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09/07/2009 14:38
 
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Nelle scorse ore sembrava davvero fatta, ma a complicare l'affare Felipe Melo pare si siano messi Marco Marchionni, la contropartita tecnica, e l'ingaggio al giocatore, inferiore alle aspettative personali vista la rinuncia di un importante sponsor a seguito della trattativa.

Un affare davvero importante e prestigioso per i bianconeri: sfumato l'affare D'Agostino l'alternativa Melo per alcuni risulterebbe anche migliore e più indicata per la struttura juventina vista l'asse verde oro che si verrebbe a formare insieme a Diego e ad Amauri. Tanta qualità e quantità dai piedi buoni al servizio di Ciro Ferrara per tornare subito lassù, ai vertici nazionali e continentali.

Nonostante le divergenze economiche sull'ingaggio la trattativa dovrebbe comunque andare in porto: 20 milioni di euro alla Fiorentina e tutto il cartellino di Marchionni. Il duecentomila euro in più richiesti dal procuratore del giocatore romano Bruno Carpeggiani assumono la valenza di quisquilie nei confronti dell'imponenza economica e non solo della trattativa. Una clausola rescissoria di 25 milioni di euro, quella di Felipe Melo imposta da Pantaleo Corvino proprio meno di un mese fa ed in pieno stile spagnolo.

I tifosi bianconeri si augurano che l'ufficialità dell'approdo in bianconero del giocatore brasiliano possa essere comunicata il più presto possibile; oggi parte Pinzolo e certi affari meglio chiuderli in fretta. La concorrenza potrebbe approfittarne.
23/08/2009 15:56
 
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...Una nave è questo in realtà: non è solo una chiglia, uno scafo con un ponte e le vele, ma ciò che una nave è, ciò che la Perla Nera in realtà, è libertà... (Jack Sparrow-La maledizione della prima luna)


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02/09/2009 00:51
 
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Moratti: "Gran potenziale
Ma la Juve è rivale seria"


Il presidente nerazzurro torna sul derby: "Giusto non avere esagerato nel realizzare gol contro il Milan: l'Inter lo ha fatto per prudenza". E sui rivali bianconeri: "Si sta concretizzando una squadra in grado di lottare per tutto. Bello avere dei rivali forti: renderanno il campionato più interessante"

MILANO, 1 settembre 2009 - Meglio un 4-0 nel derby o una vittoria a Roma scoprendo il nuovo "fenomeno" Diego? Massimo Moratti sicuramente ha apprezzato di più il primo, ma ha rispetto per i bianconeri: "L'Inter può arrivare a risultati importanti e la Juve è una squadra seria". L'Inter ha dimostrato le sue qualitá contro i rossoneri: "È stata una partita fatta bene per cui, oltre a dare morale, ha dato l'immagine di una squadra in buona condizione e in grado di poter raggiungere risultati importanti", dice il numero 1 del club commentando il successo per 4-0 ottenuto sabato contro il Milan.

C'E' IL POTENZIALE — "Naturalmente, ci sará bisogno sia della fortuna, sia della continuitá, sia dell'impegno: ma il potenziale c'è. Questo è ciò che concretamente dá morale. Credo che per la squadra questa vittoria sia stata una buona cosa per affrontare poi il Barcellona", aggiunge Moratti parlando con i giornalisti che lo attendevano nei pressi degli uffici della Saras nel centro di Milano. Nel secondo tempo del derby, l'Inter ha alzato il piede dall'acceleratore? "Credo che giustamente l'abbia fatto anche per prudenza. Non hanno esagerato nel realizzare altri gol che molte volte possono anche avere delle controindicazioni. Mi è sembrata una squadra con un tale controllo della partita che non avesse bisogno di andare oltre", dice Moratti, ribadendo considerazioni espresse subito dopo la gara. A quel riguardo, c'è chi ha ritenuto le sue dichiarazioni sul secondo tempo della gara un pò umilianti nei confronti degli avversari: "Parole umilianti? C'è tanta gente che dice cose che non si devono dire, credo lo possa fare anche un presidente".

