Juve: Tiago fermo almeno un mese

Non c'è nessuna lesione ai legamenti

Dovrà rimanere fermo almeno un mese Tiago. Il centrocampista portoghese della Juventus ha riportato una distorsione del ginocchio sinistro con distrazione della capsula nei primi minuti della gara persa 1-0 a Milano contro l'Inter. Gli esami effettuati dal professor Flavio Quaglia a Vinovo non hanno evidenzato lesioni dei legamenti. La prognosi, come scrive il sito dei bianconeri, è di 30-40 giorni per la ripresa agonistica. Intanto la Juve si è rimessa a correre di buon mattino sull'erba ghiacciata di Vinovo in vista della sfida di Champions di martedì contro lo Zenit a San Pietroburgo.
In realtà la trasferta inizierà davvero nella mattinata di lunedì, quando la comitiva partirà da Torino Caselle. Saliranno sull'aereo in 21 (tra cui i Primavera Nocchi, Castiglia e Rossi), perché sicuramente a casa, al calduccio, resteranno Buffon, Trezeguet, Zebina, Knezevic, Poulsen, Salihamidzic, Ekdal (non inserito nelle liste Champions), ovviamente Tiago e pure Cristiano Zanetti.

Buffon in campo dopo due mesi

Il portiere ha anche ripreso a correre

 

A quasi due mesi dall'infortunio, Gigi Buffon è tornato a correre nel centro di allenamento di Vinovo. Una corsa leggera, sotto la supervisione del preparatore atletico Andrea Scanavino. Una buona notizia per la Juventus, che ad inizio 2009 potrà contare di nuovo sulle parate del suo numero uno, fermo dal 5 ottobre per una lesione di secondo grado all'adduttore lungo della coscia destra.

Dopo l'allenamento differenziato, il portiere si è così fermato sul campo per una corsa di alcuni minuti. Continua dunque nei tempi stabiliti il suo recupero.  Insieme all'estremo difensore c'era anche David Trezeguet, anche lui in recupero dall'infortunio che lo ha fermato ad inizio stagione. Ha invece lavorato con il resto del gruppo, reduce dalla trasferta di Champions League, Cristiano Zanetti, che mercoledì ha disputato in modo regolare la partitella.

Il suo rientro, ormai, non dovrebbe essere lontano.

Trezeguet:"Pronto per la Champions"

L'attaccante è tornato ad allenarsi

A due mesi dall'operazione a entrambe le ginocchia, David Trezeguet è tornato ad allenarsi sul campo ed è al settimo cielo: "Ho vissuto mesi d'inferno, ora mi sento bene, anche oltre ogni previsione", ha detto l'attaccante a una tv francese. Il rientro dello juventino è previsto a febbraio quando i bianconeri affronteranno gli ottavi di Champions: "Sono contento che la Juve si sia qualificata. E' la competizione più bella che ci sia".

Insomma è un Trezeguet pieno di motivazioni come racconta: "Ritrovare i miei compagni mi ha fatto bene, per la testa, per il morale, per me stesso e per la squadra. Finalmente mi sono messo alle spalle il periodo più difficile". Per il francese, infatti, stare lontano dal campo è stata una sofferenza, ma dall'anno prossimo avrà modo di contribuire con le sue giocate, ma soprattutto con i suoi gol alla corsa dei suoi allo scudetto e alla Champions.

Ed è soprattutto quest'ultima a ingolosire i più l'attaccante:"Ringrazo i miei compagni per la qualificazione. E' la competizione più bella che ci sia da giocare".

