Succede di tutto al Tardini nella domenica pomeriggio peggiore della serie A 2007-2008. La morte del tifoso laziale in mattinata condizia l'orario di inizio del match che prende il via con dieci minuti di ritardo e senza decine e decine di spettatori bianconeri che protestano fuori dallo stadio perchè, per loro, la partita non si sarebbe dovuta giocare.
I supporter della Signora perdono però la possibilità di assistere a una partita bellissima. C'è di tutto nel 2-2 del Tardini: gol, emozioni, rigori assegnati e non dati, espulsioni e reti annullate.
E' la formazione di casa a fare la partita. Di Carlo vuole aprire il gioco sulle fasce e per farlo si affida alla velocità di Pisanu e Gasbarroni con Reginaldo largo sulla destra. E il tridente alle spalle di Corradi dà da subito i frutti sperati. Prima Reginaldo, poi i colpi di testa di Morrone e Falcone, quindi ancora una conclusione da fuori dell'ex centrocampista del Livorno dopo la splendida sponda di Corradi mettono i brividi a Buffon. Gasbarroni ci prova di testa su invito di Pisanu ma è il 43' il minuto in cui cambia il risultato per la prima volta. Gava concede un rigore generoso per un fallo di Zanetti. Sul dischetto Gasbarroni che non sbaglia.
Nella ripresa è sempre la formazione ducale a comandare il gioco con Ranieri che cerca di risollevare la situazione dei suoi inserendo Iaquinta in luogo di Del Piero. Reginaldo è in grande forma, e si vede. Una sua iniziativa sulla destra strappa applausi ai tifosi ma il tiro dell'attaccante è a lato.
Al 57' il Parma raddoppia. Gasbarroni inventa dalla destra e trova Pisanu sul secondo palo. Stop di petto perfetto a eludere l'intervento di Criscito e diagonale sul secondo palo per il provvisorio 2-0 gialloblu.
Di Carlo decide di coprirsi e toglie in rapida successione Gasbarroni e Pisanu, autori dei due gol parmensi, per far spazio a Dessena e Morfeo con l'intenzione di addormentare la partita. Mai mossa si rivelerà più sbagliata. Il Parma arretra il baricentro e offre il fianco alla Juventus che al 75' accorcia le distanze con il colpo di testa di Legrottaglie sugli svilluppi di un calcio piazzato di Palladino dalla sinistra.
Iaquinta fa quello che vuole mentre la formazione di Di Carlo ormai ha perso mordente. Morfeo e Chiellini se le suonano e vengono espulsi a dieci minuti dal termine e due giri di orologio più tardi gli ospiti pareggiano. Traversone di Salihamidzic dalla destra, spizzata di Trezeguet sul primo palo e tap-in vincente di Iaquinta a un metro dalla porta di Bucci.
L'ex centravanti dell'Udinese realizza anche il gol del 3-2 nel recupero ma l'arbitro (insufficiente il suo giudizio) annulla senza motivo. E nel finale arriva anche l'esagerata espulsione di Coly per un fallo su Cristiano Zanetti. A questo Parma-Juve non manca proprio niente. Forse qualche tifoso juventino che, a posteriori, sarebbe entrato di sicuro. Quando si assiste a partite di questo genere, la domanda è sempre la stessa: Perchè rovinare questo magnifico sport?
Andrea Tabacco / Eurosport
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