I RIVALI BIANCONERI — Il giorno dopo il derby è arrivata la risposta della Juve: "Credo si stia concretizzando una squadra seria, in grado di lottare sia nella Serie A che nella Champions", dice Moratti soffermandosi sulla formazione bianconera. "È bellissima l'idea di avere un'altra squadra forte in Italia così da poter rendere il campionato ancora più interessante, nella speranza che l'Inter possa andare avanti con lo stesso equilibrio, nella stessa maniera". Duello Inter-Juve, quindi? "Al momento sembra così, poi vedremo". Non mancano anche le parole dolci per Ibrahimovic: "Mi ha fatto davvero piacere che Zlatan abbia segnato perchè credo che a Barcellona ci sia un'impostazione un pò diversa: ci sono tanti grandi campioni con tanta personalitá all'interno della squadra, quindi lui deve collaborare molto con gli altri e sará un pò meno primadonna. Gli auguro di far bene anche se vengono prima le nostre partite. Ma glielo auguro perchè deve essere divertente giocare con quell'attacco".

TRONCHETTI PROVERA — A meno di 150 km di distanza, da Torino, il vicepresidente nerazzurro, Marco Tronchetti Provera, si esprime più o meno sulla stessa falsariga: "Non mi piace fare pronostici, m sarà un bel campionato e ce lo giocheremo fino all'ultimo con la Juve, che si è rafforzata". Tronchetti Provera, a Torino per l'inaugurazione della Scuola di Alta Formazione al management, aggiunge: "La partenza di Ibrahimovic è stata una grave perdita, ma ha consentito di rafforzare la squadra in tutti i reparti".

gasport

Fonte: gazzetta


03/09/2009 21:10
 
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Dsquared² veste la Juve. Presentate le nuove divise ufficiali



Sono state presentate quest’oggi, con David Trezeguet e Jonathan Zebina quali testimonial d’eccezione, le divise formali della Juventus per la nuova stagione appena iniziata. Per il quarto anno consecutivo saranno firmate Dsquared², uno dei marchi di prêt-à-porter più amati e indossati dai protagonisti del jet set internazionale. Gli stilisti Dean e Dan Caten hanno creato per la squadra bianconera le nuove divise ufficiali, rinnovando l’accordo, siglato nel febbraio 2006, con la Juventus.

«Siamo entusiasti di continuare a collaborare con una squadra prestigiosa e storica come la Juventus – hanno dichiarato Dean e Dan Caten - Siamo sicuri che la nuova stagione calcistica ci riserverà, come le precedenti, grandi emozioni. Il mondo del calcio, oggi, è senza dubbio una realtà anche in fatto di stile: i calciatori sono le fresche e moderne icone dello star system e rappresentano un genere di bellezza sana e raggiungibile attraverso la fatica e la dedizione quotidiana all’attivista sportiva».

«Siamo molto soddisfatti – spiega il direttore commerciale bianconero Marco Fassone – della collaborazione con Dsquared2 che continua ormai dal 2006. Dsquared2 è un marchio consolidato e importante che propone una linea d’abbigliamento giovane, ricca di stile e internazionalità. Crediamo che questi siano gli stessi principi testimoniati dalla Juventus e pertanto non poteva esserci partner migliore a cui accostare la nostra immagine».

Dsquared² fornirà 115 divise formali che verranno utilizzate da giocatori, staff tecnico e medico della Prima Squadra, dal management aziendale e dallo staff tecnico e dai dirigenti accompagnatori del Settore Giovanile.

Le divise maschili, pensate dai gemelli Caten per la nuova stagione calcistica, si compongono di un suit nero in stretch cadì, dalla linea asciutta.
La giacca classica a quattro bottoni con scudetto ricamato tono su tono sul cuore è abbinata ad un pantalone slim. La camicia, con collo a un bottone, è in popeline bianco e si abbina con una cravatta regimental in seta ispirata alla nuova maglia da gioco silver.
Il trench ufficiale è di lunghezza media in nylon con cappuccio. ll cappotto è in panno di lana nero chiuso da tre bottoni con dedica/logo stampata sulla fodera: Dsquared² for Juventus Football Club.
Gli accessori: cintura con fibbia in nickel e scarpe classiche stringate in vitello spazzolato con punta arrotondata e logo sul tacco, completano il nuovo look juventino.