Infine, immancabile ecco la nazionale. Da quest'estate il suo addio fa discutere i tifosi d'Oltralpe, spaccati dalle scelte di Domenech: "Ha evitato ogni confronto, dice che non sono adatto al suo modulo. Ma io non cambio le mie qualità, il mio modo di giocare. Però non posso dimenticarmi del mio Paese che addirittura mi classifica tra i suoi 10 sportivi prferiti, cosa che mi ha colpito molto". In ogni caso David aggiunge:"In queste condizioni non posso tornare a giocare con la Francia. Se le cose cambieranno io do la mia disponibilità senza problema: la selezione mi manca e non voglio che la mia carriera in Nazionale finisca così".
Di certo c'è che per lui, da gennaio 2009 ne inizerà un'altra, l'ennesima, in bianconero: un nuovo vecchio rinforzo per i suoi.

Giovinco: "Sarò capitano"

"Ora tanta esperienza per il futuro"

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Regalino di hida

Giovinco cresce a vista d'occhio

Cacia illude il Lecce, Amauri lancia la Juve

La vittoria di Lecce mostra le due facce della Juve. Quella che potrà essere, con un Giovinco frizzante come una bottiglietta agitata troppo tempo. E quella che è, con un Amauri che non molla, splendida reincarnazione dello spirito del gruppo. Ranieri non vede più l'alba, a questo punto si è seduto per fare colazione. Con qualche sofferenza.

Perché la Juve vista in Puglia è apparsa discontinua. Capace di scegliere se e quando fare la partita, incapace di chiuderla. Il lato positivo è rappresentato dai tre punti e dalle assenze che verranno catalogate come ininfluenti. Perché la nuova Juve era già in campo. E portava la maglia numero 20 di Giovinco, quella numero 19 di Marchisio e quella numero 29 di De Ceglie. 

LE PAGELLE

Giovinco 7,5 Addio ai dubbi che lo hanno impolverato. Addio alle incertezze che lo hanno accompagnato. Addio ai buontemponi che lo sotterrerebbero per motivi naturali. L'antidivo bianconero è l'antidoto al Lecce. La sveglia della Juve è lui, con guizzi da penna veloce, da istinto di sopravvivenza. Si presenta con un doppio dribbling, approfondisce l'amicizia con un doppio passo, strappa la fiducia aprendo per Marchionni. Il gol su punizione rimembra il capitano Alex, ma è una perla in mezzo a due giocate strepitose sulla fascia che mettono Amauri e Sissoko in grado di battere a rete.

Chiellini 5,5 Lievemente insufficiente nonostante le sviste gravi, lievemente sufficiente solo perché ha la fortuna che le sue titubanze non aprono scenari drammatici. Parte mostrando la solita sicurezza. Con l'andare del tempo perde il senso della misura su Tiribocchi che lo frega un paio di volte portandolo a un soffio dall'espulsione.

Legrottaglie 6,5 E' il saggio che imbriglia i leccesi e sostiene l'irruento Chiellini. Preciso nelle chiusure in seconda battuta e quando bisogna sbrogliare senza chiedere scusi, permesso.

Tiribocchi 6,5 Tanto per cominciare fa ammonire sia Chiellini sia Legrottaglie (il secondo, diffidato, salterà il Milan), i due centrali bianconeri. Poi è quello più presente in zona gol, nel poco che offre la banda di Beretta. Il primo tiro è alle stelle, di testa coglie tutti di sorpresa e ci manca un soffio che prenda lo specchio della porta. Movimento continuo, fisicamente è uomo anti-grandi.

Amauri 7 Non essendo un architetto rinascimentale, lavora con il cappello di carta sulla testa e la cazzuola in mano. Sponde per tutti, corsa per beneficenza e un golletto sbagliato sotto la porta non comunque semplice come sembrerebbe di primo acchito. Il colpo di testa prepotente che regala il successo è lo spot della specialità della casa.

Cacia 7 Il monumento che si sarebbe meritato nel caso di pareggio finale glielo dedichiamo virtualmente noi perché il gol che realizza è come un maglione di cachemire. Pregevole.

