. Ora abbiamo una settimana per concentrarci`.
Conclude Ranieri: `Torniamo in Italia con buone indicazioni. Sono soddisfatto di questa tournee. E’ andato tutto bene, a parte il finale della partita con l’Amburgo: un gol di svantaggio ci poteva stare, tre no`.

(M. Bordignon, DTS)

(AGI/ITALPRESS) - Torino, 7 ago. - Alex Del Piero e' gia' in forma Champions League. Il capitano della Juventus ieri e' stato tra i migliori nell'amichevole contro lo United di Alex Ferguson all'Old Trafford di Manchester. Il numero 10 bianconero ha convinto anche i tifosi dei "red devils" che lo hanno applaudito a lungo. "Personalmente, sono molto contento di questo mio periodo positivo - scrive Del Piero sul proprio sito internet -. L'uscita dall'Old Trafford, tra gli applausi di tutti i tifosi, mi ha commosso e regalato una fortissima emozione e per questo li ringrazio". Per il capitano della Juventus il test "contro i Campioni d'Europa in carica" e' stato importante per "preparare al meglio il preliminare di Champions League, crocevia importantissimo della nostra stagione". A contendere l'ingresso nelle prime 32 d'Europa alla Juventus sara' l'Artmedia Bratislava, la gara d'andata e' in programma mercoledi' 13, alle 20.45, allo stadio Olimpico di Torino. (AGI)

(ANSA) - TORINO, 7 AGO - Il nuovo infortunio di Jorge Andrade e' costato caro alla Juve che ha accusato una svalutazione del valore del giocatore di 6,8 milioni. Il Cda della Juventus si e' riunito per l'approvazione dei dati relativi al quarto trimestre della stagione 2007-08: i ricavi sono diminuiti del 7,8% rispetto a quelli del periodo analogo dello scorso anno (da 42,5 a 46,1), mentre i costi operativi del quarto trimestre salgono del 3,5%. Il risultato operativo e' negativo per 18,4 milioni.

Confermato stiramento del collaterale
Sospiro di sollievo in casa Juventus. Gli esami a cui si è sottoposto Giorgio Chiellini hanno infatti riscontrato 'solo' una distorsione al ginocchio sinistro con stiramento del collaterale. E' stata in qualche modo confermata la prima diagnosi effettuata a caldo durante la sfida con il Milan .Il difensore sarà pronto a tornare in campo tra 45 giorni. Con ogni probabilità sarà disponibile per la quinta giornata contro la Samp.
"Fortunatamente il crociato è ok - dice Chiellini all'uscita della clinica Fornaca di Torino - ed è stato quindi scongiurato un pericolo maggiore, cioè quello di compromettere un'intera stagione. Già stamattina avevo meno dolore, ma fino a quando non ho avuto l'esito ho avuto un po' di tensione. Sicuramente mi sono tolto un bel peso. Ora penso a riposarmi qualche giorno e poi inizierò a lavorare per tornare in campo, senza affrettare i tempi. Voglio solo ringraziare tutti i miei compagni, gli amici e i tifosi che mi sono stati molto vicini".

Non convocato per la gara di Champions
Largo ai giovani e serrande abbassate su Tiago. Ranieri porta la sua Juve-baby a Bratislava, dove affronterà l'Artmedia nel ritorno del preliminare di Champions (4-0 l'andata, ndr) e, nonostante le assenze in mezzo al campo di Zanetti e Marchionni, rinuncia al portoghese, lasciandolo a Torino. Segno, questo, della guerra ormai senza esclusione di colpe tra il giocatore, che rifiuta i trasferimenti, e il club.
Una guerra senza esclusioni di colpi che, a sensazione, non si risolverà amichevolmente. Il discorso è molto chiaro: o Tiago agevola la Juventus e accetta una squadra in cui tornare a giocare oppure la tribuna sarà la sua nuova casa. La trasferta di Champions a Bratislava, in questo senso, è un segnale importante. Senza alcuni titolari e con la qualificazione già in tasca, l'impiego del portoghese sembra una soluzione ovvia e saggia. Ranieri, di comune accordo con la società, ha invece deciso di farne a meno e di lanciare, in terra ceca, una banda di ragazzini. Anche perché, pare ovvio, meglio giovani motivati che un giocatore esperto ma svogliato.