Le divise femminili sono realizzate con gli stessi tessuti e pur ispirandosi ai concetti che hanno caratterizzato quelle maschili, presentano dei dettagli “più moda”. Il suit con pantaloni, è sempre in stretch cady, con giacca quattro bottoni più corta sul retro (taglio tipico della griffe) e pantalone slim. Il completo è abbinato a una camicia bianca molto sciancrata in popeline.
Il trench ufficiale, sempre in nylon nero, è appena sopra al ginocchio e con cappuccio. Il cappotto, identico a quello maschile, è reso più femminile dalla linea più asciutta. Gli accessori che rendono più completo il nuovo look della donna juventina sono: cintura classica e scarpe stringate, ma con tacco leggermente più alto, rispetto a quelle maschili, per slanciare la figura. Fonte
03/09/2009 21:11
 
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Cannavaro: «Diego è da Pallone d’Oro»



«Diego è un trequartista atipico, duro fisicamente da spostare, si vede che ha giocato in Germania. E' molto bravo a giocare tra le linee. Va a finire che con lui si dovrà a tornare a marcare a uomo. Io spero che da qui a un anno possa vincere il Pallone d'Oro». A dirlo è uno che di Palloni d’Oro se ne intende: Fabio Cannavaro, premiato da France Football nel 2006.

Il capitano della Nazionale ha parlato dal ritiro azzurro di Coverciano, non solo dell’asso brasiliano, ma anche della rivalità con l’Inter e delle recenti discussioni con il tecnico nerazzurro: «Mourinho mi piace perché è intelligente. Nei momenti di difficoltà della squadra è bravo ad attirare l'attenzione su di sé. Quello che invece non mi piace è che quando parla sembra che la sua idea sia legge. Forse perché, specie quando c'é poco da scrivere, ai media fa comodo dare risalto».

Riguardo al timore espresso dallo stesso Mourinho sulla sfida tra Milan e Juventus all’ultima giornata Cannavaro replica così: «Vedo che si è inserito bene nella mentalità italiana. Io spero di aver chiuso prima dell'ultima giornata il discorso, ovviamente a nostro favore. Così non ci sono sospetti italiani. Però anche io penso che l'Inter sia molto forte, ha una rosa completa, per noi sarà molto difficile». Fonte
03/09/2009 21:12
 
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Trezeguet: «Vincere è possibile»



In occasione della presentazione delle divise ufficiali firmate Dsquared2, David Trezeguet ha raccontato quanto crede in questo gruppo: «Siamo una bella squadra, siamo partiti con il piede giusto e sento che possiamo dire la nostra in questa campionato. Diego? E’ giovane, ha ancora da imparare, ma può fare la storia di questa società come l’hanno fatta Platini e Zidane».

L’attaccante francese ha raccontato che gli stimoli non gli mancano: «In queste prima partite l’allenatore ha scelto giocatori con altre caratteristiche, ma continuo a lavorare con impegno, pensare positivo, come tutti coloro che non sono ancora stati utilizzati, e a farmi trovare pronto per quando il mio momento arriverà e potrò dimostrare le mie qualità».

Nel salutare, Trezeguet ha dato un annuncio importante: «Voglio godermi ogni momento con la squadra, ogni allenamento, ogni partita e voglio vincere qualcosa di importante. Sarebbe il modo ideale per chiudere dieci anni fantastici, nei quali ho gioito, ma anche sofferto assieme alla squadra. Dieci anni che si chiuderanno a giugno, quando, d’accordo con la mia famiglia, ho deciso che tornerò a casa. Un addio che ho già deciso da tempo e del quale la società e Ferrara sono al corrente». Fonte
13/09/2009 19:20
 
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Buone notizie per Diego
Soltanto una contrattura

I primi esami cui si è sottoposto il fantasista brasiliano hanno evidenziato un infortunio muscolare che lo terrebbe fuori 15 giorni. Ma la prudenza resta d'obbligo: la diagnosi sarà più accurata dopo la risonanza magnetica di domani. Intanto il suo sostituto, Giovinco, pensa al Bordeaux: "Fare bene all'esordio in Champions ci aiuterà nelle sfide successive"

