L'Inter allunga a +8 sulla Juve
Soffre coi viola: poi rigore Milito
Decide un penalty dell'argentino al 40' del secondo tempo, dopo tante occasioni fallite dai nerazzurri, ma anche un palo di Gilardino. Gol annullato a Samuel, Fiorentina un po' troppo spuntata
MILANO, 29 novembre 2009 - All'Olimpico di Torino arriverà con una dote di otto punti. Più otto per l'Inter di Mourinho sui bianconeri, più per demeriti altrui: la squadra di Mourinho risponde con un 1-0 dopo la caduta europea. Buona gara complessiva, scarsa lucidità sottoporta, e alla fine serve un rigore di Milito per sbloccare la situazione e far felice Moratti, presente in tribuna. Resta senza risposta la domanda della curva Nord: "Kiev o Barça, qual è la vera Inter?". A Juve e Rubin l'ardua sentenza.
RIGORI E GOL ANNULLATI — Decide un rigore a 5 minuti dalla fine, pochi secondi dopo uno reclamato da Gilardino, sull'altro fronte, un paio di minuti dopo un palo colto dallo stesso Gilardino dopo una grandissima azione personale. Milito trasforma il penalty, dopo aver fallito durante la gara un paio di grosse occasioni che di solito non manca mai. Non è stata una gran giornata per le punte, con Eto'o che si divora non solo il 2-0, in campo aperto solo contro Frey, ma anche parecchie opportunità sullo 0-0. Pareggio che aveva resistito fino alla fine anche per l'annullamento della rete di Samuel, su calcio d'angolo: un colpo di testa perfetto, con l'arbitro che prima lascia esultare, e poi decide che è fallo, non visibilissimo. La Fiorentina alla fine è arrabbiatissima, ma solo Gilardino ha davvero provato a fare male ai nerazzurri.
BALOTELLI E QUARESMA — Che giochi o no, si parla di Balotelli: stavolta a sorprendere è la decisione di Mourinho di mandarlo in tribuna. Si tratterebbe di una decisione disciplinare, presa già ieri, forse dopo un ritardo all'allenamento. Anche senza Mario, Mourinho sceglie il tridente, rilanciando Quaresma largo a destra. Il portoghese era già stato messo in campo a partita quasi chiusa contro il Barcellona, senza avere tempo e modo di incidere. Contro la Fiorentina invece si fa notare da subito: sfonda sulla destra, trova i cross, mette in soffitta per un po' l'odiosa "trivela", rispoverandola solo per segnare a gioco fermo. Nel secondo tempo strapperà persino gli applausi di San Siro: giocatore recuperato?
INTER, MENO CINICI DEL SOLITO — Detto della prova deludente degli attaccanti nerazzurri (se non altro in fase di conclusione), l'Inter risponde bene dopo l'imbarcata del Camp Nou, come quasi sempre le succede in Italia. Senza Maicon, la fascia destra è presidiata da Javier Zanetti: il capitano è quasi perfetto in fase difensiva, dopo oltre una stagione vissuta a centrocampo. Muntari si fa apprezzare per i continui inserimenti, che Milito vede quasi sempre, Stankovic è l'unico a rimanere sui livelli, bassi, di Barcellona.
FIORENTINA, C'È SOLO GILA — La Fiorentina di San Siro è una squadra che soffre un po' troppo in difesa, dove Gobbi e Kroldrup non sempre sembrano adeguati, e che manca un po' quando si tratta di offendere. Gilardino è bravo a fare la sponda, ma nessuno lo supporta da vicino: Santana, preferito inizialmente al quasi recuperato Jovetic, non si vede mai, Marchionni deve uscire dopo poco più di un quarto d'ora, lasciando il posto a Jorgensen, che non ha lo stesso passo. Così si vive delle iniziative sulla sinistra di Vargas, che oltre tutto si accaparra tutti i calci di punizione, non trovando mai la pericolosità. Poi Gila decide di provarci da solo: troverà il palo e non il gol, ma la giocata con cui si libera di Lucio e Sameul è da applausi.
Valerio Clari
Fonte:
gazzetta