L'altro grande assente contro l'Artmedia è l'infortunato Chiellini. Un forfait pensante perché, specie in difesa, Ranieri non ha certo l'imbarazzo della scelta. Logico, dunque, che si affidi a quel che passa il convento e cioè a Mellberg-Legrottaglie, l'unica coppia di centrali al momento disponibile. A centrocampo il tecnico bianconero si affiderà a gente tosta, con Sissoko e Poulsen a fare la guardia davanti alla difesa. Nel manipolo di ragazzi della Primavera che il tecnico ha portato in trasferta c'è poi il ristabilito Marchisio, cui potrebbe toccare uno spezzone di gara. Per il resto, rispetto all'andata rientra Nedved da squalifica. Davanti, in linea di massima, toccherà a Del Piero e Amauri. A proposito di Nedved. E' stato lui a fare le veci della Signora alla vigilia: "Non è ancora Champions League, ci manca l'ultimo passo. Questa di Bratislava sarà l'ultima tappa di un ciclo iniziato due anni fa a Rimini. Vogliamo chiuderlo bene e iniziarne subito uno nuovo". Già, non è ancora Champions. Nessun pericolo in vista, ma ricordarlo non fa mai male.

Juve nel segno di Amauri

La squadra di Ranieri batte l'Udinese 1-0 grazie a un centro dell'attaccante ex Palermo che apre all'azzurro. Prestazione convicente per i bianconeri, che hanno anche colpito un palo e una traversa. Ospiti rinunciatari per lunghi tratti, pericolosi solo nel finale

TORINO, 14 settembre 2008 - Una bella Juventus. Che batte l'Udinese con un risultato striminzito, 1-0, ma con una prestazione rassicurante per Ranieri e i tifosi. I tre punti, firmati Amauri, le valgono l'aggancio all'Inter. Dietro alla strana coppia di testa Atalanta-Lazio. Tre punti pesanti perché arrivano nella serata in cui Trezeguet e Del Piero restano in panchina fino a 5' dalla fine, a riposarsi in prospettiva Zenit, e in cui invece rientra Chiellini, fuori causa dal Trofeo Berlusconi del 17 agosto. Tre punti che maturano dopo tante palle gol mancate di poco, anche per "colpa" di un Handanovic in serata di grazia. L'Udinese non bissa l'impresa dello scorso anno, quando vinse all'Olimpico di Torino. Stasera ha funzionato davvero pochino: la "passerella" della Nazionale al Friuli non è stata festeggiata con una prestazione adeguata. E la vocazione offensiva, caratteristica storica degli ospiti, nonchè delle squadre di Marino, stavolta non si è vista.

OCCASIONI JUVE - Il primo tempo è tutto della Juve. Che parte con l'atteggiamento giusto, aggressiva. La mente è rivolta tutta all'Udinese, per pensare allo Zenit e alla Champions ci sarà tempo. Camoranesi è ispirato sulla destra, De Ceglie un prezioso pendolino sulla sinistra, davanti Iaquinta e Amauri sono sempre insidiosi, anche se un po' spreconi. Le occasioni si susseguono. Invano. Iaquinta segna, ma in fuorigioco, su assist di Nedved. Poi fa paura il destro di prima intenzione di Iaquinta sulla sponda di Amauri, Handanovic si rifugia in angolo. E ancora: palo di testa di Amauri sul cross da destra di Camoranesi. Infine Iaquinta, forse caricato dal confronto con la sua ex squadra, che si rende ancora pericoloso, prima di testa e poi di piede. Niente da fare. L'Udinese è irriconoscibile. Più per meriti altrui che per demeriti propri. Della manovra ariosa consueta non c'è traccia, come dei contropiedi manovrati, surrogati da lanci lunghi sui quali Di Natale non può azionare la sua tecnica. All'intervallo è 0-0. Risultato che sta davvero molto stretto alla Juve.

LA JUVE SFONDA - Il copione non cambia. Juve avanti, Udinese sulle barricate. Allora cambia Marino. Fuori Di Natale, provato dalle fatiche con la Nazionale, dentro Sanchez. La Juve ora prova a sfondare con i protagonisti meno attesi: Poulsen colpisce la traversa con una gran botta da fuori area. Secondo "legno" dopo quello di Amauri nei primi 45'. Proprio il brasiliano al 22' rompe il sortilegio. Il centravanti ex Palermo segna con un destro preciso, dopo una percussione centrale di Sissoko. È l'1-0. Il primo centro in campionato per Amauri, che a Sky ha dichiarato di essere pronto a vestirsi d'azzurro in caso di convocazione di Lippi (e dell'arrivo del passaporto italiano). L'Udinese ha un sussulto d'orgoglio importante nel finale, e si regala un'occasione con il nuovo entrato Floro Flores, che finisce a terra in area avversaria sul contatto con Chiellini. Rigore? No. La Juve soffre un po' rivedendo i fantasmi del finale di Firenze. Ma tiene. E vince con merito una partita a tratti dominata.