VINOVO (Torino), 13 settembre 2009 - Diego Ribas da Cunha esce dai cancelli del centro sportivo di Vinovo a fine mattinata con un mezzo sorriso sulle labbra. Merito dei tifosi che lo applaudono, mentre lui accenna un saluto e sgomma via sulla sua Aston Martin DBS. Ma merito soprattutto dei primi esami a cui si è sottoposto dopo la serata storta di Roma. L'ecografia effettuata a Vinovo ha evidenziato una contrattura, Diego potrebbe dunque tornare in campo tra 15 giorni. La prudenza però è d'obbligo, lo staff sanitario sarà più preciso domani dopo la risonanza magnetica. Ma il guaio muscolare al retto della coscia destra sembra meno grave del previsto, c'è ottimismo riguarda alle condizioni del trequartista bianconero: sicuramente salterà il Bordeaux, probabilmente anche il Livorno e il Genoa. L'obiettivo, se la diagnosi sarà confermata, è il rientro in tempo per la sfida di Champions contro il Bayern.


FORMICA ATOMICA — Intanto si scalda Giovinco, è lui il vice Diego. Ferrara non ci ha pensato un attimo: contro la Lazio ha mantenuto il 4-3-1-2 inserendo proprio Sebastian al posto di Diego e con ogni probabilità farà lo stesso anche in Champions contro il Bordeaux. Giovinco è pronto, non vede l'ora di tornare protagonista. "Fare bene all'esordio in Coppa dei Campioni ci aiuterà nelle sfide successive, questa Juve può arrivare in fondo sia in campionato sia in Champions. Ieri ho detto che non gioco perché non sono straniero, ma la mia era solo una battuta. Perché fino ad ora non ho avuto spazio? Dovete chiedere a Ferrara. Mi spiace per l'infortunio di Diego, non è piacevole giocare perché un compagno si fa male". La Juve ha dimostrato di potersela giocare con l'Inter: "Siamo soddisfatti, abbiamo disputato gare difficili con ottimi risultati. Siamo un gruppo compatto e lo abbiamo dimostrato in occasione dei gol di Caceres e Trezeguet: tutta la panchina è entrata in campo per abbracciarli. Era importante vincere ieri".

Alberto Mauro

Fonte: gazzetta


24/11/2009 14:34
 
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Juve, doping amministrativo
assolti Moggi-Bettega-Giraudo

Cadono i capi d'accusa per cui i tre ex dirigenti della Juventus erano stati coinvolti nel processo per i conti della vecchia gestione della società bianconera, nell'ambito dell'inchiesta sulle cosiddette plusvalenze sulla compravendita di giocatori


TORINO, 24 novembre 2009 - Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega sono stati assolti oggi, "perché il fatto non sussiste", al processo per i conti della vecchia gestione della Juventus. La causa si è celebrata con il rito abbreviato ed era lo sbocco dell'inchiesta sulle cosiddette plusvalenze sulla compravendita di giocatori. I pm Marco Gianoglio e Antonio Pacileo avevano chiesto tre anni per Luciano Moggi e Antonio Giraudo, due anni per Roberto Bettega. La Juventus aveva proposto di patteggiare una pena pecuniaria ma il giudice, Dante Cibinel, non solo non ha accolto la proposta, ma ha assolto la società.


MOGGI QUERELA ZEMAN — Luciano Moggi ha dato mandato ai suoi legali per querelare Zeman dopo quanto dichiarato in aula, la scorsa udienza, dal tecnico boemo al processo nell'ambito dell'inchiesta su calciocaos in corso davanti alla nona sezione penale - collegio A - del tribunale di Napoli. Lo ha rivelato lo stesso ex direttore sportivo della Juventus durante le sue dichiarazioni spontanee rese oggi in aula. "Ora mi sono stufato - ha detto Moggi ai giornalisti lasciando l'aula - non è possibile che è tutta colpa mia. Zeman ora prenderà una denuncia". Nella scorsa udienza il tecnico boemo aveva dichiarato in aula, come teste convocato dall'accusa, che il suo esonero, in particolare, dal Napoli, era stato provocato dal "sistema Moggi". "Questo presunto sistema - ha detto in aula Moggi - non esiste. Io tutte quelle cose non le ho fatte. Piuttosto se davvero Zeman pensa che sia stato io a farlo andare al Napoli e poi a farlo esonerare per rovinargli la carriera, come ha lasciato intendere, dovrebbe ringraziarmi perchè ha guadagnato cinque miliardi di lire netti per un anno. Zeman, in realtà, è stato esonerato da Napoli come da Parma, Lazio, Salernitana, Lecce e all'estero dal Fenerbahce (Turchia) e Stella Rossa di Belgrado perchè non sa allenare, è lento e impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono".