LECCE-JUVENTUS 1-2
Lecce (4-4-2): Benussi 5; Schiavi 5,5 (25' st Giuliatto 6), Stendardo 5,5, Fabiano 6, Esposito 6; Munari 6 (36' st Cacia 7), Giacomazzi 6,5, Vives 6, Ariatti 6 (25' st Caserta 6); Tiribocchi 6,5, Castillo 5. All. Beretta (A disposizione: Rosati, Diamoutene, Polenghi, Konan)
Juventus (4-4-2): Manninger 6; Grygera 5,5, Legrottaglie 6,5, Chiellini 5,5, Molinaro 6; Marchionni 5,5 (38' st De Ceglie 6), Marchisio 6,5, Sissoko 6,5, Nedved 5,5; Amauri 7, Giovinco 7,5. All. Ranieri (A disposizione: Chimenti, Mellberg, Ekdal, C. Zanetti, Rossi, Yago)
Arbitro: Pierpaoli
Marcatori: 12' st Giovinco (J), 38' st Cacia (L), 45' st Amauri (J)
Ammoniti: Schiavi (L), Chiellini (J), Stendardo (L), Ariatti (L), Legrottaglie (J)

Juve: torna Buffon, Manninger out

Con la Fiorentina fuori anche Chiellini

C'è Buffon, ma non Manninger, tra i convocati della Juventus per l'anticipo di sabato sera contro la Fiorentina. Il portiere dunque ha recuperato e con ogni probabilità scenderà in campo. "E' pronto per giocare - ha annunciato il tecnico Ranieri - Ha recuperato bene, ma non ce l'ha fatta Manninger che non si sente a posto con il ginocchio". Nella lista di Ranieri non c'è, come previsto, Chiellini. Per lui "è solo una questione di giorni".

Assenti anche Camoranesi, Tiago, Knezevic, Zebina e Salihamidzic, mentre Iaquinta ha recuperato ed è stato convocato. Intanto arrivano buone notizie da Trezeguet: "Lo aspettavamo a fine febbraio e invece sta già bene - spiega Ranieri -, questione di una-due settimane e tornerà almeno per la panchina".

RANIERI SFIDA L'INTER
La crepa. Ranieri l'ha vista, e gli piace. La crepa dell'Inter che perde con l'Atalanta e Mourinho che "sgrida" la squadra tirando fuori gli scudetti tolti alla Juve... Il tecnico bianconero evita di riaprire la polemica personale: "Non entro in casa d'altri, non so nemmeno se l'abbia detto. Certo però che sarebbe simpatico se cominciassero a scricchiolare...". Ci spera che l'Inter freni, ma non indica Mourinho come "colpevole": "Ci sono delle difficoltà quando un allenatore cambia squadra o paese, io quando sono andato all'estero un pò di tempo ci ho messo. E' una cosa normale. Mi aspettavo un'Inter a questa altezza, ma non può andare sempre tutto per il verso giusto. Un pò tutti abbiamo avuto momenti no, anche la Roma, il Milan, la Fiorentina, noi. Io credo molto nei momenti. Se il 2009 è diverso dal 2008 ne vedremo delle belle". L'Inter di Mou è diversa da quella di Mancini? "Non so se è diversa, abbiamo giocato contro solo una volta. Mancini è stato bravissimo a fare una squadra, prima di lui si comprava e basta. E ha vinto. Mourinho è stato chiamato per vincere la Champions".
 

I bianconeri giocheranno 24 ore prima dei rivali, ma il tecnico preferisce non fare calcoli: "Non cambio la mia prospettiva anche se giocheremo prima dell'Inter, non facciamo conteggi, non guardiamo gli altri nè la classifica, pensiamo solo a noi stessi. I conti si faranno più avanti, adesso dobbiamo solo lottare, punto e basta. La Fiorentina? "Quando gli altri hanno momenti negativi questo non mi conforta, la Fiorentina sta facendo bene, noi dobbiamo giocare con grande determinazione contro una squadra che sa il fatto suo".