Riccardo Pratesi

Fonte: gazzetta

"C'è un livellamento: approfittiamone"
"Ci credo e anche Ranieri quest'anno crede davvero allo scudetto. I valori del campionato sono più livellati, bisogna approfittarne". Lo ha detto il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, dopo la vittoria contro l'Udinese. Gli sforzi, però, sono concentrati anche sulla Champions League, grande obiettivo stagionale dei bianconeri: "Vogliamo avere una lunga vita anche in Champions" ha detto il numero uno della Juve.
Mercoledì contro lo Zenit la Juve torna in Europa, quella della Champions "vera". Cobolli Gigli si guarda in attimo indietro, a quei due anni di digiuno, un sassolone che dalla scarpa presidenziale non è mai uscito: "In questi anni mi ha dato fastidio che in serie B sia andata solo la Juve - ha detto al Tg2 - e che ci sia andata con una penalizzazione che io ancora non ho capito".

Ma quell'incubo è finito, e si ricomincia a pensare agli obiettivi di sempre: "Era ora, l'ambizione è andare più avanti possibile in Champions, ma da qui a Roma c'è tanto tempo. Io credo sia allo scudetto che alla lunga vita in Champions". Poi con un Amauri in più... "E' stato il primo di una serie di acquisti che abbiamo azzeccato". Del Piero potrebbe fare il dirigente? "Sarebbe prematuro parlargliene, ma se un giorno mai dovesse pensare di farlo potrebbe farlo senza problemi".

TORINO, 17 settembre 2008 - La Juventus vince. E ringrazia Del Piero. Che firma un successo molto sofferto sullo Zenit San Pietroburgo, nel debutto stagionale dei bianconeri della fase a gironi di Champions. Una gara già cruciale, considerato che nel girone c’è pure il Real Madrid. La Juve non ha scintillato, tutt'altro, ma contro una signora avversaria, che l’ha messa in difficoltà per lunghi tratti di gara, ha comunque dimostrato di saper vincere anche in serata modesta, dote delle grandi squadre. C’è voluto un guizzo. Firmato dall’uomo più carismatico, dal capitano. Questi tre punti sono preziosissimi. Tanto quanto la parata di Buffon sullo 0-0, che ha scongiurato il peggio.
SOFFERENZA - Il primo tempo della Juve è interlocutorio se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, oppure poco convincente, se si preferisce soffermarsi sul bicchiere mezzo vuoto. Il tridente offensivo dei russi costringe gli esterni bassi bianconeri sulla difensiva, togliendo supporto sulle fasce a Camoranesi e Nedved. In mezzo Sissoko e Poulsen (sottotono) garantiscono quantità, e fanno scintille col panzer Tymoschuk, ma non riescono a velocizzare la manovra. E allora Del Piero si ritrova a dover fare un passo indietro per provare ad inventare qualcosa, ma non può essere sia rifinitore che terminale e lanciare se stesso, con Trezeguet stretto nella morsa dei centrali dello Zenit. I russi tra l’altro non stanno per nulla a guardare. Arshavin si mangia un gol comodo per un talento come lui, a centroarea su sponda di Denisov. Il destro del fantasista finisce appena a lato. La Juve fa tanta, troppa fatica nei primi 20’, lasciando spesso anche l’iniziativa agli ospiti. Poi ha una fiammata dal 20’. E così costruisce un paio di occasioni, con Del Piero che trova prima la testa di Trezeguet, poi quella di Camoranesi. Palla a lato nel primo caso, la zuccata dell’italo-argentino si spegne sul palo esterno e c’è chi grida al gol.
CAMORANESI K.O. - Alla mezz'ora Ranieri perde Camoranesi, acciaccato al piede sinistro (contusione). E lo slancio bianconero si smorza istantaneamente. Anche perchè Ranieri sostituisce Camoranesi con Salihamidzic, non rischiando la carta Iaquinta, già impiegato in quella posizione nella gara d’andata contro l’Artmedia. E che garantirebbe più spinta e peso offensivo. E così la Juve si trova di nuovo a corto di idee, non riuscendo tra l’altro a coinvolgere Nedved, costretto sempre a dare un’occhiata ad Anyukov, uno che appena può si trasforma da terzino in ala. All’intervallo è pareggio: 0-0. Il risultato più coerente con l’andamento dei primi 45’.
RIPRESA - Si riparte, ma la gara resta bloccata. All’11’ Sirl, che parte in sospetto fuorigioco, si presenta solo davanti a Buffon, strepitoso nell’ipnotizzarlo in uscita bassa. Poi Ranieri toglie Molinaro, fischiato dai tifosi, e inserisce De Ceglie, più propositivo. Ma la partita resta brutta. Tattica. Con poche emozioni. L’occasionissima per la Juve porta la firma di testa, ancora su suggerimento da calcio piazzato di Del Piero, di Poulsen. Bravissimo Malafeev.
DEL PIERO - Ma il gol della Juve arriva comunque. Un paio di minuti dopo. E porta la firma più prestigiosa. Del Piero. Che segna su punizione. 1-0. Ancora lui. Da capitano. Trascinatore. A premere sul tasto play e riprendere il suo infinito film di Champions, bloccato sul tasto pausa da due stagioni, non per colpa sua. Denisov prova a rovinare la festa, ma il suo diagonale termina a lato. Il popolo bianconero può far festa.