gasport

Fonte: gazzetta


24/11/2009 14:35
 
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Juve, doping amministrativo
assolti Moggi-Bettega-Giraudo

Cadono i capi d'accusa per cui i tre ex dirigenti della Juventus erano stati coinvolti nel processo per i conti della vecchia gestione della società bianconera, nell'ambito dell'inchiesta sulle cosiddette plusvalenze sulla compravendita di giocatori


TORINO, 24 novembre 2009 - Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega sono stati assolti oggi, "perché il fatto non sussiste", al processo per i conti della vecchia gestione della Juventus. La causa si è celebrata con il rito abbreviato ed era lo sbocco dell'inchiesta sulle cosiddette plusvalenze sulla compravendita di giocatori. I pm Marco Gianoglio e Antonio Pacileo avevano chiesto tre anni per Luciano Moggi e Antonio Giraudo, due anni per Roberto Bettega. La Juventus aveva proposto di patteggiare una pena pecuniaria ma il giudice, Dante Cibinel, non solo non ha accolto la proposta, ma ha assolto la società.


MOGGI QUERELA ZEMAN — Luciano Moggi ha dato mandato ai suoi legali per querelare Zeman dopo quanto dichiarato in aula, la scorsa udienza, dal tecnico boemo al processo nell'ambito dell'inchiesta su calciocaos in corso davanti alla nona sezione penale - collegio A - del tribunale di Napoli. Lo ha rivelato lo stesso ex direttore sportivo della Juventus durante le sue dichiarazioni spontanee rese oggi in aula. "Ora mi sono stufato - ha detto Moggi ai giornalisti lasciando l'aula - non è possibile che è tutta colpa mia. Zeman ora prenderà una denuncia". Nella scorsa udienza il tecnico boemo aveva dichiarato in aula, come teste convocato dall'accusa, che il suo esonero, in particolare, dal Napoli, era stato provocato dal "sistema Moggi". "Questo presunto sistema - ha detto in aula Moggi - non esiste. Io tutte quelle cose non le ho fatte. Piuttosto se davvero Zeman pensa che sia stato io a farlo andare al Napoli e poi a farlo esonerare per rovinargli la carriera, come ha lasciato intendere, dovrebbe ringraziarmi perchè ha guadagnato cinque miliardi di lire netti per un anno. Zeman, in realtà, è stato esonerato da Napoli come da Parma, Lazio, Salernitana, Lecce e all'estero dal Fenerbahce (Turchia) e Stella Rossa di Belgrado perchè non sa allenare, è lento e impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono".

gasport

Fonte: gazzetta


15/12/2009 21:46
 
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Sentenze calcioscandalo
Giraudo condannato a 3 anni

Accolte in parte le richieste dei pm: l'ex ad Juve condannato per associazione a delinquere. Due anni per frode sportiva a Pieri, Lanese e Dondarini. Assolti gli altri 7 imputati del rito abbreviato

NAPOLI, 14 dicembre 2009 - È arrivata la prima sentenza per lo scandalo del calcio del 2006, per gli 11 imputati processati con rito abbreviato. Oggi il Giudice per le udienze preliminari Eduardo De Gregorio ha condannato a tre anni di reclusione Antonio Giraudo, a due anni e quattro mesi Tiziano Pieri e a due anni Tullio Lanese. Tutti e tre rispondono dell’accusa di associazione per delinquere. Paolo Dondarini ha avuto due anni per frode sportiva.

L’ASSOCIAZIONE — In parole povere questa sentenza conferma il teorema dell’accusa: esisteva un sodalizio che mirava a modificare i risultati delle partite di calcio attraverso azioni fraudolente. Ad Antonio Giraudo, comunque non è stata riconosciuta l’aggravante di essere uno dei promotori dell’associazione (è l’accusa mossa dai pm a Moggi e Fabiani imputati nel rito ordinario che domani mattina torna in aula con l’attesa testimonianza di Franco Carraro).

