Il Siena ne fa tre, Cagliari ko
3-1 per i toscani che espugnano il Sant'Elia con una doppietta di Calaiò e un gol di Reginaldo. Per i sardi accorcia Jeda su calcio di rigore. Troppo distratta la difesa dei rossoblù che prende tutti i gol in fotocopia di testa
CAGLIARI, 30 agosto 2009 - Siamo solo alla seconda giornata, certo, e il colore bianconero delle maglie non è quello della Juve, ma l'importanza di uno scontro salvezza rimane sempre tale a queste latitudini. Cagliari-Siena è importante per lo 'scudetto' delle due squadre: conquistare anche quest'anno la permanenza nella massima serie. E' anche la partita degli ex: Giampaolo, che con Cellino non si è mai preso, Del Grosso e il sardo purosangue Fini, fischiato dai suoi ex tifosi. E il Cagliari di Allegri conferma di non amare le partenze lanciate (5 sconfitte consecutive lo scorso anno) uscendo battuto da tre gol praticamente identici.
FIDUCIA A LARRIVEY — I due tecnici emergenti cresciuti sotto la chioccia Giovanni Galeone si giocano il match con schemi speculari. Allegri conferma Larrivey, segno che le gerarchie in attacco cominciano a essere definite. Giampaolo non se la sente di lasciare fuori l'autore del gol contro il Milan, Ghezzal, e sacrifica Jarolim.
CAGLIARI SPUNTATO — Lo spettacolo del primo tempo non è certo degno del maestro (il 3-4-3 spettacolare di Galeone non abita da queste parti): saranno gll interpreti, sarà il terreno in cattive condizioni, ma il duello non decolla. Il Cagliari è aggressivo e mette in difficoltà il Siena con un pressing asfissiante. I toscani si difendono con una buona organizzazione e poi ripartono affidandosi ai guizzi di Vergassola e Maccarone. I sardi sfondano sempre sul lato di Rossettini: Jeda e Cossu si spostano sul suo lato e se lo bevono sempre, ma l'imprecisione nell'ultimo passaggio disinnesca la vivacità dei rossoblù. In sostanza la prima frazione è dominata dal possesso palla degli uomini di Allegri e da una conclusione di testa pericolosa di Calaiò dopo 5 minuti: di poco fuori.
CALAIÒ TESTA D'ORO — La ripresa è tutta nei due colpi di testa di Calaiò: il primo su un cross di Ghezzal dalla destra, con Lopez e Pisano che se lo dimenticano in piena area. Il suo stacco è preciso nell'angolino alla sinistra di Marchetti. Il secondo è sulle conseguenze di un calcio d'angolo: anche qui bellissima torsione e sardi ko. Soprattutto perchè il raddoppio arriva nel momento migliore dei padroni di casa, rianimati dagli ingressi di Nenè e Matri in luogo dei deludenti Cossu e Larrivey.
ARREMBAGGIO CAGLIARI — Ma basta un episodio a infiammare di nuovo il match: tiro di Agostini, mani in area e rigore per il Cagliari. Gol di Jeda che spiazza Curci. I sardi ora ci credono, Nenè di testa le prende tutte e Matri fa un gran movimento. E proprio sull'asse tra i nuovi entrati i rossoblu costruiscono un'azione pericolosa: l'intervento in scivolata di un difensore senese salva tutto. Ma al 44' un'altra 'testata', stavolta di Reginaldo. dimenticato da Conti. E la partita finisce qui.
CORSARI — I toscani tornano a segnare e vincere in trasferta dopo 12 giornate. Non succedeva dall'8 marzo scorso a Catania. Tardivi i cambi di Allegri, che sbaglia decisamente la sua coppia d'attacco. E si dovrà lavorare molto anche sulla concentrazione in fase difensiva.
Alberto Agostinis
Fonte:
gazzetta