Lazio e Bologna in bianco
Uno 0-0 che scontenta tutti
Padroni di casa decisamente più intraprendenti, ma l'occasione più ghiotta è stata per Di Vaio nel primo tempo. Entrambe le squadre quint'ultime a quota 13
ROMA, 29 novembre 2009 - Finisce 0-0 tra Lazio e Bologna, che salgono entrambe a quota 13 e lasciano il Livorno e l'Atalanta in terz'ultima posizione con 12. Un pareggio che non accontenta la Lazio, decisamente più intraprendente nel corso dei 90 minuti, ma che per assurdo può quasi andare stretto al Bologna ,che con Di Vaio nel primo tempo ha avuto le due occasioni più ghiotte del match. La Lazio continua non vincere in campionato dal 30 agosto (2-1 in trasferta sul Chievo) mentre il Bologna sale a 15 trasferte consecutive senza vincere (6 pareggi e 9 sconfitte dal 28 gennaio). E' la prima volta dal 1989 (12 gare in tutto, 25 gol) che i biancocelesti non vanno a segno in un match ufficiale casalingo contro i rossoblu, che a loro volta non segnano per la prima volta dopo 9 partite consecutive con almeno una rete all'attivo.
PRIMO TEMPO — Ballardini parte con l'11 annunciato, Colomba preferisce Moras a Britos e deve fare a meno di Raggi a favore di Zenoni. La Lazio è subito arrembante e al 7' sfiora il gol: Rocchi aggancia in area, appoggio delizioso per Zarate il cui destro al volo è respinto alla grande in tuffo da Viviano. Al 13' progressione strepitosa di Zarate che s'invola per 50 metri, salta tutta la difesa e poi conclude centrale per la respinta di Viviano: sarebbe stato un gol alla Maradona. Al 19' pasticcio della difesa laziale, Di Vaio ha la palla tra i piedi ma si attarda, deve decentrarsi sulla destra, riesce a caricare bene il tiro e manda a lato da pochi metri in diagonale. Il Bologna perde Mingazzini, che prima si fa ammonire (salterà per squalifica il match casalingo con l'Udinese) e poi lascia il posto per infortunio a Casarini, ma è pericoloso ancora in contropiede. Clamorosa l'azione al 43': Zalayeta imbecca Di Vaio solo davanti a Muslera, però viene ravvisato dal guardalinee un fuorigioco perlomeno sospetto.
SECONDO TEMPO — La falsariga è la stessa nella ripresa, sebbene con ritmi più blandi e con gli ospiti più attenti nel serrare le marcature. All'8' Kolarov serve in orizzontale Foggia che al limite dell'area controlla bene e di sinistro manda fuori davvero di poco. Al 20' altra occasione per il Bologna con Bombardini, subentrato ad Adailton, che ha spazio sulla sinistra, non tira, prende il fondo e appoggia all'indietro dove non c'è nessun compagno a raccogliere. Rocchi viene cercato con minor regolarità, ma è sempre pericoloso, mentre Kolarov qualche volta abusa della sua potenza di fuoco dalla distanza caricando il sinistro anche quando le alternative non mancano. Alla distanza il più continuo è Zarate che si rende pericoloso sia lungo le corsie laterali sia in quella centrale e al 35' va al tiro dal limite dell'area con Rocchi che involontariamente respinge. Al 40' ancora Zarate appoggia per Meghni che da 18 metri manda a lato di mezzo metro alla sinistra di Viviano. L'intensità agonistica non cala fino allo scadere e al 45' va segnalato uno screzio tra Radu e Osvaldo: il biancoceleste spinge l'argentino che si getta a terra simulando un colpo al volto decisamente fuori luogo.
Guido Guida
Fonte:
gazzetta