LE CONDANNE — Oltre all’associazione, Giraudo risponde anche di frode sportiva relativamente alle partite Juventus-Lazio, Udinese-Brescia e Juventus-Udinese. Pieri risponde anche per le gare Juventus-Chievo e Bologna-Juventus. Lanese non ha partite e risponde della sola associazione. Dondarini risponde della gare Chievo-Fiorentina e Juventus-Lazio.

ASSOLTI — Gianluca Rocchi è scoppiato a piangere alla lettura della sentenza: è stato assolto con formula dubitativa, mentre l’accusa aveva chiesto per lui la condanna a 1 anno e 4 mesi. Assolti anche Marco Gabriele, Stefano Cassarà e Duccio Baglioni dall’accusa di associazione per delinquere, quest'ultimo con formula dubitativa per uno dei capi di imputazione. Formula piena per le assoluzioni degli assistenti Foschetti e Griselli e Messina (a cui veniva imputata la gara Lazio-Parma).

QUESTIONE ETICA — Giraudo, Pieri e Dondarini hanno ricevuto anche una sorta di Daspo: sono inibiti a freuentare stadi, ma anche a ricoprire cariche dirigenziali in società sportive e associative per tre anni. Si pone il problema per Marcello Nicchi che da poco aveva nominato come vicecommissario della Can D proprio Paolo Dondarini che aveva smesso di arbitrare. Dovrebbe scattare la sospensione per lui in attesa del naturale ricorso in appello che verrà promosso dagli imputati condannati

dal nostro inviato
Maurizio Galdi


Fonte: gazzetta


18/01/2010 21:40
 
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Ferrara a colloquio
Bettega lo conferma

Si è concluso intorno alle 19 l’incontro tra il tecnico, Blanc e Secco nella sede della Juventus. Bettega: "Continuiamo con lui in panchina, la dirigenza ritiene che il problema non sia lui. Il Mercato? Il nostro primo acquisto è Sissoko

TORINO, 18 gennaio 2010 - Poco prima delle 19 si è concluso il colloquio tra Ciro Ferrara e la dirigenza bianconera nella sede della Juventus. Il primo a uscire è stato il d.s. Alessio Secco. Subito dopo Ferrara con la sua Maserati. Il tecnico ha sorriso rispondendo solo con un cenno d'assenso ai cronisti che gli chiedevano come fosse andato l'incontro, iniziato verso le 16. E' uscito anche Roberto Bettega che ha confermato Ciro Ferrara allenatore della Juve: "Ferrara sorrideva? Certo, non era un sorriso bugiardo, andiamo avanti con lui in panchina. La dirigenza ritiene che il prioblema non sia lui. Mercato? Il nostro primo acquisto è Sissoko".

CIRO NON SI MUOVE — Ferrara si è presentato in sede dove c'era ad attenderlo Jean- Claude Blanc nell’ufficio che era stato di Roberto Bettega, insieme al vice d.g. e il direttore sportivo Alessio Secco. Ma da quanto è trapelato da corso Galileo Ferraris oggetto dell’incontro non sono stati né l’esonero né tantomeno le dimissioni del tecnico. Dopo l’ennesima giornata di consulti intorno alla grande malata del campionato la società è infatti orientata ad andare avanti così più per mancanza di valide alternative che per reale convinzione. I dirigenti, in realtà, sono sempre più preoccupati, del resto l’evidenza della crisi bianconera è sotto gli occhi di tutti. Così la scelta di proseguire con Ferrara, almeno per un po’, non pare accompagnata dalla necessaria determinazione.


TORNA SISSOKO — E sabato arriva a Torino l’ex Claudio Ranieri col dente presumibilmente avvelenato e con la sua Roma che ha appena sorpassato la Juve e un Totti in più. La Juve recupererà per l'occasione Momo Sissoko, che con il Mali è stato eliminato dalla Coppa d’Africa e che sarà a Torino giovedì. . Da verificare anche le condizioni di Grygera e Cannavaro, operati stamattina al naso, e di grosso sostituito a Verona.

