Genoa travolgente
Napoli battuto 4-1
I rossoblù perdono Criscito per un rosso diretto e subiscono il gol di Hamisk. Ma negli spogliatoi ci finisce anche Campagnaro che causa il rigore trasformato da Floccari. Nella ripresa arrivano le reti di Mesto, Crespo e Khraja. Liguri in testa al campionato
GENOVA, 13 settembre 2009 - Il Genoa con una prestazione travolgente annichilisce il Napoli a Marassi. Finisce 4-1 per i rossoblù al termine di una partita che sembrava compromessa dopo il gol iniziale di Hamsik, per di più in dieci per il rosso diretto a Criscito. Ma alla fine del primo tempo l'espulsione di Campagnaro riporta la parità numerica e fa volare i padroni di casa, in gol su rigore con Floccari, poi con Mesto, Crespo e Kharja. Tre punti che mantengono i rossoblù in testa al campionato in dolce compagnia dei cugini sampdoriani e della Juventus.
SCUOLE A CONFRONTO — Ritmi intensi a Marassi. Il Napoli parte forte. Segnali adatti a far spaventare il Genoa che non è certo squadra che si rintana intimorita. Con le novità Milanetto e Marco Rossi a centrocampo e Mesto nel tridente con Floccari e Sculli, Gasperini lancia la sfida a Donadoni. Anche l'ex c.t. ha carte da giocare. Fa rifiatare innanzitutto Lavezzi e schiera in attacco Pià con Quagliarella, mentre in mezzo si affida a Pazienza che sostituisce Gargano. Si gioca con furore e qualità. Gli azzurri si distinguono per organizzazione. Abili a chiudere tutti gli spazi ai rossoblù, gestiscono con intelligenza il contropiede, innescato con classe e competenza da Quagliarella e Hamsik. Il Genoa risponde sulle fasce, ma si perde negli ultimi venti metri. Floccari apre spazi e si sacrifica, ma su Sculli Cannavaro non perde un colpo.
TAGLIAVENTO — Amelia e De Sanctis ci mettono un a pezza sulle conclusioni di Mesto e Pià, ma per il resto le squadre si annullano. Al 28' ci pensa l'arbitro Tagliavento, in serata da dimenticare in fretta, a cambiare il volto alla sfida. Criscito commette un fallo tutto sommato normale su Maggio; l'arbitro di Terni assegna la punizione agli azzurri. Il rossoblù non ci sta e lo manda a quel paese: cartellino rosso. Il Genoa subisce il colpo e anche il gol che arriva al 42'. Un capolavoro, in realtà. Grande l'assist di Quagliarella nello spazio stretto per Hamsik che irrompe in area leggero, evita Amelia e infila da posizione defilata. Il Genoa va in bambola, ma ci pensa Campagnaro a dargli una mano. Prima facendosi ammonire per un duro intervento su Amelia in uscita, poi contrastando in pieno recupero Sculli davanti a De Sanctis: l'ex doriano viene espulso per doppia ammonizione e al Genoa viene assegnato un rigore. Lo batte e lo trasforma Floccari: 1-1.
UNO, DUEE TRE — C'è da riorganizzarsi. All'inizio della ripresa Gasperini schiera Palacio al posto di Sculli. Ci guadagna di più il Genoa che fa del pressing la sua arma migliore, ma come nel primo tempo, il Napoli ribatte colpo su colpo. Ma non può nulla al 10' quando Mesto si inventa un gol alla Eto'o. Bravo a stoppare nella trequarti sinistra e accentrarsi al limite da cui fa partire un bolide che si insacca alla sinistra di De Sanctis. La rete precede l'ingresso in campo di Crespo per Floccari da una parte e di Lavezzi e Gargano per Pià e Cigarini dall'altra. Si combatte a tutto campo. Il Napoli, a caccia del pari, mette in mostra le giocate di Quagliarella rischiando però sul contropiede dei liguri. Il Genoa attende al varco e scatena con verticalizzazioni brucianti. L'esempio del 30', quando Palacio sfugge come un'anguilla, è lampante. Crespo segue l'azione, riceve in area e infila nell'angolino. E' il 3-1; conseguenza di una gara gestita con grande convinzione, a tratti con giocate entusiasmanti. A cui si aggiunge la ciliegina di Kharja; ancora su rigore, assegnato per un netto fallo su Palacio di Aronica che viene espulso. Genoa in paradiso.
Gaetano De Stefano
Fonte:
gazzetta