Hernandez-bis, Palermo vola
Fiorentina senza scampo
L'attaccante uruguaiano realizza nel primo tempo una doppietta che mette al sicuro il risultato. Sostituito nella ripresa da Budan, il croato sigla il definitivo 3-0. Viola apatici e mai pericolosi. I rosanero scavalcano la Juve e si portano al 5° posto
PALERMO, 24 gennaio 2010 - Il Palermo mai era riuscito a segnare 3 gol alla Fiorentina. Ci riesce stavolta, proprio quando i viola potevano vantare la miglior difesa del campionato (19 i gol subiti prima del via), insieme a Inter e Milan. Un 3-0 che regala ai rosanero il sorpasso sulla Juve e il quinto posto in campionato, a tre punti dalla zona Champions, mentre i viola perdono terreno. Protagonista assoluto è l'attaccante uruguaiano Hernandez, 19 anni, che realizza una doppietta nel primo tempo, prima che Budan arrotondi il risultato nella ripresa. Per il Palermo è il settimo risultato utile consecutivo, nonché la quarta vittoria casalinga di fila.
BUM BUM HERNANDEZ — Squalificati Simplicio e Cavani, Delio Rossi non si scompone e lancia la coppia Pastore, per la prima volta titolare, e Hernandez, 39 anni in due. Indisponibili Comotto, Kroldrup, Zanetti e Jorgensen, Prandelli posiziona Gobbi sulla sinistra, De Silvestri a destra con Felipe e Gamberini in mezzo. Con Gilardino avamposto solitario, alle sue spalle Vargas, Mutu e Santana si alternano fra il lavoro di sostegno alla fase offensiva e quello di rinforzo della mediana, con Montolivo e Donadel che oggi hanno faticato. Il Palermo da subito si mostra più compatto e coriaceo, i viola stentano sulle fasce e faticano ad entrare in partita. Così, col passare dei minuti, il Palermo impone il suo marchio alla gara grazie a un possesso palla più costante e ad accelerazioni che si fanno via via più insidiose. La Fiorentina invece non riesce a cambiar passo e tanto meno ad impensierire Sirigu, protagonista di un primo tempo di assoluto riposo. Dopo un inizio anonimo, la gara si scalda al 17', quando Cassani chiama Frey a un intervento di piede tutt'altro che scontato. I viola non colgono il segnale e procedono col loro calcio compassato e privo di fantasia, Miccoli invece si accende e al 28' centra di destro la traversa: il pallone rimbalza in campo ed Hernandez è pronto al facile tap in di testa. E' l'1-0 che frantuma gli equilibri della gara: viola sempre più in difficoltà, Palermo lievitante sul piano della personalità e della pericolosità. Tanto che al 37' i rosanero centrano il raddoppio, ancora con il giovane attaccante uruguaiano, stavolta servito in profondità da Pastore. Scatto bruciante, tocco di sinistro in anticipo su Frey in uscita e gol. Fra le due reti da segnalare anche un gran destro di Miccoli dal limite, al 31', che Frey devia in tuffo in angolo. Della Fiorentina non c'è traccia.
STAFFETTA CON BUDAN — Dopo l'intervento la Fiorentina si ripresenta con Marchionni al posto di Santana, ma soprattutto con una marcia in più sul piano della grinta. Così Gilardino va alla conclusione (fuori) su assist di Marchionni già dopo un paio di minuti, e poi ci prova lo stesso Marchionni di sinistro, con Sirigu che respinge. Intanto, all'8', Delio Rossi richiama Hernandez e manda in campo Budan. Passano 5 minuti, e proprio il nuovo entrato realizza il suo quarto gol in campionato (sempre al Barbera): al 13' infatti Miccoli batte una punizione, Liverani tocca all'indietro di testa, l'attaccante colpisce con un destro a mezza altezza in girata e supera ancora Frey. Per Gilardino ancora il tempo per scheggiare la traversa e poi lascia spazio a Jovetic, al 18', protagonista dell'unica nitida occasione viola della ripresa, con Sirigu che gli nega la gioia del gol. Ma la partita è segnata: il Palermo non ha cali di attenzione, la Fiorentina non trova colpi importanti e non riesce a inventare soluzioni pericolose, perché la giornata è davvero di quella di scarsa vena. Nei minuti finali trova spazio Bolatti, che esordisce così in serie A. E intanto le distanze in classifica si accentuano: ora i viola sono noni, mentre i rosanero sono i primi alle spalle del poker della zona Champions.
Fonte:
gazzetta