CHIELLINI CONCENTRATO — Sul momento dei bianconeri è intervenuto Giorgio Chiellini, a Milano per gli Oscar del calcio: "Dobbiamo affrontare una settimana cruciale per noi. Può rilanciarci contro la Roma e in Coppa Italia, però la verità è che può anche affossarci. Va preparata al massimo delle nostre possibilità. Stiamo andando male tutti, giocatori in primis - ha aggiunto il centrale bianconero a chi gli chiedeva un parere sull'efficacia di un cambio di allenatore. Riguardo ai fischi e le critiche dei sostenitori juventini, Chiellini ha commentato: "Mi spiace per i tifosi, siamo i primi ad essere delusi, non ci aspettiamo certo applausi. Saluterò Ranieri con affetto, certo avrei preferito che la Roma fosse dietro", ha concluso il difensore riferendosi alla prossima sfida che vedrà sabato sera la Juve di fronte al suo ex allenatore.


DEL PIERO E LE RESPONSABILITA' — Alessandro Del Piero dal suo sito sottolinea: "In queste circostanze parlare è difficile perché da una parte non c’è davvero nulla da dire (sono convinto che l’unica cosa utile sia comprendere gli errori, migliorare e fare di tutto per venirne fuori) ma dall’altra rimanere in silenzio potrebbe essere scambiato come una mancanza di assunzione di responsabilità. Ed è l’ultima cosa che vorrei. E’ arrivata un’altra sconfitta, dopo i passi avanti fatti contro il Napoli, e la mia delusione è stata enorme. A volte è difficile capire e spiegare che cosa accade in queste circostanze, che per la Juventus non sono certo la consuetudine".

Alberto Mauro

Fonte: gazzetta


29/01/2010 21:55
 
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Dopo l' ultimo tonfo in ordine di tempo, l' eliminazione dalla Coppa Italia a ilano per opera dell' Inter, la dirigenza bianconera ha ufficializzato il cambio di allenatore sulla panchina bianconera.
In attesa di Benitez, vero traguardo di Blanc, arriva Zaccheroni per la seconda metà scarsa del campionato, giusto per recuperare almeno il posto utile per la Champions.


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Juve, inizia l'era Zaccheroni
"E' giusto voltare pagina"

Il nuovo allenatore bianconero si presenta alla stampa subito dopo il primo allenamento con la squadra: "Mi piacciono le sfide, parte un ciclo nuovo. L'organico è molto importante e non so quante squadre siano superiori a noi"

VINOVO (To), 29 gennaio 2010 - “Sono qui perché mi piacciono le sfide; inizia un nuovo ciclo. E' giusto voltare pagina”. Alberto Zaccheroni è il nuovo allenatore della Juventus, oggi ha firmato il contratto in sede e ha incontrato Ciro Ferrara a Vinovo, poco prima di dirigere il suo primo allenamento in bianconero. Insieme a Zaccheroni arrivano alla Juve il suo vice Stefano Agresti, il preparatore dei portieri Alessandro Nista e il preparatore Eugenio Albarella. Zaccheroni rimarrà sulla panchina della Juventus fino a fine stagione, ma l’accordo con la società prevede un’opzione per il secondo anno. Pronto un incarico ancora da definire in società per Ciro Ferrara.

BLANC — “La responsabilità di questo momento difficile non è di un uomo solo, i colpevoli non sono solo Ferrara e il suo staff, ma tutta la catena. Me compreso. Da parte mia non ho mai pensato di dare le dimissioni. Con questa decisione mettiamo i giocatori di fronte alle loro responsabilità. Loro devono andare in campo e impegnarsi, ci aspettiamo un comportamento da professionisti in campo, in allenamento e anche fuori da Vinovo. Sono qui per presentare il nuovo allenatore della Juventus. Lasciatemi ringraziare Ferrara, lo stimo molto da un punto di vista professionale e umano. Il calcio è crudele e ogni tanto vanno fatte scelte dolorose. Ciro fa sempre parte della Juve e di questa società, valuteremo con lui nelle prossime settimane come proseguire il nostro cammino insieme.


LA SCELTA — “La decisione di affidare la panchina a Zaccheroni è condivisa dalla società, il cda e la proprietà. Ha esperienza ai massimi livelli, una qualità necessaria in questo momento difficile. La scelta di sollevare Ferrara è maturata negli ultimi giorni, la sconfitta in Coppa Italia è stata determinante. Da due mesi abbiamo difficoltà sportive, abbiamo cercato di ribaltare la situazione ma davanti a tutte questa sconfitte abbiamo voluto dare una scossa forte alla squadra. Benitez? Oggi presentiamo Zaccheroni, non parlo di voci”.