Si teme stop di tre-quattro mesi
Brutte notizie in casa Juve: Trezeguet dovrà sottoporsi a intervento chirurgico per risolvere il problema al tendine rotuleo del ginocchio destro. "La decisione - ha reso noto il club bianconero - è stata presa dopo gli ultimi accertamenti strumentali e al consulto specialistico a cui il giocatore è stato sottoposto. I tempi e le modalità di intervento saranno comunicati all'inizio della prossima settimana". Si teme uno stop di tre-quattro mesi.
A Torino sapevano che non sarebbe stato un problema di facile soluzione, visto che si protraeva da inizio stagione, ma forse non si aspettavano un esito dei controlli così negativo. Davvero un brutto colpo perché con Trezeguet la Juve perde per un lungo periodo e in un momento cruciale del campionato (ma anche della Champions League) un bomber da almeno venti gol all'anno.

Ma i problemi di Ranieri in vista della trasferta di Cagliari non finiscono con Trezeguet. Del Piero (stress del legamento collaterale destro) e Camoranesi (contusione alla caviglia destra) difficilmente saranno disponibili, mentre Chiellini (botta al ginocchio sinistro) dovrebbe lasciare il posto a Mellberg.

Insomma, la partita con lo Zenit ha lasciato qualche strascico non da poco. Così il tecnico bianconero sarà costretto a un turnover forzato, soprattutto per quanto riguarda il centrocampo.

L'assenza di Camoranesi, che si aggiunge a quella di Zanetti, il cui rientro è atteso per inizio ottobre, è di quelle che si fanno sentire, come ha dimostrato anche la partita di mercoledì, quando l'italo-argentino è dovuto uscire dopo mezzora, lasciando la squadra senza idee offensive.

Per la linea centrale Ranieri potrebbe affidarsi al positivo Marchisio e al sempre affidabile Salihamidzic, anche se pure Marchionni vanta credenziali importanti. A riposo Poulsen.

Davanti, invece, causa anche lo stop forzato di Trezegol, la cui infiammazione al tendine rotuleo comincia a preoccupare davvero, sarà ancora la volta di Amauri e Iaquinta. Anche perché Del Piero potrebbe saltare la trasferta in Sardegna. Niente di grave per lui, ma è meglio evitare rischi, anche perché la coppia che ha battuto l'Udinese offre garanzie più che sufficienti.

Si pensa a uno stop precauzionale anche per Chiellini. Il difensore ha subito una botta allo stesso ginocchio infortunato al trofeo "Berlusconi" e pure in questo caso è meglio andare sul sicuro. I due centrali saranno così Legrottaglie e Mellberg

Bianconeri in testa, ma Buffon va ko
Vincere la prima partita in trasferta della stagione nonostante le molte assenze e quattro giorni dopo la fondamentale vittoria in Champions contro lo Zenit: la Juventus centra a Cagliari l'obiettivo che si era prefissato con il minimo sforzo. Ai bianconeri, decisamente sottotono, basta un gol di Amauri al 40' per raggiungere in vetta alla classifica l'Inter a quota 7punti. Nota stonata l'infortunio di Buffon, vittima di un risentimento all'inguine.
CAGLIARI-JUVENTUS 0-0
CAGLIARI (4-3-3): Marchetti; Pisano, Lopez, Bianco, Agostini; Biondini, Cossu, Parola (34'st Lazzari); Fini (17'st Jeda), Larrivey (1'st Acquafresca), Matri (A disposizione: Lupatelli, Astori, Matheu, Burrai, Lazzari, Jeda, Acquafresca). All.: Allegri
JUVENTUS (4-4-2): Buffon (1'st Manninger); Saliahmidzic, Mellberg, Chiellini, Molinaro; Marchionni, Sissoko (15'st Tiago), Marchisio (30'st De Ceglie), Nedved; Amauri, Iaquinta (A disposizione: Manninger, Knezevic, De Ceglie, Legrottaglie, Rossi, Tiago, Giovinco). All.: Ranieri
Arbitro: Brighi di Cesena
Marcatori: 40'pt Amauri (J)
Ammoniti: Bianco (C), Marchisio (J)
Espulsi: -