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Intercettazioni: Beppe Grillo, Moggi scaricato
Martedì 09.05.06
''Quando vinceva, vincevano tutti adesso che perde, perde solo lui''
Roma - ''Per l'Ifil quando vinceva Moggi, vincevano tutti. Adesso che perde, perde solo lui''. Dalle pagine del suo blog Beppe Grillo da' la sua lettura sulla vicenda delle intercettazioni nel mondo del calcio. L'articolo, che campeggia nella parte alta dell'home page ed e' intitolato ''I fighetti del calcettino'', ricostruisce la ''domenica serena'' della Juventus e dei suoi vertici al Delle Alpi in occasione della penultima giornata di campionato e a distanza di pochi giorni dalla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche.
''Tifosi, dirigenti, azionisti hanno festeggiato la Vecchia Signora -scrive Grillo-. Sul prato l'erede Andrea Agnelli ha sfilato insieme alla Triade. Bettega ha pianto. Jaki Elkann ha ripetuto di 'essere qui per testimoniare vicinanza alla squadra e all'allenatore'. Franzo Grande Stevens, presidente della squadra, di ritorno da un suo intervento al Salone del Libro su 'intransigenza morale e coerenza' di Alessandro Galante Garrone, si e' espresso a favore di un ricambio morbido della triade: 'Si tratta solo di trovare un modo adeguato per farlo. Un modo che sia degno della famiglia Agnelli'''.
''I tifosi non hanno fatto mancare un sostegno degno di tanta dirigenza con potenti cori -prosegue Grillo-: 'Guariniello vaf.....lo!', 'Guariniello pezzo di m..da' e con uno striscione: 'Luciano siamo tutti con te. La triade non si tocca!'. Un membro della famiglia Agnelli si e' brevemente soffermato su Moggi dicendo che 'Con lo zio non sarebbe andata cosi'', forse alludendo che, lui in vita, mai avrebbero permesso la pubblicazione di intercettazioni telefoniche cosi' volgari e prive di classe''.
Segue un'analisi dell'assetto societario del club bianconero e sul ruolo svolto dal direttore generale Luciano Moggi, ora al centro dello scandalo: ''La Juventus e' di proprieta' dell'Ifil, e' quotata in Borsa, dall'inizio dell'anno ha guadagnato il 63,5%. Negli ultimi undici anni ha vinto sei scudetti. E' prima in campionato a una giornata dal termine. La dirigenza in tutti questi anni non ha chiesto un euro di investimento agli azionisti. I bilanci si sono sempre chiusi in pareggio nonostante l'arrivo ogni anno di nuovi campioni, forse grazie a una sapiente gestione del mercato da parte di Moggi. Lucianone e' stato intercettato? Diceva quello che qualunque bar sport sapeva da un decennio? Se pecunia non olet, perche' dovrebbe puzzare Moggi? Un direttore generale che ha portato alle casse dell'Ifil soldi a palate ha il profumo del sapone di lavanda''.
(Spr/Adnkronos) |