PARLA ZACCHERONI — “Un uomo che ama il calcio pagherebbe per avere questa possibilità e vincere questa sfida. Il mio obiettivo è conquistare la qualificazione in Champions League. Questo è l’obiettivo minimo. Ho parlato chiaro alla squadra. E ho avuto la risposta che mi aspettavo. Lavorerò molto sulla testa dei giocatori, mi aspetto la disponibilità di tutti, non mi basta il talento”.


LA JUVE DI FERRARA — “Ho incontrato Ferrara prima dell’allenamento, ci siamo scambiati un saluto, non voglio sapere cos’è successe in precedenza ma voglio voltar pagina e far voltare pagina alla squadra. Non perché non riconosco il lavoro fatto prima di me, sono convinto che l’idea di inizio campionato era un’idea vincente. Non rinnego Ferrara ma porterò i miei accorgimenti, valutando l’organico a disposizione. Calcisticamente conosco la squadra. Ho già avuto una formazione di altissimo livello dalla prima giornata: il Milan. La Juve ha un organico molto molto importante. Non so quante squadre possono dirsi superiori alla Juve. Ci sono periodi in cui una squadra diventa irriconoscibile. Si rimedia. Non ho mai visto una squadra che giocasse contro l’allenatore.


LA JUVE DI ZACCHERONI — “Sono convintissimo di vincere la mia sfida, sono qui per questo. Abbiamo tempo, non devo inventare chissà cosa, ma devo portare tutti i giocatori ad un livello di rendimento medio, cosa che fino ad ora per infortuni o altri motivi non è capitato. Lavorerò sulla testa, un aspetto fondamentale. Il sistema di gioco perfetto non esiste, sono tutti applicabili, dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Spero che la Juve sappia cambiare pelle. Anche se il modulo dominante sarà uno solo. Un’idea ce l’ho già, devo prima conoscere giocatori dal punto di vista caratteriale per avere conferme. Non sono un fanatico della difesa a 3: ho giocato con questo assetto al Milan e all’Udinese, con l’Inter e la Lazio ho usato tre difensori solo nella prima parte della stagione. Sarei orgoglioso di lasciare la Juve dopo aver raggiunto il mio obiettivo: la qualificazione in coppa dei Campioni. Questo è l’obiettivo principale che mi hanno indicato i dirigenti”.

FUTURO — “Ho iniziato a fare l’allenatore nel 1981, il primo biennale l’ho firmato con il Milan venti anni dopo. A Udine invece ho firmato per un anno e poi sono rimasto 3 anni. Non è importante se si continuerà o meno, penso alla squadra. Se sono un traghettatore? L’ho fatto ma non mi rivedo in questa definizione. Sono un dipendente, finché sono qui ho la piena autonomia e responsabilità sulle mie scelte”.

Alberto Mauro

Fonte: gazzetta


14/09/2010 23:35
 
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Violazioni fiscali: Blanc e Cobolli prosciolti


L’amministratore delegato della Juventus, Jean-Claude Blanc, l’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli e gli amministratori della vecchia gestione della societa’ bianconera (Antonio Giraudo, Luciano Moggi e Roberto Bettega) sono stati prosciolti da presunte violazioni fiscali.
Come anticipato dal quotidiano La Stampa, il giudice di Torino Eleonora Montserrat Pappalettere ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla stessa Procura.

L’inchiesta in questione era quella partita dagli accertamenti della Guardia di Finanza sui bilanci della Juventus dal 2005 al 2008. La contestazione riguardava l’inserimento nei bilanci, fra le passivita’, dei costi delle provvigioni dei procuratori dei calciatori.

La Guardia di Finanza riteneva che si trattasse di oneri non deducibili e che dovessero essere i calciatori a liquidare i compensi ai rispettivi procuratori.

E’ stata accolta, invece, la tesi difensiva. ”Non appare smentibile – riferisce La Stampa riportando le parole del giudice – con sufficiente certezza la tesi difensiva secondo cui i costi relativi all’intermediazione sarebbero di competenza della societa’ calcistica e come tali detraibili in quanto inerenti all’esercizio di impresa”.

Fonte: blitzquotidiano


04/10/2010 14:03
 
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Forumandiano..!!
bleee
juve fa schifo!
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